Azioni Unicredit: Previsioni, Analisi Tecnica, Target Price [2023]

Cerchiamo di capire se investire in azioni Unicredit può essere una buona mossa, quali sono le previsioni per la quotazione del titolo in borsa, i dividendi leggendo le la quotazione e gli indicatori trimestrali ( più avanti scorrendo l’articolo) .

Le azioni Unicredit spa (ex Unicredito Italiano spa) è uno dei primari gruppi bancari in Italia ed in Europa e nel 2021 dovrebbe far parte di quel pacchetto di fusioni tra banche italiane ( parliamo della fusione con BMPS ) . Dopo l’invasione dell’Ucraina e le relative sanzioni come il blocco SWIFT contro la Russia questo titolo ha avuto delle difficoltà per la sua esposizione nei mercato russo, ma l’esposizione non è così importante da mettere in pericolo questa banca.

Unicredit

Nata nel 1998 dalla fusione dei gruppi Unicredito e Credito Italiano con il nome Unicredito Italiano, Unicredit trova il suo attuale nome nel 2003 dopo un’operazione di rebranding e crea una serie di prodotti finanziari adatti sia a privati che a piccole, medie e grandi imprese. Ha sede a Milano.

Nel 2005 conclude un’offerta pubblica d’acquisto sull’istituto tedesco HVB-Group, raggiungendo oltre il 93% delle adesioni. Questa operazione porta Unicredit ad espandere la sua attività, aprendo sedi anche in Germania, Austria, Croazia e Polonia.

La crisi economica del 2008 causa al gruppo una perdita del 29%, ridimensionata grazie a interventi di salvaguardia; tuttavia nello stress test del 2010 effettuato dal Committee of European Banking Supervisors, Unicredit conferma la sua solidità finanziaria.

Superati gli effetti della crisi, il forte problema dei crediti deteriorati ed il non raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla BCE, che tra 2014 e 2016 hanno portato le azioni Unicredit a perdere circa il 50% del loro valore, ad oggi l’istituto di Milano si presenta come uno dei più affidabili d’Italia.

Questo anche grazie alla vendita di circa 675 milioni di euro di crediti deteriorati a società specializzate, al finanziamento di 300 milioni di euro da parte della Banca Europea degli Investimenti e all’accordo commerciale con Alibaba, per supportare le aziende italiane che vi collaborano e l’esportazione dei loro prodotti.

Con una quota di mercato del 11,1%, si posiziona al secondo posto in Italia dopo Intesa Sanpaolo. Al 2019 è presente in 18 paesi del mondo, con 88 banche del gruppo solamente in Europa.

Punti di forza della banca Unicredit

Il gruppo eroga servizi bancari e finanziari ad oltre 25 milioni di clienti, e si colloca al secondo posto, nella classifica dei gruppi bancari italiani, dopo Intesa SanPaolo spa.
Le relative azioni (ordinarie) sono quotate alla Borsa di Milano, indice FTSE MIB.
La sede legale è a Milano, ed il gruppo annovera quasi 4800 filiali, di cui circa 1700 all’estero.
Presidente attuale è Giuseppe Vita, ed amministratore delegato è Jean Pierre Mustier. Il gruppo Unicredit, così come lo conosciamo oggi, ha alle spalle una “storia” travagliata, e sorge da diverse fusioni ed integrazioni avvenute durante gli anni tra diversi istituti di credito italiani, tra cui si ricorda Capitalia (ex Banca di Roma).

Il gruppo Unicredit mostra un posizionamento di riguardo nel comparto bancario italiano, mostrando di conseguenza maggiore stabilità rispetto a istituti competitor. Facilmente riconoscibile sia in Italia che all’estero, la sua immagine si è rafforzata ed espansa negli anni, diventando un imponente punto di riferimento sia per privati che per aziende.

A questo si aggiunge un influente ruolo nel panorama europeo, dove sono presenti 88 sedi del gruppo, e a livello internazionale, con un posizionamento geografico strategico e la presenza in 18 paesi tra cui Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi e Sudafrica.

Tra i servizi che Unicredit offre vi sono:

  • Conti correnti e conti deposito
  • Finanziamenti finalizzati
  • Polizze assicurative
  • Piani di risparmio e investimento a rischio ridotto

Tutti i servizi sono facilmente accessibili e gestibili attraverso Banca Multicanale, che permette di effettuare ogni operazione, dalla più generica alla più specifica, direttamente online, da app, telefonicamente o semplicemente recandosi in filiale. A favore delle aziende sono poi disponibili fatturazione elettronica e servizi elettronici per particolari esigenze operative.

Con notevole attenzione alla privacy e alla sicurezza dei clienti, i prodotti Unicredit sono inoltre in regola con la Normativa Europea 389/2018 (PSD2) in vigore dal 14 settembre 2019.

Investitori e azionisti sui titoli Unicredit si sentono infine rassicurati dall’affidabile situazione finanziaria del gruppo, con uno dei maggiori punti di forza rappresentato dalla riduzione delle spese di gestione, dalla semplificazione delle pratiche e dai costi contenuti.

Punti di debolezza

Sebbene il gruppo di Milano sia riconosciuto come uno dei principali d’Europa, gli attivi che detiene presentano una qualità inferiore. Questo avviene a causa degli effetti di politiche di salvaguardia nella gestione di crisi economica e di crediti deteriorati, che non hanno tutelato i consumatori.

Elemento debole sono gli introiti aziendali, che restano bassi rispetto alle aspettative degli specialisti. Nonostante una corretta manovra delle spese di gestione, l’utile operativo mostra segni di debolezza, attestandosi a 1,191 miliardi di euro a maggio 2019, registrando un calo costante rispetto ai 1,727 miliardi di fine 2018; nel mentre, anche i ricavi totali registrano un pesante calo, contando 4,888 miliardi di euro a maggio 2019 rispetto ai 5,014 miliardi di fine 2018. Questo è avvenuto a causa della forte svalutazione della partecipata turca Yapi Kredi di agosto 2018.

A distanza di anni, inoltre, Unicredit sente ancora ripercussioni per il mancato rispetto delle esigenze dei fondi fissate dalla BCE nel 2015: ciò provocò un forte calo della sua quotazione azionaria sui mercati, con perdite vicine al 50%. I risultati richiesti sono stati mancati anche nel 2016, mostrando ulteriori segni di debolezza, aggravati dalla presenza del 15% di crediti deteriorati sul suo totale.

A settembre 2019 il valore delle azioni Unicredit si attesta a circa 10,38 euro, con un calo del 25,34% rispetto ai numeri di settembre 2018. Considerando anche le frequenti oscillazioni, è la principale ragione per cui molti investitori si mostrano ancora diffidenti sul loro acquisto.

Quanto conviene investire in azioni Unicredit?

Prima di cimentarsi nell’investimento, è estremamente importante decidere 2 parametri:

  • Quantità di azioni da acquistare
  • Durata dell’investimento

Le azioni Unicredit, così come l’intero comparto bancario, sono spesso soggetti a numerose incertezze e oscillazioni di mercato. Proprio per tale motivo è opportuno valutare opzioni di investimento a medio termine, così da prevenire pesanti ribassi.

A conti fatti, nonostante la sua comprovata solidità, il gruppo Unicredit presenta la sua quotazione in borsa come un prodotto volatile e suscettibile alle condizioni socio-economiche europee, in particolare alle attività di partecipate o alle disposizioni della BCE.

I titoli bancari vengono presi molto in considerazione da parte degli investitori, è di conseguenza possibile che i movimenti di mercato o le comunicazioni di autorità finanziarie possano influire sia in negativo che in positivo; diventa per questo motivo necessario sfruttare tempo per analizzare nel dettaglio ogni movimento, così da poterlo anticipare grazie a strumenti di analisi di mercato o con l’aiuto di un intermediario di fiducia.

Principali azionisti

Allianz Se 3.60 %
Azioni proprie 0.79 %
Blackrock Inc. (gestione risparmio) 5.92 %
Mercato 84.54  %
Parvus Asset Management Europe Limited (Mercadante Edoardo) 5.15. %

QUOTAZIONE AZIONI UNICREDIT ( BIT: UCG )

Dati aggiornati Azioni Unicredit:

Volume scambi, Rapporto Dividendo/Prezzo, Dividendo per Azione, Rapporto Prezzo/Utili, Capitalizzazione, Margine EBITDA, Margine di Profitto, Prezzo obiettivo medio, Prezzo Obiettivo massimo, prezzo obiettivo minimo:

Ultime notizie, analisi tecnica, novità:

Azioni Unicredit

Le azioni Unicredit hanno chiuso la giornata del 19 Ottobre 2023 in calo dello 0,13%, a quota 22,975 euro. Questo calo è stato in linea con il trend negativo del mercato azionario italiano, che ha chiuso in ribasso del 2,15%.

Notizie su Unicredit

In ambito di notizie, Unicredit ha annunciato che ha intenzione di investire 5 miliardi di euro in un nuovo piano di trasformazione digitale. Il piano, che sarà attuato entro il 2025, mira a migliorare l’esperienza dei clienti, ridurre i costi e aumentare l’efficienza.

Inoltre, Unicredit ha annunciato che ha stretto una partnership con Google Cloud per sviluppare soluzioni cloud per i propri clienti.

Previsioni per il valore delle azioni Unicredit

Le previsioni per il valore delle azioni Unicredit sono ancora incerte. Alcuni analisti ritengono che le azioni potrebbero continuare a scendere nei prossimi mesi, a causa dei fattori negativi che hanno contribuito al calo di oggi. Altri analisti, invece, ritengono che le azioni potrebbero recuperare terreno, una volta che la situazione economica generale migliorerà.

In definitiva, il valore delle azioni Unicredit dipenderà da una serie di fattori, tra cui l’andamento del mercato azionario, la situazione economica globale e la performance della società.

In particolare, le azioni Unicredit sono state colpite da una serie di fattori, tra cui:

  • La pressione dei rendimenti dei bond, che hanno raggiunto nuovi massimi da 10 anni. I rendimenti dei bond più alti rendono più costose le emissioni di nuove obbligazioni da parte delle banche, il che può ridurre i profitti.
  • La continua carenza di chip, che sta rallentando la produzione di auto. Unicredit è una delle principali banche italiane, e la produzione di auto è un settore importante per l’economia italiana.
  • L’inflazione, che sta erodendo il potere d’acquisto dei consumatori. L’inflazione può portare a un aumento dei rischi di credito per le banche, poiché i debitori possono avere difficoltà a rimborsare i prestiti.

Nonostante questi fattori negativi, Unicredit ha una solida posizione finanziaria. La banca ha un CET1 ratio del 16,5%, che è superiore al requisito minimo del 10,5%. Inoltre, Unicredit ha una forte presenza in Europa centrale e orientale, che è un’area in crescita.

In conclusione, le azioni Unicredit sono un investimento rischioso, ma potenzialmente redditizio. Gli investitori devono essere consapevoli dei fattori negativi che potrebbero pesare sul prezzo delle azioni, ma possono anche trarre vantaggio dalla solida posizione finanziaria della banca.

Analisi delle notizie

La notizia dell’investimento di 5 miliardi di euro in un nuovo piano di trasformazione digitale è positiva per Unicredit. Il piano mira a migliorare l’esperienza dei clienti, ridurre i costi e aumentare l’efficienza, tutti fattori che possono contribuire a migliorare le prestazioni della banca.

La partnership con Google Cloud è un altro segnale positivo. La partnership consentirà a Unicredit di accedere alle ultime tecnologie cloud, che possono aiutarla a migliorare l’efficienza e l’innovazione.

Nel complesso, le notizie di oggi sono positive per Unicredit. La banca sta prendendo misure per migliorare le sue prestazioni e la sua posizione competitiva.

Ultima Chiusura borse

Unicredit, l’istituto bancario, ha registrato un lieve calo, chiudendo con una perdita dell’1,25%.

Il titolo ha inizialmente incontrato difficoltà, aprendo a 22,68 euro vicino ai minimi del giorno precedente per poi scendere ulteriormente.

Tuttavia, nella seconda metà della sessione si è verificata un’inversione intraday.

Se confrontato su base settimanale, l’andamento di Unicredit ha evidenziato una performance migliore rispetto all’indice FTSE MIB, indicando un maggiore interesse degli investitori verso la banca.

Analisi tecnica di Status e trend (Status and Trend Analysis):

L’analisi di medio periodo conferma il trend rialzista di Unicredit.

L’analisi a breve termine indica un rallentamento nella fase positiva, con resistenza a 22,88 e supporto immediato a 22,28.

Si prevede un’evoluzione negativa a breve termine, con un fondo individuato alle 22.06.

Analisi tecnica del rischio:

La performance di Unicredit è sotto controllo.

I volumi di scambi giornalieri sono pari a 7.116.401, un valore inferiore alla media mobile di un mese di 13.420.185.

Le fluttuazioni dei prezzi del titolo sono relativamente strette, con un valore di volatilità giornaliera di 2,168.

Volumi Medi (5, 21, 5/21) Variaz% (1, 5, 21) Volatilità (5, 10, 21)
11.081.656 * 13.974.660 * 0,793 -2,181 * -0,156 * 3,317 25,207 * 32,418 * 29,803
Durata media cicli di mercato Divergenza valida 5gg.max Candlestick valido 3gg.max
Di Breve: 22 – Di Medio: 36,000 Nessuna Divergenza individuata sugli oscillatori.
Long Black Candle

ha completato la seconda tranche del suo programma di riacquisto azioni iniziato nel 2022.

La seconda tranche valeva 1 miliardo di euro ed è stata stipulata il 29 settembre 2023.

Unicredit prevede di annullare le azioni riacquistate nell’ambito del programma di riacquisto.

La società intende procedere con l’avvio anticipato del programma di riacquisto nel 2023 con una tranche di 2,5 miliardi di euro.

Questa mossa è soggetta all’approvazione di un’assemblea straordinaria prevista per il 27 ottobre e all’autorizzazione normativa.

Gli analisti dichiarano un “BUY” con un prezzo obiettivo di 28,5 € per le azioni Unicredit.

– La holding italiana del settore aerospaziale ha registrato un aumento della performance del 2,52% il 17 luglio.
– La giornata è iniziata debole con un’apertura a 11,24€, sopra i minimi della sessione precedente, ma ha visto un rafforzamento per tutta la sessione e si è chiusa a 11,58€ vicino ai massimi della sessione.
– Il trend di Leonardo mostra un movimento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB su base settimanale, indicando un maggiore interesse degli investitori per il contractor italiano della difesa.
– Nel breve termine, Leonardo sta testando la resistenza a 11,74€, con un possibile ribasso fino al minimo a 11,26€. Si prevede un rafforzamento del trend con nuovi target a 12,22€.
– I volumi giornalieri di 3.579.821 sono superiori alla media mobile mensile di 2.436.069, indicando un forte interesse del mercato per Leonardo. La bassa deviazione del prezzo combinata con una volatilità giornaliera di 1,891 suggerisce un investimento più adatto per gli individui avversi al rischio.

Ecco alcuni fattori che potrebbero influenzare il prezzo delle azioni Unicredit nei prossimi mesi:

  • La situazione economica italiana: Unicredit è una banca italiana, quindi la sua performance è influenzata dalla situazione economica italiana. Se l’economia italiana è in crescita, il prezzo delle azioni Unicredit aumenterà probabilmente.
  • La situazione economica europea: Unicredit è una banca europea, quindi la sua performance è influenzata anche dalla situazione economica europea. Se l’economia europea è in crescita, il prezzo delle azioni Unicredit aumenterà probabilmente.
  • La concorrenza: Unicredit è una banca con molte concorrenti. Se Unicredit non riesce a mantenere la sua posizione di leadership, il prezzo delle azioni potrebbe diminuire.
  • Le regolamentazioni: le regolamentazioni governative sulle banche possono influenzare il prezzo delle azioni Unicredit. Se le regolamentazioni diventano più severe, il prezzo delle azioni Unicredit potrebbe diminuire.

È importante notare che si tratta solo di previsioni e il prezzo delle azioni Unicredit potrebbe non seguire queste tendenze. Prima di investire in azioni, è sempre consigliabile fare le proprie ricerche e parlare con un consulente finanziario qualificato.

L’assemblea degli azionisti di Unicredit ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,07 euro per azione, da staccare il 28 luglio 2023 e messo in pagamento il 30 luglio 2023. Questo dividendo è in linea con le aspettative degli analisti, che avevano previsto un dividendo di 0,07-0,08 euro per azione.

Il dividendo di Unicredit è stato in crescita negli ultimi anni, passando da 0,04 euro per azione nel 2019 a 0,07 euro per azione nel 2023. Questa crescita è stata guidata da una serie di fattori, tra cui:

  • La riduzione dei costi
  • Il miglioramento della redditività
  • La solidità finanziaria della società

Gli analisti si aspettano che il dividendo di Unicredit continui a crescere nei prossimi anni.

Altre notizie su Unicredit

UCG.BIT ha annunciato un dividendo cash di 0,987 dollari con stacco 24 aprile 2023

Il 4° Trimestre del 2022 ha battuto tutti i record sugli utili e ha battuto tutte le previsioni che già erano positive.

Ci sono 5,25 miliardi di euro di utili che serviranno non solo ad arricchire le tasche degli azionisti.

Di 5,25 miliardi di euro di utili, 1,91 miliardi di euro andranno per la distribuzione dei dividendi agli azionisti e 2,34 miliardi di euro andranno per il riacquisto delle stesse azioni.

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La sede centrale di Unicredit a Milano – Porta Nuova

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Unicredit é uno dei gruppi finanziari più grandi in Italia ed in Europa

Unicredit nasce recentemente, da una fusione di più banche: Credito italiano ( formato da più banche) e Unicredito italiano ( anche qui un gruppo di banche). Era il 1998 e la smania di Bigger is Better aveva preso la finanza italiana. Ma è proprio vero che più grande è meglio?
Il marchio come lo conosciamo oggi è del 2003, intanto come una grande balena Unicredit continua a fagocitare altre piccole realtà locali, come la ex-Banca dell’Umbria.
Unicredit non è solo la più grande realtà bancaria italiana, è anche una delle più grandi in tutta Europa; ha grandi interessi in Polonia ( dove, tramite diverse operazioni, ha acquisito diverse banche e ora ha oltre 200 sportelli), Croazia , Germania , dove è ora padrona di Allianz ed è al 15% di quota a livello bancario, seconda solo a Deutsche Bank, 2a in Italia, Austria, Slovenia, e praticamente tutti i paesi di quella che una volta veniva chiamata Europa dell’Est.
Unicredit controlla direttamente Pioneer Investments, un gruppo leader a livello mondiale del risparmio gestito , 223 miliardi di $ di assets e 2 mila dipendenti di 28 diversi paesi del mondo.

Analisi di altri titoli bancari di istituti di credito che abbiamo recensito

  • NEXI (NEXI)
  • Deutsche Bank ( DB )
  • JP Morgan Chase (NYSE: JPM )
  • Goldman Sachs Group Inc. ( NYSE: GS )
  • ING Groep (Amsterdam:  INGA )
  • Banca Generali ( BIT: BGN )
  • BPM Banca Popolare di Milano ( BIT: BAMI )
  • Intesa Sanpaolo ( BIT: ISP )
  • Banca Finnat 

Informazioni per investitoriAmplifon (BIT:  AMP )AS Roma ( BIT: ASR )Assicurazioni Generali ( BIT: G )ATLANTIA (BIT:  ATL )Autogrill ( BIT: AGL )Azimut Holding (BIT:  AZM )A2A (BIT: A2A )Alfio Bardolla (BIT: ABDG )Bayer ( BIT: BAY )Banca Generali ( BIT: BGN )Banca Intesa Sanpaolo (BIT: ISP )Banca Monte dei Paschi di Siena ( BIT:  BMPS )Banco BPM ( BIT: BAMI )BFF Bank ( BIT: BFF )BNP Paribas – dove è confluita la ex BNL – ( BIT: BNP )BPER Banca ( BIT: BPE )Brembo (BIT: BRE )Brunello Cucinelli (BIT: BC )D’Amico International Shipping ( BIT: DIS )Davide-Campari Milano (BIT: CPR )De’ Longhi ( BIT: DLG )Credem ( BIT: CE )Credit Agricole ( BIT: ACA )CNH Industrial N.V. (BIT: CNHI )Diasorin (BIT: DIA )Digital Value (BIT: DGV )

Digital Bros Spa (BIT: DIB )

  • ENEL (BIT: ENEL  )
  • ENI (BIT: ENI )
  • Exor (BIT: EXO )
  • Enav (BIT: ENAV )
  • Esprinet ( BIT: PRT )
  • EssilorLuxottica ( BIT: EL )
  • eViso ( BIT: EVS )
  • Gas Plus S.p.a. ( BIT: GSP )
  • Gismondi 1754 ( BIT: GIS )
  • Gruppo Hera (BIT: HER )
  • GVS ( BIT: GVS )
  • WEBUILD ( ex Salini Impegilo ) (BIT: WBD )
  • Ferrari  (BIT: RACE )
  • Fiera Milano (BIT: FM )
  • FinecoBank ( BIT: FBK )
  • Italgas (BIT: IG )
  • Iveco Group (BIT: IVG )
  • Juventus Spa (BIT: JUVE )
  • (BIT: Ryanair. )
  • INWIT (BIT: INW )
  • Landi Renzo (BIT:  LR  )
  • Leonardo (BIT: LDO  )
  • Mediaset (BIT: MFEB )
  • Mediobanca Group ( BIT: MB )
  • Nexi ( BIT: NEXI )
  • OVS ( BIT: OVS )
  • Piaggio ( BIT: PIA )
  • Pirelli  (BIT: PIRC )
  • Poste Italiane (BIT: PST )
  • Prysmian ( BIT: PRY )
  • Essillor Luxottica ( BIT:  EL )
  • Recordati ( BIT: REC )
  • Saes Getters ( BIT: SG )
  • Saipem (BIT: SPM )
  • Saras (BIT: SRS )
  • Snam (BIT: SRG )
  • Stellantis (BIT: STLA )
  • STMicroelectronics (BIT: STM )
  • Technogym (BIT: TGYM )
  • Telecom Italia  (BIT: TIT )
  • Tenaris (BIT: TEN )
  • Terna ( BIT: TRN )
  • Gruppo Unipol (BIT: UNI )
  • AMD Advanced Micro Devices ( BIT: AMD )
  • Air France KLM ( BIT: AF )
  • Airbus ( BIT: AIR )
  • Adidas ( BIT: ADS )
  • Bayer ( BIT: BAY )
  • BASF ( BIT: BASF )
  • Lufthansa ( BIT: LHA )
  • Alphabet – Google (NASDAQ:  GOOGL )
  • AMAZON (NASDAQ: AMZN )
  • American Airlines Group ( NASDAQ: AAL )
  • Apple (NASDAQ: APPL )
  • META ( ex Facebook ) (NASDAQ: META )
  • Twitter (NYSE:  TWTR )
  • CISCO SYSTEMS (NASDAQ: CSCO )
  • PAYPAL OLDING INC. (NASDAQ:  PYPL  )
  • TESLA ( NYSE: TSLA   )
  • Microsoft (NASDAQ:  MSFT )
  • Virgin Galactic (NSYE:  SPCE )
  • Azioni Nvidia (NASDAQ:  NVDA )
  • Etsy ( NASDAQ: ETSY )
  • Netflix (NASDAQ: NFLX )
  • Coca Cola  (NYSE:  KO )
  • MC Donald’s (NYSE:  MCD )
  • The Walt Disney Company (NYSE:  DIS )
  • Intel (NASDAQ: INTC )
  • Pinterest Incorporation (NYSE:  PIN  )
  • Pfizer (NYSE: PZE )
  • Shopify (NYSE:  SHOP )
  • UBER (NYSE:  UBER  )
  • Beyond Meat  (NASDAQ: BYND )
  • Snapchat (NYSE:  SNAP  )
  • Saudi Aramco ( TADAWUL: 2222  ) ( solo borsa saudita )
  • Berkshire Hathaway  (NYSE:  BRK.B )
  • Snowflake (NYSE:  SNOW )
  • Jabil (NASDAQ:  JBL )
  • NIO – (NYSE:  NIO )
  • BionTech ( NASDAQ:  BNTX )
  • AMC Entertainment Holding (NYSE:  AMC)
  • Reddit ( Reddit   ) ( non ancora quotata )
  • SQUARE (NASDAQ: SQ )
  • Robinhood (NASDAQ:  HOOD  )
  • Nike (NYSE:  NKE )
  • SpaceX ) ( non ancora quotata )
  • COINBASE ( NASDAQ: COIN )
  • Plug Power (NASDAQ: PLUG )
  • Investire in Titoli Bancari  
  • Deutsche Bank ( DB )
  • JP Morgan Chase (NYSE: JPM )
  • Goldman Sachs Group Inc. (NYSE:  GS )
  • BlackRock ( NYSE: BLK )
  • ING Groep (Amsterdam:  INGA )

 

Fondatore di Economia-Italia.com nel 2014 trader e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Ha collaborato con diverse testate online, in cui ha scritto di economia e finanza fin dal 2007.

1 commento

  1. Mi sembra che preclude abbia poco comunicativita,i mass media hanno bisogno di stimoli positivi per la borsa creando anche false comunicazioni vedi il 90 per cento di propaganda dell intero arco parlamentare più si dicono fendonoe appoggiate da mamma Rai il bugiardino numero uno al mondo.dunque le bugie sia in politica che in finanza pagano,rendono le persone credulone specialmente per quelle del nord Italia che sono state educate in maniera diversa sono più creduloni.ora sig Orbelli dica bugie di cosa fare e poi piazzare il colpo senza che nrssuno si accorga,peccato che io in un mese ho acquistato Unicredit in calo ed è andata calando anche per colpa di certe banche che screditano questo istituto bancario.

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