L’Autorità Bancaria Europea (EBA) e la Banca Centrale Europea (BCE) hanno avviato un nuovo ciclo di stress test per valutare la solidità di quasi 100 banche europee in scenari economici avversi.
L’EBA coinvolgerà 64 banche dell’Unione Europea, rappresentanti il 75% del settore bancario di UE e Norvegia, mentre la BCE analizzerà ulteriori 45 istituti, portando il totale a 96 banche.
I test, basati su un ipotetico calo cumulato del PIL del 6,3% tra il 2025 e il 2027, includono banche italiane come Intesa Sanpaolo, UniCredit, e Banco BPM, tra altre. I risultati saranno pubblicati ad agosto 2025.
La BCE ha avvertito che comportamenti eccessivamente ottimisti nelle simulazioni, già riscontrati in passato, potrebbero portare a ispezioni approfondite e provvedimenti più severi per correggere debolezze strutturali. Le banche che non adotteranno misure correttive adeguate rischiano ulteriori escalation nei prossimi esercizi di vigilanza.
Cosa significa “Stress test” per una banca
Uno stress test per una banca è un’analisi utilizzata per valutare come l’istituto resisterebbe a scenari economici o finanziari estremi e avversi. L’obiettivo è identificare potenziali vulnerabilità e assicurarsi che la banca abbia una capacità sufficiente di assorbire perdite senza compromettere la sua stabilità e quella del sistema finanziario.
Cosa comporta uno stress test:
- Scenari ipotetici: La banca viene sottoposta a una serie di situazioni simulate che potrebbero rappresentare una crisi economica, un aumento improvviso dei tassi di interesse, una recessione globale, o un crollo dei mercati finanziari.
- Valutazione dei parametri chiave: Si analizzano elementi come la liquidità, la qualità degli attivi, il capitale disponibile, e la capacità di gestire eventuali perdite.
- Interventi correttivi: Se emergono debolezze, le banche devono elaborare strategie per affrontare le criticità, come aumentare le riserve di capitale o migliorare la gestione del rischio.
Esempi di scenari simulati in uno stress test:
- Crisi economica globale: Si simula una contrazione del PIL globale del 5% con un aumento della disoccupazione e una diminuzione del potere d’acquisto. L’obiettivo è vedere come la banca gestisce un aumento dei crediti in sofferenza (i prestiti non rimborsati).
- Aumento dei tassi di interesse: Si ipotizza un forte rialzo dei tassi da parte delle banche centrali per combattere l’inflazione. Ciò potrebbe influire negativamente sul valore dei titoli detenuti dalla banca e sulla capacità dei mutuatari di rimborsare i prestiti.
- Crisi di liquidità: Si immagina che i depositanti prelevino rapidamente i loro risparmi (fenomeno noto come bank run), mettendo alla prova la capacità della banca di soddisfare le richieste senza vendere asset in perdita.
- Crollo del mercato immobiliare: Una riduzione drastica dei prezzi delle case potrebbe causare perdite significative per una banca esposta a mutui ipotecari.
- Shock geopolitico: Si testa l’impatto di eventi come guerre, sanzioni internazionali, o interruzioni delle forniture di energia, che potrebbero destabilizzare l’economia.
Importanza degli stress test:
- Per il sistema bancario: Garantire che le banche abbiano riserve di capitale sufficienti per assorbire perdite.
- Per i regolatori: Valutare la resilienza del sistema finanziario nel suo complesso e prevenire crisi sistemiche.
- Per i mercati: Aumentare la fiducia di investitori e clienti sulla solidità delle banche.
Ad esempio, dopo la crisi finanziaria del 2008, gli stress test sono diventati strumenti essenziali per migliorare la stabilità del settore bancario globale.
Come leggere i risultati degli stress test
Risultati degli stress test
I risultati degli stress test sono un’analisi dettagliata della capacità delle banche di affrontare scenari economici avversi. Tra i principali indicatori valutati, il CET1 Ratio e le componenti del Pillar Framework giocano un ruolo cruciale.
CET1 Ratio
Il CET1 Ratio (Common Equity Tier 1 Ratio) è uno dei principali parametri di valutazione della solidità finanziaria di una banca. Indica la proporzione di capitale di alta qualità (Common Equity Tier 1) rispetto agli attivi ponderati per il rischio (RWA, Risk-Weighted Assets).
Significato:
- È una misura della resilienza della banca in caso di crisi.
- Un CET1 Ratio più alto indica che la banca ha più capitale per assorbire perdite.
Esempio:
- Scenario normale: La banca A ha un CET1 Ratio del 12%, soddisfacendo il minimo richiesto dalla BCE (generalmente attorno al 4,5%).
- Scenario avverso: Nello stress test, il CET1 Ratio della banca scende al 7%, ma rimane sopra i requisiti minimi. Questo suggerisce che la banca potrebbe sopravvivere a uno shock, sebbene con difficoltà.
Pillar Framework
La regolamentazione bancaria si basa su tre pilastri, che definiscono i requisiti e le linee guida per garantire la stabilità del sistema finanziario:
- Pillar 1: Requisiti di capitale minimi
- Le banche devono mantenere un livello minimo di capitale in base ai rischi di:
- Credito: Rischio che i mutuatari non ripaghino i debiti.
- Mercato: Perdite legate a movimenti sfavorevoli nei mercati finanziari.
- Operativo: Perdite dovute a errori, frodi o eventi esterni.
- Esempio: La banca deve mantenere almeno un CET1 Ratio del 4,5%, un Tier 1 Ratio del 6%, e un Total Capital Ratio dell’8%.
- Le banche devono mantenere un livello minimo di capitale in base ai rischi di:
- Pillar 2: Supervisory Review Process (Processo di revisione e valutazione)
- Le autorità di vigilanza valutano i rischi specifici di ciascuna banca che non sono completamente coperti dal Pillar 1.
- Esempio: Rischi reputazionali, di concentrazione o strategici.
- Le banche possono ricevere requisiti aggiuntivi, come aumentare il CET1 Ratio al 10% per specifici rischi.
- Pillar 3: Disciplina di mercato
- Le banche devono divulgare informazioni chiave al mercato per garantire trasparenza, come il CET1 Ratio, la qualità degli attivi e i rischi gestiti.
- Questo pilastro punta a mantenere la fiducia degli investitori e del pubblico.
Risultati attesi degli stress test
- Una banca con un CET1 Ratio molto basso in uno scenario avverso potrebbe subire:
- Interventi della BCE: Come richieste di aumento del capitale o restrizioni sulle distribuzioni di dividendi.
- Escalation di vigilanza: Ispezioni più approfondite o obblighi di vendita di asset rischiosi.
- Una banca con buoni risultati dimostra una gestione prudente del rischio e maggiore resilienza.
Il CET1 Ratio è il parametro centrale che misura la capacità della banca di resistere agli shock, mentre il Pillar Framework fornisce un quadro regolamentare completo per garantire la stabilità e la trasparenza del sistema bancario. Questi elementi insieme aiutano a prevenire crisi sistemiche e proteggono depositanti e investitori.
Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio: cosa sono e come interpretarli
Questi due indicatori sono parametri fondamentali per valutare la solidità finanziaria di una banca, definiti all’interno delle normative di Basilea (Basilea III). Entrambi misurano la capacità della banca di assorbire perdite e mantenere la stabilità, ma si riferiscono a componenti diverse del capitale.
1. Tier 1 Ratio
Il Tier 1 Ratio è il rapporto tra il capitale Tier 1 e gli attivi ponderati per il rischio (RWA).
Capitale Tier 1
- Include capitale di alta qualità, facilmente utilizzabile per assorbire perdite.
- Composto principalmente da:
- Common Equity Tier 1 (CET1): capitale ordinario (azioni e riserve).
- Additional Tier 1 (AT1): strumenti di debito subordinato convertibili in azioni in caso di crisi.
Interpretazione:
- Soglia minima: Secondo Basilea III, deve essere almeno il 6%.
- Come si legge:
- Un Tier 1 Ratio più alto indica maggiore capacità della banca di assorbire perdite.
- Un livello basso (es. sotto il 6%) implica vulnerabilità e possibile necessità di aumentare il capitale.
Esempio:
- Questo soddisfa il minimo richiesto, ma un aumento dei rischi o delle perdite potrebbe renderla instabile.
2. Total Capital Ratio
Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il capitale totale (Tier 1 + Tier 2) e gli attivi ponderati per il rischio (RWA).
Capitale Tier 2
- Include strumenti di debito subordinato a lungo termine che possono essere utilizzati per assorbire perdite in caso di liquidazione.
- Meno sicuro rispetto al Tier 1, ma contribuisce alla solidità complessiva della banca.
Interpretazione:
- Soglia minima: Secondo Basilea III, deve essere almeno l’8%.
- Come si legge:
- Un Total Capital Ratio più alto indica che la banca ha risorse sufficienti per coprire rischi operativi e di credito.
- Un valore basso (es. sotto l’8%) implica che la banca potrebbe avere difficoltà a fronteggiare situazioni avverse.
Esempio:
- Questo soddisfa il requisito minimo, ma una crisi potrebbe ridurre rapidamente la stabilità della banca.
Confronto tra i due indicatori
Parametro | Tier 1 Ratio | Total Capital Ratio |
---|---|---|
Definizione | Capitale Tier 1/RWA | (Tier 1 + Tier 2)/RWA |
Minimo richiesto | 6% | 8% |
Qualità del capitale | Alta qualità (CET1, AT1) | Include anche capitale meno sicuro (Tier 2) |
Significato | Stabilità immediata della banca | Stabilità complessiva e capacità di coprire tutti i rischi |
Come leggere i risultati
- Valore sopra il minimo richiesto:
- Tier 1 Ratio alto: La banca ha una solida base di capitale di alta qualità.
- Total Capital Ratio alto: La banca ha risorse sufficienti per coprire rischi più ampi.
- Valore vicino o sotto il minimo richiesto:
- La banca è vulnerabile e potrebbe dover aumentare il capitale o ridurre il rischio.
- Confronto tra banche:
- Banche con un Tier 1 Ratio e un Total Capital Ratio più alti sono considerate più sicure e meglio gestite.
In sintesi
- Tier 1 Ratio misura la resilienza immediata con capitale di alta qualità.
- Total Capital Ratio include una visione più ampia, comprendendo capitale di qualità inferiore ma ancora rilevante.
- Entrambi devono essere monitorati attentamente da autorità e investitori per garantire la stabilità del sistema finanziario.