Nuovi Buoni Postali al 3,50% Convengono? Recensione e Confronto

Poste italiane ha fatto una nuova offerta: si tratta di Buoni Fruttiferi Postali a scadenza 1 anno che danno il 3,50% lordo di interessi. Cerchiamo di capirne di più e vedere se questo tipo di investimento può essere considerato redditizio per il Nostro portafoglio titoli.

Cosa sono i Buoni Postali 

I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono uno strumento di investimento emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato in esclusiva da Poste Italiane. Sono considerati un investimento sicuro perché garantiti dallo Stato italiano.

Esistono diverse tipologie di Buoni Fruttiferi Postali, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di durata, rendimento e modalità di rimborso.

Caratteristiche principali:

  • Sicurezza: Sono garantiti dallo Stato, il che significa che il capitale investito è al sicuro.
  • Rendimento: Offrono un rendimento fisso e predeterminato, che può variare a seconda della tipologia di buono e della durata dell’investimento.
  • Durata: La durata dell’investimento può variare da pochi anni a diversi decenni.
  • Rimborso: Il capitale investito può essere rimborsato, in tutto o in parte, anche prima della scadenza naturale del buono.
  • Tassazione agevolata: Sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,50%.

Come funzionano:

  1. Acquisto: I buoni possono essere acquistati presso gli uffici postali o online.
  2. Maturità: Gli interessi maturano nel tempo e vengono corrisposti alla scadenza del buono o in base alle condizioni specifiche del buono stesso.
  3. Rimborso: Alla scadenza, o anche prima, è possibile richiedere il rimborso del capitale investito e degli interessi maturati.

Tipologie di Buoni Fruttiferi Postali:

  • Buono Ordinario: Durata di 20 anni, con tassi di rendimento fissi e crescenti nel tempo.
  • Buono 3×4: Durata di 12 anni, con tassi di rendimento fissi e crescenti ogni 4 anni.
  • Buono 4 Anni Risparmio Semplice: Durata di 4 anni, con un tasso di rendimento fisso per tutta la durata dell’investimento.
  • Buono Soluzione Eredità: Dedicato a chi ha ricevuto un’eredità e vuole investire il denaro in modo sicuro.

Dove trovare maggiori informazioni:

in Questi anni Finanza.economia-italia.com ha scritto decine di articoli sui Buoni Postali, analizzandoli da tutte le possibili posizioni. basta andarre sul Nostro motore di ricerca interno e potrai toglierti ogni tipo di curiosità possibile.

Nuovi Buoni Postali al 3,50% Convengono? Recensione e Confronto

Caratteristiche

Il Buono “IL BUONO CHE TI PREMIA ALLA SCADENZA DI 1 ANNO DALLA DATA DI SOTTOSCRIZIONE” è un investimento a breve termine con una durata di un anno, che garantisce rendimenti certi. È emesso esclusivamente in forma dematerializzata e può essere acquistato solo tramite un Libretto di risparmio postale (Smart e Ordinario). È dedicato esclusivamente a chi apporta Nuova Liquidità. Il Buono può essere rimborsato in qualsiasi momento, garantendo la restituzione del capitale investito e, se raggiunta la scadenza di un anno, anche gli interessi maturati.

Il Buono non ha costi di sottoscrizione e rimborso, ad eccezione degli oneri fiscali. È soggetto a una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi e non è soggetto all’imposta di successione. Questa caratteristica lo rende un investimento senza preoccupazioni e con vantaggi fiscali per chi desidera investire nel breve termine

A chi è dedicato e riservato questo prodotto

Nella locandina pubblicitaria è specificato: potrà accedere all’acquisto di questo Buono Postale solo coloro che hanno un libretto postale cartaceo o digitalizzato e che vogliono incrementare la loro posizione sui Buoni Postali.

Dedicato solo a coloro che apporteranno nuova liquidità c’è scritto. Quindi a chi ha già un libretto postale in cui già ci sono soldi investiti ini Buoni Postali.

Quindi chi non ha già un libretto, non potrà tentare di prenderlo e  e POI metterci questi nuovi Buoni Postali.

Questi particolari Buoni quindi sono dedicati a questi clienti di Poste italiane, ma perchè sono dedicati solo a Loro e non a tutti i risparmiatori italiani?

320 Miliardi di euro di Deposito Postale da poter sfruttare per lo Stato italiano

Poste Italiane offre diversi strumenti di risparmio e investimento, ognuno con un ammontare di depositi diverso. Non esiste un dato unico che indichi l’ammontare totale dei depositi presso Poste Italiane, ma possiamo farci un’idea sulla base di alcune informazioni disponibili:

  • Risparmio postale: Secondo un articolo del TG Poste dell’11 aprile 2022, il risparmio postale degli italiani ammontava a 319 miliardi di euro. Questo dato include libretti postali, buoni fruttiferi postali e altre forme di risparmio gestite da Poste Italiane.
  • Conti correnti e depositi: Poste Italiane offre anche conti correnti e depositi, ma l’ammontare complessivo di questi depositi non è divulgato pubblicamente.
  • Fondi comuni e gestioni patrimoniali: Poste Italiane gestisce anche fondi comuni e gestioni patrimoniali, ma l’ammontare totale degli investimenti in questi prodotti non è noto.

Pertanto, possiamo dire che l’ammontare complessivo dei depositi presso Poste Italiane è sicuramente superiore ai 319 miliardi di euro del risparmio postale, ma non è possibile quantificarlo con precisione.

Gran parte di questi soldi è “fermo” in libretti postali di persone avanti con gli anni chenon hanno nessuna voglia di impegnarsi nellostare dietro ad investimenti che semplicissimi e garantiti come i Buoni Postali.

Possiamo fare un semplice calcolo per difetto: di questi 320 Miliardi, molto probabilmente da 1/3 a 2/3 sono in libretti, quindi se il Governo riuscisse in qualche modo a convincere i portatori di trasformare quei soldi in Buoni Fruttiferi questi potrebbero con risorse che potrebbero essere da qualche miliardo a 11 o addirittura 12 cifre, soldi che potrebbero  far fronte alle tante spese dello Stato italiano, insomma un prestito che lo Stato potrà avere pagando solo interessi minimi.

Cosa molto conveniente per lo Stato ed – in effetti -. anche per chi ci investe, visto che il tasso lordo con tassaszione agevolata al 12,50% in titolo garantiti da uno Stato serio come l’Italia non è così facile trovarne.

Opinioni finali 

SI, vanno bene a:

Se hai una cifra che avresti messo sul tuo libretto che non usi e che non avresti comunque usato.

Si tratta di guadagnarci quasi il 3,50% netto e garantito.

NO, non vanno bene a:

Se sei un esperto di investimenti che eredita dal nonno un libretto di risparmi, ovviamente conviene investirli in altri strumenti come le azioni

Lo Stato fa benissimo a fare queste campagne pubblicitarie per i Buoni Postali:

Questi nuovi Buoni Fruttiferi sono quindi l’ennesima genialata di questo Governo che sta spingendo in modo molto forte, con campagne pubblicitarie estremamente convincenti, a trasformare l’enorme mole di depositi che hanno tra conti correnti e libretti risparmio che stanno lì da anni, inutilizzati e che più il tempo passa più perdono potere d’acquisto, e trasformarli in soldi che lo Stato usa per fare investimenti che portano lavoro e sviluppo o solo per pagare altri interessi ma senza l’aiuto di Hedge Funds, BCE o altri Stati che poi – prima o poi – vorranno qualcosa in cambio per i loro “favori” ed in più sono soldi a riparo da ogni tipo di speculazione.

Anche se questi specifici Buoni sono dedicati a chi immette nuova liquidità, saranno un trampolino di lancio per coloro che hanno libretti con molti soldi non impegnati e che saranno spinti a trasformare questi depositi inerti in Buoni Fruttiferi che avranno un rendimento, se pure non molto alto.

Un’operazione Win-Win

Quindi, in ultima analisi non possiamo che salutare con positività questo ulteriore strumento dei Buoni Postali; un’operaione win-win cioè dove tutte e due le parti vincono: sia il piccolo risparmiatore che comprerà buoni con un rendimento che in caso contrario avrebbe lasciato sul libretto.

Che per lo Stato, che acquisisce un prestito a costo ridotto , prestito che non arriva da 1 grande Investitore, ma di migliaia di piccoli investitori che non potranno giocargli brutti scherzi come è già accaduto in passato.

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Autore

  • Economia-italia.com

    Amministratore e CEO del portale www.economia-italia.com Massy Biagio è anche analista finanziario, trader, si avvicina al mondo della finanza dopo aver frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate online dal 2007, in cui scrive di economia, mercati, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, dal 2014 è CEO di www.economia-italia.com.

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