Azioni Leonardo: Tenere o Vendere? Analisi

Andamento azioni Leonardo: negli ultimi giorni, il titolo di Leonardo S.p.A. (LDO‑MI) ha mostrato una certa volatilità. Secondo dati aggiornati, ieri il titolo ha registrato un calo dell’circa 10 % , mentre oggi è rimbalzato con un guadagno di circa 3–4 %, in linea con un recupero mattutino testimoniato da fonti del mercato. Questo comportamento suggerisce una fase di presa di profitto seguita da un rimbalzo, un fenomeno tipico in azioni difensive seguite dagli investitori a breve termine.


2. Possibile pace in Ucraina e impatto sul sentiment verso le azioni di difesa

Il possibile avvio di negoziati di pace in Ucraina potrebbe allentare le tensioni geopolitiche e influire negativamente sul sentiment degli investitori nei confronti delle aziende del settore difesa. Sembrerebbe che in molti stiano sfruttando il calo di ieri come opportunità per vendere. Tuttavia, Leonardo non dipende esclusivamente dal conflitto russo-ucraino: gran parte della sua attività è legata a commesse italiane di lungo termine, meno suscettibili a shock geopolitici temporanei.


3. Commesse con esercito e aviazione italiana fino al 2035

Leonardo ha una solida base domestica: è coinvolta in importanti programmi industriali destinati all’Esercito e all’Aeronautica Militare italiani almeno fino al 2035. Fra questi:

  • GCAP (Global Combat Air Programme): Leonardo è partner strategico nello sviluppo del nuovo caccia di sesta generazione con Italia, Regno Unito e Giappone. Il programma prevede investimenti per circa €40 miliardi entro il 2035, con circa 300 aeromobili previsti dopo il 2035 .
  • LRMV (Leonardo–Rheinmetall Military Vehicles): joint venture per realizzare nuovi carri armati per l’Esercito Italiano, con produzione italiana garantita fino a 2040 .
  • AW249 Fenice: elicottero d’attacco per l’Esercito Italiano, con 48 unità destinate tra il 2027 e il 2035 per circa €2,7 miliardi .

Questi impegni riflettono una pipeline solida che assicura entrate e stabilità indipendentemente dall’evoluzione del conflitto in Ucraina.


4. Esportazioni verso Israele e Ucraina: limitate

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, Leonardo ha un’esposizione relativamente contenuta verso Israele e Ucraina:

  • Israele: secondo fonti, nel 2024 Leonardo ha venduto velivoli addestratori M‑346 per un controvalore di circa €7 milioni .
  • Ucraina: le esportazioni sono state minime, per lo più costituite da pochi missili antiaerei — praticamente irrilevanti rispetto allo sviluppo industriale complessivo.

Quindi eventuali tensioni o tregue in quelle regioni hanno un impatto marginale sul grosso del business di Leonardo.


5. Analisi tecnica e fondamentale delle azioni Leonardo

Analisi fondamentale

  • Leonardo ha uno stake pubblico rilevante (~30 %) attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
  • Settore difesa rappresenta mediamente 75–83 % del suo fatturato .
  • Piano industriale 2025‑2029 prevede un significativo incremento di entrate: ordini cumulati per €105‑118 miliardi, ricavi a €24 miliardi entro il 2029, EBIT e FCF in forte crescita .
  • Annunciata anche una costellazione satellitare (18 militari + 20 civili), con un investimento di circa €1,35 miliardi, sostenuto da Ministero Difesa e risorse proprie .

Analisi tecnica

  • Momentum positivo: prezzo attuale attorno a €47,80, superiore alla media mobile a 200 giorni (+22 %) .
  • Valutazione: P/E circa 23,3.
  • Prezzo target medio stimato tra €55 e €56, con up‑side potenziale tra 14 % e 16 %
  • Jefferies ha recentemente alzato il target da €55 a €58.

6. Raccomandazioni e target price da banche e finanziarie

Ecco una panoramica delle valutazioni recenti:

FonteTarget Price (€)PosizioneUpside circa
Media di 4 analisti56,30Strong Buy (3 Buy, 1 Hold)~14 % (TipRanks)
Investing.com (15 analisti)53,99~16,5 % (Investing.com)
Stockopedia55,00Consensus Buy~15 % (Stockopedia)
Jefferies58,00 (aggiornato)— (marketwatch.com)

L’unanimità è sorprendente: raccomandazione Buy / Strong Buy, con target tra €54 e 58.


7. Conclusioni: tenere o vendere?

Se hai già azioni Leonardo in portafoglio, la raccomandazione è chiara: tenere (hold). I motivi:

  • Pipeline solida e diversificata, con programmi fino al 2035 in Italia.
  • Espansione nel settore spaziale e digitale (costellazione satellitare, GCAP, nuovi LRMV).
  • Forte sostegno pubblico e ridotta dipendenza da mercati volatili/interventi internazionali.
  • Analisi tecnica positiva, con momentum e valutazione ancora ragionevole.
  • Consenso unanime da parte degli analisti per un up‑side del 14‑16 % nel prossimo anno.

Solo vendere se hai obiettivi di breve termine, scadenze urgenti o una bassa tolleranza alla volatilità. Ma se sei un investitore con orizzonte medio‑lungo e credi nel settore difesa e aerospace, Leonardo ha ancora margini di crescita interessanti. In linea con il tuo spirito da economista, pragmatica e amante dei fondamentali, Leonardo va tenuta… con intelligenza e occhio ai risultati trimestrali futuri, ovviamente.

Capitolo 8 — La “bolla blu”: cosa mette a bordo Leonardo sulle nuove navi italiane (e non solo)

La nuova generazione della Marina Militare italiana è nata con un principio chiaro: integrare sensori e armi su un’architettura aperta in grado di fare difesa aerea, antisuperficie e antisommergibile nello stesso ciclo d’ingaggio. Il cuore digitale è il SADOC Mk4, Combat Management System di Leonardo: console tattiche “large screen”, elaborazione distribuita remota, cybersecurity by-design e tempi di decisione ridotti grazie ad HMI evolute. È già operativo su PPA, LSS, LHD Trieste e sarà la spina dorsale delle nuove FREMM “EVO”.

Sul fronte radar, la famiglia Kronos domina la scena. Il Kronos Dual Band (DBR) combina C-band (Kronos Quad, 4 facce fisse) e X-band (Kronos StarFire, 4 facce fisse): una soluzione AESA all-solid-state con architettura scalabile che consente scoperta, tracking e guida d’ingaggio (inclusa la difesa contro minacce balistiche) in tempi di inizializzazione molto rapidi. In mare ha dato prova di capacità di track precoce e continuo di missili balistici e di condivisione real-time via data-link.

Sulle piattaforme:

  • PPA/Thaon di Revel: DBR di serie nelle versioni più equipaggiate, sensoristica elettro-ottica, suite EW, sonar trainati ATAS e anti-siluro Black Snake, predisposizione per Aster 30 B1NT e missili antinave Teseo Mk2/E EVO (strike terrestre incluso).
  • LHD Trieste: combinazione Kronos Dual Band + Kronos Power Shield (L-band) per early warning di lungo raggio, NA-30S Mk2 per il controllo del fuoco, SADOC Mk4 come C2, integrazione con sistemi EW e contromisure.
  • FREMM “ASW-enhanced” e futura FREMM EVO: ritorno alla filosofia “sensor overmatch”, con SADOC 4 cyber-resiliente, capacità UxV native e passaggio dal radar rotante a facce fisse DBR per prestazioni AAW superiori.

Sul lato antisiluro la novità è la Black Snake: una towed array passiva ultraleggera che risolve l’ambiguità sinistra/destra con metodo brevettato, classificando e localizzando il threat senza manovre pericolose della nave.

Perché conta per l’investitore: il cluster “naval combat systems” di Leonardo si muove su una curva di domanda crescente (difesa aerea e ABM in primis), con soluzioni modulari replicabili su refit e nuove costruzioni: software prima che ferro. Questo protegge margini e backlog.


Capitolo 9 — Cannoni e munizioni: dall’iconico 76 al 127 “Vulcano”, fino alle torrette leggere

La linea OTO resta un asset industriale di riconoscibilità mondiale. Due i “pilastri”:

  • OTO 76/62 Super Rapid / STRALES: medio calibro universale con munizioni DART guidate per minacce veloci (inclusi ASM manovranti). Scelto, tra gli altri, dalla Polonia per le fregate Miecznik.
  • OTO 127/64 LW – VULCANO: la soluzione 5″ top-tier con munizionamento VULCANO a lungo raggio (kit guidati INS/GPS e seekers), ormai standard su nuove unità europee (Spagna F-110, Olanda LCF). Il “pacchetto” integra anche il sistema di movimentazione e selezione automatica colpi.

Per la difesa ravvicinata, la famiglia Marlin (30/40 mm) e le RCWS Hitrole coprono le esigenze AAW/ASuW leggere. Il Marlin 40 (40L70, dual-feed, programmabili, ILOS) si integra nativamente con i CMS e ha già contratti export (Indonesia).

Nuove armi leggere multi-dominio: Leonardo ha svelato la X-Gun 30×173 mm (primo cliente internazionale annunciato) e una roadmap che estende l’offerta dal 20 al 155 mm, includendo un Gatling 20 mm e il futuro Blaze 30×113 mm. Tradotto: più “mix” di prodotto per navi, veicoli e difesa aerea SHORAD.


Capitolo 10 — “Cento acciaio, cento software”: i sistemi C2 e la sicurezza digitale a bordo di carri, blindati e navi

Il vantaggio competitivo oggi passa dal software. Per l’Esercito, Leonardo è prime nel programma Forza NEC (Network Enabled Capability) con il sistema SICCONA: Battle Management che digitalizza il “battlespace” e collega squadra-plotone-compagnia-reggimento in un’unica maglia C4I, con moduli di Command & Control & Navigation e integrazione veicolo (C2D/N EVO).

Su piattaforme terrestri evolute (Ariete C2, Freccia, Centauro II) la rete è completata da radio SDR SWave, intercom digitali, IFF di ultima generazione e pacchetti EW/cyber che permettono resilienza contro jamming e spoofing. È una logica NGVA-compliant che consente retrofit e riuso.

In ambiente navale/air, il SADOC 4 porta concetti analoghi: virtualizzazione del CMS, gestione di unmanned (UAV/USV/UUV) e hardening cyber-resiliente. In esercitazioni NATO come Formidable Shield 2025, l’architettura ha integrato sensori e data-link per la cooperazione ABM in tempo reale.


Capitolo 11 — Ariete C2: cosa cambia davvero (e perché interessa anche alla Borsa)

Il programma Ariete C2 è la risposta ponte dell’Esercito in attesa del futuro MBT. CIO (Iveco–Oto Melara / Leonardo) ha avviato la produzione: 90 carri in aggiornamento con opzione per ulteriori 35 (contratto ~€848,8 mln, 2023–2030). Le prime consegne sono del 18 luglio 2025.

Le novità chiave:

  • Powerpack fino a 1.500 hp, trasmissione aggiornata, cingoli più larghi: mobilità e coppia migliorate.
  • FCS di nuova generazione Leonardo con ATTILA-D panoramico comandante e LOTHAR-SD per il cannoniere (termo ottiche 3ª gen, calcolatore balistico nuovo, servo-elettrici).
  • C2/C4I: integrazione nel network SICCONA / C2D-N EVO con radio SWave SDR.

Perché rilevante per l’investitore: il programma è capex-legato al Paese e dà visibilità pluriennale ai ricavi “Land”, con spillover su torrette (Hitfact) e ottiche. La scarpa software (C2, sensori) incrementa la componente a margine più alto.


Capitolo 12 — Missili per aerei: cosa integrano Typhoon e F-35 italiani

Leonardo non “fabbrica” in prima persona i principali AAM/ASM (è però azionista al 25% di MBDA), ma integra sensori/radar/avionica e sistemi di difesa che abilitano l’impiego di un ampio ventaglio d’armamenti.

Eurofighter Typhoon (Aeronautica Militare)

  • BVR: Meteor operativo (OT&E e live-fire 2025; impiego in missioni NATO).
  • MR/Short: AMRAAM e IRIS-T (standard integrazione).
  • Strike: integrazione Storm Shadow per attacchi stand-off aria-superficie.
  • A/G di precisione: addestramento con GBU-48 EGBU-16 e pod Litening V in missioni “swing-role”.

F-35A/B italiani (FACO Cameri – Leonardo/Lockheed Martin)

  • AAM: nel 2025 gli USA hanno approvato la vendita a Roma di 30 AIM-120D-3 e 40 AIM-120C-8; sul corto raggio è stata approvata la fornitura di AIM-9X Block II+.
  • A/G: il portafoglio include kit JDAM, Paveway e SDB, con evoluzioni Block 4 in pipeline (integrazioni progressive in base a pacchetti software). (Nota: le scelte d’acquisto specifiche dell’Italia evolvono con i lotti e gli stanziamenti).

Autoprotezione/EW made by Leonardo

  • BriteCloud: Expendable Active Decoy (DRFM) testato con RAF e Aeronautica italiana, raccomandato dall’ANG USA; disponibile in formati 55/218 e declinato anche per trasporti (55-T). Aumenta la sopravvivenza in scenari SAM avanzati.

Capitolo 13 — Eurofighter e F-35 “made in Italy”: cosa fa Leonardo e dove stanno i next step

Eurofighter
Roma ha avviato il piano per 24 nuovi Typhoon (spesa stimata €7,5 mld su 11 anni) a rimpiazzo di tranche più anziane e Tornado, con Leonardo prime contractor nazionale. L’ordine si inserisce in un quadro NATO di riarmo e transizione verso il programma GCAP.

F-35
Il sito FACO/MRO&U di Cameri (Novara), gestito con Lockheed Martin, è l’unico hub europeo per assemblaggio (anche per clienti esteri) e manutenzione pesante. Nel marzo 2025 è stato indotto il primo F-35A USAFE per depot maintenance; nel 2025 Lockheed ha indicato un +25 a/c al programma italiano “da costruire a Cameri”. Cameri può anche produrre ali complete per linee USA.

Domanda estera: più paesi UE valutano l’assemblaggio in Italia per i lotti successivi (es. Belgio per tranche aggiuntive). L’ecosistema F-35 in Italia si amplia anche con il progetto del primo centro addestramento piloti extra-USA in Sicilia.

Perché rilevante per l’investitore: l’aeronautica ha visibilità pluriennale su produzione e servizi (MRO, training) e moltiplica i ricavi a margine (supporto, parti, retrofit). È tipicamente anticiclica rispetto a shock su singole aree geografiche.


Capitolo 14 — Export navale: dove vanno i cannoni e i sensori italiani

Il brand OTO/Leonardo resta default choice in vari programmi europei:

  • Spagna F-110: selezionato il 127/64 LW – VULCANO.
  • Paesi Bassi LCF: sostituzione del 127 con il 127/64 LW.
  • Polonia Miecznik: 76/62 SR STRALES.

Nel Golfo, negli EAU (programma Falaj 3) Leonardo fornisce CMS Athena C Mk2, Kronos Naval High Power, NA-30S Mk2 e suite di designazione — esempio concreto di “pacchetto” end-to-end (sensori, fuoco, C2).


Capitolo 15 — “Difesa intelligente”: perché l’impronta software di Leonardo è un moltiplicatore

Due trend proteggono i multipli dell’equity nel tempo:

  1. Software-defined everything: CMS virtualizzati, C2D/N EVO, SICCONA, sensor fusion multi-banda, AI nell’elaborazione;
  2. Interoperabilità NATO: standard M-series, data-link, gestione UxV.

Esercitazioni come Formidable Shield 2025 hanno messo in vetrina questa integrazione: il DBR di Leonardo ha tracciato minacce balistiche in pochi secondi dal lancio e il SADOC 4 ha orchestrato l’ingaggio in architetture federate.


azioni leonardo tenere o vendere?

Conclusioni operative (per chi ha già le azioni in portafoglio)

Questi capitoli tecnici servono a leggere “dove” Leonardo guadagna resilienza:

  • Naval combat systems e radar ABM: spesa in crescita, contratti multi-anno, replicabilità export.
  • Land C2 + ottiche + upgrade Ariete C2: flussi domestici protetti e ricadute su torrette/munizioni.
  • Aeronautica (Typhoon + F-35): backlog visibile e service (MRO, training) che tende a stabilizzare i margini.

In un’ottica long-term, questa “colonna software & sistemi” riduce la dipendenza da singoli teatri (es. Ucraina) e trasforma l’azienda in system integrator a maggiore qualità degli utili. Per chi possiede già il titolo, questi contenuti rafforzano la tesi “hold/accumula su debolezza” del pezzo principale.


Fonti principali (selezione)

  • CMS SADOC Mk4 su PPA/LSS/LHD/FREMM EVO; integrazione UxV e architettura cyber-resiliente.
  • Kronos Dual Band, StarFire, Power Shield, dimostrazioni ABM.
  • PPA / Trieste: suite sensori/armi e sonar Black Snake/ATAS.
  • 127/64 LW – VULCANO, 76/62 STRALES, Marlin 40 e export (Spagna, Olanda, Polonia, Indonesia).
  • Forza NEC / SICCONA / C2D-N EVO su veicoli terrestri.
  • Ariete C2: contratto, consegne 2025, FCS Leonardo (ATTILA-D/LOTHAR-SD), powerpack.
  • Typhoon (Meteor, AMRAAM/IRIS-T, Storm Shadow, A/G): operational testing e missioni.
  • F-35 in Italia: FACO/MRO&U Cameri, primo USAFE in manutenzione, ampliamento numero velivoli.
  • AIM-120D-3 / C-8 e AIM-9X: notifiche DSCA per l’Italia.
  • Falaj 3 (EAU): CMS Athena C Mk2, Kronos NV HP, NA-30S Mk2.

Riferimenti (link esterni consultati)

  1. Andamento titoli nelle ultime sedute e volumi: Stockopedia, Etoro, Investing.com (marketwatch.com, Leonardo)
  2. Rimbalzo di oggi (+3–4 %): analisi Marketscreener/Reuter (MarketScreener)
  3. Mega programmi (GCAP, LRMV, AW249): piani industriali, Wikipedia, comunicati Leonardo (Wikipedia)
  4. Esportazioni limitate a Israele/Ucraina: Wikipedia articolo 2024 (Wikipedia)
  5. Analisi fondamentale e piani industriali: report industriale, articoli WSJ (Leonardo, Wall Street Journal, Morningstar)
  6. Analisi tecnica (P/E, momentum): Stockopedia (Stockopedia)
  7. Target price e rating analisti: TipRanks, Investing.com, Jefferies reportage (TipRanks)

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.