Gli italiani non vogliono saperne di comprare auto elettriche e la Stellantis è costretta a mandare in cassa integrazione migliaia di dipendenti forse per aver sovrastimato i bisogni di produzione..
Secondo un recente sviluppo, circa 2.250 dipendenti dello stabilimento Stellantis (STLA) di Mirafiori saranno messi in cassa integrazione dal 12 febbraio al 3 marzo 2024.
A partire dal 17 gennaio 2024 è stato fatto un ulteriore annuncio riguardante 200 lavoratori dello stabilimento Maserati di Modena, che si sottoporranno anche a un periodo di cassa integrazione di tre settimane dal 29 gennaio al 17 febbraio.
La decisione è attribuita al calo degli ordini, in particolare per la supersportiva MC20.
Lo stabilimento Maserati ha dovuto affrontare sfide nelle ultime settimane, con un notevole calo degli ordini, che ha portato a preoccupazioni e richieste di dialogo tra i sindacati e l’azienda per affrontare le potenziali conseguenze negative di tale decisione.
Secondo alcuni organi di informazione specializzati, la misura di cassa integrazione per i dipendenti della Mirafiori Stellantis riguarderà 1.250 lavoratori impegnati nella produzione della Fiat 500 elettrica e 1.000 dipendenti addetti ai modelli Maserati.
Stellantis motiva la decisione affermando la necessità di allineare i flussi produttivi alla transitoria domanda del mercato.
Questa mossa rispecchia un’azione simile intrapresa l’anno precedente, da fine ottobre a inizio novembre, durante un periodo di diminuzione della domanda di mercato.
I sindacati esprimono preoccupazione per l’impatto della cassa integrazione e chiedono un incontro urgente con l’azienda.
La produzione di Mirafiori nell’ultimo anno è stata pari a 85.940 unità , con un calo del 9,3% rispetto al 2022. Mentre la produzione della Fiat 500 elettrica è rimasta stabile, nello stesso periodo la produzione di assemblaggio della Maserati è stata dimezzata.
Nel 2024, Maserati prevede di interrompere la produzione dei modelli Quattroporte e Ghibli introducendo la Gran Turismo e la Gran Cabrio.