Negli ultimi tempi, diverse piattaforme di trading e di criptovalute sono state coinvolte in truffe ai danni degli investitori. Siti per fare trading o siti per comprare vendere criptovalute erano in realtà delle truffe. Ecco alcuni esempi:
- 2139 Exchange: Questa piattaforma prometteva alti rendimenti attraverso investimenti in criptovalute e futures. Tuttavia, operava secondo uno schema Ponzi, utilizzando i fondi dei nuovi iscritti per pagare i profitti dei vecchi investitori. La CONSOB ha oscurato il sito dopo il suo collasso, che ha coinvolto circa 40.000 investitori italiani, principalmente in Umbria, Toscana e Puglia.
- Piattaforme non autorizzate: Alcuni siti richiedono il pagamento di somme per sbloccare presunti guadagni, spacciandole per tasse o imposte. Queste richieste nascondono vere e proprie truffe, estese anche ad altri asset come CFD, forex, azioni e futures.
- Schemi di phishing e malware: I truffatori utilizzano email o messaggi che imitano comunicazioni ufficiali per indurre gli utenti a fornire informazioni personali o installare software dannosi, con l’obiettivo di sottrarre criptovalute dai wallet degli investitori.
Per proteggerti da queste truffe, considera i seguenti consigli:
- Verifica delle autorizzazioni: Assicurati che la piattaforma sia registrata e autorizzata da enti regolatori come la CONSOB.
- Diffida di promesse di guadagni elevati: Se un investimento sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è.
- Protezione dei dati personali: Non fornire mai le tue chiavi private o informazioni sensibili a terzi.
- Ricerca approfondita: Prima di investire, cerca recensioni e informazioni sulla piattaforma per valutarne l’affidabilità.
Se sospetti di essere vittima di una truffa, conserva tutte le prove (email, messaggi, transazioni) e denuncia l’accaduto alle autorità competenti, come la Polizia Postale.
Altri siti – truffa
Negli ultimi anni, diverse piattaforme di trading di criptovalute sono state coinvolte in scandali e truffe che hanno danneggiato numerosi investitori. Ecco alcuni esempi significativi:
- FTX: Fondata nel 2019, FTX era una delle principali piattaforme di scambio di criptovalute. Nel novembre 2022, a seguito di rivelazioni sulla gestione finanziaria e sulla liquidità dell’azienda, FTX ha affrontato una crisi che ha portato alla sua dichiarazione di bancarotta e alle dimissioni del CEO Sam Bankman-Fried.
- 2139 Exchange: Questa piattaforma prometteva alti rendimenti attraverso investimenti in criptovalute e futures. Tuttavia, operava secondo uno schema Ponzi, utilizzando i fondi dei nuovi iscritti per pagare i profitti dei vecchi investitori. La CONSOB ha oscurato il sito dopo il suo collasso, che ha coinvolto circa 40.000 investitori italiani.
- Truffe con personaggi famosi: Alcune truffe hanno sfruttato l’immagine di celebrità senza il loro consenso per promuovere investimenti fraudolenti in criptovalute. Ad esempio, personaggi come Alessia Marcuzzi sono stati utilizzati in falsi annunci su Facebook per attirare investitori su piattaforme non autorizzate.
Per proteggerti da potenziali truffe nel settore delle criptovalute, è consigliabile:
- Verificare le autorizzazioni: Assicurati che la piattaforma sia registrata e autorizzata da enti regolatori come la CONSOB.
- Diffidare di promesse di guadagni elevati: Se un investimento sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è.
- Proteggere i dati personali: Non fornire mai le tue chiavi private o informazioni sensibili a terzi.
- Effettuare ricerche approfondite: Prima di investire, cerca recensioni e informazioni sulla piattaforma per valutarne l’affidabilità.
Se sospetti di essere vittima di una truffa, conserva tutte le prove (email, messaggi, transazioni) e denuncia l’accaduto alle autorità competenti, come la Polizia Postale.
Come riavere i soldi indietro
Recuperare denaro perso in una truffa online è difficile, ma non impossibile. Ecco alcuni passi concreti che puoi seguire:
1. Segnalare la Truffa alle Autorità
- Polizia Postale (Italia): puoi fare una denuncia online o recarti in un ufficio fi
- CONSOB: se la truffa riguarda investimenti, segnala il caso all’ente regolatore italiano.
- Europol/Interpol: se la truffa è internazionale, puoi contattare enti europei o globali.
2. Bloccare i Pagamenti e Segnalare alle Banche
- Se hai pagato con carta di credito o bonifico, contatta immediatamente la tua banca e richiedi un chargeback (annullamento del pagamento per frode).
- Se hai usato PayPal o un e-Wallet, apri una contestazione nel servizio di protezione acquirenti.
- Se hai pagato in Bitcoin o criptovalute, verifica se la transazione è stata inviata a un exchange regolamentato (alcuni permettono il blocco dei fondi in caso di frode).
3. Segnalare il Sito ai Provider
- Whois Lookup: usa un servizio come who.is per trovare chi ha registrato il dominio del sito truffa.
- Segnalare a Google: puoi riportare il sito come fraudolento tramite
4. Contattare una Società di Recupero Fondi (Attenzione!)
- Ci sono aziende che si occupano del recupero di fondi da truffe, ma molte sono esse stesse truffaldine. Verifica attentamente la loro reputazione su Trustpilot o siti simili.
- Alcune società affidabili includono Chargeback firms, ma è sempre meglio consultare un avvocato prima.
5. Unirsi a Forum e Class Action
- Se la truffa ha colpito molte persone, potresti trovare gruppi su Telegram, Reddit o Facebook che stanno raccogliendo denunce per una causa collettiva.
Cose da NON Fare
❌ Non pagare altre somme ai truffatori per “sbloccare” i fondi.
❌ Non fidarti di chi ti contatta dicendo di poter recuperare i soldi dietro pagamento.
❌ Non condividere ulteriori dati personali.