Il settore farmaceutico globale rappresenta un pilastro strategico ed economico di primaria importanza. Caratterizzato da una storica resilienza anche in contesti economici difficili, è al contempo un’arena di rapidi cambiamenti, guidati dall’innovazione scientifica e da un quadro normativo in continua evoluzione. Investire in azioni farmaceutiche richiede una comprensione profonda delle dinamiche complesse che governano questo mercato.
L’attrattiva del settore per gli investitori oggi è sostenuta da potenti megatrend. L’invecchiamento della popolazione nei paesi sviluppati e l’espansione delle classi medie nei mercati emergenti alimentano una domanda crescente di cure mediche e farmaci innovativi. Parallelamente, assistiamo a un’accelerazione senza precedenti nei progressi biotecnologici: dalle terapie geniche e cellulari all’impatto dell’intelligenza artificiale nella scoperta di nuovi farmaci, fino a nuove classi terapeutiche come gli agonisti del recettore GLP-1 che stanno rivoluzionando il trattamento di diabete e obesità. L’innovazione, quindi, si conferma il motore principale di valore nel settore.
Tuttavia, la complessità intrinseca del settore farmaceutico – che intreccia scienza avanzata, processi regolatori rigorosi, dinamiche competitive intense e valutazioni finanziarie spesso elevate – rende indispensabile un’analisi approfondita. Affidarsi a ricerche basate su dati concreti e sulle valutazioni di esperti finanziari e analisti di settore diventa cruciale per identificare le opportunità di investimento più promettenti e per comprendere appieno i rischi associati.
Questo articolo si propone di offrire un’analisi dettagliata di alcune delle azioni farmaceutiche globali che godono attualmente di un forte consenso tra gli esperti finanziari. Esamineremo in profondità la loro salute finanziaria, la robustezza delle loro pipeline di farmaci in sviluppo, il posizionamento di mercato, le strategie di crescita, i rischi specifici e le valutazioni attuali, fornendo agli investitori gli strumenti per una valutazione informata.
Perché Investire nel Settore Farmaceutico Oggi: Trend Chiave e Sentiment degli Esperti
Il settore farmaceutico continua ad attrarre l’interesse degli investitori grazie a una combinazione di fattori strutturali di crescita e un’ondata di innovazione che sta ridefinendo il trattamento di numerose patologie.
- Motori di Crescita Strutturali:
- Fattori Demografici: L’allungamento dell’aspettativa di vita nei paesi occidentali comporta una maggiore incidenza di malattie croniche legate all’età, sostenendo la domanda di farmaci a lungo termine. Nei mercati emergenti, l’aumento del reddito pro capite si traduce in una maggiore spesa sanitaria e accesso alle cure.
- Innovazione Accelerata: Il progresso scientifico sta aprendo nuove frontiere terapeutiche. Gli agonisti GLP-1 per obesità e diabete, le terapie cellulari e geniche per malattie genetiche e oncologiche, l’immunoterapia e gli anticorpi farmaco-coniugati (ADC) in oncologia sono solo alcuni esempi di aree in rapida espansione. L’applicazione di intelligenza artificiale e machine learning sta inoltre accelerando la scoperta e lo sviluppo di nuovi farmaci, potenzialmente riducendo tempi e costi della R&S.
- Malattie Croniche e Bisogni Insoddisfatti: La crescente prevalenza globale di condizioni come diabete, malattie cardiovascolari, cancro e malattie neurodegenerative (come l’Alzheimer) rappresenta una sfida sanitaria enorme, ma anche un’opportunità di mercato significativa per le aziende capaci di sviluppare trattamenti efficaci.
- Sentiment Generale degli Esperti:
- Gli analisti e gli investitori istituzionali tendono a favorire le aziende farmaceutiche che dimostrano una forte capacità innovativa, testimoniata da pipeline di ricerca e sviluppo (R&S) ricche di candidati promettenti, specialmente in aree terapeutiche ad alta crescita come l’oncologia, l’obesità, l’immunologia e le malattie rare.
- La solidità finanziaria è un altro criterio fondamentale. Le aziende con bilanci robusti, forte generazione di cassa e capacità di finanziare autonomamente le ingenti spese in R&S e le eventuali operazioni di fusione e acquisizione (M&A) mirate sono generalmente preferite.
- Pur riconoscendo i rischi intrinseci del settore – tra cui i fallimenti negli studi clinici, gli ostacoli regolatori, la concorrenza dei farmaci generici post-scadenza brevettuale e le pressioni sui prezzi – prevale un ottimismo di fondo sul potenziale di crescita a lungo termine per le aziende leader, capaci di portare sul mercato farmaci realmente innovativi e differenziati.
- Il Dilemma Valutazione vs. Crescita: Un tema centrale nell’analisi attuale del settore riguarda le valutazioni di mercato. Diverse aziende all’avanguardia nell’innovazione, in particolare quelle che cavalcano l’onda del successo dei farmaci per l’obesità come Eli Lilly e Novo Nordisk, presentano multipli di valutazione (come il rapporto Prezzo/Utili, P/E) significativamente elevati rispetto alle medie storiche e di settore. Questo fenomeno riflette le altissime aspettative di crescita futura degli utili incorporate nei prezzi attuali delle azioni. Gli esperti si trovano quindi a bilanciare l’enorme potenziale di crescita offerto da queste innovazioni rivoluzionarie con il rischio che tali valutazioni elevate scontino già gran parte delle buone notizie future, rendendo i titoli vulnerabili a eventuali delusioni. La sostenibilità della crescita attesa diventa quindi l’elemento chiave per giustificare questi premi di valutazione.
Le Azioni Farmaceutiche Selezionate dagli Esperti: Analisi Dettagliata
Sulla base delle recenti analisi e raccomandazioni degli esperti finanziari, tre aziende farmaceutiche globali emergono frequentemente come particolarmente interessanti per l’investimento: Eli Lilly and Company, Novo Nordisk e Vertex Pharmaceuticals. Analizziamole in dettaglio.
Azienda 1: Eli Lilly and Company (LLY)
- Sintesi Raccomandazioni Esperti: Eli Lilly è ampiamente considerata una delle scelte privilegiate nel settore farmaceutico. Questo forte consenso poggia sulla sua posizione di leadership nel mercato in rapidissima crescita dei farmaci GLP-1 per il diabete e l’obesità, unito a una pipeline promettente in aree chiave come l’oncologia e, con maggiori incertezze, la malattia di Alzheimer. Il sentiment degli analisti è prevalentemente molto positivo (“Strong Buy” o “Buy”), con obiettivi di prezzo (price target) che suggeriscono un potenziale di rialzo significativo rispetto ai livelli attuali. Tuttavia, un consenso così forte può talvolta segnalare un “affollamento” sul titolo, rendendolo potenzialmente più sensibile a notizie negative o a risultati che semplicemente non superino aspettative già molto elevate.
- Salute Finanziaria:
- Performance Recente: L’azienda ha registrato una crescita esplosiva del fatturato negli ultimi trimestri, primariamente trainata dal successo commerciale di Mounjaro (approvato per il diabete di tipo 2) e Zepbound (la stessa molecola, tirzepatide, approvata per l’obesità). A questi si aggiunge il contributo solido di farmaci affermati come Verzenio (oncologia) e Jardiance (diabete e scompenso cardiaco). Questa performance ha permesso a Lilly di superare le attese del mercato e di rivedere al rialzo le proprie previsioni finanziarie per l’intero anno 2024.
- Metriche Chiave: La crescita dei ricavi anno su anno è eccezionalmente alta. Tuttavia, i margini di profitto sono influenzati, nel breve termine, dagli ingenti investimenti necessari per sostenere questa crescita: spese significative in ricerca e sviluppo (R&S) per alimentare la pipeline e massicce spese di marketing e commerciali (SG&A) per supportare i lanci globali di Mounjaro e Zepbound. Questa è una scelta strategica che mira a consolidare la leadership di mercato a lungo termine, ma richiede agli investitori la comprensione che la massimizzazione dei margini non è l’obiettivo primario nel breve periodo. Il livello di indebitamento appare gestibile, soprattutto se rapportato alla forte generazione di cassa attesa dalla crescita dei nuovi prodotti.
Tabella 1: Eli Lilly – Metriche Finanziarie e di Valutazione Indicative
Metrica | Valore Indicativo | Nota |
Capitalizzazione di Mercato | > $700 miliardi (Elevata) | Riflette scala globale e alte aspettative |
Crescita Ricavi (Q1 2024 YoY) | +26% | Trainata da Mounjaro, Zepbound, Verzenio, Jardiance |
Margine Operativo (%) | ~28-30% (Influenzato) | Sotto pressione da investimenti R&S/SG&A per crescita |
Rapporto Debito/Equity | Moderato | Gestibile rispetto alla generazione di cassa |
Rapporto P/E (Forward) | > 60x (Molto Elevato) | Sconta fortissima crescita futura degli utili |
Rendimento Dividendo (%) | < 1% (Basso) | Focus su reinvestimento per crescita piuttosto che dividendi elevati |
*Nota: I valori sono indicativi e soggetti a fluttuazioni di mercato.*
- Pipeline e Innovazione:
- Dominio GLP-1: Mounjaro e Zepbound sono i pilastri della crescita attuale e futura. La strategia di Lilly non si ferma però al diabete e all’obesità: l’azienda sta attivamente studiando tirzepatide e altri agonisti di nuova generazione (come orforglipron, un GLP-1 orale) per espandere le indicazioni terapeutiche a condizioni correlate come l’apnea ostruttiva del sonno, la steatoepatite non alcolica (NASH), la malattia renale cronica e le malattie cardiovascolari. Questo approccio mira a massimizzare il valore della piattaforma GLP-1, creando un vero e proprio ecosistema terapeutico. La capacità di estendere con successo una piattaforma tecnologica chiave a molteplici aree terapeutiche correlate rappresenta un vantaggio competitivo significativo, difficile da replicare per i concorrenti. Questo approccio “hub-and-spoke” massimizza il ritorno sull’investimento iniziale in R&S e rafforza la posizione di mercato offrendo soluzioni multiple o trattamenti singoli con benefici più ampi.
- Oncologia: Verzenio, per il trattamento del cancro al seno, continua a mostrare una crescita robusta. Jaypirca (pirtobrutinib), un inibitore BTK non covalente per alcune forme di leucemia e linfoma, rappresenta un nuovo lancio promettente. La pipeline oncologica include altri candidati in diverse fasi di sviluppo.
- Alzheimer: Donanemab è un anticorpo monoclonale diretto contro la beta-amiloide. Sebbene i dati clinici siano stati positivi, il percorso regolatorio si è rivelato complesso e permangono incertezze sulla sua adozione da parte del mercato (legate a diagnostica, costi, logistica e profilo di sicurezza). Donanemab rappresenta un’opzione di valore potenzialmente enorme, data l’immensa necessità medica insoddisfatta nell’Alzheimer, ma è associata a un rischio elevato. Il suo successo o fallimento potrebbe avere un impatto significativo sulla valutazione a lungo termine di Lilly, indipendentemente dalla performance nel settore metabolico.
- Altri Settori: Lilly mantiene una presenza attiva anche in immunologia e altre aree terapeutiche, sebbene con minore enfasi rispetto a metabolismo, oncologia e neuroscienze.
- Posizionamento di Mercato e Strategia:
- Leadership: Eli Lilly si posiziona come leader o co-leader, insieme a Novo Nordisk, nel mercato in forte espansione dei farmaci GLP-1. Vanta inoltre una solida presenza storica e attuale nel diabete e una crescente rilevanza in oncologia.
- Concorrenza: La competizione nel mercato GLP-1 è estremamente intensa, principalmente con Novo Nordisk (Ozempic/Wegovy). Si profila inoltre l’arrivo di potenziali nuovi concorrenti nel redditizio mercato dell’obesità, da parte sia di grandi aziende farmaceutiche (come Pfizer, Amgen) sia di società biotech più piccole ma innovative (come Viking Therapeutics). Anche in oncologia, la concorrenza è frammentata e agguerrita.
- Brevetti: L’azienda dovrà affrontare la scadenza brevettuale per alcuni farmaci più maturi nei prossimi anni. Tuttavia, l’impatto finanziario di queste scadenze è atteso essere ampiamente compensato dalla crescita esponenziale generata dai nuovi prodotti come Mounjaro e Zepbound, che godono di una lunga protezione brevettuale residua.
- Strategia: La strategia di Lilly è chiaramente focalizzata sul massimizzare il potenziale della sua piattaforma GLP-1, sia espandendo le indicazioni sia sviluppando molecole di nuova generazione. Parallelamente, l’azienda continua a investire pesantemente per espandere la propria pipeline attraverso R&S interna e acquisizioni mirate, supportando il tutto con forti investimenti commerciali per garantire il successo dei lanci.
- Valutazione Attuale:
- Rapporto P/E: Il rapporto Prezzo/Utili (P/E) di Eli Lilly è attualmente uno dei più alti non solo nel settore farmaceutico, ma nell’intero mercato azionario. Questo multiplo, specialmente se calcolato sugli utili attesi (Forward P/E), si attesta su livelli significativamente superiori alla media storica dell’azienda e a quella dei suoi peer. Tale valutazione premium riflette inequivocabilmente le aspettative estremamente elevate del mercato riguardo alla crescita futura degli utili, trainata dal successo dei farmaci GLP-1.
- Confronto Peer: Rispetto ad altre grandi aziende farmaceutiche, la valutazione di Lilly appare decisamente “cara” sulla base dei multipli tradizionali. Il mercato, tuttavia, sembra giustificare questo premio sulla base del tasso di crescita degli utili previsto, che è nettamente superiore a quello della maggior parte dei concorrenti.
- Rischio di Valutazione: Un P/E così elevato implica una ridotta tolleranza a eventuali delusioni. Per sostenere l’attuale prezzo delle azioni, Lilly deve non solo raggiungere, ma costantemente superare le già elevate aspettative degli analisti. Qualsiasi segnale di rallentamento nella crescita dei GLP-1 (dovuto a concorrenza, produzione o saturazione del mercato), risultati deludenti dalla pipeline (in particolare per asset chiave come Donanemab), o un deterioramento del contesto macroeconomico o regolatorio potrebbe innescare una significativa contrazione del multiplo di valutazione (P/E), portando a un calo del prezzo del titolo anche in presenza di una crescita ancora positiva ma inferiore alle attese.
- Rischi Specifici:
- Esecuzione Lancio/Produzione: Scalare la produzione di Mounjaro e Zepbound per soddisfare una domanda globale potenzialmente enorme rappresenta una sfida operativa complessa. Eventuali colli di bottiglia potrebbero limitare la crescita.
- Concorrenza GLP-1: La pressione competitiva da parte di Novo Nordisk è intensa e l’arrivo di nuovi farmaci per l’obesità potrebbe erodere quote di mercato o forzare riduzioni di prezzo.
- Rischio Pipeline: La R&S farmaceutica è intrinsecamente rischiosa. Possibili fallimenti in studi clinici avanzati o ritardi regolatori, specialmente per programmi ad alto profilo come Donanemab, rappresentano un rischio concreto.
- Pressione sui Prezzi/Regolamentazione: Data l’ampia popolazione target e i costi elevati, i farmaci per l’obesità potrebbero diventare oggetto di un maggiore controllo da parte di governi e assicuratori, portando a pressioni sui prezzi. Inoltre, farmaci ad alta spesa come Mounjaro potrebbero essere soggetti alle negoziazioni sui prezzi previste dall’Inflation Reduction Act (IRA) negli Stati Uniti.
- Rischio Concentrazione: Nonostante la diversificazione in oncologia e altre aree, la crescita futura di Lilly appare fortemente dipendente dal continuo successo della sua franchise GLP-1. Eventuali problemi specifici in questo mercato avrebbero un impatto sproporzionato sull’azienda.
Azienda 2: Novo Nordisk (NVO)
- Sintesi Raccomandazioni Esperti: Novo Nordisk è un altro nome di spicco nelle raccomandazioni degli esperti, grazie alla sua posizione pionieristica e dominante nel mercato globale dei GLP-1, trainata dai farmaci blockbuster Ozempic (per il diabete di tipo 2) e Wegovy (la stessa molecola, semaglutide, per l’obesità). L’azienda è riconosciuta come leader storico nell’innovazione per il trattamento del diabete e ora anche dell’obesità. Il sentiment degli analisti è ampiamente positivo, sebbene si noti un numero leggermente maggiore di raccomandazioni “Hold” (mantenere) rispetto a Eli Lilly, suggerendo forse una visione marginalmente meno euforica o preoccupazioni sulla valutazione già elevata.
- Salute Finanziaria:
- Performance Recente: Similmente a Lilly, Novo Nordisk ha riportato una crescita delle vendite estremamente forte, alimentata dalla domanda eccezionale per Ozempic e Wegovy. Anche Novo Nordisk ha superato le aspettative e alzato la guidance finanziaria per il 2024, segnalando fiducia nella continua espansione del mercato GLP-1.
- Metriche Chiave: L’azienda mostra tassi di crescita dei ricavi molto elevati e margini operativi solidi. Tuttavia, anche Novo Nordisk sta investendo massicciamente, in particolare per espandere la propria capacità produttiva al fine di far fronte alla domanda esplosiva dei suoi farmaci GLP-1, oltre che in R&S per difendere la propria leadership. La posizione finanziaria complessiva è robusta, con una forte generazione di cassa.
Tabella 2: Novo Nordisk – Metriche Finanziarie e di Valutazione Indicative
Metrica | Valore Indicativo | Nota |
Capitalizzazione di Mercato | > $600 miliardi (Elevata) | Scala globale, leader nel mercato GLP-1 |
Crescita Ricavi (Q1 2024 YoY) | +22% (valuta locale +24%) | Trainata da Ozempic e Wegovy |
Margine Operativo (%) | ~40-45% (Molto Solido) | Elevata redditività, ma con forti investimenti in produzione |
Rapporto Debito/Equity | Basso | Posizione finanziaria molto solida |
Rapporto P/E (Forward) | > 40x (Elevato) | Sconta forte crescita futura, leggermente inferiore a LLY |
Rendimento Dividendo (%) | ~1% (Basso) | Priorità al reinvestimento e alla crescita |
*Nota: I valori sono indicativi e soggetti a fluttuazioni di mercato.*
- Pipeline e Innovazione:
- Difesa Franchise GLP-1: Ozempic e Wegovy rimangono i pilastri fondamentali. Per difendere questa posizione dominante dalla concorrenza (in primis Lilly), Novo Nordisk sta investendo nello sviluppo di formulazioni di nuova generazione, come versioni orali di semaglutide (già approvata come Rybelsus per il diabete) e combinazioni terapeutiche (ad esempio, GLP-1 più amilina, come CagriSema) che potrebbero offrire maggiore efficacia o benefici aggiuntivi. Il successo di questi sforzi di innovazione interna è cruciale per mantenere la leadership a lungo termine.
- Espansione Indicazioni: L’azienda sta conducendo importanti studi clinici per dimostrare i benefici di semaglutide al di là del controllo glicemico e della perdita di peso, in particolare nella riduzione del rischio cardiovascolare (studio SELECT), nella malattia renale cronica associata al diabete e nella NASH. Questi studi mirano ad ampliare ulteriormente il mercato potenziale dei suoi farmaci di punta.
- Diversificazione: Sebbene il focus rimanga sui GLP-1, la pipeline di Novo Nordisk include anche programmi in aree diverse, come le malattie rare (emofilia, disturbi della crescita) e altre condizioni metaboliche come la NASH. Questi sforzi di diversificazione sono strategicamente importanti per ridurre la dipendenza a lungo termine dai GLP-1, ma comportano profili di rischio/rendimento differenti e spesso si rivolgono a mercati più piccoli o scientificamente più complessi.
- Produzione come Vantaggio Competitivo (e Rischio): Gli enormi investimenti annunciati da Novo Nordisk per aumentare la capacità produttiva (ad esempio, l’acquisizione di Catalent) sono una testimonianza della fiducia nella domanda futura, ma evidenziano anche una sfida critica. Costruire e validare impianti per la produzione di farmaci iniettabili complessi richiede tempo e capitali ingenti, creando una barriera all’ingresso per concorrenti più piccoli. Tuttavia, per Novo, la capacità di eseguire questi piani di espansione senza intoppi è fondamentale per soddisfare la domanda e non cedere quote di mercato. Qualsiasi ritardo o problema produttivo rappresenta un rischio operativo significativo.
- Posizionamento di Mercato e Strategia:
- Leadership: Novo Nordisk è il pioniere del mercato GLP-1 per l’obesità con Wegovy e mantiene una posizione di co-leadership globale con Ozempic e Wegovy. L’azienda vanta decenni di leadership nel mercato dell’insulina e del trattamento del diabete in generale.
- Concorrenza: La competizione diretta con Eli Lilly (Mounjaro/Zepbound) è il fattore competitivo più rilevante e si sta intensificando. Come Lilly, anche Novo deve guardarsi dall’arrivo potenziale di nuovi farmaci per l’obesità da parte di altri player.
- Brevetti: I brevetti chiave per semaglutide (Ozempic/Wegovy) offrono ancora diversi anni di protezione nella maggior parte dei mercati principali, ma la pressione competitiva derivante da farmaci potenzialmente superiori o più convenienti è già una realtà.
- Strategia: La strategia di Novo Nordisk è incentrata sulla difesa e l’espansione della sua leadership nel mercato GLP-1 attraverso l’innovazione incrementale (nuove formulazioni, combinazioni) e l’espansione delle indicazioni. Un pilastro fondamentale di questa strategia è l’investimento massiccio nella capacità produttiva per garantire l’offerta. Parallelamente, l’azienda persegue una graduale diversificazione della pipeline.
- Valutazione Attuale:
- Rapporto P/E: Anche Novo Nordisk presenta un rapporto P/E elevato, ben al di sopra delle medie storiche e di settore, sebbene generalmente leggermente inferiore a quello di Eli Lilly. Questo riflette le forti aspettative di crescita continua degli utili, trainate da Ozempic e Wegovy.
- Confronto Peer: La valutazione è decisamente premium rispetto alla maggior parte delle altre grandi aziende farmaceutiche, giustificata agli occhi del mercato dalla crescita eccezionale nel mercato GLP-1.
- Valore Relativo vs. Lilly: Sebbene entrambe le società abbiano valutazioni elevate, la leggera differenza nei multipli e nel consenso degli analisti potrebbe suggerire che il mercato incorpori aspettative marginalmente inferiori per Novo Nordisk rispetto a Lilly, o percepisca un profilo di rischio leggermente diverso. Questo potrebbe dipendere dalla percezione comparativa delle pipeline al di fuori dei GLP-1 (dove Lilly appare più diversificata con oncologia e Alzheimer) o dalla forza competitiva di Zepbound rispetto a Wegovy. Per alcuni investitori, Novo potrebbe rappresentare un’opzione leggermente meno “esigente” in termini di aspettative da superare, pur offrendo una crescita robusta.
- Rischi Specifici:
- Capacità Produttiva: La sfida principale nel breve-medio termine è riuscire a produrre quantità sufficienti di Ozempic e Wegovy per soddisfare una domanda globale che continua a superare l’offerta.
- Concorrenza Intensa: La pressione da parte di Eli Lilly è forte e destinata a persistere. L’arrivo di nuovi farmaci efficaci per l’obesità da parte di altri concorrenti rappresenta un rischio significativo.
- Pressione sui Prezzi/Regolamentazione: Similmente a Lilly, i farmaci GLP-1 di Novo Nordisk sono esposti al rischio di un maggiore controllo sui prezzi e all’impatto di riforme come l’IRA negli USA, data la loro elevata spesa aggregata.
- Rischio Concentrazione: La dipendenza dai ricavi generati da Ozempic e Wegovy è molto elevata, rendendo l’azienda vulnerabile a eventuali shock specifici in questo mercato.
- Rischio di Diversificazione della Pipeline: Il successo dei programmi di sviluppo al di fuori delle aree core del diabete e dell’obesità (es. malattie rare, NASH) è incerto e potrebbe non compensare eventuali rallentamenti futuri nel mercato GLP-1.
Azienda 3: Vertex Pharmaceuticals (VRTX)
- Sintesi Raccomandazioni Esperti: Vertex Pharmaceuticals gode di grande considerazione tra gli analisti, principalmente per due motivi: il suo dominio quasi monopolistico nel mercato del trattamento della Fibrosi Cistica (CF), che genera flussi di cassa estremamente robusti e prevedibili, e una pipeline di R&S focalizzata e potenzialmente trasformativa in aree al di fuori della CF. In particolare, suscitano grande interesse il candidato farmaco non oppioide per il dolore acuto e cronico (VX-548) e il programma di terapia cellulare per il diabete di tipo 1. Il consenso degli analisti è fortemente positivo (“Buy” o “Strong Buy”).
- Salute Finanziaria:
- Performance Recente: Vertex continua a mostrare una crescita solida e costante dei ricavi, guidata dalla forte performance della sua franchise di farmaci per la CF, in particolare dalla terapia combinata Trikafta/Kaftrio, che può trattare la stragrande maggioranza dei pazienti. Grazie alla sua posizione dominante e alla natura specialistica del mercato CF, l’azienda gode di una redditività eccezionalmente elevata.
- Metriche Chiave: La crescita dei ricavi è buona e costante, sebbene non ai livelli esplosivi di Lilly o Novo Nordisk. I margini di profitto sono tra i più alti del settore farmaceutico. L’azienda genera una notevole quantità di cassa libera, che utilizza per finanziare la R&S interna, effettuare acquisizioni strategiche (come quella di Alpine Immune Sciences) e riacquistare azioni proprie. Il bilancio è estremamente solido, con una posizione di cassa netta (più cassa e investimenti che debito).
Tabella 3: Vertex Pharmaceuticals – Metriche Finanziarie e di Valutazione Indicative
Metrica | Valore Indicativo | Nota |
Capitalizzazione di Mercato | > $120 miliardi (Significativa) | Riflette dominio CF e potenziale pipeline |
Crescita Ricavi (Q1 2024 YoY) | +13% | Solida crescita dalla franchise CF |
Margine Operativo (%) | > 40% (Molto Elevato) | Elevatissima redditività grazie al monopolio CF |
Rapporto Debito/Equity | Molto Basso / Cassa Netta | Bilancio estremamente solido |
Rapporto P/E (Forward) | ~30x (Moderato-Alto) | Sconta stabilità CF + potenziale pipeline non-CF |
Driver Valore Pipeline Principale | VX-548 (Dolore Non-Oppioide) | Opportunità di mercato enorme se approvato e di successo |
*Nota: I valori sono indicativi e soggetti a fluttuazioni di mercato.*
- Pipeline e Innovazione:
- Core CF: Vertex continua a lavorare per ottimizzare il trattamento della CF, sviluppando terapie combinate di nuova generazione (come la combinazione vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor) che potrebbero offrire benefici aggiuntivi o raggiungere la piccola percentuale di pazienti non ancora trattabili. L’obiettivo è mantenere la leadership indiscussa in questo campo.
- Dolore (VX-548): Questo è forse il programma più seguito della pipeline di Vertex. VX-548 è un inibitore selettivo del canale del sodio Nav1.8, progettato per trattare il dolore acuto (come quello post-operatorio) senza le proprietà addictive e gli effetti collaterali degli oppioidi. L’azienda ha riportato dati positivi da studi di Fase 3 nel dolore acuto e prevede di sottomettere la domanda di approvazione alle autorità regolatorie. Esiste anche un potenziale significativo per l’espansione nel trattamento del dolore cronico neuropatico. Se approvato e adottato su larga scala, VX-548 si rivolgerebbe a un mercato potenzialmente enorme.
- Diabete Tipo 1 (T1D): Vertex sta sviluppando un approccio rivoluzionario basato sulla terapia cellulare, che mira a sostituire le cellule beta pancreatiche distrutte dalla malattia autoimmune, potenzialmente offrendo una cura funzionale per il T1D. I primi dati clinici su un piccolo numero di pazienti sono stati incoraggianti, mostrando produzione di insulina endogena e riduzione o eliminazione della necessità di insulina esogena. Tuttavia, questo programma è ancora in fase relativamente iniziale, utilizza terapie immunosoppressive e affronta sfide scientifiche, produttive e regolatorie significative. Rappresenta un’opportunità trasformativa a lungo termine, ma con un rischio di esecuzione molto elevato.
- Altre Aree: La pipeline include anche programmi promettenti per la malattia renale mediata da APOL1 (un’area con forte razionale genetico), il deficit di Alfa-1 Antitripsina (AATD) e la terapia genica. In quest’ultimo campo, Vertex ha ottenuto (in collaborazione con CRISPR Therapeutics) l’approvazione di Casgevy, la prima terapia basata sulla tecnologia CRISPR/Cas9, per il trattamento dell’anemia falciforme e della beta-talassemia. Il successo di Casgevy, sebbene in un mercato complesso, valida la capacità di Vertex di innovare anche in modalità terapeutiche avanzate e diverse dalle piccole molecole tradizionali, conferendo credibilità alla sua strategia di diversificazione.
- La Sfida della Transizione: Vertex si trova ad affrontare una sfida strategica cruciale: trasformarsi da azienda di enorme successo focalizzata su un mercato di nicchia (la CF) a un player diversificato capace di competere e vincere in mercati molto più grandi, affollati e competitivi come quelli del dolore e del diabete. Il successo di questa transizione, che dipende dall’esecuzione impeccabile dei programmi non-CF, è l’elemento chiave per la creazione di valore per gli azionisti nel lungo periodo. La strategia dichiarata di focalizzarsi su malattie con una profonda comprensione della “biologia umana causale” suggerisce un approccio mirato a bersagli con forte validazione scientifica, potenzialmente aumentando la probabilità di successo clinico ma concentrando il rischio su un numero minore di programmi ad alto impatto.
- Posizionamento di Mercato e Strategia:
- Leadership: Vertex detiene un monopolio di fatto nel mercato dei modulatori CFTR per la Fibrosi Cistica. È anche un pioniere nel campo delle terapie geniche basate su CRISPR con Casgevy.
- Concorrenza: Attualmente, la concorrenza diretta significativa nel mercato CF è limitata. Tuttavia, nei mercati target della pipeline, la concorrenza è o sarà intensa. Nel dolore, VX-548 dovrà competere con oppioidi generici a basso costo, FANS e altri analgesici, oltre ad altri potenziali candidati non oppioidi in sviluppo. Nel diabete di tipo 1, Vertex si confronterà con altre aziende che sviluppano terapie cellulari, immunoterapie e approcci innovativi.
- Brevetti: La franchise CF è protetta da brevetti per diversi anni a venire. Casgevy gode di nuova protezione brevettuale. I brevetti sui candidati chiave della pipeline, come VX-548, saranno cruciali per il loro successo commerciale.
- Strategia: La strategia di Vertex è chiara: utilizzare l’eccezionale flusso di cassa generato dalla CF per finanziare un portafoglio di R&S focalizzato su malattie gravi per le quali l’azienda ritiene di avere una profonda comprensione della biologia sottostante. L’obiettivo è sviluppare terapie trasformative, spesso prime della classe o migliori della classe, in aree con elevati bisogni medici insoddisfatti.
- Valutazione Attuale:
- Rapporto P/E: Il rapporto P/E di Vertex si colloca in una fascia medio-alta. È inferiore ai multipli stratosferici di Lilly e Novo Nordisk, ma nettamente superiore a quello di molte altre grandi aziende farmaceutiche più tradizionali. Questa valutazione riflette la combinazione della stabilità e dell’altissima redditività del business CF, a cui si aggiunge un premio significativo per il potenziale della pipeline non-CF, in particolare per le aspettative legate a VX-548.
- Confronto Peer: Se gli investitori credono nel successo della pipeline non-CF, la valutazione attuale di Vertex potrebbe apparire interessante, potenzialmente sottostimando il valore trasformativo che asset come VX-548 o il programma T1D potrebbero sbloccare nel lungo termine.
- Opzionalità della Pipeline già Prezzata?: Data la forte performance del titolo e il consenso positivo degli analisti, è ragionevole supporre che la valutazione attuale di Vertex incorpori già una probabilità significativa di successo per VX-548 nel mercato del dolore. Questo implica un rischio: se VX-548 dovesse incontrare ostacoli nel percorso regolatorio (ad esempio, richieste di dati aggiuntivi da parte della FDA), ricevere un’etichetta restrittiva, o mostrare un profilo commerciale meno robusto del previsto (adozione lenta, prezzo inferiore alle attese), le aspettative incorporate nel prezzo dell’azione potrebbero essere deluse, portando a una correzione anche se il solido business della CF continua a performare bene.
- Rischi Specifici:
- Rischio di Esecuzione della Pipeline: Questo è il rischio principale per Vertex. Il successo futuro dipende in modo critico dalla capacità di portare a termine con successo lo sviluppo clinico, ottenere l’approvazione regolatoria e commercializzare efficacemente i programmi chiave al di fuori della CF, in particolare VX-548 per il dolore e il programma di terapia cellulare per il T1D.
- Rischio di Adozione da Parte del Mercato: Anche se VX-548 venisse approvato, dovrà affrontare la sfida di convincere medici e sistemi sanitari a preferirlo rispetto ad alternative a basso costo e ben consolidate. Dimostrare un chiaro vantaggio clinico ed economico sarà fondamentale per ottenere un’ampia adozione e giustificare un prezzo premium.
- Saturazione del Mercato CF a Lungo Termine: Sebbene Vertex domini il mercato CF, questo mercato raggiungerà inevitabilmente un punto di saturazione man mano che la stragrande maggioranza dei pazienti idonei riceverà il trattamento. La crescita futura dovrà necessariamente provenire da altre aree.
- Rischio di Complessità (T1D): Il programma di terapia cellulare per il diabete di tipo 1 è scientificamente ambizioso e tecnologicamente complesso. Affronta rischi significativi legati alla produzione su larga scala, alla durabilità dell’effetto, alla gestione dell’immunosoppressione e all’evoluzione del panorama regolatorio per le terapie cellulari.
Analisi Comparativa e Valutazioni
Un confronto diretto tra Eli Lilly, Novo Nordisk e Vertex Pharmaceuticals evidenzia profili di investimento distinti, ciascuno con i propri punti di forza, rischi e caratteristiche di valutazione.
- Confronto tra i Profili:
- Motore di Crescita Principale: Per Eli Lilly e Novo Nordisk, il motore indiscusso è la franchise GLP-1 nel diabete e, soprattutto, nell’obesità, un mercato multimiliardario in rapidissima espansione. Per Vertex, la base solida è il monopolio nella Fibrosi Cistica, mentre il potenziale di crescita futura risiede nella pipeline non-CF, con un focus particolare sul farmaco per il dolore VX-548.
- Tasso di Crescita Atteso: Eli Lilly e Novo Nordisk offrono prospettive di crescita degli utili eccezionalmente elevate nel breve-medio termine, trainate dai GLP-1. Vertex presenta una crescita più moderata ma molto stabile derivante dalla CF, con un potenziale di forte accelerazione legato al successo della pipeline.
- Valutazione (P/E Forward): Eli Lilly e Novo Nordisk scambiano a multipli P/E molto elevati (LLY > 60x, NVO > 40x), che scontano aspettative di crescita quasi perfette. Vertex ha una valutazione anch’essa elevata ma più contenuta (~30x), che riflette la stabilità della CF più un premio per l’opzionalità della pipeline.
- Profilo di Rischio Principale: Per Lilly e Novo, i rischi chiave sono legati all’intensità della concorrenza reciproca e potenziale nel mercato GLP-1, all’esecuzione della produzione per soddisfare la domanda, alla pressione sui prezzi e alla forte concentrazione dei ricavi su questa classe di farmaci. Per Vertex, il rischio dominante è legato all’esito dei programmi di sviluppo non-CF, in particolare VX-548: il successo o il fallimento di questi programmi determinerà la traiettoria di crescita a lungo termine.
- Diversificazione: Eli Lilly appare la più diversificata, con forti posizioni o pipeline significative in metabolismo (GLP-1), oncologia, neuroscienze (Alzheimer) e immunologia. Novo Nordisk è fortemente concentrata sui GLP-1, con sforzi di diversificazione in malattie rare e NASH. Vertex è concentrata sulla CF, ma con una pipeline focalizzata su grandi opportunità in dolore, diabete T1D, malattie renali e rare.
- Tabella 4: Confronto Azioni Farmaceutiche Selezionate
Caratteristica | Eli Lilly (LLY) | Novo Nordisk (NVO) | Vertex Pharmaceuticals (VRTX) |
Capitalizzazione (approx.) | Molto Elevata (> $700 Mld) | Elevata (> $600 Mld) | Significativa (> $120 Mld) |
Driver Crescita Chiave | GLP-1 (Mounjaro/Zepbound), Oncologia | GLP-1 (Ozempic/Wegovy) | Franchise CF, Pipeline (VX-548 Dolore) |
Rischio Maggiore Identificato | Concorrenza/Esecuzione GLP-1, Valut. | Capacità Produttiva, Concor. GLP-1 | Successo Pipeline Non-CF (VX-548) |
Valutazione Relativa (P/E Fwd) | Molto Elevata (> 60x) | Elevata (> 40x) | Moderata-Alta (~30x) |
Consenso Analisti (Sintesi) | Molto Positivo (Buy/Strong Buy) | Positivo (Buy > Hold) | Molto Positivo (Buy/Strong Buy) |
*Nota: I valori sono indicativi e soggetti a fluttuazioni di mercato e cambiamenti nel sentiment.*
- Discussione Valutazione vs. Crescita (PEG Ratio Implicito): È fondamentale ribadire che le valutazioni apparentemente “costose” di Eli Lilly e Novo Nordisk sono intrinsecamente legate alle loro eccezionali prospettive di crescita degli utili. Gli investitori stanno pagando un premio per partecipare a quella che è vista come una delle più grandi opportunità di mercato nella storia recente del settore farmaceutico (l’obesità). Il concetto di “valutazione ragionevole” in questo contesto è relativo alla sostenibilità e all’entità di tale crescita. Un modo per valutare questo è considerare implicitamente il rapporto PEG (P/E diviso per il tasso di crescita atteso degli utili): se la crescita è sufficientemente alta e sostenibile, anche un P/E elevato può essere giustificato. Vertex, d’altra parte, offre una combinazione diversa: una base di crescita solida e altamente redditizia (CF) a una valutazione più contenuta rispetto ai giganti dei GLP-1, con l’aggiunta di un’opzionalità significativa derivante dalla pipeline non-CF, che potrebbe sbloccare un valore considerevole se i programmi chiave avranno successo. La scelta tra questi titoli dipende quindi fortemente dalla tolleranza al rischio dell’investitore e dalla sua convinzione nella realizzazione degli scenari di crescita incorporati nelle rispettive valutazioni.
Rischi Chiave dell’Investimento nel Settore Farmaceutico
Investire in azioni farmaceutiche, sebbene potenzialmente remunerativo, comporta l’esposizione a una serie di rischi specifici del settore che gli investitori devono attentamente considerare.
- Fallimenti Clinici: Lo sviluppo di nuovi farmaci è un processo lungo, costoso e ad alto rischio. Una percentuale significativa di farmaci candidati fallisce durante le sperimentazioni cliniche, specialmente nelle fasi più avanzate (Fase 3), a causa di efficacia insufficiente o problemi di sicurezza imprevisti. Un fallimento in Fase 3, specialmente per un prodotto atteso come potenziale blockbuster, può avere un impatto devastante sul valore di un’azienda, cancellando miliardi di capitalizzazione di mercato. Malattie complesse come l’Alzheimer, la NASH o alcuni tipi di cancro presentano tassi di fallimento storicamente elevati.
- Ostacoli Regolatori: Ottenere l’approvazione da parte delle agenzie regolatorie come la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti o l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) in Europa non è scontato, anche con dati clinici positivi. Le agenzie possono richiedere dati aggiuntivi, studi supplementari, imporre etichette restrittive che limitano il mercato potenziale del farmaco, o negare del tutto l’approvazione. Il rischio regolatorio non è uniforme: può essere specifico per un prodotto (legato ai suoi dati di sicurezza/efficacia) o sistemico (derivante da cambiamenti normativi più ampi).
- Scadenza Brevetti e Concorrenza Generica/Biosimilare: I brevetti forniscono un periodo di esclusività di mercato, ma alla loro scadenza, le aziende farmaceutiche affrontano la concorrenza di versioni generiche (per farmaci a piccole molecole) o biosimilari (per farmaci biologici) a basso costo. Questo fenomeno, noto come “patent cliff” (burrone brevettuale), può portare a un calo rapido e drastico delle vendite del farmaco originale, talvolta fino all’80-90% in breve tempo. L’impatto di una scadenza brevettuale dipende dalla rilevanza del farmaco per i ricavi complessivi dell’azienda e dalla sua capacità di lanciare nuovi prodotti di successo per compensare la perdita di fatturato. La prevedibilità delle date di scadenza permette alle aziende di pianificare, ma la capacità di rinnovare la pipeline è cruciale.
- Pressione sui Prezzi e Riforme Sanitarie: Governi, assicuratori e altri pagatori esercitano una pressione crescente per contenere i costi dei farmaci, specialmente per quelli più costosi o destinati a popolazioni ampie. Strumenti come le negoziazioni dirette sui prezzi (come quelle introdotte dall’Inflation Reduction Act negli USA per Medicare), l’uso di valutazioni di Health Technology Assessment (HTA) per determinare il valore terapeutico ed economico, e politiche di rimborso più restrittive possono limitare i prezzi di lancio, la crescita dei prezzi nel tempo e l’accesso al mercato per i nuovi farmaci.
- Concorrenza: Il settore farmaceutico è altamente competitivo. Le aziende si confrontano non solo con le altre grandi multinazionali (“Big Pharma”), ma anche con una miriade di aziende biotech innovative che possono sviluppare tecnologie disruptive o farmaci superiori. La concorrenza può manifestarsi nello sviluppo di farmaci per la stessa indicazione, nella competizione sul prezzo o nel marketing aggressivo.
- Rischi Operativi e di Supply Chain: La produzione di farmaci, specialmente quelli biologici o le terapie avanzate, è complessa e soggetta a rigorosi controlli di qualità. Problemi nella produzione possono portare a carenze di prodotto, come osservato recentemente per alcuni farmaci GLP-1, limitando le vendite. La dipendenza da un numero limitato di fornitori per materie prime critiche o componenti chiave, così como i rischi geopolitici che possono interrompere le catene di approvvigionamento globali, rappresentano ulteriori vulnerabilità operative.
- Rischi Legali e di Litigazione: Le aziende farmaceutiche sono frequentemente coinvolte in controversie legali, che possono riguardare la validità dei brevetti (sia difendendo i propri sia attaccando quelli dei concorrenti), la sicurezza dei prodotti (cause per danni da effetti collaterali), pratiche di marketing ritenute ingannevoli, o questioni antitrust. Esiti negativi in queste cause possono comportare sanzioni pecuniarie ingenti e danni reputazionali.
È importante sottolineare che questi rischi sono spesso interconnessi. Ad esempio, una maggiore pressione sui prezzi (rischio regolatorio/di mercato) può ridurre gli incentivi a investire in aree di R&S ad alto rischio (influenzando la pipeline futura). Allo stesso modo, una forte concorrenza può accelerare l’erosione dei prezzi dopo la scadenza di un brevetto, collegando il rischio competitivo a quello brevettuale e di prezzo. Una valutazione olistica del rischio richiede la comprensione di queste complesse interdipendenze.
Conclusione
L’analisi delle azioni farmaceutiche globali evidenzia un settore dinamico, ricco di opportunità ma anche denso di sfide. Aziende come Eli Lilly e Novo Nordisk stanno capitalizzando sull’enorme mercato dei trattamenti per l’obesità e il diabete grazie ai loro farmaci GLP-1, generando una crescita eccezionale che si riflette in valutazioni di mercato molto elevate. Gli investitori in questi titoli scommettono sulla continuazione di questo trend e sulla capacità delle aziende di gestire la concorrenza intensa e le sfide produttive. I rischi principali risiedono proprio nella sostenibilità di questa crescita e nelle valutazioni che lasciano poco margine a errori.
Vertex Pharmaceuticals offre un profilo differente: una base estremamente solida e redditizia nel mercato della Fibrosi Cistica, unita a una pipeline focalizzata su potenziali terapie trasformative in aree di grande bisogno come il dolore non oppioide e il diabete di tipo 1. La sua valutazione, sebbene non economica, appare più contenuta rispetto ai leader dei GLP-1 e offre un’opzionalità significativa legata al successo della pipeline. Il rischio chiave qui è l’esecuzione di questa strategia di diversificazione in mercati altamente competitivi.
È fondamentale ribadire che le informazioni presentate in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non costituiscono una consulenza finanziaria personalizzata. La scelta di investire in una specifica azione farmaceutica richiede un’attenta valutazione della propria tolleranza al rischio, degli obiettivi di investimento e dell’orizzonte temporale. La diversificazione del portafoglio rimane una strategia essenziale per mitigare i rischi intrinseci associati a qualsiasi singolo titolo o settore. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è indispensabile condurre la propria due diligence, approfondendo ulteriormente le analisi e, se necessario, consultando un consulente finanziario qualificato.
Guardando al futuro, il settore farmaceutico rimarrà con ogni probabilità un’area centrale per l’innovazione e l’investimento. I progressi scientifici continui, uniti ai bisogni medici insoddisfatti derivanti dall’invecchiamento della popolazione e dalla prevalenza delle malattie croniche, continueranno ad alimentare la domanda di nuovi farmaci. Le aziende che dimostreranno una capacità costante di innovare, di navigare con successo il complesso panorama regolatorio e competitivo, e di portare sul mercato terapie che offrono un valore clinico significativo saranno quelle destinate a generare maggior valore per i pazienti e per gli azionisti nel lungo termine. Monitorare gli sviluppi clinici, regolatori e commerciali delle aziende qui analizzate e del settore nel suo complesso sarà cruciale per gli investitori interessati a questo affascinante e vitale comparto dell’economia globale.
Aggiornamento:
Il settore farmaceutico si presenta nel 2025 come un ecosistema complesso e in rapida evoluzione, un crocevia di scoperte scientifiche rivoluzionarie e sfide economiche pressanti. Da un lato, assistiamo a un’ondata di innovazione senza precedenti, alimentata da progressi nel biotech, terapie geniche e cellulari, e dall’impatto sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale (AI) nella ricerca e sviluppo (R&S).1 Dall’altro, il settore deve confrontarsi con significative incertezze: pressioni sui prezzi a livello globale, un contesto normativo in mutamento, la concorrenza agguerrita derivante anche dalla scadenza di brevetti chiave (“patent cliff”) e rischi geopolitici che possono influenzare le catene di approvvigionamento e gli investimenti.2 Storicamente, il settore healthcare ha dimostrato una certa resilienza durante le fasi di recessione economica, spesso grazie alla domanda anelastica per i trattamenti essenziali e al pagamento di dividendi stabili da parte delle grandi aziende (“Big Pharma”).5 Tuttavia, la sua sensibilità alle decisioni politiche e alle riforme normative rimane un fattore critico da considerare.5
- Obiettivo del Report
Questo report si propone di fornire un’analisi approfondita e basata su dati concreti per identificare le azioni farmaceutiche che, secondo il consenso degli analisti finanziari e degli esperti di investimento, presentano le prospettive più interessanti per il 2025.17 L’analisi si concentrerà sui principali attori globali (“Big Pharma”) e su player rilevanti, esaminandone la salute finanziaria, la forza della pipeline di farmaci, il posizionamento di mercato, i rischi specifici e i trend di settore che ne influenzano le prospettive.
- Temi Chiave del 2025
Il panorama farmaceutico del 2025 è dominato da alcuni temi interconnessi che ne stanno ridisegnando i contorni:
- L’Era dei GLP-1: L’ascesa esponenziale dei farmaci agonisti del recettore del GLP-1 per il trattamento del diabete di tipo 2 e, soprattutto, dell’obesità, sta rivoluzionando il mercato metabolico e creando un segmento multimiliardario.4
- Oncologia e Immunoterapia: Questi settori rimangono pilastri fondamentali dell’innovazione e della crescita per molte aziende, con continui sviluppi in immunoterapie (come gli inibitori PD-1/PD-L1) e terapie mirate.18
- M&A e il “Patent Cliff”: La scadenza imminente dei brevetti di numerosi farmaci blockbuster sta spingendo le grandi aziende a intense attività di fusione e acquisizione (M&A) per rinnovare le proprie pipeline e sostenere la crescita futura.8
- Intelligenza Artificiale: L’AI sta diventando uno strumento sempre più cruciale lungo tutta la catena del valore, dalla scoperta di nuovi farmaci all’ottimizzazione degli studi clinici e alla personalizzazione delle terapie.1
- Pressioni Normative e sui Prezzi: Governi e payer (assicurazioni, sistemi sanitari nazionali) stanno intensificando gli sforzi per contenere la spesa farmaceutica, esercitando pressioni sui prezzi e introducendo nuove normative (come l’Inflation Reduction Act negli USA).2
L’accelerazione impressa dall’intelligenza artificiale 1 promette di ridurre significativamente i tempi e i costi associati alla ricerca e sviluppo di nuovi farmaci.3 Questo aumento di efficienza, tuttavia, potrebbe avere conseguenze complesse sul panorama competitivo. Abbassando le barriere all’ingresso e velocizzando i processi, l’AI potrebbe favorire l’emergere di un numero maggiore di competitor, incluse aziende più piccole o specializzate proprio nell’applicazione dell’AI alla scoperta farmaceutica.27 Un aumento della concorrenza si traduce inevitabilmente in un maggior numero di opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti.2 Se da un lato questo è positivo per la salute pubblica, dall’altro conferisce un maggiore potere contrattuale agli enti pagatori (governi, assicurazioni), che possono negoziare prezzi più bassi sfruttando la presenza di alternative.2 Di conseguenza, l’efficienza guadagnata grazie all’AI nella fase di R&S potrebbe, nel medio-lungo termine, essere parzialmente controbilanciata da una compressione dei margini di profitto dovuta all’intensificarsi della concorrenza che l’AI stessa contribuisce a generare.2 In questo scenario, diviene cruciale per le aziende farmaceutiche non solo innovare nel prodotto, ma anche integrare l’AI in modo pervasivo per ottimizzare l’intera catena del valore e mantenere l’efficienza operativa.2
2. Tendenze Fondamentali che Ridisegnano il Settore Farmaceutico nel 2025
- Motori dell’Innovazione
- Intelligenza Artificiale (AI): L’AI sta cessando di essere una promessa futura per diventare una forza trainante nel presente. Si stima che entro il 2025, l’AI sarà alla base del 30% delle nuove scoperte farmacologiche, con potenziali riduzioni dei tempi e dei costi nella fase preclinica tra il 25% e il 50%.1 Aziende come Pfizer 20 e Sanofi 28 stanno già implementando l’AI e tecnologie come i “digital twins” (repliche virtuali dei pazienti) per accelerare la R&S, migliorare le previsioni sui candidati farmaci e ottimizzare il disegno degli studi clinici.2 La sfida non è solo tecnologica, ma anche organizzativa: è necessario sviluppare competenze interne (“upskilling”), garantire la fiducia nei dati generati dall’AI e integrare questi strumenti nel processo decisionale quotidiano (“snackable AI”) per massimizzarne l’impatto.3 L’obiettivo è un’integrazione end-to-end che trasformi il modo in cui si lavora e si prendono decisioni.2
- Progressi Biotecnologici: Oltre all’AI, il motore dell’innovazione è alimentato da continui progressi nelle biotecnologie. La tecnologia mRNA, resa famosa dai vaccini COVID-19 di Moderna 17 e Pfizer/BioNTech 17, continua a mostrare potenziale per nuove applicazioni terapeutiche e vaccinali. Terapie cellulari e geniche, come le CAR-T e le tecnologie di editing genomico come CRISPR, rappresentano frontiere avanzate per il trattamento di malattie genetiche e oncologiche, e sono indicate come priorità da alcune aziende.28 La combinazione di grandi moli di dati biologici (genomica, proteomica) e potenza di calcolo sta approfondendo la nostra comprensione della biologia umana, abilitando lo sviluppo di una medicina sempre più personalizzata.2 Anche gli anticorpi monoclonali e le loro evoluzioni, come gli anticorpi coniugati (ADC), rimangono un’area chiave di sviluppo, specialmente in oncologia.34 Il dinamismo delle aziende biotecnologiche emergenti è un fattore cruciale in questo panorama.5
- Digital Health e Centralità del Paziente: La tecnologia sta anche ridefinendo il rapporto tra pazienti e sistema sanitario. La telemedicina (Telehealth), i dispositivi indossabili (wearables) e l’assistenza domiciliare (home care) stanno guadagnando terreno, offrendo ai pazienti maggiore controllo sulla propria salute e generando dati preziosi sul mondo reale (Real-World Evidence, RWE) che possono informare lo sviluppo e l’uso dei farmaci.1 Si stima che servizi sanitari per un valore di $265 miliardi potrebbero spostarsi verso l’ambito domestico entro il 2025.3 L’AI sta trasformando anche i servizi di supporto al paziente, con chatbot e assistenti virtuali che gestiscono le richieste e personalizzano l’assistenza.7 I pazienti stessi sono sempre più “empowered”, utilizzando i propri dati sanitari (storia genetica, dati da wearables) e strumenti informativi (come ChatGPT) per partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la loro salute.2 Questa crescente centralità del paziente crea nuove opportunità ma anche nuove aspettative di valore per le aziende farmaceutiche.
- Dinamiche di Mercato
- M&A e il “Patent Cliff”: Uno dei driver più potenti dell’attività strategica nel 2025 è l’imminente scadenza dei brevetti per molti farmaci che hanno generato miliardi di dollari di fatturato. Si stima che il valore complessivo dei farmaci che perderanno l’esclusività entro il 2030 si aggiri intorno ai $300 miliardi 31, creando un “precipizio dei brevetti” (patent cliff) che le grandi aziende farmaceutiche devono affrontare per sostenere la crescita. Questo sta alimentando un’intensa attività di M&A, vista come strumento chiave per rinnovare le pipeline.8 Esempi eclatanti includono Merck (Keytruda scade nel 2028 14), Pfizer/BMS (Eliquis nel 2026/2028 14), Pfizer (Ibrance, Xtandi nel 2027 14) e AstraZeneca (Farxiga, Soliris nel 2025 38). Le Big Pharma dispongono di una notevole “potenza di fuoco” finanziaria per queste operazioni, stimata tra $1.3 e $1.5 trilioni.14 Sebbene nel 2024 si sia assistito a un “reset” con un focus su acquisizioni mirate (“bolt-on”) e asset in fase iniziale di sviluppo 31, le aspettative per il 2025 indicano un possibile ritorno a deal più grandi e trasformativi 15, favoriti anche da un contesto normativo potenzialmente più accomodante negli USA e dalla necessità impellente di colmare i gap di fatturato.15 Anche il private equity gioca un ruolo crescente in questo scenario.14
- Pressioni sui Prezzi e Riforme: Parallelamente alla ricerca di nuova crescita, le aziende devono fronteggiare una crescente pressione globale per contenere i costi dei farmaci.2 Negli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act (IRA) sta introducendo meccanismi di negoziazione diretta dei prezzi per alcuni farmaci ad alto costo coperti da Medicare, con i primi prezzi negoziati effettivi dal 2026.2 Si prevede che questo porterà a significative riduzioni di prezzo per i farmaci coinvolti e aumenterà la quota di costi a carico delle aziende farmaceutiche per i pazienti con spese elevate.8 A questo si aggiunge la concorrenza crescente dei farmaci biosimilari, che erode ulteriormente i prezzi dei farmaci biologici originator una volta scaduto il brevetto 8, e il fenomeno dell’erosione del Gross-to-Net (GTN), ovvero la differenza tra prezzo di listino e ricavo netto dopo sconti e rimborsi.7 Anche in Europa persistono preoccupazioni per i controlli sui prezzi e le misure di austerità 12, e il rischio di ulteriori riforme sui prezzi rimane elevato a livello globale.8
- Dominio dei GLP-1: Il mercato dei farmaci GLP-1 per diabete e obesità è esploso, diventando un fenomeno di mercato con proiezioni che raggiungono i $100 miliardi entro il 2030.20 La leadership è contesa principalmente tra Novo Nordisk (con Ozempic per il diabete e Wegovy per l’obesità, entrambi a base di semaglutide 4) ed Eli Lilly (con Mounjaro per il diabete e Zepbound per l’obesità, entrambi a base di tirzepatide 4). La competizione è feroce, con Eli Lilly che sembra guadagnare terreno grazie a dati di efficacia superiori per tirzepatide.4 Tuttavia, Novo Nordisk beneficia ancora di un forte riconoscimento del marchio e di una presenza consolidata.25 L’enorme potenziale di questo mercato sta attirando numerosi altri attori, tra cui Boehringer Ingelheim, Pfizer, Roche, AstraZeneca, Amgen e Viking Therapeutics, che stanno sviluppando propri candidati GLP-1 o terapie correlate.4 L’impatto di questi farmaci si estende anche ad altri settori, modificando le abitudini di consumo alimentare e di acquisto di abbigliamento.7
- Sfide Emergenti e Rischi Settoriali
- Rischi Geopolitici e Regolamentari: L’instabilità geopolitica globale, le tensioni commerciali (in particolare tra USA e Cina/Europa) e la minaccia di dazi doganali rappresentano un rischio significativo per un settore fortemente globalizzato come quello farmaceutico.10 Tali misure potrebbero far aumentare i prezzi dei farmaci importati, causare carenze di approvvigionamento e scoraggiare gli investimenti in ricerca e produzione in determinate aree geografiche, come l’Europa.10 Le incertezze legate alle politiche della nuova amministrazione statunitense aggiungono un ulteriore livello di complessità.8 In Europa, le riforme legislative in corso, riguardanti ad esempio la durata della protezione della proprietà intellettuale (IP) e le licenze obbligatorie in caso di emergenze sanitarie, sollevano preoccupazioni nell’industria riguardo all’attrattività del continente per l’innovazione farmaceutica.9 Aumenta anche il rischio legato alla circolazione di farmaci contraffatti 9, mentre nuove normative sulla tracciabilità dei medicinali nell’UE potrebbero creare difficoltà operative e potenziali carenze.41
- Fallimenti Clinici e Pipeline Setbacks: La ricerca farmaceutica è intrinsecamente rischiosa. La stragrande maggioranza dei candidati farmaci che entrano in fase di sviluppo non raggiunge il mercato, con tassi di fallimento che possono arrivare fino al 90%.28 Un fallimento in uno studio clinico di fase avanzata può avere conseguenze finanziarie devastanti, specialmente per le aziende biotecnologiche più piccole o per quelle la cui valutazione dipende pesantemente da pochi prodotti in pipeline.3
- Resilienza della Supply Chain: La pandemia di COVID-19 ha messo in luce le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali di farmaci e materie prime. Queste vulnerabilità persistono e possono essere esacerbate da crisi geopolitiche, disastri naturali o altre interruzioni, portando a carenze di medicinali essenziali e mettendo a rischio l’accesso alle cure per i pazienti.2
La convergenza di diverse sfide potrebbe innescare dinamiche complesse per il settore farmaceutico, in particolare in Europa. Le pressioni sui prezzi, sia quelle interne derivanti da politiche di austerità e controlli 12, sia quelle esterne come l’IRA statunitense che potrebbe influenzare i prezzi di riferimento globali 8, si sommano ai rischi geopolitici, come la potenziale imposizione di dazi da parte degli USA.10 Inoltre, le riforme normative europee sulla proprietà intellettuale sono percepite da alcuni segmenti dell’industria come meno incentivanti rispetto al passato.9 Questo cocktail di fattori – riduzione dei margini potenziali, aumento dell’incertezza normativa e commerciale – potrebbe indurre le aziende farmaceutiche, che operano su scala globale e cercano di massimizzare i ritorni sugli investimenti, a riconsiderare l’allocazione geografica del capitale destinato a ricerca, sviluppo e produzione.10 Mercati percepiti come più favorevoli in termini di potenziale di profitto o stabilità normativa potrebbero diventare prioritari. Ciò potrebbe tradursi in un progressivo disinvestimento strategico dall’Europa 12, con possibili conseguenze negative sull’accesso tempestivo a farmaci innovativi per i pazienti europei e una maggiore dipendenza da catene di approvvigionamento localizzate altrove, potenzialmente più fragili.
3. Le Migliori Azioni Farmaceutiche Globali Raccomandate per il 2025
Di seguito viene presentata un’analisi dettagliata di alcune delle principali aziende farmaceutiche globali che figurano frequentemente tra le raccomandazioni degli analisti per il 2025.
Tabella 1: Confronto Metriche Finanziarie Chiave (Dati approssimativi a Feb-Apr 2025)
Ticker | Azienda | Market Cap (Approx.) | Crescita Ricavi (YoY/Prevista 2025) | Rendimento Dividendo (Yield) | Rapporto P/E (Forward/TTM) | Ritorno a 5 Anni (Approx.) | Fonti Dati Chiave |
LLY | Eli Lilly & Co. | ~$820B (Feb 25) | +30% YoY / +29% (Prev. 25) | ~0.8% | ~75x / Elevato | ~500% | 8 |
NVO | Novo Nordisk A/S | ~$560B (Apr 25) | +25% (2024) / +21% (Prev. 25) | ~1.2% (DKK) / ~3.4% (USD Est) | ~40-45x (DKK) / ~15x (USD Est) | Elevato | 8 (Nota: Market Cap e P/E possono variare significativamente tra NVO e NOVO B) |
MRK | Merck & Co., Inc. | ~$210B (Feb 25) | ~+5% YoY / Modesta (Prev. 25) | ~3.8% | ~15-20x | ~10% | 8 |
ABBV | AbbVie Inc. | ~$340B (Feb 25) | ~+3% YoY / Modesta (Prev. 25) | ~3.8% | ~15-20x | ~100% | 20 |
AZN | AstraZeneca PLC | ~$212B (Apr 25) | +18% (2024) / High Single-Digit (Prev. 25) | ~2.3% | ~30x (TTM) / ~14x (Est. 25) | Significativo | 46 |
PFE | Pfizer Inc. | ~$150B (Feb 25) | ~+5% YoY (Prev. 25) | ~6.5-6.7% | ~9x (Fwd) / ~18x | ~-25% | 6 |
JNJ | Johnson & Johnson | ~$380B (Feb 25) | ~+5-6% YoY / Stabile (Prev. 25) | ~3.1% | ~15-20x | ~5% | 20 |
REC.MI | Recordati S.p.A. | ~€10B (Apr 25) | Prev. Crescita Modesta | ~2.6% | ~24x | N/D | 50 |
Nota: I dati sono indicativi e soggetti a fluttuazioni di mercato. Il P/E ratio può variare a seconda della metrica utilizzata (TTM, Forward, Adjusted). La crescita dei ricavi prevista per il 2025 è basata su stime di consenso o guidance aziendale ove disponibile.
3.1 Eli Lilly and Company (LLY)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Eli Lilly si è imposta come leader indiscusso della crescita nel settore farmaceutico, trainata dal successo fenomenale dei suoi farmaci GLP-1, Mounjaro (per il diabete) e Zepbound (per l’obesità).20 L’azienda, specializzata storicamente in aree come il diabete e l’oncologia, sta capitalizzando sull’enorme potenziale del mercato dell’obesità e nutre grandi speranze per il suo candidato farmaco contro l’Alzheimer, Donanemab.18 Viene universalmente riconosciuta come una “Growth Leader” 20 e figura costantemente tra le azioni farmaceutiche con le migliori performance recenti.18
- Salute Finanziaria: La performance finanziaria è stata eccezionale. A febbraio 2025, la capitalizzazione di mercato sfiorava gli $820 miliardi.20 La crescita dei ricavi anno su anno è stata del 30% 20, con previsioni di consenso che indicano un +33% nel 2025 e un +29% nel 2026.8 Il rendimento del dividendo è relativamente basso (~0.8% 20), riflettendo il focus sulla crescita e il reinvestimento degli utili. La valutazione è molto elevata, con un rapporto P/E (Price/Earnings) intorno a 75x a febbraio 2025 20, e il ritorno per gli azionisti negli ultimi 5 anni è stato straordinario, circa +500%.20
- Pipeline e Prodotti Chiave: I motori principali della crescita attuale sono Mounjaro e Zepbound.20 Zepbound ha recentemente ottenuto l’approvazione anche per il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno (OSA) in pazienti obesi.52 Donanemab, il trattamento sperimentale per l’Alzheimer che ha mostrato risultati promettenti nel rallentare il declino cognitivo, rappresenta un altro potenziale blockbuster.18 La pipeline è robusta e focalizzata su aree ad alto potenziale: oltre all’obesità (un mercato stimato a $100 miliardi entro il 2030 20) e all’Alzheimer, Lilly investe in immunologia, oncologia e nuove piattaforme come le terapie basate su RNA.18 Candidati chiave in sviluppo includono retatrutide (un triplo agonista GLP-1/GIP/glucagone) e orforglipron (un GLP-1 orale), che potrebbero rafforzare ulteriormente la leadership nel settore metabolico.4
- Posizionamento e Concorrenza: Eli Lilly è attualmente il leader nel redditizio mercato dei farmaci GLP-1, superando il suo principale rivale, Novo Nordisk (Wegovy/Ozempic), sia in termini di efficacia clinica dimostrata negli studi testa-a-testa sia nel guadagnare quote di mercato, specialmente negli Stati Uniti.4 La concorrenza, tuttavia, si sta intensificando rapidamente, con numerosi altri grandi player (Pfizer, Roche, AstraZeneca, Amgen) e aziende biotech (Viking Therapeutics) che cercano di entrare in questo mercato.4 Oltre a Novo Nordisk, altri concorrenti generali includono le principali Big Pharma come Pfizer, J&J, Novartis, BMS, AbbVie e Merck.35
- Protezione Brevettuale: Il brevetto principale che copre la molecola di tirzepatide (principio attivo di Mounjaro e Zepbound) scade nel 2036 negli Stati Uniti.53 Ulteriori brevetti riguardanti formulazioni, dispositivi di somministrazione e metodi di trattamento estendono la protezione fino al 2039-2041.53 L’esclusività per nuova entità chimica (NCE) garantisce protezione fino a maggio 2027.54 Il brevetto per Trulicity (dulaglutide), un altro farmaco GLP-1 di Lilly, scade nel 2027.52
- Consenso Analisti: Il sentiment degli analisti è decisamente positivo. Rating come “Outperform” sono stati confermati da diverse banche d’affari (BMO, Leerink), con target price molto elevati, che a aprile 2025 raggiungevano i $900-$1100.57 Lilly è costantemente citata tra le migliori scelte di investimento nel settore.18
- Rischi: Il rischio principale è legato alla valutazione estremamente elevata del titolo.20 Il P/E ratio suggerisce che il mercato sta già scontando una crescita futura quasi perfetta. Qualsiasi rallentamento nella crescita dei GLP-1, ritardi o risultati deludenti per Donanemab, o un’intensificazione della concorrenza superiore alle attese potrebbero avere un impatto negativo significativo sul prezzo delle azioni. La dipendenza dal successo continuo dei farmaci per l’obesità e l’Alzheimer è alta. Esistono anche rischi normativi e di pressione sui prezzi specifici per la classe dei GLP-1, data la loro ampia diffusione e il costo elevato.
La straordinaria traiettoria di crescita di Eli Lilly 8, alimentata dai GLP-1 e sostenuta dalle promesse della pipeline (Alzheimer, altri GLP-1 4), solleva interrogativi sulla sua sostenibilità a lungo termine, specialmente alla luce della valutazione attuale.20 Il mercato sembra prezzare uno scenario quasi ideale, dove la pipeline produce nuovi successi e la leadership nel mercato dell’obesità viene difesa strenuamente dalla concorrenza crescente.4 Questo implica un margine di errore molto ridotto. Qualsiasi deviazione dalle aspettative altissime – sia essa un intoppo clinico, un ostacolo regolatorio, una mossa aggressiva della concorrenza o una pressione sui prezzi più forte del previsto – potrebbe innescare una correzione significativa del titolo. La chiave per gli investitori risiede nella capacità del management di eseguire impeccabilmente la strategia, portando al successo i candidati in pipeline e mantenendo il vantaggio competitivo nel mercato GLP-1.
3.2 Novo Nordisk A/S (NVO / NOVO B:CPH)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Multinazionale farmaceutica danese, Novo Nordisk vanta una leadership storica nel trattamento del diabete, grazie a un portafoglio completo di insuline e terapie innovative come gli analoghi del GLP-1.18 Negli ultimi anni, è diventata protagonista assoluta nel mercato dell’obesità grazie al successo travolgente di Ozempic (approvato per il diabete ma ampiamente usato off-label per la perdita di peso) e Wegovy (specificamente approvato per l’obesità), entrambi basati sul principio attivo semaglutide.4 Come Eli Lilly, anche Novo Nordisk ha registrato una crescita eccezionale in borsa.18
- Salute Finanziaria: La crescita dei ricavi è stata spettacolare negli ultimi anni (+31% nel 2023, +25% nel 2024 8), anche se le previsioni per il 2025 indicano un ritmo più moderato (+21-23% 8), segnalando un possibile rallentamento rispetto ai picchi.24 La capitalizzazione di mercato è tra le più alte in Europa (circa $560 miliardi ad aprile 2025 43, anche se il dato di $200B citato in 19 appare datato). L’azienda genera utili netti consistenti e in crescita 43 e distribuisce dividendi, con una politica di aumenti recenti.16 Il P/E ratio rimane elevato, sebbene generalmente inferiore a quello di Eli Lilly.44
- Pipeline e Prodotti Chiave: I farmaci di punta sono Ozempic, Wegovy e Rybelsus (la versione orale di semaglutide).4 Anche Saxenda (liraglutide), un precedente farmaco per l’obesità, contribuisce ancora ai ricavi, sebbene Wegovy sia più efficace e conveniente (somministrazione settimanale vs giornaliera).4 La pipeline di nuova generazione è guidata da CagriSema, una combinazione di semaglutide e cagrilintide.4 Tuttavia, i risultati degli studi clinici finora pubblicati su CagriSema sono stati accolti con una certa delusione dal mercato, non mostrando una chiara superiorità rispetto a Zepbound di Eli Lilly.23
- Posizionamento e Concorrenza: Nonostante sia stata pioniera nel mercato dei GLP-1 ad alta efficacia per l’obesità con Wegovy, Novo Nordisk sta affrontando una concorrenza sempre più intensa da parte di Eli Lilly, che sta guadagnando quote di mercato significative, specialmente negli Stati Uniti.24 Tuttavia, Ozempic e Wegovy mantengono una posizione dominante a livello globale, supportati da un forte riconoscimento del marchio, alimentato anche da campagne di marketing molto efficaci e da una certa risonanza culturale.25 La competizione proviene principalmente da LLY, ma anche da altri attori emergenti nel campo dei GLP-1.4
- Protezione Brevettuale: La situazione brevettuale è complessa. Il brevetto principale sulla molecola di semaglutide scade negli Stati Uniti intorno al 2031-2032.53 Esistono numerosi brevetti “follow-on” (su formulazioni, dispositivi, metodi d’uso) che potrebbero estendere la protezione fino al 2041-2042 53, anche se alcuni brevetti specifici, specialmente quelli relativi ai dispositivi di iniezione, scadono prima.60 Un fattore critico è la scadenza del brevetto in Cina nel 2026, che potrebbe aprire rapidamente quel vasto mercato alla concorrenza generica.63 Accordi di transazione recenti con produttori di farmaci generici per Ozempic suggeriscono che l’ingresso dei generici negli USA potrebbe avvenire intorno al 2032-2033.59 Esistono anche esclusive specifiche legate a nuove indicazioni o dosaggi che scadono tra il 2025 e il 2028.60
- Consenso Analisti: Il consenso degli analisti è diventato più eterogeneo. Sebbene molti mantengano rating positivi come “Outperform” o “Buy”, è aumentato il numero di raccomandazioni “Hold”.42 I target price mediani indicano ancora un potenziale di rialzo 42, ma diversi analisti esprimono cautela riguardo al rallentamento della crescita e alla crescente pressione competitiva da parte di Eli Lilly.24 Stime dettagliate sugli utili per azione (EPS) e sui ricavi per il Q1 2025 sono disponibili.43
- Rischi: I rischi principali includono il previsto rallentamento della crescita rispetto ai tassi recenti 24, la continua perdita di quote di mercato a favore di Eli Lilly 24, e i risultati finora non entusiasmanti della pipeline di nuova generazione (CagriSema).23 La scadenza anticipata del brevetto in Cina nel 2026 rappresenta un rischio specifico per quel mercato.63 Inoltre, persistono le preoccupazioni generali sulla sostenibilità dei prezzi elevati dei farmaci per l’obesità e sulle sfide legate all’accesso e alla copertura assicurativa.7
Il notevole successo commerciale di Novo Nordisk, ottenuto nonostante i dati clinici di Eli Lilly su tirzepatide siano considerati superiori 4, mette in luce un aspetto fondamentale del settore farmaceutico: il successo non deriva unicamente dalla superiorità scientifica. Fattori come essere stati i primi a muoversi in modo aggressivo nel mercato dell’obesità (il cosiddetto “first mover advantage”, sebbene la sua applicazione storica sia dibattuta 25), l’abilità nel costruire un brand forte con campagne di marketing “aspirazionali” che hanno catturato l’immaginario collettivo 25, e una gestione efficace delle relazioni con i medici prescrittori e i sistemi sanitari per garantire l’accesso al mercato, giocano un ruolo cruciale. La capacità dimostrata da Novo Nordisk di creare e mantenere una forte domanda e un ampio riconoscimento per Ozempic e Wegovy, anche di fronte a un concorrente clinicamente più performante, suggerisce una resilienza aziendale che va oltre i dati degli studi clinici. Questa abilità commerciale potrebbe continuare a sostenere l’azienda e il suo titolo, pur in un contesto di crescita attesa più moderata e di maggiore competizione.24
3.3 Merck & Co., Inc. (MRK)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Merck & Co. è un gigante farmaceutico globale, la cui identità attuale è fortemente legata al successo del suo farmaco immunoterapico Keytruda (pembrolizumab), un blockbuster nel trattamento di numerosi tipi di cancro.17 Oltre all’oncologia, Merck ha posizioni significative nei vaccini (in particolare Gardasil per l’HPV) e nel settore della salute animale.18 Viene spesso definita una “Cancer Innovator” per il ruolo pionieristico di Keytruda.20
- Salute Finanziaria: A febbraio 2025, la capitalizzazione di mercato si attestava intorno ai $210 miliardi.20 La crescita dei ricavi è stata più moderata rispetto ai leader dei GLP-1, circa +5% anno su anno 20, e le stime di consenso prevedono una crescita modesta anche per i prossimi anni.8 L’azienda offre un solido rendimento da dividendo, circa 3.8% 16, ma il ritorno totale per gli azionisti negli ultimi 5 anni è stato relativamente contenuto, intorno al 10%.20
- Pipeline e Prodotti Chiave: Il prodotto dominante è senza dubbio Keytruda, le cui vendite annuali sono previste superare i $30 miliardi 20 e che rappresenta una quota molto significativa (circa 45%) dei ricavi totali dell’azienda.14 Altri prodotti importanti includono il vaccino Gardasil, l’antivirale per COVID-19 Lagevrio (Molnupiravir) e farmaci per il diabete come Janumet (sitagliptin/metformina).20 La pipeline è focalizzata sull’espansione delle indicazioni di Keytruda e sullo sviluppo di nuove combinazioni immunoterapiche in oncologia, oltre che su nuovi vaccini (come quello per l’RSV), trattamenti per malattie cardiovascolari e aree acquisite tramite M&A.20 Recentemente, Merck è entrata nel promettente mercato dei GLP-1 attraverso un accordo con la cinese Hansoh Pharma per un candidato farmaco orale.23
- Posizionamento e Concorrenza: Merck detiene una posizione di leadership nell’immunoterapia oncologica grazie a Keytruda, che continua a dominare il mercato nonostante la concorrenza.35 I principali rivali diretti di Keytruda nella classe degli inibitori PD-1/PD-L1 sono Opdivo (nivolumab) di Bristol Myers Squibb (BMS), Tecentriq (atezolizumab) di Roche, Imfinzi (durvalumab) di AstraZeneca e Libtayo (cemiplimab) di Regeneron/Sanofi.34 Sebbene questi farmaci competano in molte indicazioni, Keytruda mantiene un vantaggio sostanziale in termini di vendite globali.35 Altri concorrenti generali nel panorama farmaceutico includono Pfizer, J&J, Novartis, AbbVie ed Eli Lilly.35
- Protezione Brevettuale: Il tallone d’Achille di Merck è la prossima scadenza della protezione brevettuale per Keytruda, prevista iniziare nel 2028.14 Questa scadenza imminente per il suo farmaco di gran lunga più importante è il principale motore della strategia di M&A dell’azienda, volta a diversificare le fonti di ricavo future.14
- Consenso Analisti: Il giudizio degli analisti è generalmente positivo, riconoscendo la solidità della posizione di Merck in oncologia e la forza del marchio Keytruda.18
- Rischi: Il rischio predominante è l’eccessiva dipendenza da Keytruda.14 La scadenza del brevetto nel 2028 14 creerà un vuoto significativo nei ricavi che l’azienda deve colmare. Il successo futuro dipenderà in modo critico dalla capacità di Merck di ottenere nuove approvazioni dalla sua pipeline interna, di integrare con successo le acquisizioni e di far crescere altri segmenti di business (come i vaccini o la nuova scommessa sui GLP-1) per compensare la perdita attesa. La concorrenza nel settore oncologico è inoltre in costante aumento.
L’intera strategia di Merck per i prossimi anni ruota inevitabilmente attorno alla gestione della transizione post-Keytruda.14 L’azienda si trova di fronte alla sfida di sostituire una fonte di ricavi che costituisce quasi la metà del suo fatturato.14 Per farlo, sta perseguendo una strategia su più fronti: massimizzare le vendite di Keytruda fino all’ultimo, espandendone le indicazioni terapeutiche; far crescere altri pilastri del portafoglio, come i vaccini e l’area cardiovascolare; e, soprattutto, utilizzare la sua forza finanziaria per acquisire nuove tecnologie e prodotti promettenti, come dimostra l’accordo nel campo dei GLP-1.23 Tuttavia, la crescita attuale dell’azienda è relativamente modesta 8, indicando che questa transizione richiederà tempo e comporterà un elevato rischio di esecuzione. Investire in Merck oggi significa quindi scommettere sulla capacità del management di navigare con successo questa complessa fase, colmando il divario di fatturato che si aprirà dopo il 2028. Il rischio è che le nuove fonti di crescita non siano sufficienti, portando a un periodo di stagnazione o declino.
3.4 AbbVie Inc. (ABBV)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Nata nel 2013 dallo spin-off della divisione farmaceutica di Abbott Laboratories, AbbVie si è rapidamente affermata come una potenza biofarmaceutica, costruendo la sua fortuna iniziale sul successo planetario di Humira (adalimumab), per anni il farmaco più venduto al mondo.17 Oggi, l’azienda vanta un portafoglio diversificato con punti di forza nell’immunologia (oltre a Humira, i suoi successori Skyrizi e Rinvoq), nell’oncologia ematologica (Imbruvica, Venclexta) e nell’estetica medica (Botox, acquisito con Allergan).17 Viene considerata un’azienda capace di generare flussi di cassa consistenti (“Cash Flow Generator” 20).
- Salute Finanziaria: A febbraio 2025, AbbVie aveva una capitalizzazione di mercato di circa $340 miliardi.20 La crescita dei ricavi è diventata più modesta (~3% anno su anno 20) a causa dell’impatto della concorrenza dei biosimilari su Humira. Tuttavia, l’azienda è apprezzata dagli investitori orientati al reddito per il suo solido rendimento da dividendo (circa 3.8% 16), supportato da robusti flussi di cassa. Il ritorno per gli azionisti negli ultimi 5 anni è stato notevole, circa +100% 20, e il rapporto P/E è considerato ragionevole.45
- Pipeline e Prodotti Chiave: Il portafoglio attuale è dominato da Skyrizi (risankizumab) e Rinvoq (upadacitinib) nel segmento immunologia, che stanno crescendo rapidamente e compensando il declino di Humira.20 Skyrizi, in particolare, sta quasi raggiungendo i livelli di vendita trimestrali di Humira.36 Nell’oncologia, Imbruvica (ibrutinib) e Venclexta (venetoclax) sono farmaci importanti. Botox mantiene una forte posizione sia nell’estetica che in alcune indicazioni neurologiche.20 La pipeline è focalizzata sul rafforzamento delle posizioni in immunologia e oncologia, cercando nuove indicazioni per Skyrizi e Rinvoq e sviluppando nuovi candidati.20
- Posizionamento e Concorrenza: AbbVie rimane un leader nell’immunologia, ma la perdita di esclusività di Humira ha aperto le porte a numerosi concorrenti biosimilari.20 I suoi nuovi farmaci, Skyrizi e Rinvoq, si trovano ad affrontare una concorrenza agguerrita. Skyrizi compete principalmente con Stelara (ustekinumab) di Johnson & Johnson e il più recente Bimzelx (bimekizumab) di UCB nel trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica.67 Rinvoq, essendo un inibitore JAK, compete con altri farmaci della stessa classe come Xeljanz (tofacitinib) di Pfizer e Olumiant (baricitinib) di Eli Lilly, ma anche con farmaci biologici con meccanismi d’azione diversi come Stelara (J&J) e Dupixent (dupilumab) di Sanofi/Regeneron, oltre a Bimzelx (UCB), in un panorama affollato che copre artrite reumatoide, artrite psoriasica, dermatite atopica e malattie infiammatorie intestinali.36 I concorrenti generali di AbbVie includono le altre Big Pharma come J&J, Pfizer, Roche, Merck e Lilly.35
- Protezione Brevettuale: La principale sfida brevettuale riguarda Humira, che ha perso la sua esclusività primaria negli Stati Uniti e in Europa, portando a una significativa erosione delle vendite a causa dell’ingresso dei biosimilari. Il futuro finanziario dell’azienda dipende in larga misura dalla capacità di Skyrizi e Rinvoq di continuare la loro crescita e dalla durata della loro protezione brevettuale (dettagli non specificati nei materiali forniti).
- Consenso Analisti: Il giudizio degli analisti rimane generalmente positivo, apprezzando la capacità di AbbVie di gestire la transizione post-Humira finora, la diversificazione apportata da Allergan e la solida generazione di cassa che supporta il dividendo.17
- Rischi: Il rischio principale continua ad essere l’impatto a lungo termine della concorrenza dei biosimilari su Humira.20 È cruciale che Skyrizi e Rinvoq mantengano la loro forte traiettoria di crescita per compensare completamente questo calo. La concorrenza nei mercati dell’immunologia e dell’oncologia è estremamente intensa. Inoltre, la classe dei JAK inibitori (a cui appartiene Rinvoq) è soggetta a un attento scrutinio normativo per potenziali rischi legati alla sicurezza (es. eventi cardiovascolari, trombosi, neoplasie).69
AbbVie sta affrontando e gestendo attivamente quella che è probabilmente la più grande perdita di esclusività nella storia dell’industria farmaceutica, quella di Humira. La performance finora dei suoi successori designati, Skyrizi e Rinvoq, è stata molto incoraggiante, dimostrando la capacità dell’azienda di innovare e competere.36 Tuttavia, la vera sfida consiste nel mantenere una posizione di leadership nel campo affollato e competitivo dell’immunologia nel lungo periodo, difendendosi dagli attacchi di numerosi rivali agguerriti.67 La diversificazione ottenuta tramite l’acquisizione di Allergan, in particolare con il business di Botox 17, fornisce un importante cuscinetto finanziario e una fonte di ricavi meno correlata alle dinamiche del mercato immunologico. L’attrattiva del titolo per gli investitori è sostenuta anche dal generoso e crescente dividendo 20, che tuttavia riflette in parte il rischio intrinseco percepito in questa fase di transizione critica.
3.5 AstraZeneca (AZN)
- Profilo e Tesi d’Investimento: AstraZeneca è una multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese con un portafoglio ampio e diversificato, che spazia dall’oncologia (area di punta) alle malattie cardiovascolari, renali e metaboliche (CVRM), al settore respiratorio e immunologico (R&I), ai vaccini e terapie immunitarie (V&I), fino alle malattie rare.17 L’azienda ha guadagnato notevole visibilità globale durante la pandemia per il suo ruolo nello sviluppo del vaccino COVID-19 in collaborazione con l’Università di Oxford.17
- Salute Finanziaria: AstraZeneca ha mostrato una solida crescita finanziaria. La capitalizzazione di mercato si aggirava intorno ai $153-212 miliardi tra la fine del 2024 e aprile 2025.19 I ricavi totali nel 2024 hanno raggiunto i $54 miliardi, con un aumento del 18% (+21% a tassi di cambio costanti – CER).47 L’azienda prevede una crescita dei ricavi “high single-digit” (alta a una cifra percentuale) per il 2025.47 Anche l’utile per azione Core (Core EPS) è cresciuto significativamente (+19% CER nel 2024), con una previsione di crescita “low double-digit” (bassa a due cifre percentuali) per il 2025.47 Il rendimento del dividendo è intorno al 2.3% 46, con un aumento annunciato per l’anno fiscale 2024 e un ulteriore incremento previsto per il 2025.47 Il rapporto P/E si attesta intorno a 30x su base storica (TTM) 46, ma le stime future lo collocano su livelli più bassi (circa 14x per il 2025 48). La crescita è stata particolarmente forte in oncologia (+24% CER nel 2024), CVRM (+20%) e R&I (+25%).47 L’azienda ha fissato un obiettivo ambizioso di raggiungere $80 miliardi di ricavi annuali entro il 2030.38
- Pipeline e Prodotti Chiave: Il portafoglio oncologico è il motore principale, con farmaci come Tagrisso (osimertinib) per il cancro al polmone EGFR-mutato ($6.58 miliardi nel 2024 38), Imfinzi (durvalumab) per vari tipi di cancro ($4.72 miliardi nel 2024 38), Lynparza (olaparib, inibitore PARP), Calquence (acalabrutinib) per leucemie e linfomi, e Enhertu (trastuzumab deruxtecan), un innovativo ADC (antibody-drug conjugate) sviluppato in partnership con Daiichi Sankyo, che ha generato vendite combinate per $3.75 miliardi nel 2024.47 Nell’area CVRM, Farxiga (dapagliflozin), un inibitore SGLT-2, è un blockbuster ($7.7 miliardi nel 2024 38), insieme a Brilinta (ticagrelor). Nel respiratorio, Symbicort e la tripla combinazione Breztri/Trixeo sono prodotti importanti, così come Tezspire (tezepelumab), sviluppato con Amgen ($1.22 miliardi di vendite combinate nel 2024 47). Il portafoglio per le malattie rare include Soliris e Ultomiris (acquisiti con Alexion). AstraZeneca sta anche entrando nel mercato dei GLP-1 tramite un accordo di licenza.23 La pipeline è considerata robusta in tutte queste aree.
- Posizionamento e Concorrenza: AstraZeneca detiene posizioni di leadership o molto competitive in diverse aree, specialmente nell’oncologia (con farmaci first-in-class o best-in-class come Tagrisso ed Enhertu) e nel CVRM (con Farxiga). Imfinzi compete nel mercato affollato degli inibitori PD-1/PD-L1 contro Keytruda (Merck), Opdivo (BMS) e Tecentriq (Roche).34 Farxiga compete con altri inibitori SGLT-2 come Jardiance (Lilly/Boehringer). I suoi concorrenti generali sono le altre Big Pharma globali.34
- Protezione Brevettuale: L’azienda si trova ad affrontare scadenze brevettuali significative nel breve termine, in particolare per Farxiga (la cui protezione principale scade nel 2025 negli USA e in Europa 38) e per Soliris (atteso fronteggiare la concorrenza dei biosimilari a partire dal 2025 38). Tuttavia, molti dei suoi principali motori di crescita attuali e futuri, specialmente in oncologia, godono di una protezione brevettuale più lunga: Tagrisso fino al 2032-2035, Imfinzi fino al 2031-2035, Enhertu fino al 2033-2035, Calquence fino al 2032-2037.70 Brilinta, invece, ha perso o sta perdendo protezione nei mercati chiave.70
- Consenso Analisti: Il sentiment degli analisti è prevalentemente positivo, con una maggioranza di rating “Buy”.46 I target price indicano un potenziale di rialzo rispetto ai livelli attuali.46 AstraZeneca è spesso inclusa nelle liste delle migliori azioni del settore healthcare.18 Sono disponibili stime dettagliate per EPS e ricavi del Q1 2025.72
- Rischi: Il rischio a breve termine più rilevante è l’impatto della scadenza del brevetto di Farxiga.38 Il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di fatturato per il 2030 dipenderà dalla crescita continua e sostenuta del portafoglio oncologico e dal successo dei lanci dalla pipeline. Come per tutte le Big Pharma, persistono rischi legati all’esecuzione della pipeline, all’integrazione di eventuali M&A e alle pressioni sui prezzi a livello globale.
AstraZeneca si trova ad affrontare scadenze brevettuali importanti nel breve periodo, come quella di Farxiga 38, ma la sua forza risiede nella notevole profondità e ampiezza del suo portafoglio, in particolare nel settore oncologico.70 A differenza di aziende che potrebbero essere più concentrate su un singolo prodotto o area terapeutica in vista di una scadenza, AZN può contare su molteplici motori di crescita attuali e futuri (Tagrisso, Imfinzi, Enhertu, Calquence, Lynparza, oltre ai farmaci CVRM e R&I).47 Questa diversificazione, unita a partnership strategiche di successo (come quella con Daiichi Sankyo per Enhertu e con Amgen per Tezspire 47), sembra posizionare l’azienda in modo favorevole per assorbire l’impatto delle scadenze imminenti e continuare a perseguire una crescita significativa. L’obiettivo dichiarato di $80 miliardi di ricavi entro il 2030 38 testimonia la fiducia del management nella capacità della pipeline e del portafoglio esistente di generare valore. La sfida principale consisterà nel mantenere questo slancio su più fronti terapeutici, gestendo la concorrenza e le pressioni di mercato.
3.6 Pfizer Inc. (PFE)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Pfizer è uno dei nomi più riconoscibili nell’industria farmaceutica globale, un gigante con una lunga storia e un portafoglio vasto.17 La sua notorietà è esplosa durante la pandemia grazie allo sviluppo e alla commercializzazione (in partnership con BioNTech) del vaccino COVID-19 a mRNA, Comirnaty, e del trattamento antivirale Paxlovid.6 Oltre a questi, Pfizer ha punti di forza storici nei farmaci cardiovascolari (come l’anticoagulante Eliquis, sviluppato con BMS), nei vaccini (come Prevnar per lo pneumococco) e nell’oncologia (con farmaci come Ibrance e Xtandi).6 Attualmente, viene vista da alcuni analisti come una potenziale scommessa su un recupero (“Comeback Bet”) o come un investimento focalizzato sul reddito, data la sua valutazione contenuta e l’elevato rendimento del dividendo.6
- Salute Finanziaria: La situazione finanziaria di Pfizer è in una fase di transizione. Dopo i ricavi record legati ai prodotti COVID, l’azienda ha visto un netto calo del fatturato.6 Le previsioni per il 2025 indicano una modesta crescita anno su anno, intorno al 5%.6 La capitalizzazione di mercato si attestava intorno ai $150 miliardi a febbraio 2025 20, significativamente inferiore rispetto ai picchi pandemici. Il punto di forza per gli investitori orientati al reddito è l’elevato dividend yield, riportato tra il 6.5% e il 6.7%.6 La valutazione appare compressa, con un P/E ratio forward intorno a 8.8x 6 e un P/E TTM intorno a 18x 20, ben al di sotto delle medie storiche.6 Il ritorno per gli azionisti negli ultimi 5 anni è stato negativo, circa -25%.20 L’azienda ha aumentato il proprio indebitamento per finanziare una serie di acquisizioni recenti, portando il rapporto di leva finanziaria (leverage ratio) a circa 3x e subendo un declassamento del rating creditizio ad A/A2 (ancora considerato investment grade).6
- Pipeline e Prodotti Chiave: I prodotti chiave che hanno dominato i ricavi recenti sono Comirnaty e Paxlovid, sebbene le loro vendite siano in forte calo.6 Altri farmaci importanti includono Eliquis, la famiglia di vaccini Prevnar, Ibrance (cancro al seno), Xtandi (cancro alla prostata), Nurtec ODT/Vydura (emicrania, acquisito da Biohaven) e Vyndaquel/Vyndamax (amiloidosi cardiaca).6 Di fronte al calo dei ricavi COVID e alle imminenti scadenze brevettuali, Pfizer ha intrapreso un’aggressiva campagna di M&A per rinnovare la pipeline, acquisendo aziende come Trillium, Arena, ReViral, Biohaven, Global Blood Therapeutics (GBT) e, soprattutto, Seagen, specialista negli ADC oncologici.6 La pipeline futura si concentra quindi sull’oncologia (grazie a Seagen), sulle malattie rare, sui vaccini basati su mRNA e sull’utilizzo dell’AI per accelerare la R&S.6
- Posizionamento e Concorrenza: Pfizer rimane un leader nei vaccini COVID (con BioNTech) e nei vaccini pneumococcici (Prevnar), e condivide la leadership nel mercato degli anticoagulanti orali (Eliquis con BMS). L’acquisizione di Seagen mira a trasformare Pfizer in un attore di primo piano nell’oncologia, un’arena altamente competitiva dominata da Merck, BMS, Roche e AstraZeneca. I suoi concorrenti generali sono tutte le altre Big Pharma.17
- Protezione Brevettuale: Pfizer si trova ad affrontare un imminente e significativo “patent cliff”. Brevetti chiave scadranno per Prevnar nel 2026, per Ibrance e Xtandi nel 2027, e per Eliquis nel 2028.14 Questa raffica di scadenze è la ragione principale dietro la frenetica attività di M&A dell’azienda.6
- Consenso Analisti: Il consenso degli analisti è misto. Alcuni vedono il titolo come un’opportunità sottovalutata (“value”) o un’interessante fonte di reddito (“income”) a causa della bassa valutazione e dell’alto dividendo.6 Altri rimangono cauti, sottolineando i rischi legati al calo dei ricavi COVID, alle imminenti scadenze brevettuali e all’incertezza sull’effettivo ritorno delle recenti, costose acquisizioni.
- Rischi: I rischi per Pfizer sono molteplici e significativi: il drastico calo dei ricavi dai prodotti COVID 6; l’imminente “patent cliff” che coinvolge diversi farmaci multimiliardari 14; l’elevato rischio di esecuzione legato all’integrazione delle numerose aziende acquisite (in particolare Seagen) e alla capacità della nuova pipeline di compensare le perdite di fatturato; l’aumento del debito e della leva finanziaria.6
La situazione attuale di Pfizer solleva un interrogativo fondamentale per gli investitori: si tratta di un’azione con valore intrinseco temporaneamente depresso (“valore intrappolato”) o di una potenziale “trappola di valore” (value trap)? La valutazione contenuta 6 e il generoso dividendo 6 sono indubbiamente attraenti sulla carta. Tuttavia, questi elementi sono controbilanciati da sfide enormi: il crollo dei ricavi pandemici e un “patent cliff” di proporzioni significative all’orizzonte.14 La scommessa implicita nell’investire in Pfizer oggi è che la massiccia strategia di M&A, culminata con l’acquisizione di Seagen 6, riesca a generare una nuova ondata di crescita, in particolare nell’oncologia, sufficiente a più che compensare le perdite attese. Se questa strategia dovesse fallire – per difficoltà di integrazione, risultati deludenti dalla pipeline acquisita, o concorrenza più forte del previsto – il titolo potrebbe rimanere depresso per lungo tempo, nonostante l’apparenza di convenienza attuale. Si tratta quindi di un investimento con un profilo di rischio/rendimento elevato, più adatto a investitori convinti della capacità del management di realizzare con successo questa complessa trasformazione aziendale.
3.7 Johnson & Johnson (JNJ)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Johnson & Johnson è un colosso globale della sanità, la cui reputazione si fonda su oltre un secolo di storia e una presenza diversificata in tre settori principali: farmaceutico, dispositivi medici e (fino al recente spin-off della divisione consumer health in Kenvue) prodotti di consumo.17 È universalmente riconosciuta come un titolo “blue-chip”, sinonimo di stabilità, qualità e affidabilità nel settore healthcare, spesso considerato un investimento difensivo.5
- Salute Finanziaria: JNJ vanta una delle maggiori capitalizzazioni di mercato nel settore, stimata tra $380 e $444 miliardi tra fine 2024 e febbraio 2025.19 La crescita dei ricavi è stabile ma più contenuta rispetto ai leader della crescita puramente farmaceutici, attestandosi intorno al 5-6% annuo.20 Un elemento chiave dell’attrattiva del titolo è il solido dividendo (rendimento intorno al 3.1% 16), supportato da una lunga e ininterrotta storia di aumenti annuali.17 Il titolo è noto per la sua bassa volatilità 20, ma il ritorno totale per gli azionisti negli ultimi 5 anni è stato modesto, circa +5%.20
- Pipeline e Prodotti Chiave: Nel segmento farmaceutico, i prodotti chiave includono Stelara (ustekinumab) per malattie immunitarie (psoriasi, Crohn), Darzalex (daratumumab) per il mieloma multiplo, Tremfya (guselkumab) per la psoriasi, Erleada (apalutamide) per il cancro alla prostata, e la terapia cellulare CAR-T Carvykti (ciltacabtagene autoleucel).20 La pipeline farmaceutica è considerata forte, con un focus continuo su oncologia e immunologia.20 L’azienda sta inoltre investendo in aree innovative come la chirurgia robotica (nel segmento MedTech) e la salute digitale.20 Recentemente, JNJ ha rafforzato la sua pipeline nel campo delle neuroscienze con l’importante acquisizione da $14.6 miliardi di Intra-Cellular Therapies.14
- Posizionamento e Concorrenza: JNJ detiene posizioni di leadership in diverse aree terapeutiche farmaceutiche e in molti segmenti del mercato dei dispositivi medici. Tuttavia, farmaci importanti come Stelara stanno affrontando una concorrenza crescente da parte di nuovi entranti come Skyrizi di AbbVie e Bimzelx di UCB, oltre alla minaccia futura dei biosimilari.67 I suoi concorrenti nel settore farmaceutico sono le altre Big Pharma globali.17
- Protezione Brevettuale: La crescente concorrenza per Stelara evidenzia l’importanza del ciclo di vita dei brevetti anche per JNJ. La protezione brevettuale degli altri farmaci chiave e della pipeline sarà cruciale per la crescita futura (dettagli specifici non forniti nei materiali).
- Consenso Analisti: Il consenso generale degli analisti vede JNJ come una scelta solida e sicura per gli investitori a lungo termine, apprezzata per la sua stabilità, la diversificazione e la storia di dividendi affidabili e crescenti.17
- Rischi: Il principale “rischio” associato a JNJ è una crescita potenzialmente più lenta rispetto alle aziende focalizzate esclusivamente sul settore farmaceutico, proprio a causa della sua diversificazione nel settore dei dispositivi medici.20 Il segmento MedTech ha le sue dinamiche e i suoi rischi specifici. L’impatto della concorrenza su farmaci maturi come Stelara è un altro fattore da monitorare. Storicamente, l’azienda ha anche affrontato significativi rischi legali (contenziosi sul talco e sugli oppioidi), che, sebbene non menzionati specificamente nei materiali recenti, rimangono un elemento del profilo di rischio complessivo.
Johnson & Johnson incarna il concetto di investimento “difensivo” nel settore healthcare.20 La sua forza deriva dalla diversificazione tra farmaci e dispositivi medici (anche dopo lo spin-off di Kenvue) e dalla solidità finanziaria, che si traducono in una minore volatilità e in un flusso di dividendi affidabile e crescente.17 Questo profilo, tuttavia, comporta un compromesso: un potenziale di crescita del capitale generalmente più limitato rispetto a quello offerto da aziende puramente farmaceutiche che cavalcano ondate di innovazione specifiche, come Eli Lilly o Novo Nordisk con i GLP-1. L’acquisizione strategica di Intra-Cellular Therapies 14 segnala la volontà di JNJ di continuare a investire per rafforzare la pipeline farmaceutica, in particolare in aree promettenti come le neuroscienze. Tuttavia, la tesi d’investimento principale per JNJ rimane incentrata sulla stabilità, sul reddito da dividendi e su una crescita moderata ma costante nel lungo periodo. È una scelta adatta per investitori con una minore tolleranza al rischio che cercano un’esposizione di qualità al settore sanitario.
Tabella 2: Consenso Analisti e Target Price (Dati approssimativi a Q2 2025)
Ticker | Azienda | Rating Consenso (Esempio) | Numero Analisti (Indicativo) | Target Price Medio 12m (Approx.) | Upside/Downside Potenziale (%) | Fonti Dati Chiave |
LLY | Eli Lilly & Co. | Buy / Outperform | Elevato | $900 – $1100+ | Variabile (dipende da prezzo) | 57 |
NVO | Novo Nordisk A/S | Buy / Hold | 25+ (DKK) / 18+ (USD) | 700 DKK / $144 USD | Significativo (mediano) | 42 |
MRK | Merck & Co., Inc. | Buy / Outperform | N/D | N/D | N/D | 18 |
ABBV | AbbVie Inc. | Buy / Outperform | N/D | N/D | N/D | 17 |
AZN | AstraZeneca PLC | Buy | 8+ (USD) | $84 USD | ~+21% (vs $69.25) | 46 |
PFE | Pfizer Inc. | Hold / Neutral | N/D | N/D | N/D | 6 |
JNJ | Johnson & Johnson | Buy / Hold | N/D | N/D | N/D | 17 |
REC.MI | Recordati S.p.A. | Buy / Hold | 5-10 | €54 – €58 | ~+10-20% (vs €48.66) | 50 |
Nota: I dati sul consenso e sui target price sono dinamici e possono cambiare rapidamente. I valori riportati sono indicativi basati sui dati disponibili nei materiali forniti intorno al Q1/Q2 2025. N/D = Non Disponibile nei materiali forniti.
4. Focus sulle Azioni Farmaceutiche Italiane
- Introduzione al Contesto Italiano
L’industria farmaceutica italiana rappresenta un settore strategico per l’economia nazionale, caratterizzato da una forte propensione all’export 11 e dalla presenza di aziende di rilievo sia quotate che private. Tra i nomi più importanti figurano Recordati, Chiesi Farmaceutici (specializzata in malattie respiratorie, terapie specialistiche e rare 17), Menarini (una delle più grandi aziende italiane con presenza globale 17), Zambon (azienda storica attiva in diverse aree terapeutiche 17), DiaSorin (leader nella diagnostica 18), oltre ad Alfasigma, Angelini e Bracco.18 Il settore, tuttavia, non è immune dalle sfide globali e si trova ad affrontare rischi legati alle tensioni commerciali internazionali (potenziali dazi USA 10), alle politiche di prezzo e regolamentazione europee 9, e alla necessità di mantenere la competitività e attrarre investimenti in un contesto geopolitico instabile.40 Nuove normative europee sulla tracciabilità dei farmaci hanno inoltre sollevato preoccupazioni per possibili impatti sulla catena di approvvigionamento e rischio di carenze.41
- 4.1 Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A. (REC.MI)
- Profilo e Tesi d’Investimento: Recordati è un gruppo farmaceutico internazionale con sede a Milano, quotato sulla Borsa Italiana. L’azienda si è specializzata nello sviluppo e commercializzazione di farmaci per il trattamento di malattie rare e in aree terapeutiche specialistiche come l’urologia e la gastroenterologia.17 Questa focalizzazione su nicchie di mercato ad alto valore aggiunto costituisce un elemento distintivo della sua strategia.
- Salute Finanziaria: Recordati presenta un profilo finanziario solido. Per il biennio 2024/2025, la società prevedeva ricavi compresi tra 2.26 e 2.32 miliardi di euro.18 Nel 2023, ha generato un flusso di cassa operativo di 456 milioni di euro.18 Ad aprile 2025, la capitalizzazione di mercato si aggirava intorno ai 10 miliardi di euro.51 Il rapporto P/E era di circa 24x 50, e il rendimento del dividendo si attestava intorno al 2.6%.50 Un dato notevole è la storia di crescita del dividendo, aumentato consecutivamente per 12 anni 50, segnalando una gestione attenta alla remunerazione degli azionisti. Il beta del titolo, pari a 0.54 51, suggerisce una volatilità inferiore rispetto al mercato generale.
- Pipeline e Prodotti Chiave: Il portafoglio prodotti è concentrato sulle malattie rare e su aree specialistiche. (I materiali forniti non entrano nel dettaglio dei singoli farmaci o della pipeline specifica, richiedendo eventualmente approfondimenti esterni).
- Posizionamento e Concorrenza: Pur essendo un attore di medie dimensioni su scala globale rispetto alle Big Pharma, Recordati ha costruito posizioni di leadership in specifiche nicchie terapeutiche, dove compete con altri specialisti o con divisioni dedicate delle grandi aziende farmaceutiche.
- Protezione Brevettuale: (Non sono disponibili dettagli specifici sulla scadenza dei brevetti chiave nei materiali forniti).
- Consenso Analisti: Il consenso degli analisti su Recordati (ticker: REC.MI o RECI) a metà 2025 era prevalentemente neutro o moderatamente positivo, con un mix di raccomandazioni “Buy” e “Hold”.50 I target price medi a 12 mesi si collocavano generalmente tra 54 e 58 euro 50, suggerendo un potenziale di rialzo rispetto al prezzo di mercato del periodo (intorno ai 48-49 euro 50). Ad esempio, Deutsche Bank aveva alzato il rating a “Hold” con un target price di 52 euro nel marzo 2025.50
- Rischi: I rischi per Recordati includono la concorrenza da parte di player più grandi nelle sue aree di specializzazione, l’impatto di normative specifiche sui prezzi dei farmaci per malattie rare (spesso elevati) in Europa e altri mercati chiave, la dipendenza dal successo di farmaci specifici (non identificati nei materiali) e il rischio legato al cambio valutario, data la sua significativa presenza internazionale.
Recordati si configura come un’opzione d’investimento interessante all’interno del panorama farmaceutico, offrendo un profilo distinto rispetto alle Big Pharma globali. Per gli investitori che cercano un’esposizione al settore attraverso un’azienda italiana solida, Recordati presenta diversi punti di forza: una chiara focalizzazione strategica su nicchie di mercato potenzialmente redditizie come le malattie rare 17, che possono beneficiare di dinamiche competitive e di prezzo differenti rispetto ai farmaci ad alto volume; una comprovata solidità finanziaria, evidenziata dalla generazione di cassa 18; e una politica di dividendi attraente e storicamente crescente.50 Sebbene il rapporto P/E non suggerisca una valutazione particolarmente a sconto 50, la specializzazione in aree terapeutiche con elevate barriere all’ingresso e bisogni medici insoddisfatti potrebbe garantire una maggiore resilienza dei margini e una minore sensibilità alle pressioni generalizzate sui prezzi.2 Rappresenta quindi una valida scelta per diversificare un portafoglio farmaceutico, aggiungendo un’esposizione specifica al mercato italiano e a segmenti di crescita specialistici.
- (Opzionale) Altri Player Italiani: Oltre a Recordati, il tessuto farmaceutico italiano comprende altre realtà significative, sebbene non tutte quotate in borsa. Chiesi Farmaceutici, con sede a Parma, è un attore importante nel settore respiratorio e delle terapie specialistiche e rare.17 Menarini, basata a Firenze, è una delle più grandi aziende farmaceutiche italiane con una forte presenza internazionale.17 DiaSorin, quotata in borsa, è invece un leader nel campo della diagnostica in vitro.18 Queste aziende, insieme ad altre come Alfasigma, Angelini e Bracco 18, contribuiscono a rendere l’Italia un polo rilevante nel settore delle scienze della vita a livello europeo.
5. Considerazioni Finali per l’Investitore e Sintesi
- Confronto Riepilogativo dei Profili d’Investimento
L’analisi delle principali aziende farmaceutiche globali e italiane evidenzia profili di rischio/rendimento distinti:
- Leader della Crescita (Alto Potenziale/Alta Valutazione): Eli Lilly [LLY] e Novo Nordisk [NVO] dominano grazie ai farmaci GLP-1, offrendo un potenziale di crescita esplosiva ma a valutazioni molto elevate che scontano già gran parte del successo futuro. Il rischio è concentrato sulla sostenibilità di questa crescita e sulla concorrenza.
- Giganti in Transizione (Value/Turnaround/Dividendo): Merck e Pfizer [PFE] affrontano imminenti scadenze brevettuali per farmaci chiave (Keytruda per MRK; Eliquis, Prevnar, Ibrance, Xtandi per PFE). La loro attrattiva risiede in valutazioni più contenute e dividendi elevati (specialmente PFE), ma il successo dipende criticamente dalla capacità di rinnovare le pipeline tramite R&S interna e M&A strategiche. Il rischio di esecuzione è significativo.
- Crescita Diversificata e Resilienza: AstraZeneca [AZN] presenta una crescita robusta supportata da un portafoglio diversificato, in particolare in oncologia, che sembra ben posizionata per assorbire le scadenze brevettuali a breve termine. AbbVie sta gestendo la transizione post-Humira con successo finora, grazie ai nuovi farmaci immunologici e alla diversificazione (Botox), offrendo un solido dividendo ma affrontando una concorrenza intensa.
- Stabilità e Difesa (Bassa Volatilità/Dividendo): Johnson & Johnson [JNJ] rimane l’archetipo del titolo difensivo, offrendo stabilità grazie alla diversificazione tra farmaci e dispositivi medici e una lunga storia di dividendi crescenti, a scapito di una crescita potenzialmente più lenta.
- Nicchia Italiana (Specializzazione/Dividendo): Recordati offre un’esposizione a un’azienda italiana focalizzata su malattie rare e aree specialistiche, con una solida storia di dividendi crescenti, rappresentando un’opzione di diversificazione interessante.
- Fattori Chiave per la Scelta dell’Investitore
La scelta di investire in una specifica azione farmaceutica dovrebbe allinearsi al profilo individuale dell’investitore. È fondamentale considerare:
- Tolleranza al Rischio: Si preferisce puntare sulla crescita aggressiva di LLY/NVO, accettando valutazioni elevate e maggiore volatilità, o si predilige la stabilità e i dividendi di JNJ o ABBV, o ancora la scommessa sul turnaround di PFE/MRK?
- Orizzonte Temporale: Gli investimenti a lungo termine potrebbero favorire aziende con pipeline robuste e diversificate (AZN, JNJ, forse LLY nonostante la valutazione), mentre strategie a breve termine potrebbero concentrarsi su catalizzatori specifici (approvazioni FDA, risultati clinici, M&A).
- Obiettivi d’Investimento: Si cerca principalmente l’apprezzamento del capitale (LLY, NVO) o un flusso di reddito costante dai dividendi (PFE, ABBV, JNJ, REC.MI)?
- Diversificazione: È essenziale non concentrare eccessivamente gli investimenti su un singolo titolo. La diversificazione all’interno del settore farmaceutico, considerando diverse aree terapeutiche e profili aziendali, è prudente. Per una diversificazione ancora maggiore, gli ETF settoriali sull’healthcare (come IXJ, PPH, VHT, XBI menzionati in 5) rappresentano un’alternativa all’investimento in singole azioni, riducendo il rischio specifico legato a una singola azienda.
- Prospettive a Lungo Termine del Settore
Nonostante le sfide a breve e medio termine (pressioni sui prezzi, scadenze brevettuali, rischi normativi), le prospettive a lungo termine per il settore farmaceutico rimangono positive. Fattori strutturali come l’invecchiamento della popolazione a livello globale, la crescente prevalenza di malattie croniche e l’inesorabile progresso scientifico e tecnologico (in particolare l’impatto dell’AI e della genomica sulla scoperta di farmaci 1) continueranno a sostenere la domanda di cure sanitarie innovative e, di conseguenza, la crescita del settore nel suo complesso.
- Conclusioni
Il 2025 si profila come un anno di grande fermento e potenziale trasformazione per l’industria farmaceutica. Le dinamiche innescate dal successo dei farmaci GLP-1, le strategie M&A guidate dalla necessità di affrontare il “patent cliff” e l’integrazione sempre più profonda dell’intelligenza artificiale nei processi di R&S sono i temi dominanti che gli investitori dovranno monitorare attentamente. La selezione dei titoli richiede un’analisi rigorosa che vada oltre le tendenze del momento, valutando attentamente i fondamentali finanziari di ciascuna azienda, la solidità e il potenziale innovativo della sua pipeline, la sua posizione competitiva e i rischi specifici che deve affrontare. Navigare con successo questo settore complesso ma ricco di opportunità richiede un approccio informato, paziente e consapevole dei rischi intrinseci.
Disclaimer: Le informazioni contenute in questo report sono fornite a solo scopo informativo e si basano su dati e analisi disponibili pubblicamente alla data di redazione. Non costituiscono in alcun modo una raccomandazione di investimento o una consulenza finanziaria personalizzata. Ogni decisione di investimento dovrebbe essere presa solo dopo un’attenta valutazione della propria situazione finanziaria, dei propri obiettivi e della propria tolleranza al rischio, preferibilmente con il supporto di un consulente finanziario qualificato.
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