BTP Valore 2024: Opinioni e Confronto Con altri Investimenti

Meglio fare un investimento redditizio che un investimento che rende poco o niente“. Così il Prof. Massimo Catalano – pace all’anima sua – avrebbe detto sui BTP Valore 2024.

Molti italiani investono in BTP Valore 2024

È iniziata positivamente la seconda giornata di collocamento del nuovo BTP Valore, la terza emissione del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori.

Il giorno precedente si era registrato un buon inizio con ordini che hanno raggiunto i 6,44 miliardi di euro e quasi 211.000 contratti, superando sia i valori iniziali registrati in ottobre (4,76 miliardi di euro) sia quelli del giugno precedente (5,43 miliardi di euro). Nel secondo giorno, il prodotto del Tesoro ha già raggiunto il miliardo di euro di sottoscrizioni in un’ora dall’apertura, con quasi 40.000 contratti.

La conclusione del collocamento è prevista per venerdì 1 marzo, salvo chiusura anticipata. Per questa emissione di BTP Valore destinata ai singoli risparmiatori verrà corrisposto ogni tre mesi il pagamento degli interessi, calcolati sulla base di tassi predeterminati e progressivamente crescenti, secondo il meccanismo di step-up 3+3 anni.

Le tariffe minime garantite sono state comunicate il 23 febbraio, pari al 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno e al 4% per il 4°, 5° e 6° anno. I tassi cedolari definitivi saranno annunciati al termine del collocamento e potranno essere confermati o rivisti al rialzo in base alle condizioni di mercato alla data di chiusura.

Il BTP Valore, negoziato sulla piattaforma MOT di Borsa Italiana, ha una durata di 6 anni e gli investitori che lo acquisteranno e lo deterranno fino alla scadenza nei giorni di collocamento riceveranno un ulteriore premio fedeltà pari allo 0,7%.

L‘importo minimo di acquisto per ogni ordine è di 1.000€, garantendo così che venga sempre sottoscritto l’importo richiesto.

Il titolo di Stato può essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante il periodo di collocamento.

Gli investitori possono acquistare facilmente il BTP Valore attraverso la propria piattaforma di online banking, se abilitata al trading on-line, oppure rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale dove sono titolari di un conto corrente e di un conto deposito titoli. Come tutti i titoli di Stato, compreso il BTP Valore, beneficia di un’aliquota fiscale ridotta del 12,5% su cedole e premi fedeltà.

È esente da imposte di successione e gli investitori che lo acquistano all’emissione non sono soggetti ad alcuna commissione bancaria, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2024, che lo esclude dal calcolo dell’Isee al termine dell’iter attuativo.

BTP Valore 2024: Opinioni e Confronto Con altri Investimenti

CONFRONTO CON ALTRI TITOLI SIMILI

BTp scadenza 2030

Il titolo di Stato italiano (BTp) con scadenza aprile 2030 con una cedola dell’1,35% e un rendimento del 3,55%.

Questa obbligazione non offre un premio alla scadenza ma ha un prezzo di 88, offrendo l’opportunità di compensare potenzialmente alcuni rendimenti in caso di perdite alla scadenza.

Rileviamo che il rendimento netto di tale titolo, tenuto conto dei crediti d’imposta, sarebbe superiore a quello del BTp Valore al momento dell’emissione, assumendo un pari periodo di scadenza.

In sintesi, il relatore evidenzia le caratteristiche specifiche del BTp di aprile 2030, come l’assenza di un premio di scadenza, il suo prezzo a 88, e il potenziale di aumentare il rendimento netto attraverso la compensazione delle perdite alla scadenza, soprattutto quando si tiene conto di crediti d’imposta, rendendolo si tratta di un’opzione potenzialmente più attrattiva rispetto al BTp Valore alla stessa scadenza.

BTPi

La sezione discute un particolare tipo di titolo di Stato italiano, denominato “BTpi”, che è collegato all’inflazione europea. Questo titolo offre una cedola reale dello 0,4% e un rendimento reale dell’1,74%, con scadenza fissata al 15 maggio 2030.

Secondo l’analisi degli esperti, questo BTpi diventa un’opzione più vantaggiosa rispetto al nuovo BTp Valore (senza premio) quando l’inflazione media annua europea supera l’1,90% (inflazione implicita).

Tuttavia, lo svantaggio risiede nella sua natura relativamente costosa a parità di valore nominale, poiché include il tasso di inflazione maturato dall’emissione ad oggi.

In sostanza, la sezione fornisce approfondimenti sulle caratteristiche del bond BTpi, evidenziandone i parametri di performance rispetto all’inflazione europea.

L’esperto suggerisce la sua superiorità rispetto ad un altro tipo di obbligazione in specifiche condizioni di inflazione, ma sottolinea il potenziale svantaggio del suo costo se si considera il tasso di inflazione accumulato dalla sua emissione.

BTp Italia

BTp Italia offre un tasso cedolare reale dell’1,6% con scadenza a fine giugno 2030, con un rendimento reale di circa il 2,51%.

L’inflazione implicita in questo caso è notevolmente più bassa, intorno all’1,15%, riflettendo la possibilità che l’inflazione italiana sia inferiore alla media europea, come osservato nel 2023.

Una caratteristica distintiva di questo bond è il vantaggio di non pagare attualmente un aggiustamento dell’inflazione, rendendolo è un acquisto interessante a poco sopra il 95%.

Questo particolare investimento offre agli investitori il vantaggio di un tasso cedolare reale fisso e il potenziale di apprezzamento del capitale, dato il tasso di inflazione implicito più basso.

L’attrattiva è ulteriormente accresciuta dall’assenza di un aggiustamento dell’inflazione, rendendola un’acquisizione semplice al prezzo attuale leggermente superiore al 95%.

 BUONI FRUTTIFERI POSTALI

La scelta tra BTP Valore 2024 e Buoni Fruttiferi Postalicome investimento dipende da diversi fattori, tra cui:

Il tuo profilo di rischio:

  • BTP Valore 2024: Sono titoli di Stato italiani a medio-lungo termine con un rendimento variabile. Offrono un rischio relativamente basso, ma il loro valore può fluttuare nel tempo in base alle condizioni del mercato.
  • Buoni Fruttiferi Postali: Sono titoli di debito emessi da Poste Italiane con un rendimento fisso. Offrono un rischio ancora più basso rispetto ai BTP, ma il loro rendimento è inferiore.

Il tuo orizzonte temporale:

  • BTP Valore 2024: Sono adatti a chi ha un orizzonte temporale di medio-lungo termine (almeno 5 anni).
  • Buoni Fruttiferi Postali: Sono adatti a chi ha un orizzonte temporale più breve (da 3 a 6 anni).

Le tue esigenze di liquidità:

  • BTP Valore 2024: Possono essere venduti sul mercato secondario prima della scadenza, ma il loro valore potrebbe essere inferiore al prezzo di acquisto.
  • Buoni Fruttiferi Postali: Possono essere rimborsati in qualsiasi momento dopo il primo anno, senza penali.

Le tue aspettative di rendimento:

  • BTP Valore 2024: Offrono un rendimento potenzialmente più elevato rispetto ai Buoni Fruttiferi Postali, ma con un rischio maggiore.
  • Buoni Fruttiferi Postali: Offrono un rendimento fisso e garantito, ma inferiore rispetto ai BTP.

Altri fattori da considerare:

  • Tassazione: I BTP sono soggetti a tassazione ordinaria, mentre i Buoni Fruttiferi Postali godono di una tassazione agevolata.
  • Costi: I BTP non hanno costi di sottoscrizione, mentre i Buoni Fruttiferi Postali hanno un costo di emissione pari allo 0,50%.

In generale:

  • Se cerchi un investimento sicuro e con un rendimento garantito, i Buoni Fruttiferi Postali sono una buona scelta.
  • Se sei disposto a assumerti un rischio maggiore per ottenere un rendimento potenzialmente più elevato, i BTP Valore 2024 potrebbero essere un’opzione migliore.

Prima di prendere una decisione definitiva, è importante che tu faccia le tue ricerche e che tu ti confronti con un consulente finanziario per valutare quale investimento è più adatto alle tue esigenze.

Opinioni finali

Questi ultimi mesi sono stati strepitosi per la crescita dell’indice azionario italiano, per non parlare del Nasdaq.

In questi listini si possono trovare azioni estremamente solide, che – con le dovute cautele ed attenzioni da parte dell’investitore – potrebbero essere paragonati come investimenti a quelli sulle Obbligazioni per la loro sicurezza. Ovviamente il rendimento è un’altro mondo.

Solo per dare dei numeri e far capire: l’indice FTSE MIB è salito in un anno da 27 mila a 32 mila punti.

Lo abbiamo detto giù altre volte, a meno di non avere un portafoglio da costruire o sistemare in cui ci sia una bella percentuale di titoli di Stato , non riteniamo questo un investimento redditizio. Insomma stiamo dalla parte del Prof. Massimo Catalano.

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