Azioni Leonardo Analisi Tecnica, Previsioni Target Price, Dati Finanziari

Conviene comprare azioni Leonardo? Prendiamo oggi in esame le azioni Leonardo, al fine di vedere se conviene investire in questa che è la più importante azienda tecnologica italiana e che ultimamente sta facendo molto parlare di sè, specialmente alla Borsa italiana, dove vede le suo quotazioni in lento ma costante aumento, cosa sta succedendo a questa industria italiana di armi e spazio di proprietà dello Stato Italiano ma quotata in borsa e di alto valore aggiunto?.

Ma chi è Leonardo? Indagando, scopriremo che si tratta di una realtà societaria ben conosciuta.

Da Finmeccanica a Leonardo

Leonardo è una società operativa in diversi settori il cui CEO dal 2023 è Roberto Cingolani e si occupa di: difesa, sicurezza, spazio, aeronautica e molto altro.
Lo Stato italiano è il principale azionista, con circa il 30% delle quote societarie.
Quando parliamo di Leonardo, dobbiamo ricordare Finmeccanica: da Aprile 2016, Leonardo è il nome sotto il quale è confluita una società a molti ben conosciuta, Finmeccanica per l’ appunto. Per essere precisi, è dal Gennaio 2017 che parte di Finmeccanica ha provveduto a modificare la propria denominazione sociale.
Leonardo opera, come detto, in moltissimi settori di rilievo: elicotteri, sistemi elettronici per il comparto aero/spaziale, sistemi della difesa e sicurezza etc.

Le azioni della società sono quotate al FTSE MIB della Borsa di Milano

Quotazione azioni LEONARDO (LDO.MI ) in tempo reale

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Novità importanti:

Il Governo ha dato il via libera a BlackRock per superare la soglia del 3% di partecipazione azionaria in Leonardo S.p.A., storica azienda del settore difesa e aerospaziale, precedentemente nota come Finmeccanica. Nonostante questo incremento di quote, le azioni detenute oltre il 3% non conferiscono a BlackRock il diritto di voto nelle assemblee societarie, limitando così la sua influenza diretta sulle decisioni aziendali.

Leonardo S.p.A., con diverse sedi in Italia, tra cui Vergiate e Venegono Superiore nel Varesotto, è una realtà strategica per il Paese, di cui il Governo, tramite il Ministero dell’Economia, rimane l’azionista di maggioranza con una quota del 30,2%. La decisione di permettere a BlackRock, il più grande fondo di gestione patrimoniale del mondo con un portafoglio di circa 10.000 miliardi di dollari, di ampliare la propria partecipazione, segna una significativa variazione nella compagine azionaria dell’azienda. Tuttavia, il controllo pubblico su Leonardo resta saldamente nelle mani del Governo, che continua a rivestire un ruolo centrale nella gestione della società.

Target price Previsto delle Azioni Leonardo ( per aggiornamenti guardare lo schema qui sopra) 

  • Target price previsto più alto per le azioni Leonardo: 30 euro l’una
  • Target price più basso per le azioni Leonardo: 16 euro l’una

Leonardo: una società strategica del nostro paese con sedi in UK e USA

Considerando alcuni semplici dati, ci accorgiamo di come Leonardo sia una società strategica per il sistema Italia, proprio in considerazione dei settori strategici in cui opera.

Nel comparto aeronautico, Leonardo è impegnato nella produzione di velivoli civili e velivoli militari, ed ovviamente nel potenziamento della tecnologia di questi velivoli.

Da quando Putin ha invaso la Ucraina, un paese europeo tutti gli stati si sono detti pronti ad investire miliardi di euro in armamenti, riarmandosi per cercare la sicurezza. per questo motivo le azioni Leonardo sono da considerarsi un value investing. Fino a quando? Difficile dirlo, ma questo titolo, visto i prodotti che ha nel listino e quelli in studio può arrivare anche a 20 euro per azioni o forse di più, nei mesi successivi.  Questo anche se la guerra dovesse finire seduta stante.

La guerra in Ucraina cambia la visione strategica di questa azienda

Il 3 Marzo 2025, il Governo Tedesco decide un investimento di 200 miliardi in 10 anni per rinnovare il parco difesa . Le azioni Leonardo crescono del 17% in unsolo giorno.

Leonardo ha un enorme potenziale e il prezzo per azioni che per mesi è stato sui 6 euro ad azione era – a detta di tutti gli analisti – molto basso. Questo perchè questa industria vive degli investimenti degli stati sugli armamenti ed ultimamente tutti gli stati seguivano una politica di tagli.

Da quando Putin ha invaso la Ucraina, un paese europeo tutti gli stati si sono detti pronti ad investire miliardi di euro in armamenti, riarmandosi per cercare la sicurezza. per questo motivo le azioni Leonardo sono da considerarsi un value investing. Fino a quando? Difficile dirlo, ma questo titolo, visto i prodotti che ha nel listino e quelli in studio può arrivare anche a 20 euro per azioni o forse di più, nei mesi successivi.  Questo anche se la guerra dovesse finire seduta stante.

TRUMP vuole che le nazioni europee rispettino gli accordi della spesa militare al 2%

Altro fondamentale nodo per il futuro industriale di Leonardo , sono gli accordi firmati dagli Stati facenti parte della NATO che dovrebbero portare la spesa per la difesa al 2% del PIL che nessuno rispetta se non l’america. Per esempio l’Italia spende oggi il 1,5% del PIL e il margine per aumentare queste spese è quindi notevole, ma le altre nazioni non sono messe meglio questo a tutto favore della industria bellica europea di cui Leonardo è un attore protagonista. 

PIANO INDUSTRIALE PER IL 2025

Nella presentazione del Piano Industriale fino al 2028, l’Amministratore Delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha sottolineato il tema della “pace che va difesa” in un contesto di scenari sempre più conflittuali.

Cingolani ha affrontato l’aumento delle spese militari, prevedendo un aumento del 4,5% entro il 2028 tra i paesi membri europei della NATO, e ha sottolineato i profondi cambiamenti nella guerra testimoniati nei recenti conflitti, citando concetti come l’interoperabilità multidominio, il comando e controllo distribuiti, l’architettura del “sistema di sistemi”, e sistemi autonomi.

Leonardo si posiziona in prima linea in questi cambiamenti, con un portafoglio che comprende tecnologie abilitanti come il continuum digitale, il cloud computing, le comunicazioni resilienti a banda larga, i satelliti, i sensori e l’intelligenza artificiale, che funge da elemento orchestrante.

I pilastri strategici del Piano Industriale si concentrano sul rafforzamento del core business e sull’innovazione e digitalizzazione di processi e prodotti. Il primo implica la razionalizzazione dei portafogli di prodotti, la formazione di partnership e alleanze.

Cingolani ha confermato le trattative in corso con Fincantieri per una cooperazione nel settore sottomarino ma ha smentito qualsiasi trattativa riguardante la presunta acquisizione di IDV. Per quanto riguarda innovazione e digitalizzazione, l’azienda mira a concentrare la spesa in ricerca e sviluppo su tecnologie altamente innovative, passando a un ambiente interdivisionale e multidominio alimentato dal “continuum digitale”.

Gli ambiziosi obiettivi economici e finanziari includono un obiettivo di 22,6 miliardi di euro di ordini totali entro il 2028, il raddoppio del flusso di cassa a 1,35 miliardi di euro e un portafoglio prodotti che raggiunga i 50,9 miliardi di euro. In particolare, Cingolani ha sottolineato che entro la fine del piano il 70% degli ordini riguarderà prodotti proprietari, in sostanziale aumento rispetto all’attuale 30%, con ricavi e redditività attesi in significativa crescita.

Risorse Utili:

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.