Futuro Monte dei Paschi: la più Grande Sfida del Governo Meloni

Come tutti sanno la Banca Monte dei Paschi di Siena ( BIT: BMPS ) è da qualche anno proprietà dello Stato italiano che ne detiene il 66% delle azioni dopo un salvataggio che gli ha evitato guai seri e forse un default. Mesi fa si era parlato di fare un 3° polo bancario in Italia, argomento poi smentito dallo stesso presidente dell’istituto di credito, ma allora cosa si fa?

Futuro Monte dei Paschi: la più Grande Sfida del Governo Meloni
Monte dei Paschi di Siena, il logo

Il futuro di BMPS quale sarà?

Iniziamo dal passato: Banca Monte dei Paschi di Siena, spesso abbreviata come MPS, è una delle banche più antiche al mondo e la più antica ancora in attività. La sua storia ha radici profonde che risalgono a secoli fa.

  1. Fondazione e inizi (1472): MPS fu fondata nel 1472 a Siena, in Italia, come “Monte di Pietà”. Il suo scopo originale era quello di aiutare la comunità locale fornendo prestiti a tassi di interesse bassi, utilizzando fondi raccolti tramite depositi.
  2. Espansione (secoli XVI-XIX): Nei secoli successivi, la banca si sviluppò e si espanse, non solo in Toscana ma anche in altre parti d’Italia. Durante questo periodo, ha svolto un ruolo significativo nel finanziamento di vari progetti e nel sostenere l’economia locale.
  3. Novecento: Nel corso del XX secolo, MPS ha continuato ad espandersi, anche attraverso acquisizioni di altre banche. Ha svolto un ruolo attivo nel finanziamento di grandi progetti e nella modernizzazione dell’economia italiana.
  4. Crisi finanziaria del 2007-2008 e dopoguerra: Come molte altre banche, MPS è stata colpita duramente dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008. La banca ha affrontato gravi problemi di liquidità e redditività, in parte a causa di acquisizioni sconsiderate effettuate prima della crisi. Gli anni successivi alla crisi sono stati caratterizzati da vari piani di salvataggio, ricapitalizzazioni e tentativi di ristrutturazione.
  5. Anni 2010-ad oggi: Nel corso di questo decennio, MPS ha continuato a lottare con problemi finanziari. Ci sono stati scandali riguardanti operazioni finanziarie nascoste, e la banca ha richiesto aiuti statali più volte. Diversi piani di ristrutturazione sono stati attuati in un tentativo di stabilizzare la banca.

Nel complesso, Banca Monte dei Paschi di Siena ha una storia lunga e complessa che riflette le evoluzioni dell’economia italiana e globale. Il suo ruolo storico nella comunità di Siena e nell’economia italiana lo rende un’istituzione importante e simbolica.

Aiuti di Stato ricevuti da BMPS

Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha affrontato diverse difficoltà a partire dalla crisi finanziaria del 2007-2008. Queste difficoltà erano legate a una combinazione di esposizione a titoli rischiosi, acquisizioni sconsiderate, governance debole e prassi di gestione discutibili.

  1. Crisi del 2007-2008: Come molte banche, MPS ha sofferto durante la crisi finanziaria globale del 2007-2008. Ha dovuto affrontare problemi di liquidità e l’indebolimento della sua base patrimoniale.
  2. Acquisizione di Antonveneta (2007): Poco prima della crisi, MPS aveva acquisito Banca Antonveneta per un prezzo ritenuto eccessivamente alto. Questo ha indebolito ulteriormente la situazione finanziaria della banca.
  3. Scandali e pratiche discutibili (2013): Nel 2013, sono emerse notizie di operazioni finanziarie nascoste da parte di MPS che avevano l’obiettivo di mascherare perdite. Questo ha ulteriormente danneggiato la reputazione e la stabilità finanziaria della banca.
  4. Ricapitalizzazioni e aiuti di Stato: Nel corso degli anni, MPS ha richiesto diverse volte aiuti statali. Nel 2013, ha ricevuto aiuti di Stato sotto forma di obbligazioni contingenti convertibili. Nel 2014, MPS ha raccolto 5 miliardi di euro in una nuova emissione di azioni.
  5. 2016-2017 Ricapitalizzazione precauzionale: Nel 2016, MPS ha fallito gli stress test della Banca centrale europea e ha tentato di attuare un piano di ricapitalizzazione privato che alla fine non ha avuto successo. Nel 2017, il governo italiano ha accettato di sottoscrivere fino a 6,6 miliardi di euro di capitale in un’operazione di “ricapitalizzazione precauzionale”. Questo ha effettivamente portato a un salvataggio statale, che ha incluso anche la dismissione di un portafoglio di crediti deteriorati.
  6. Piano di ristrutturazione (2017): In seguito al salvataggio, MPS ha dovuto attuare un piano di ristrutturazione approvato dalla Commissione Europea, che prevedeva la riduzione dei costi, la vendita di attività e l’uscita da operazioni non essenziali.
  7. Persistenza delle difficoltà: Nonostante gli aiuti e i piani di ristrutturazione, MPS ha continuato ad affrontare difficoltà, in parte a causa del suo portafoglio di prestiti non performanti e della debole redditività.
  8. 2023. primi risultati positivi. Finalmente sono arrivati i primi risultati positivi.

Vale la pena notare che questa è solo una panoramica delle difficoltà affrontate da Banca Monte dei Paschi di Siena fino al 2021 e che la situazione potrebbe aver subito ulteriori evoluzioni da allora.

Situazione PNL MPS 

La situazione dei prestiti non performanti (NPL o Non-Performing Loans in inglese) di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) è stata una delle principali sfide affrontate dalla banca negli anni successivi alla crisi finanziaria del 2007-2008.

I prestiti non performanti sono prestiti che sono in arretrato o in default, il che significa che il debitore non sta effettuando i pagamenti come previsto. Questi tipi di prestiti rappresentano un rischio per le banche, poiché riducono le entrate derivanti dagli interessi e possono portare a perdite.

Per MPS, il livello elevato di prestiti non performanti è stato un problema significativo:

  1. Dopo la crisi finanziaria: Come molte banche italiane, MPS ha visto un forte aumento dei prestiti non performanti a seguito della crisi finanziaria. Questo era in parte dovuto alla recessione economica che ha colpito l’Italia e all’esposizione della banca a settori e prestiti rischiosi.
  2. Piani di riduzione NPL: Nel tentativo di affrontare il problema dei prestiti non performanti, MPS ha avviato diversi piani per ridurre il suo portafoglio di NPL. Questo includeva la vendita di prestiti in sofferenza a investitori specializzati e il trasferimento di alcuni di questi prestiti a veicoli di destinazione speciali.
  3. Ricapitalizzazione precauzionale del 2017: Come parte del salvataggio statale e del piano di ristrutturazione del 2017, MPS ha intrapreso un’importante riduzione del suo portafoglio di prestiti non performanti. Questo è stato fatto attraverso un’operazione che ha visto la vendita e il securitization di un grosso pacchetto di NPL.
  4. Riduzione continua: Nei successivi anni, MPS ha continuato ad attuare misure per ridurre il livello di prestiti non performanti nel suo bilancio.

Vale la pena notare che la situazione dei prestiti non performanti in Italia e per MPS in particolare è stata complessa e in continua evoluzione. MPS ha fatto sforzi significativi per ridurre il suo portafoglio di NPL come parte dei suoi piani di ristrutturazione, ma la questione rimane una sfida importante per la banca.

 

Eventuali Prospettive future di MPS 

Le prospettive future di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) sono state al centro di molte discussioni e speculazioni. Fino ad ora , alcuni dei temi chiave discussi in relazione alle prospettive future di MPS includono:

  1. Ulteriori Ricapitalizzazioni e Ristrutturazioni: C’era la possibilità che MPS avrebbe potuto necessitare di ulteriori iniezioni di capitale o di nuovi piani di ristrutturazione per affrontare le sue sfide finanziarie. Gli analisti hanno discusso dell’opportunità di ridurre ulteriormente i prestiti non performanti, tagliare i costi e concentrarsi su settori di attività più redditizi.
  2. Privatizzazione o Vendita: C’era un dibattito riguardo alla possibilità di privatizzare MPS vendendo una parte o tutto il pacchetto azionario detenuto dallo Stato italiano. Questo potrebbe avvenire attraverso una vendita diretta a un altro istituto finanziario o attraverso il mercato.
  3. Fusione o Acquisizione: Una delle possibilità che era stata discussa era quella di una fusione o acquisizione di MPS da parte di un’altra banca. Questo avrebbe potuto aiutare a consolidare il settore bancario italiano e potenzialmente rafforzare la posizione finanziaria di MPS.
  4. Supporto Continuo dello Stato: Alcuni hanno sostenuto che, data l’importanza di MPS nell’economia italiana e il suo ruolo storico, lo Stato avrebbe potuto continuare a sostenere la banca attraverso misure come garanzie, ricapitalizzazioni, o altri meccanismi.
  5. Questioni di Governance: C’era anche una discussione sulla necessità di migliorare la governance di MPS. La banca aveva affrontato scandali e problemi legati alle sue pratiche di gestione, e c’era un sentimento che riforme nella governance avrebbero potuto essere necessarie per stabilizzare la banca a lungo termine.
  6. Creazione di un terzo polo bancario: tramite la fusione con qualche piccola banca.

Le prospettive future di MPS sono incerte e soggette a molte variabili, compresa l’evoluzione dell’economia italiana e globale. Quello che si può vedere è che la banca ora sembra tornata su binari di creazione di utili, le potenzialità di questa banca sono veramente enormi, dal brand, al capitale immobiliare, al gran numero di clienti e sportelli.

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