BTP VALORE MAGGIO 2024: Conviene Comprarli? Recensione e Confronto

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la quarta emissione del BTP Valore, prevista da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio, salvo chiusura anticipata.

Questa emissione speciale offre ai nuovi e piccoli investitori l’opportunità di investire nel BTP Valore, uno strumento finanziario popolare. Il titolo, della durata di sei anni, offre cedole trimestrali con rendimenti prefissati e progressivamente crescenti secondo un meccanismo “step-up” di 3+3 anni. Un ulteriore bonus finale dello 0,8% è offerto a chi acquista durante il periodo di emissione e detiene il titolo fino alla scadenza. Gli investitori possono iniziare con un minimo di 1.000€, certi che l’importo richiesto verrà interamente sottoscritto.

L’obbligazione viene acquistata al valore nominale (100% del valore nominale) e non prevede commissioni durante il periodo di emissione. L’acquisto è riservato ai piccoli investitori che possono usufruire dei servizi di home banking se abilitati al trading online, oppure tramite la banca o l’ufficio postale locale presso il quale sono titolari di un conto con deposito titoli.

Venerdì 3 maggio verrà diffuso il comunicato ufficiale relativo al BTP Valore, comprensivo dei tassi minimi garantiti per il primo triennio e quelli successivi. Il bond beneficia di un’aliquota ridotta del 12,5% su cedole e premi fedeltà, esenzione dalla successione e non sarà conteggiato nel calcolo dell’ISEE fino a 50.000 euro in attuazione della legge di bilancio 2024.

Gli investitori sono liberi di vendere l’obbligazione in tutto o in parte prima della sua scadenza alle condizioni di mercato.

L’emissione avverrà tramite la piattaforma MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) attraverso due banche dealer: Intesa Sanpaolo SpA e UniCredit SpA.

BTP Italia Maggio 2024: Domande & Risposte:

Numero  Domande  Risposte
1  Cosa sono i BTP Valore Titoli di Stato dedicati a piccoli risparmiatori
2  Durata   6 anni
3  Tassi minimi  3 anni verranno pubblicati venerdì 3 maggio ( dovrebbero essere sul 3% annuo) 
4  Pagamento delle cedole  Ogni 3 mesi con rendimenti prefissati e crescenti
5  Lotto minimo acquistabile  1.000 euro.
6  Premio finale extra  Va a chi compra i BTP Valore e li tiene per tutti i 6 anni, è pari al 0,8% dell’importo nominale
7  Tassazione  Agevolata, alla fonte ( non va dichiarata nell’Irpef) , del 12,5%
8   Data collocamento  Dal 6 al 10 Maggio 2024
9  Dove acquistare  Tramite il proprio conto titoli o sportelli Unicredit ed Intesa Sanpaolo
10   Conviene comprare i BTP Valore?   Vai all’approfondimento più in basso in questa pagina

 

Tasso di interesse

Il BTP Valore di maggio 2024 è un’obbligazione italiana con alcune caratteristiche interessanti per gli investitori:

Cedole crescenti e premio fedeltà:

  • Primo triennio: Tasso minimo garantito del 3,35% annuo.
  • Secondo triennio: Tasso minimo garantito del 3,90% annuo.
  • Premio fedeltà: Se il titolo viene acquistato in emissione e detenuto fino alla scadenza, è previsto un premio fedeltà finale dello 0,8%.
  • Cedole trimestrali: Le cedole verranno pagate ogni tre mesi, a differenza della maggior parte dei BTP che le pagano ogni sei mesi. Questo significa che si riceveranno interessi più frequentemente.

Rendimento netto:

  • Il rendimento netto del BTP Valore di maggio 2024, considerando il premio fedeltà e le tasse (12,5% sulle rendite da titoli di stato), si aggira attorno al 3,29% annuo.

Dettaglio emissione:

  • Data emissione: 6 maggio 2024
  • Scadenza: 6 maggio 2030
  • Durata: 6 anni
  • Codice ISIN: IT0005594491

Dove comprare il BTP Valore:

  • Il BTP Valore può essere acquistato presso:
    • Banche: sia online che presso le filiali.
    • Sim: Società di intermediazione mobiliare.
    • Borsa Italiana: attraverso un broker.

Conviene comprare il BTP Valore?

La convenienza di investire nel BTP Valore di maggio 2024 dipende da diversi fattori, tra cui:

  • L’andamento dell’inflazione: Se l’inflazione aumenta, il rendimento reale del BTP potrebbe essere inferiore alle aspettative.
  • Il rischio di credito: Il BTP Valore è un titolo emesso dal governo italiano, quindi il suo rendimento è legato all’andamento dell’economia italiana. Se il rischio di credito dell’Italia dovesse aumentare, il valore del BTP potrebbe scendere.
  • Le proprie esigenze di investimento: Il BTP Valore ha una durata di 6 anni, quindi è un investimento adatto a chi ha un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

Conviene comprare BTP Valore? 

Questo dipende dal profilo di investimento di ogni piccolo investitore, dai suoi obiettivi, dalla grandezza del suo portafoglio titoli, nonchè dal periodo di tempo in cui vuole impegnare il proprio denaro. Il rendimento sarà basso: ormai l’inflazione è scesa e il rendimento non potrà certo essere molto alto, in teoria dovrebbe aggirarsi sul 3% lordo annuo garantito.

Quindi già possiamo mettere questo BTP Valore all’interno della sezione “Investimenti sicuri ma con basso reddito“.

Questo non significa che non sia un buon investimento, se ad esempio ho un portafoglio titoli di 100.000 euro, per stare sicuro potrei investirne cira 30-40.000 in obbligazioni garantite dallo Stato, almeno so che nonostante tutto quel 30/40% del mio capitale è al sicuro e garantito.  

Altro discorso è se ho un portafoglio titoli molto esiguo e speculativo. 

In quel caso, il BTP Valore potrebbe non essere la scelta migliore per diversi motivi.

In primo luogo, il premio fedeltà associato a questo tipo di obbligazione potrebbe incoraggiare gli investitori a mantenerla fino alla scadenza, rendendola meno liquida. Inoltre, in un mercato efficiente, il rendimento del BTP Valore si allineerà a quello di altre obbligazioni esistenti con scadenze simili, il che potrebbe renderlo un’opzione di investimento meno attraente.

Pertanto, chi è alla ricerca di un investimento più liquido ed economico potrebbe prendere in considerazione la scelta di altre tipologie di titoli.

Inoltre, c’è un evidente sforzo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) italiano per rimpatriare il debito pubblico per compensare la mancanza di acquisti da parte della Banca Centrale Europea e di alcuni investitori istituzionali. In particolare, la quota di debito pubblico detenuta dagli investitori nazionali è aumentata da 259,4 miliardi a 382,6 miliardi nell’ultimo anno, segnando un aumento del 47,50% in soli 12 mesi, come rilevato dalla Banca d’Italia.

Questa impennata solleva preoccupazioni sulla possibilità di un’imposta patrimoniale sui BTP. Dato che l’Italia è uno dei paesi più indebitati in Europa, secondo solo alla Grecia, si consiglia cautela quando si investe in obbligazioni italiane, indipendentemente dalle loro caratteristiche tecniche.

La convenienza di investire nel BTP Valore di maggio 2024 dipende da diversi fattori, tra cui:

  • L’andamento dell’inflazione: Se l’inflazione aumenta, il rendimento reale del BTP potrebbe essere inferiore alle aspettative.
  • Il rischio di credito: Il BTP Valore è un titolo emesso dal governo italiano, quindi il suo rendimento è legato all’andamento dell’economia italiana. Se il rischio di credito dell’Italia dovesse aumentare, il valore del BTP potrebbe scendere.
  • Le proprie esigenze di investimento: Il BTP Valore ha una durata di 6 anni, quindi è un investimento adatto a chi ha un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.
BTP VALORE MAGGIO 2024: Conviene Comprarli? Recensione e Confronto
BTP VALORE MAGGIO 2024: Conviene Comprarli? Recensione e Confronto

Confronto con altri BTP

I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono titoli di Stato italiani emessi per finanziare il debito pubblico, rivolti a diverse tipologie di investitori con caratteristiche e rendimenti diversi.

Tra le tipologie principali figurano i tradizionali BTP a tasso fisso, il BTP Italia, il BTP Futura, il BTP Green e il BTP Valore di recente introduzione. I BTP a tasso fisso, i più tradizionali, hanno una durata compresa tra 3 e 50 anni, offrono pagamenti semestrali di interessi fissi in base al valore nominale del titolo e vengono rimborsati al 100% del valore nominale alla scadenza.

Il loro rendimento è influenzato dal tasso di interesse all’emissione e dai prezzi di mercato, che fluttuano in base alle dinamiche della domanda e dell’offerta.

I BTP Italia sono indicizzati all’inflazione italiana, hanno scadenze comprese tra 5 e 8 anni e presentano una cedola semestrale che combina un tasso minimo garantito più il tasso di inflazione registrato in Italia, oltre ad un premio fedeltà per gli investitori che detengono il titolo fino alla scadenza .

I BTP Futura, rivolti ai singoli risparmiatori, hanno scadenze da 8 a 16 anni, offrono cedole semestrali crescenti nel tempo a partire da un tasso garantito e incrementano ogni due anni, compreso un premio fedeltà legato al PIL italiano per la durata pluriennale. titolari.

I BTP Green bond, legati alla sostenibilità ambientale, hanno una durata variabile dai 5 ai 30 anni, prevedono cedole semestrali fisse e finanziano progetti green governativi alla scadenza.

Concludendo i BTP non sono un cattivo investimen to anche se a parità di rendimenti preferiamo di gran lunga i Buoni Postali, molto più monetizabili e senza spese. 

per quanto riguarda invece i rendimenti questi ultimi avranno rendimento molto meno interessanti dei primi, quindi meglio andare su strumenti finanziari più rischiosi ma molto più appaganti come le azioni, ma questa è solo la Nostra opinione. 

Confronto tra BTP, Conti Deposito, Buoni Fruttiferi Postali e BOT

Strumento Rendimento lordo annuo indicativo1 Rischio emittente Fiscalità Liquidità Durata
BTP 3,5-5% Basso (è garantito dallo Stato italiano) 12,5%2 Media-bassa (vendita sul mercato secondario) Variabile (da 3 a 30 anni)
Conto Deposito 0,5-3% Basso (rischio di default della banca emittente) 26%3 Alta Variabile (a vista o vincolata)
Buoni Fruttiferi Postali 3,0%4 Basso (è garantito dallo Stato italiano) 12,5%2 Media-bassa (redimibili presso Poste Italiane) Variabile (da 4 a 20 anni)
BOT 3,8-4% Basso (è garantito dallo Stato italiano) 12,5%2 Alta (elevata cedola secca alla scadenza) Breve (da 3 a 12 mesi)

 

Note:

1 Rendimenti indicativi a data 15 aprile 2024. I rendimenti effettivi possono variare in base al titolo specifico e alle condizioni di mercato. 2 Imposta sostitutiva applicata sugli interessi. 3 Aliquota IRPEF applicata sugli interessi. 4 Rendimento annuo lordo per il Buono Fruttifero Postale decennale emesso il 1° aprile 2024.

Considerazioni:

  • BTP: Offrono un rendimento più elevato rispetto ai conti deposito e ai buoni fruttiferi postali, ma hanno una durata maggiore e una liquidità inferiore. Il rischio emittente è basso, in quanto garantito dallo Stato italiano.
  • Conti Deposito: Offrono un rendimento basso, ma hanno un’elevata liquidità e un rischio emittente basso (a patto di scegliere una banca solida).
  • Buoni Fruttiferi Postali: Offrono un rendimento intermedio tra conti deposito e BTP, con un rischio emittente basso e una durata variabile. La liquidità è media-bassa.
  • BOT: Offrono un rendimento elevato per un breve periodo di tempo, ma alla scadenza non viene pagata alcuna cedola. Il rischio emittente è basso e la liquidità è alta.

Scegliere lo strumento migliore per te dipende dalle tue esigenze e dal tuo profilo di rischio. Se sei in cerca di un rendimento sicuro e non hai bisogno di accedere al capitale in tempi brevi, i BTP o i buoni fruttiferi postali potrebbero essere una buona opzione. Se invece hai bisogno di maggiore liquidità e sei disposto a un rendimento più basso, un conto deposito potrebbe essere la scelta migliore. I BOT sono adatti a chi cerca un rendimento elevato per un breve periodo di tempo.

Fiscalità ed esenzione modello ISEE

Come gli altri strumenti finanziari emessi dallo Stato italiano. questi BTP godono di una agevolazione fiscale pagando solo la metà cioè 12,50% anzi che 26% sugli interessi e plusvalenze.

Poi c’è un’altra agevolazione molto interessante, che parte proprio da quest’anno.

I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono esclusi dal calcolo dell’ISEE a partire dal 1° gennaio 2024.

Questo significa che il loro valore non va più considerato ai fini della determinazione della situazione economica familiare.

La novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 234/2023) e riguarda sia i BTP detenuti direttamente dai cittadini che quelli posseduti dai componenti del nucleo familiare.

L’esclusione dei BTP dall’ISEE vale per tutti i cittadini, indipendentemente dal fatto che richiedano o meno prestazioni sociali agevolate.

Precedenti novità:

  • Inizialmente, la Legge di Bilancio 2024 prevedeva l’esclusione dall’ISEE, fino a un importo di 50.000 euro, solo di titoli di Stato e altri prodotti finanziari (non solo BTP).
  • Tuttavia, il 2 marzo 2024, il Decreto PNRR 2 ha modificato la norma, tornando ad includere i BTP nel calcolo ISEE per tutti.
  • L’8 marzo 2024, con un nuovo emendamento, i BTP sono stati nuovamente esclusi dall’ISEE, anche ai fini dell’Assegno di Inclusione.

Secondo Noi, questa nuovo regolamento che agevola le famiglie più in difficoltà finanziaria è fatto molto bene e potrebbe portare molte risorse nelle casse dello Stato.In effetti è vero che ci sono tante famiglie che hanno un ISEE basso e che hanno soldi in contanti da poter investire ma non lo fanno, perchè spaventati da non rientrare più nel modello ISEE che da comunque molte agevolazioni ad una famiglia problematica. 

Con questo sistema si avvicineranno molte più famiglie allo Stato e investiranno più volentieri. 

ATTENZIONE: il limite per escludere i BTP o altre obbligazioni è di 50.000 euro in totale, cioè tra le varie obbligazioni di Stato . 

Le accuse di pubblicità ingannevole

Effettivamente, negli ultimi mesi diverse critiche sono state rivolte alle campagne pubblicitarie sui Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), in particolare quelle relative all’emissione di maggio 2024. Le accuse riguardano la natura ingannevole dei messaggi promozionali, che, secondo alcuni, avrebbero enfatizzato eccessivamente i potenziali benefici dell’investimento, presentandolo come una sorta di “bacchetta magica” in grado di “cambiare la vita” dei risparmiatori.

Al centro delle polemiche c’è lo slogan “BTP: Cambia la tua vita“, utilizzato in spot televisivi, cartellonistica e materiale pubblicitario online. Critici sostengono che tale messaggio sia troppo generico e fuorviante, non riflettendo adeguatamente i rischi e le complessità associate all’investimento in titoli di Stato come i BTP.

Si sottolinea inoltre che la pubblicità non menzionava sufficientemente i rischi, come le potenziali fluttuazioni del mercato e il possibile andamento negativo dei tassi d’interesse. Questo, secondo gli accusatori, potrebbe aver indotto in confusione i risparmiatori meno esperti, spingendoli a investire in BTP senza la consapevolezza dei rischi reali.

Le critiche hanno portato ad alcune richieste di intervento da parte delle autorità competenti, tra cui l’Autorità per le garanzie nei mercati finanziari (Consob). La Consob ha avviato un’indagine per verificare se le campagne pubblicitarie sui BTP rispettassero le normative vigenti in materia di pubblicità finanziaria.

L’esito dell’indagine è ancora in corso, ma la vicenda ha acceso i riflettori sulla necessità di una maggiore trasparenza e correttezza nella comunicazione finanziaria, soprattutto quando si tratta di prodotti complessi come i titoli di Stato.

E’ importante ricordare che:

  • Gli investimenti in BTP, come qualsiasi altro investimento finanziario, comportano dei rischi.
  • E’ fondamentale leggere attentamente il prospetto informativo prima di sottoscrivere un BTP per comprenderne le caratteristiche, i rischi e i potenziali rendimenti.
  • In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un consulente finanziario per ricevere una consulenza personalizzata.

Autore

  • Economia-italia.com

    Amministratore e CEO del portale www.economia-italia.com Massy Biagio è anche analista finanziario, trader, si avvicina al mondo della finanza dopo aver frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate online dal 2007, in cui scrive di economia, mercati, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, dal 2014 è CEO di www.economia-italia.com.

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