Dopo aver parlato dei Buoni Postali, ora parliamo delle obbligazioni che non rientreranno nel calcolo per l’ISEE.
Il decreto attuativo ancora non è stato emanato, ma dovrebbe essere una cosa di giorni.
In sostanza il governo, per incentivare gli investimenti in Titoli di Stato ha avuto l’idea di non conteggiare questo tipo di investimento nel calcolo dell’ISEE
Il provvedimento è destinato a quelle famiglie che hanno un reddito molto basso che però hanno dei risparmi da parte . naturalmente parliamo di risparmi irrosori perchè la soglia per poter rientrare in questa agevolazione fiscale è di una cifra inferiore ai 50.000 euro di investimenti in titoli di Stato. Ma cerchiamo di capire dall’inizio.
Titoli di Stato e ISEE: cosa cambia con la nuova legge del governo italiano
La legge di bilancio 2024 ha introdotto una novità importante per il calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente): l’esclusione di alcuni titoli di Stato e prodotti finanziari garantiti dallo Stato.
Quali titoli non rientrano più nell’ISEE?
- Titoli di Stato italiani, come Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) e Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
- Prodotti finanziari postali con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come Buoni Fruttiferi Postali (BFP) e Libretti Postali
Qual è il limite massimo di valore?
L’esclusione dal calcolo dell’ISEE si applica fino alla cifra di 50.000 euro. In altre parole, se il valore totale dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari garantiti dallo Stato posseduti è inferiore a 50.000 euro, non dovranno essere dichiarati nell’ISEE.
Cosa significa questo per i cittadini?
Per molti cittadini, questa nuova legge si tradurrà in una riduzione del valore dell’ISEE. Questo, a sua volta, potrebbe portare all’accesso a prestazioni e agevolazioni sociali che prima non erano disponibili.
Esempio:
Un cittadino con un ISEE di 15.000 euro possiede 30.000 euro in BTP. In base alla vecchia legge, questi BTP sarebbero stati inclusi nel calcolo dell’ISEE, portandolo a 45.000 euro. Con la nuova legge, invece, i BTP non saranno più inclusi nel calcolo dell’ISEE, che rimarrà a 15.000 euro. Questo potrebbe permettere al cittadino di accedere a un assegno di cura per un familiare anziano.
Quando entra in vigore la nuova legge?
La nuova legge è già in vigore dal 1° gennaio 2024.
Per maggiori informazioni:
- Sito web INPS: https://servizi2.inps.it/servizi/IseePrecompilato/home.aspx
- Sito web Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: https://www.lavoro.gov.it/strumenti-e-servizi/isee/pagine/default
FAQ
D: Quali sono i titoli di Stato che non rientrano più nell’ISEE?
R: I titoli di Stato che non rientrano più nell’ISEE sono:
- Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
- Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ)
- Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
D: Qual è il limite massimo di valore per l’esclusione dall’ISEE?
R: Il limite massimo di valore per l’esclusione dall’ISEE è di 50.000 euro.
D: Cosa devo fare se possiedo titoli di Stato e prodotti finanziari garantiti dallo Stato?
R: Se possiedi titoli di Stato e prodotti finanziari garantiti dallo Stato, devi dichiararli nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che utilizzi per calcolare l’ISEE. Tuttavia, se il valore totale di questi titoli è inferiore a 50.000 euro, non saranno più inclusi nel calcolo dell’ISEE.
D: Quando entra in vigore la nuova legge?
R: La nuova legge è già in vigore dal 1° gennaio 2024.
Aspetti positivi e negativi dell’esclusione dei Titoli di Stato dal calcolo ISEE
Aspetti positivi:
Per le casse dello Stato:
- Maggiore attrattiva per i titoli di Stato: L’esclusione dall’ISEE potrebbe incentivare l’acquisto di titoli di Stato da parte dei cittadini, favorendo il finanziamento del debito pubblico.
- Riduzione del costo delle prestazioni sociali: L’esclusione dei titoli di Stato potrebbe portare a una riduzione del numero di persone che accedono a prestazioni sociali, con un conseguente risparmio per le casse dello Stato.
Per il cittadino:
- Aumento del potere d’acquisto: L’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE potrebbe portare a un aumento del potere d’acquisto per le famiglie che li posseggono.
- Maggiore accesso a prestazioni sociali: L’esclusione dei titoli di Stato potrebbe permettere a un numero maggiore di persone di accedere a prestazioni sociali che prima non erano disponibili.
Aspetti negativi:
Per le casse dello Stato:
- Minore gettito fiscale: L’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE potrebbe comportare una riduzione del gettito fiscale, in quanto i redditi derivanti da questi titoli non saranno più tassati.
- Aumento del rischio di distorsione del mercato: L’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE potrebbe creare un vantaggio competitivo per questi titoli rispetto ad altri prodotti finanziari, distorcendo il mercato.
Per il cittadino:
- Maggiore complessità del sistema ISEE: L’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE potrebbe rendere il sistema più complesso e difficile da comprendere per i cittadini.
- Rischio di iniquità : L’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE potrebbe favorire le famiglie più abbienti, che sono quelle che in media posseggono più titoli di Stato.
In definitiva, l’esclusione dei Titoli di Stato dal calcolo ISEE è un provvedimento che presenta sia aspetti positivi che negativi, sia per le casse dello Stato che per il cittadino.
L’impatto complessivo del provvedimento dipenderà da una serie di fattori, tra cui:
- L’ammontare di titoli di Stato che i cittadini decideranno di acquistare
- Il numero di persone che accederanno a prestazioni sociali grazie all’esclusione dei titoli di Stato
- Le eventuali misure che il governo adotterà per compensare la minore entrata fiscale
Solo il tempo ci dirà se questo provvedimento avrà un impatto positivo o negativo sull’economia italiana.