Azioni Poste italiane per dipendenti

Azioni Poste italiane per dipendenti, come investire in titoli delle Poste , quali sono i vantaggi
Spieghiamo meglio: come ogni volta che si fa un’OPA ai dipendenti dell’azienda vengono riservate delle azioni privilegiate.
In questo caso, i dipendenti di Poste italiane avranno da parte ben il 3,3% del capitale in vendita ( circa il 40% del capitale di Poste verrà collocato con quest’OPA), quindi – se vorranno – entro la prossima settimana dovranno prenotare le azioni che desiderano, considerando che rispetto agli altri risparmiatori che hanno la possibilità di comprare ‘solo’ dei lotti minimi di azioni da 500, 2000 e 5000 azioni, loro hanno il privilegio di poterne comprare 100 con il TFR e di avere anche sulle altre che sono state eventualmente comprate, l’opportunità ( se tenute per almeno un anno) di avere in regalo 1a azione ogni 10 possedute.

 

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Azioni Poste italiane per dipendenti sono privilegiate durante l’IPO

Difficilmente diamo consigli di acquisto, anzi, di solito non ne diamo proprio, limitandoci a dire se un’azienda va bene o va male, limitandoci a riportare quello che esperti di finanza, deputati a questo lavoro riportano, ma stavolta la cosa ci sembra così evidente che vogliamo esporci.
Ai dipendenti Poste italiane, sono state riservati il 3,3% delle azioni di questa OPA, che ricordiamo sono solo un 40% dell’intero – enorme – capitale di Poste italiane.

Ogni dipendente ha ‘da parte’, cioè se le vuole acquistare 100 azioni.
Queste 100 azioni volendo le può prendere solo facendo una domanda interna a Poste italiane con i soldi del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) che in questo modo gli verranno dati in anticipo.

Per altre informazioni complete sull’OPA di Poste Italiane vi rimandiamo a questo LINK.

100 azioni per un controvalore di 600-700 euro non è tantissimo, é vero, ma c’é da aggiungere che se il dipendente di Poste si tiene queste azioni per almeno 1 anno, poi gli verrà regalata 1a azione per ogni 10 in possesso, oltre a prendere il dividendo annuale.

I dipendenti di Poste italiane che usufruiranno delle azioni privilegiate e vorranno rivenderle subito, potranno farlo,

magari dando un occhio al valore delle azioni di Poste, che in questi primi tempi avranno dei probabili ‘rimbalzi’ in alto, visto l’enorme interesse dei piccoli investitori e vista la salute ( ottima) di questa azienda.

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Fondatore di Economia-Italia.com nel 2014 trader e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Ha collaborato con diverse testate online, in cui ha scritto di economia e finanza fin dal 2007.

5 commenti

  1. scusatemi ma come può venire in mente di diventare soci di imprese la cui maggioranza azionaria sia detenuta da uno stato fallito? e magari anche sottoscrivere, pagando, una pur ridicola parte del capitale??!!! e come se avessi una tonnellata di mele marce e vi avvertissi: attenzione non me ne chiedete più di 100 kili!!

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