Ecco un provvedimento che va incontro ai piccoli risparmiatori con rendite molto basse.
Si tratta dell’esclusione dal calcolo ISEE dei Buoni Postali e delle altre Obbligazioni di Stato italiane fino a 50 mila euro, in modo da poter agevolare un certo tipo di famiglie. ma cerchiamo di capire bene insieme di cosa si tratta.
Che significa che i Buoni Postali non rientrano nel calcolo ISEE
L’esclusione di Buoni Postali e Obbligazioni dall’ISEE è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213 del 30 dicembre 2023) che prevede la non concorrenza al calcolo dell’ISEE, fino ad un importo massimo di 50.000 euro, di:
Buoni fruttiferi postali:
- Emessi dal Ministero delle Finanze;
- Emessi da Poste Italiane S.p.A.
Obbligazioni:
- Emesse dal Tesoro;
- Emesse da enti pubblici;
- Emesse da società con azioni quotate in mercati regolamentati.
Cosa significa in parole semplici?
In parole semplici, significa che se possiedi Buoni Postali o Obbligazioni per un valore inferiore a 50.000 euro, questi non saranno più considerati nel calcolo del tuo ISEE. Questo potrebbe portare ad una riduzione dell’ISEE e, di conseguenza, ad un accesso più facile a prestazioni e bonus che si basano su questo indicatore.
E’ importante sottolineare che:
- La misura è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, ma è ancora in attesa di un decreto attuativo che ne specifichi le modalità di applicazione.
- L’esclusione dal calcolo dell’ISEE si applica solo ai Buoni Postali e Obbligazioni detenuti al 1° gennaio 2024.
- L’esclusione non si applica alle domande per l’accesso al Reddito di Cittadinanza e al Bonus Assegno Unico.
Per maggiori informazioni:
- Puoi consultare il sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: https://www.lavoro.gov.it/
- Puoi contattare un CAF (Centro di Assistenza Fiscale)
Inoltre, tieni presente che:
- La situazione potrebbe cambiare in futuro, con l’emanazione del decreto attuativo o con eventuali modifiche normative.
- E’ sempre consigliabile consultare un CAF o un professionista esperto per avere informazioni specifiche e personalizzate sul tuo caso.
Polemiche sul provvedimento di escludere dal calcolo ISEE le obbligazioni di Stato
Il provvedimento di escludere dal calcolo ISEE le obbligazioni di Stato fino a 50.000 euro, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, ha acceso un acceso dibattito.
Le posizioni a favore del provvedimento:
- Sostenitori del provvedimento lo considerano un incentivo al risparmio e all’investimento in titoli di Stato.
- Inoltre, si sostiene che questo favorirebbe la crescita del mercato finanziario italiano e la ripresa economica.
- Viene anche sottolineato che l’esclusione dal calcolo ISEE sarebbe una misura di equità , in quanto non penalizzerebbe i piccoli risparmiatori che investono in titoli di Stato.
Le posizioni contro il provvedimento:
- Gli oppositori del provvedimento lo considerano una misura iniqua che favorisce le fasce di popolazione più abbienti.
- Si sostiene che l’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE comporterebbe una riduzione delle risorse disponibili per il welfare e per le prestazioni sociali.
- Inoltre, si teme che questo potrebbe portare ad un aumento delle disuguaglianze e ad una minore redistribuzione del reddito.
Le criticità sollevate:
- Alcune criticità sollevate riguardano la complessità della misura e la difficoltà di individuare i titoli di Stato che possono beneficiare dell’esclusione.
- Inoltre, si teme che la misura possa essere soggetta a fenomeni di abuso e di evasione fiscale.
In attesa del decreto attuativo:
- Il decreto attuativo, che dovrà specificare le modalità di applicazione della misura, è ancora in attesa di essere emanato.
- Solo con il decreto attuativo si avrà un quadro completo della portata della misura e dei suoi effetti.
Il dibattito è destinato a continuare e la sua evoluzione dipenderà anche dalle modalità di attuazione del provvedimento.
E’ importante ricordare che:
- La situazione potrebbe cambiare in futuro con l’emanazione del decreto attuativo o con eventuali modifiche normative.
- E’ sempre consigliabile consultare un CAF o un professionista esperto per avere informazioni specifiche e personalizzate sul proprio caso.
Conviene investire in Buoni Postali per non far rientrare i Nostri investimenti nel calcolo ISEE?
Dipende: se escludendo quelli dal conteggio rientriamo allora sì, è conveniente comprarli, altrimenti no.
Cioè il Buono Postale è un investimento sicuro e garantito ma che da rendimenti molto bassi, quindi se cerchiamo rendimenti più soddisfacenti bisogna investire in altro.
Soglie di reddito annuo per rientrare nelle agevolazioni ISEE
Le soglie di reddito per rientrare nell’ISEE variano a seconda della prestazione o del bonus per cui si richiede l’accesso. Tuttavia, è possibile individuare alcune fasce di reddito ISEE generiche:
Fascia 1: ISEE inferiore a 3.000 euro
- Esenzione ticket sanitari
- Reddito di Inclusione (REI)
- Assegno di maternitÃ
Fascia 2: ISEE tra 3.000 e 6.000 euro
- Bonus Asilo Nido
- Bonus Bebè
- Tariffe agevolate per mense scolastiche
Fascia 3: ISEE tra 6.000 e 15.000 euro
- Bonus 200 euro
- Bonus trasporti
- Riduzione tasse universitarie
Fascia 4: ISEE tra 15.000 e 20.000 euro
- Bonus luce e gas
- Canone Rai agevolato
Fascia 5: ISEE tra 20.000 e 30.000 euro
- ISEE per l’accesso a mutui agevolati
Fascia 6: ISEE superiore a 30.000 euro
- Non si accede a molte prestazioni agevolate
E’ importante sottolineare che:
- Le fasce di reddito ISEE sopra indicate sono solo indicative e possono variare a seconda della specifica prestazione o del bonus.
- Per conoscere le soglie di reddito precise per accedere ad una determinata prestazione o bonus, è necessario consultare la normativa specifica o rivolgersi ad un CAF (Centro di Assistenza Fiscale).
Inoltre, tieni presente che:
- La situazione potrebbe cambiare in futuro, con l’emanazione di nuove normative o con la modifica di quelle esistenti.
- E’ sempre consigliabile consultare un CAF o un professionista esperto per avere informazioni specifiche e personalizzate sul tuo caso.
- Buoni Premium Maggio 2024