Migliori PIR Piani Individuali di Risparmio 2023 Rendimenti PiĆ¹ Alti

I Piani Individuali di Risparmio ā€“ PIR ā€“ rappresentano un prodotto finanziario recente, al fine di promuovere gli investimenti nellā€™economia del nostro paese grazie ad un vantaggio fiscale per il risparmiatore del 100% su utili, dividendi, cedole, interessi ed imposte di successione .

Per noi italiani rappresentano senzā€™altro qualcosa di nuovo, ma allā€™estero esistono da diversi anni come in Gran Bretagna dove vengono proposti gli ISAS ossia gli Individual Savings Accounts.

I piani individuali di risparmio, volendo puntualizzare, non rappresentano uno strumento finanziario semplice, anche se a prima vista puĆ² cosƬ sembrare, essi sono un collegamento diretto tra mercati finanziari ed economia reale, sino a raggiungere la piccola/media impresa che da sempre ha costituito il pilastro della nostra economia.

Alcune caratteristiche, e dettagli, ĆØ necessario siano chiariti al fine di non cadere semplicemente nella ā€œpromozioneā€ del vantaggio fiscale (si veda oltre) come motivo determinante di un investimento. Questo ĆØ possibile solo se il PIR abbia un portafoglio investito almeno per il 70% in obbligazioni ed azioni italiane e che sia vincolato almeno 5 anniĀ e un limite di investimento di 30.000 euro all’anno.

Quindi ĆØ facilmente comprensibile anche il suo rischio di capitale MOLTO ELEVATO.

Piano Individuale di Risparmio – PIR: caratteristiche

Il piano promozionale dei Pir, facente leva sul risparmio fiscale, ha avuto sinora i suoi effetti concreti.

Sono, al momento, oltre 35 le SGR (societƠ di gestione risparmio) che hanno creato Fondi ad hoc destinati ai piani individuali di risparmio, cosƬ come sono sorte polizze vita allo stesso fine destinate.

Senza voler sollevare critiche, lā€™incentivo dellā€™esenzione dalla tassazione sui redditi, cosƬ come dalle tasse di successione (risparmio fiscale sulla tassazione fiscale dei redditi pari al 26%) ĆØ associato al dover detenere lo strumento finanziario per almeno cinque anni, pena la decadenza del beneficio fiscale.

Altro limite che caratterizza i piani individuali di risparmio ĆØ il non superare i 30mila Eur di investimento allā€™anno, fino ad un massimo di 150mila Eur in totale(5 anni).

Se vogliamo leggere tali vincoli da un punto di vista positivo, possiamo sicuramente affermare che la sottoscrizione di tale prodotto finanziario consente al risparmiatore di ā€œentrare in Borsaā€ indirettamente: ĆØ la SGR che cura lā€™andamento del Pir nel tempo. Altro lato positivo, per qualsiasi risparmiatore, ĆØ il diversificare i propri investimenti puntando sulle piccole/medie imprese del nostro paese.

Come e dove sottoscrivere un PIR, Piano Individuale di Risparmio?

La sottoscrizione di un Pir richiede il passaggio necessario da un intermediario finanziario, generalizzando la nostra banca di fiducia che ha rapporti con la SGR che gestisce il piano individuale di risparmio. Al momento, pare esclusa la possibilitĆ  di una sottoscrizione diretta, magari online.

Come facile intuire, ogni intermediario finanziario sulla collocazione di un prodotto ai risparmiatori percepisce commissioni: per le banche unā€™operazione senzā€™altro fruttuosa. Dati da tenere in debita considerazione sono le commissioni di ingresso (richieste da alcune SGR), e le commissioni di gestione, cosƬ come avviene con i Fondi di investimento. A titolo di esempio, vi sono SGR che fissano il costo di gestione del piano individuale di risparmio attorno al 2% annuo (sulla globalitĆ  del Pir), e commissioni di ingresso individuali attorno 2%, ma anche maggiori.

Sicuramente, il fine per cui si sottoscrive un prodotto finanziario di tal genere, ĆØ il voler spuntare un rendimento maggiore dei prodotti obbligazionari, unito al vantaggio fiscale. Il vincolo di 5 anni di detenzione dello strumento finanziario nel proprio portafoglio deve farci riflettere qualora nel corso degli anni vi sia il bisogno di smobilizzare il capitale investito in un Pir: la tassazione ritorna operativa sui guadagni realizzati. Dā€™altra parte, nessun Pir garantisce che la somma investita inizialmente, dopo 5 anni, sia incrementata: questo ĆØ lā€™obbiettivo, ma nessun Pir garantisce un rendimento.

Altri PIR da prendere in considerazione:

Piani Individuali di Risparmio PIR piĆ¹ convenienti rendimenti migliori

Dove finisce il denaro investito un piano individuale di risparmio?

I piani individuali di risparmio sono stati introdotti col fine di convogliare il capitale da investire verso le piccole/medie imprese italiane, verso il Made in Italy, con lo scopo di finanziare quelle imprese che con molto sacrificio sono arrivate in Borsa (indice FTSE Mid Cap Italy ā€“ circa 60 imprese che non sono quotate al FTSE Mib per lā€™assenza dei requisiti di capitalizzazione).

Consideriamo due imprese conosciute quotate al FTSE Mid Cap Italy.

Technogym ĆØ stata una piccola realtĆ  imprenditoriale del cesenate, ed oggi ĆØ in grado di rappresentare migliaia di centri benessere, specializzata in attrezzature per il fitness su scala mondiale. Dallā€™anno 1983 gli sforzi si sono concretizzati: una solida realtĆ  italiana, con azioni quotate in Borsa attorno ai 7,30 Eur attualmente, con un inizio di quotazione nel 2016 a 3,62 Eur.

Altro esempio di imprese che ā€œci sono riusciteā€ĆØ Geox. Geox ĆØ un brand attualmente conosciuto su scala mondiale. Lā€™aver ideato la famosa suola della scarpa che respira, si ĆØ poi allargata, dalla scarpa, allā€™abbigliamento, sino a rappresentare un marchio di eccellenza. I punti vendita di Geox sono piĆ¹ di 11mila a livello globale, con un fatturato in continua crescita. Lā€™azione Geox ĆØ quotata attorno ai 3,5 ā€“ 3,6 Eur attualmente, con un forte incremento di valore dal 2016 al 2017.

Senzā€™altro considerando storie di imprese che sono riuscite a realizzare un sogno, la finalitĆ  di un piano individuale di risparmio ĆØ ā€œpiĆ¹ che nobileā€ ma la prudenza ĆØ dā€™obbligo. Sottoscrivere un piano individuale di risparmio non garantisce la crescita costante delle societĆ  su cui la SGR decide di puntare nel confezionare il Pir. CosƬ come il valore di un piano individuale di risparmio puĆ² crescere, e consolidarsi nel tempo, maĀ vi possono essere anche perdite di valore rispetto alla sottoscrizione iniziale che vanificano, del tutto, il risparmio fiscale. Niente allarmismi, solo consapevolezza che tramite la sottoscrizione di un piano individuale di risparmio si acquista un prodotto finanziario simil-azionario, gestito da societĆ  in grado di accrescere il valore della quota sottoscritta, ma nessuna garanzia.

Ad oggi, il risparmio convogliato dagli italiani verso i piani individuali di risparmio ĆØ rilevante, ed i dati sono positivi in termini di crescita del valore iniziale della quota per la maggioranza dei Pir collocati.

Piani individuali di risparmio migliori/convenienti

Prendiamo in esame alcuni piani individuali di risparmio che hanno caratteristiche buone per rendimento, e convenienza economica.

Eurizon (SGR del gruppo Intesa Sanpaolo spa) ha collocato i seguenti piani individuali di risparmio.

  • Eurizon Progetto Italia 20 ĆØ un Pir di categoria bilanciato obbligazionario con grado di rischio 3 su una scala da 1 a 7. Il Pir ha un rendimento piĆ¹ che positivo attualmente. Le spese di ingresso sono fissate allā€™ 1,5% con spese a carico del Fondo collegato al Pir pari allā€™ 1,27% annue.Ā  Spese di riscatto non previste. Le condizioni economiche sono soddisfacenti sia per le spese di ingresso sia per le annuali a carico del Fondo.
  • Eurizon Progetto Italia 40 ĆØ un Pir bilanciato, a maggior esposizione azionaria rispetto al precedente. Il grado di rischio ĆØ 4 su un massimo di 7. Spese di ingresso pari allā€™ 1,5%, e spese annue sul Fondo gestito pari allā€™ 1,47%. Spese di riscatto non previste. Condizioni soddisfacenti con un rendimento positivo attualmente.

Symphonia SGR propone due piani individuali di risparmio: Patrimonio Italia e Azionario Small Cap Italia. Entrambe i Pir hanno rendimento positivo ad oggi.

  • Il primo Pir ĆØ di tipo flessibile con rischio 4 su 7. Spese di ingresso non presenti, spese annue pari allā€™ 1,8% della globalitĆ  gestita a carico del Fondo. Spese di riscatto non presenti.
  • Il secondo Pir di Symphonia SGR ĆØ di tipo azionario puro (Small Cap Italia) grado di rischio 6 su 7. Spese di ingresso non presenti, spese annue pari al 2,07% a carico del Fondo. Spese di riscatto non previste.
  • Entrambe i Pir di Symphonia mostrano rendimenti positivi al momento. Interessante lā€™assenza di spese di sottoscrizione.

Altri Piani di Individuali di risparmio PIR interessanti:

  • Anima SGR (brand conosciuto ed affermato) propone Crescita Italia. Il Pir ha un grado di rischio pari a 4 su 7 e trattasi di un piano individuale di risparmio di tipo bilanciato obbligazionario. Positivo il rendimento del Pir ad oggi. Da sottolineare, dal punto di vista economico sono le spese di ingresso un poco elevate, pari al 4%. Le spese di gestione sono pari allā€™ 1,46% gravanti sulla globalitĆ  del Fondo. Spese di riscatto assenti.

 

  • Arca SGR (brand conosciuto ed affermato) propone, tra i piani individuali di risparmio a rendimento positivo, Economia Reale Equity Italia. Il Pir ha un grado di rischio pari a 5 su 7. Un poco elevate le spese di ingresso pari al 4%, e le spese di gestione pari al 2%. Spese di riscatto assenti.

 

  • Acomea ā€“ brand conosciuto online sotto forma di Gimme5 ā€“ propone Patrimonio Esente, un piano individuale di risparmio con un grado di rischio 4 su 7. Il Pir ĆØ di tipo flessibile. Attualmente il Pir ha un rendimento positivo, anche se non convincono pienamente le condizioni economiche. Spese di ingresso pari al 4%, spese di gestione (sulla globalitĆ  del Fondo) pari allā€™ 1,8%. Spese di riscatto 4%.

I Piani individuali di Risparmio di UNICREDIT.

Unicredit ha tutta una serie di offerte conĀ PIR Pioneer e Unicredit: qui Unicredit si affida ad una serie di esperti finanziari di Pioneer un’azienda leader nel settore degli investimenti, da qui nasce una collaborazione tra la banca e gli specialisti che porta a:

  • Pioneer Risparmio Italia: si tratta di un fondo bilanciato a basso rischio, che ha l’obiettivo di incrementare il capitale investito nel medio periodo, cercando di tenere i rischi bassi, con un massimo del 30% investito in azioni.
  • Pioneer Sviluppo Italia: anche qui il massimo investito in azioni ĆØ del 30% e i titoli investiti in aziende a bassa capitalizzazione ĆØ minimo il 21%

Conclusioni: conviene investire nei Piani individuali di risparmio?

Come giĆ  abbiamo detto sopra, in un’ottica di diversificazione ( visto comunque il rischio – anche se limitato – del prodotto finanziario) ĆØ molto conveniente investire in PIR per un piccolo risparmiatore, ma ESTREMAMENTE RISCHIOSO.

Risparmiare e avere l’esenzione dalle tasse , che normalmente sono il 26% per le rendite finanziarie, anche su piccole somme investite ( il limite ĆØ proprio di 30.000 euro) permette al piccolo investitore di avere una possibilitĆ  di reale guadagno sul rendimento, rendimento che finalmente non ĆØ piĆ¹ eroso per 1/4 dalle tasse.

Dall’altro lato, permette alle medie imprese italiane che sono in buone condizioni ma che ancora non hanno accesso alla Borsa italiana, di poter avere del capitale necessario per espandersi. Sembra che stavolta il Governo abbia trovato la quadratura del cerchio.

Peccato che il piccolo investitore, una volta che ha sottoscritto questo strumento rimanga vincolato ben 5 anni e che i suoi soldi siano in mano alle fluttuazioni dell’economia italiana e della borsa italiana.

Siamo sicuri che sia una buona idea per un piccolo investitore?

Secondo NoiĀ  potrebbe essere un buon investimento solo in un’ottica di grande diversificazione del proprio portafoglio titoli, sicuramente inferiore al 10% del capitale, perchĆØ ĆØ uno strumento finanziario troppo rischioso: avere il beneficio di non pagare le tasse sui profitti ci sembra troppo poco rispetto a rischio che l’economia e la borsa italiana vadano molto male in 5 anni.

Piani Individuali di Risparmio PIR
Si ringrazia: il Sole

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Fondatore di Economia-Italia.com nel 2014 trader e pubblicista finanziario, ha frequentato la FacoltĆ  di Economia e Commercio presso l'UniversitĆ  di Perugia. Ha collaborato con diverse testate online, in cui ha scritto di economia e finanza fin dal 2007.

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