Delisting: Perchè una SPA esce dalla Borsa e non viene più Quotata?

Delisting. Anche Voi avrete notato – nel tempo – un bel numero di aziende che in borsa non esistono più.

“Avranno fallito”, pensiamo subito, ma in effetti le cose non stanno proprio così, o meglio è vero che il delisting cioè il cancellamento dell’azienda dalla lista delle aziende quotate presso una borsa spesso è obbligatorio in caso di mancato rispetto delle norme o per default, ma ci sono anche altre ragioni.

Un’azienda SPA (Società per Azioni) può essere esclusa dalla Borsa Italiana per diverse ragioni, che rientrano generalmente in tre macro-categorie:

1. Delisting Volontario

L’azienda stessa decide di uscire dalla Borsa per motivi strategici, tra cui:

  • Operazione di buyout: un investitore rileva la maggioranza delle azioni e decide di privatizzare l’azienda.
  • Fusione o incorporazione con un’altra società, che rende superflua la quotazione.
  • Costi eccessivi della quotazione: essere quotati comporta spese di compliance, trasparenza e amministrazione.

2. Delisting Obbligatorio

Borsa Italiana o la Consob possono imporre la revoca della quotazione nei seguenti casi:

  • Mancato rispetto delle normative di Borsa (es. comunicazioni finanziarie non trasparenti o violazioni delle regole di governance).
  • Fallimento o grave crisi finanziaria dell’azienda.
  • Mancata sufficiente diffusione delle azioni sul mercato: se il flottante (quota di azioni in circolazione sul mercato) scende sotto i limiti previsti.

3. OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) e Delisting

Se un investitore o una società acquisisce più del 90% delle azioni attraverso un’OPA (Offerta Pubblica di Acquisto), può obbligare i soci rimanenti a vendere e procedere con il delisting.

Se vuoi sapere di un caso specifico, posso cercare informazioni aggiornate per te.

Esempio Reale:

Un esempio concreto di un’azienda che ha lasciato volontariamente la Borsa Italiana è Tod’s. Nel 2022, la famiglia Della Valle, principale azionista del gruppo, ha deciso di ritirare la società dalla quotazione per concentrarsi su una strategia di sviluppo a lungo termine, ritenendo che la gestione privata avrebbe facilitato investimenti e decisioni strategiche senza le pressioni del mercato azionario.

Un altro caso significativo è quello di Yoox Net-A-Porter, che nel 2022 ha effettuato un’operazione di delisting a seguito di un’acquisizione.

Questi esempi illustrano come le aziende possano scegliere di uscire dalla Borsa per perseguire obiettivi strategici specifici o in seguito a operazioni societarie come fusioni e acquisizioni.

Delisting: Perchè una SPA esce dalla Borsa e non viene più Quotata?

Una SPA Può fallire mentre è quotata in borsa?

Sì, una Società per Azioni (SPA) quotata in Borsa può fallire, esattamente come qualsiasi altra impresa. Tuttavia, prima di arrivare al fallimento (o meglio, alla liquidazione giudiziale, secondo il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza), ci sono alcuni passaggi e scenari tipici:

1. Segnali di Crisi e Tentativi di Salvataggio

Quando una società quotata è in difficoltà finanziaria, di solito si verificano:

  • Calo del valore delle azioni: gli investitori perdono fiducia, vendono e il titolo perde valore.
  • Difficoltà nel ripagare i debiti: la società potrebbe non riuscire a rimborsare obbligazioni o prestiti bancari.
  • Tentativi di ricapitalizzazione: l’azienda può cercare nuovi investitori o aumentare il capitale sociale.

Se la crisi è grave, si può tentare di evitare il fallimento attraverso strumenti come:

  • Ristrutturazione del debito con i creditori.
  • Amministrazione straordinaria (nel caso di aziende di interesse nazionale, come Alitalia).
  • Fusioni o acquisizioni per evitare la bancarotta.

2. Delisting e Successiva Liquidazione

Se la situazione peggiora, la società potrebbe essere sospesa dalla quotazione o procedere con un delisting obbligatorio, perché:

  • Non riesce più a rispettare gli obblighi di trasparenza e bilancio.
  • Il flottante scende sotto i limiti minimi.
  • È avviata una procedura concorsuale.

3. Fallimento e Conseguenze

Se nessuna misura riesce a salvare l’azienda, si arriva al fallimento (liquidazione giudiziale). Questo significa:

  • Liquidazione degli asset per ripagare i creditori.
  • Perdita totale o parziale per gli azionisti, che sono gli ultimi a essere rimborsati dopo creditori e obbligazionisti.
  • Cancellazione definitiva dalla Borsa.

Esempi Reali

  • Parmalat (2003): Uno dei più grandi fallimenti della storia italiana. Dopo un enorme scandalo finanziario, la società è stata dichiarata insolvente e poi ricostruita con un nuovo assetto.
  • Olivetti-Telecom Italia: Pur non essendo fallita completamente, ha attraversato profonde crisi finanziarie che hanno portato a drastici cambiamenti societari.

👉 Conclusione: Una SPA quotata può fallire, ma spesso prima si cerca di ristrutturarla o venderla per evitare la liquidazione totale.

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