Trading Fineco: Come Funziona, Opinioni, Pro e Contro

Oggi parleremo del Conto Trading Fineco, un modo per fare trading a livello professionale ma anche amatoriale , cioè da piccolo investitore che vuole cimentarsi nel trading online. Innanzitutto vi diciamo che Noi lo abbiamo scelto tra decine di proposte che abbiamo avuto per avere con loro un’affiliazione che ci aiuta a sostenere il Nostro sito, e dato che fare recensioni su prodotti finanziari è il Nostro mestiere da 20 anni, capirete che se abbiamo scelto proprio questa banca è perchè è sinonimo non solo di serietà ed efficienza, ma che propone strumenti come il conto corrente e il conto trading al TOP a livello italiano, sia per quanto riguarda la semplicità d’uso, la chiarezza sui costi  , affidabilità, e la totale completezza di strumenti finanziari che si possono andare a tradare dalla semplice compravendita di azioni, obbligazioni ed ETF, fino agli strumenti più complessi per trader professionisti, non per altro è la piattaforma trading più usata in Europa, oltre ad aver dietro Fineco, una delle banche italiane più solide in assoluto.

1. Conto Trading Fineco in breve

Il Conto Trading Fineco è il servizio di trading online offerto da FinecoBank, una delle banche online più note e solide in Italia. Fineco vanta oltre un milione di clienti ed è leader nel trading online a livello nazionale (prima per volumi di azioni scambiate). In pratica, aprendo un conto trading con Fineco si ottiene l’accesso a una piattaforma per investire in azioni, obbligazioni, ETF, derivati e altri strumenti finanziari su mercati italiani ed esteri, il tutto con la sicurezza di un conto bancario italiano. Fineco è quotata in Borsa ed è apprezzata per l’affidabilità e l’innovazione fin dal 1999. In sintesi, il conto trading Fineco permette di gestire in un unico ambiente sia le operazioni di investimento che le funzionalità base di un conto corrente (come depositi e prelievi), offrendo commissioni competitive e un’ampia gamma di prodotti a disposizione del trader privato.

2. Come aprire un conto trading Fineco

Aprire un conto trading Fineco è un processo semplice e interamente online. Ecco i passaggi principali per l’attivazione:

Registrazione online: dal sito Fineco (sezione Apri il Conto), si compila il modulo di adesione scegliendo l’opzione Conto Trading. Bisogna fornire i dati anagrafici, il codice fiscale e un documento d’identità valido.

Verifica dell’identità: Fineco consente di completare il riconoscimento tramite una procedura digitale rapida. Tipicamente è richiesto di effettuare un selfie o una videochiamata insieme al documento per confermare l’identità. Questo evita di doversi recare in filiale (Fineco opera principalmente online e tramite consulenti).

Firma del contratto: la contrattualistica viene firmata digitalmente. Durante la richiesta si potrà scegliere il regime fiscale (amministrato o dichiarativo) e l’eventuale co-intestazione del conto se lo si desidera.

Attivazione e primo accesso: una volta completati i passaggi e ottenuta la conferma, il conto trading Fineco viene aperto (spesso nel giro di 1-2 giorni lavorativi). Verranno fornite le credenziali per accedere all’area riservata e alla piattaforma di trading.

Deposito di fondi: Il conto trading Fineco dispone di un IBAN personale. Si possono trasferire fondi sul conto tramite bonifico bancario da qualsiasi altra banca per iniziare a fare trading. Non è richiesto un deposito minimo obbligatorio iniziale, quindi l’utente può decidere liberamente quanto versare.

Aprire un conto Fineco è gratuito (nessun costo di attivazione) e anche i primi 12 mesi di canone sono gratuiti per i nuovi clienti under 30 (vedremo più avanti i dettagli sui costi). In alternativa alla procedura online, Fineco offre anche supporto telefonico o tramite un consulente finanziario per chi preferisse assistenza nell’apertura, ma in generale la via telematica è la più veloce (richiede all’incirca 10-15 minuti per la compilazione, più il tempo di verifica dei documenti). Una volta aperto il conto trading, si potrà accedere sia dal sito web Fineco sia tramite l’app mobile Fineco per iniziare a operare sui mercati.

trading fineco;: come va , quanto costa, recensione e opinioni

3. Trading Fineco: conti disponibili

FinecoBank offre diverse tipologie di conto per soddisfare le esigenze dei clienti, e in particolare distingue tra il conto corrente Fineco tradizionale e il conto Trading Fineco. È utile capire le differenze:

Conto Fineco (conto corrente standard): è il conto completo di Fineco, che include tutte le funzionalità bancarie (carta di debito/credito, domiciliazione utenze, assegni, prestiti, etc.) oltre alla possibilità di fare trading online. Questo conto ha un canone mensile di 3,95€ (azzerabile al verificarsi di determinate condizioni, ad esempio accredito dello stipendio, utilizzo di servizi finanziari avanzati o effettuando almeno 4 eseguiti di trading al mese). Il conto corrente Fineco consente l’accesso a tutte le piattaforme di trading Fineco, comprese quelle avanzate come PowerDesk (piattaforma desktop) e l’innovativa FinecoX (piattaforma web), e offre strumenti evoluti come ordini condizionati, trailing stop e un servizio Multicurrency. Quest’ultimo permette di detenere e convertire valute estere sul conto, così da negoziare titoli in USD, GBP, ecc. senza pagare conversioni per ogni operazione.

Conto Trading Fineco (solo trading): è la versione pensata per chi vuole fare solo trading, senza servizi bancari aggiuntivi. Questo conto non ha canone mensile (0€ di spese fisse) e non prevede costi di apertura o di gestione del dossier titoli. Le commissioni sulle operazioni sono variabili in percentuale (0,19% del controvalore per ogni trade, con un minimo di 2,95€ e un massimo di 19€ per ordine). Il conto Trading, tuttavia, non include alcuni servizi bancari: ad esempio, non viene fornita una carta di pagamento, né si possono fare operazioni come pagamento bollettini postali o richiedere prestiti sul conto (sono possibili comunque bonifici in entrata e uscita per movimentare i fondi). Anche alcune funzioni di trading avanzato sono limitate: sul Conto Trading non sono disponibili gli ordini condizionati e i trailing stop, e le piattaforme professionali come PowerDesk non sono accessibili. Il trading avviene tramite l’interfaccia web standard e l’app Fineco, con funzionalità essenziali. Inoltre, il Conto Trading non supporta il Multicurrency: ciò significa che se acquisti titoli in valuta diversa dall’euro, il sistema convertirà automaticamente la valuta (applicando uno spread sul tasso di cambio). Questa conversione automatica comporta un piccolo costo (spread di circa lo 0,3% sulla valuta), mentre con il conto standard Multicurrency si potrebbero evitare tali costi mantenendo valute estere sul conto.

In sintesi, Fineco propone un conto trading “snello” a zero canone ideale per investitori occasionali o con piccoli capitali, che preferiscono pagare commissioni per singola operazione solo quando effettivamente tradano, e un conto completo per utenti più attivi o esigenti che vogliono anche i servizi bancari e piattaforme avanzate. Da notare che esiste anche un Conto Investimenti Fineco, dedicato principalmente a chi intende investire in fondi comuni, gestioni patrimoniali e usufruire della consulenza finanziaria Fineco: quel profilo prevede anch’esso zero canone ma è focalizzato sull’investimento assistito più che sul trading attivo. In ogni caso, qualunque sia la tipologia scelta, Fineco garantisce l’assenza di costi di chiusura e nessun vincolo di durata: il cliente può aprire il conto, provarne i servizi e, se non soddisfatto, dismetterlo senza penali (come vedremo, la chiusura è gratuita).

4. Fineco Trading e collegamento a conto corrente e carte

Una domanda comune è se sia possibile avere anche un normale conto corrente con carta collegato all’operatività di trading Fineco. Occorre chiarire che il Conto Trading Fineco di per sé è un conto corrente bancario Fineco, dotato di IBAN, ma con funzionalità limitate alle esigenze di investimento. In pratica, con il solo conto Trading non viene emessa una carta Bancomat o carta di credito, e non si possono svolgere alcune operazioni tipiche di un conto tradizionale (pagare bollette, MAV/RAV, domiciliare stipendi, ecc.). Tuttavia, i clienti hanno due opzioni:

Optare per il conto completo sin dall’inizio: Se si desidera avere una carta di pagamento Fineco e usare Fineco anche come banca per le spese quotidiane, conviene aprire direttamente il Conto Fineco completo (conto corrente + trading). Con questo, si otterrà la carta di debito (circuito Bancomat/Maestro o Mastercard Fineco Debit) e si potranno richiedere carte di credito Fineco, oltre ad utilizzare appieno tutti i servizi bancari. Il conto completo consente di fare trading allo stesso modo del conto trading, ma aggiunge i servizi bancari tradizionali.

Mantenere separati un conto trading e un conto bancario: In alternativa, si può aprire il Conto Trading Fineco per le operazioni di investimento e continuare ad usare un altro conto corrente (presso un’altra banca, già dotato di carte) per le spese quotidiane. In questo caso, il collegamento avviene tramite bonifici: si trasferiscono fondi dal proprio conto corrente esterno al conto Fineco per fare trading, e viceversa si possono prelevare (via bonifico) i soldi da Fineco verso l’altro conto quando serve. Fineco non applica commissioni sui bonifici SEPA, quindi spostare denaro tra Fineco e un altro istituto è gratuito e relativamente rapido (di norma 1 giorno lavorativo).

Upgrade successivo: Se si è aperto inizialmente un conto Trading Fineco e poi si decide di voler anche i servizi bancari (carta, assegni, etc.), è possibile richiedere l’aggiunta dei servizi di conto corrente. Di solito questo comporta il passaggio al profilo con canone (3,95€ mensili, azzerabile come detto prima). Conviene informarsi con l’assistenza Fineco sulle modalità di upgrade: in molti casi basta una richiesta online per ottenere le carte e abilitare le funzioni aggiuntive, senza chiudere il conto esistente.

È importante sottolineare che FinecoBank offre la possibilità di accentrrare in un unico istituto sia il banking che il trading. Molti trovano comodo avere un solo conto dove accreditare stipendio, effettuare pagamenti e contemporaneamente comprare/vendere titoli, anziché gestire due rapporti separati. Fineco, essendo una banca italiana, aderisce anche al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, garantendo fino a 100.000€ per depositante sui fondi liquidi: questo vale per qualsiasi conto Fineco, incluso il conto Trading. In sintesi, se si ha bisogno di una carta e funzioni di conto corrente, Fineco permette di ottenerle (aprendo il conto completo). Se invece interessa solo la parte di investimento, il conto Trading standalone è sufficiente e non comporta costi fissi.

5. Prodotti disponibili da comprare e vendere con Fineco

Una delle forze di Fineco è l’ampia gamma di prodotti finanziari accessibili tramite la piattaforma. Con un conto trading Fineco si possono comprare e vendere moltissimi strumenti, tra cui:

Azioni – Titoli azionari italiani ed esteri. Fineco dà accesso a 26 mercati globali: oltre a Borsa Italiana (Euronext Milan), si possono negoziare azioni sulle principali borse europee (Xetra Germania, Euronext Paris, Amsterdam ecc.) e americane (NYSE, NASDAQ, AMEX). È persino possibile operare su alcuni mercati extra-europei come Londra, Canada, Giappone, Hong Kong e altri. In totale, il catalogo azionario è vasto e copre migliaia di titoli internazionali.

ETF, ETC ed ETN – L’offerta di Exchange Traded Fund (ETF) e di altri ETP (prodotti quotati) è molto ricca. Si possono acquistare ETF su indici azionari, obbligazionari, materie prime, settori tematici, nonché ETC/ETN per investire in commodities (es. oro, petrolio) e criptovalute in forma indiretta. Fineco ha anche un servizio dedicato ai Piani di Accumulo (PAC) in ETF/ETC: con l’opzione Replay è possibile impostare acquisti periodici automatici di quote ETF con commissioni fisse per piano a partire da 2,95€ al mese. Inoltre, Fineco promuove oltre 800 ETF con zero commissioni di acquisto, permettendo ai clienti di investire in determinati ETF senza pagare fee di trading (rimangono eventuali costi propri degli ETF e lo spread denaro-lettera, ma Fineco non addebita commissioni sull’ordine di acquisto per quei prodotti in promozione).

Obbligazioni – È possibile negoziare titoli obbligazionari, inclusi i Titoli di Stato italiani (BOT, BTP, CCT) e esteri, obbligazioni corporate e bancarie. La piattaforma Fineco offre accesso al MOT, EuroMOT, TLX e ad altre piattaforme di scambio obbligazionario, con un buon assortimento di bond in diverse valute.

Futures e Opzioni – I trader più esperti possono operare sui mercati derivati: Fineco permette di negoziare future (sui principali indici, materie prime, tassi, ecc., sia su IDEM/Borsa Italiana sia su mercati esteri come CME) e opzioni sia sulle azioni italiane (IDEM) sia su indici e azioni USA (CME ed Eurex per alcune opzioni europee). Si trovano ad esempio i future sul FTSE MIB, DAX, S&P500, petrolio, oro, e anche opzioni su titoli americani più liquidi.

Covered Warrant e Certificati – Fineco è attiva anche sul mercato dei certificati e warrant. Si possono comprare e vendere Covered Warrant, Turbo Certificates e Certificates a Leva Fissa quotati sul SeDeX e Cert-X. Fineco stessa è emittente di alcuni certificati (ad esempio Turbo certificates). Questi prodotti derivati a leva fissa permettono strategie speculative con rischio definito.

Forex e CFD – Tramite Fineco si può fare trading sul Forex e su Contratti per Differenza. In particolare, Fineco offre CFD su valute, indici, materie prime e azioni. Ad esempio, è possibile speculare su cambi valutari (oltre 50 coppie forex) tramite CFD con leva, oppure su indici azionari globali e commodity senza pagare commissioni (solo spread). I CFD consentono di operare al rialzo o ribasso su vari sottostanti con un impiego di capitale inferiore (leva finanziaria), ma vanno usati con prudenza per il rischio elevato. Fineco applica spread e overnight swap sui CFD; va notato che sul Forex puro Fineco non è un broker specializzato e gli spread possono essere più alti rispetto a broker FX dedicati, però l’offerta rimane ampia per un broker bancario.

Criptovalute – Fineco non permette l’acquisto diretto di Bitcoin o altre criptovalute in un wallet, ma consente di operare sulle crypto in forma derivata: ad esempio tramite CFD su Bitcoin ed Ethereum, oppure acquistando ETP/ETN (note come crypto tracker) quotati su borse regolamentate che replicano l’andamento delle criptovalute. In questo modo l’utente può esporsi a Bitcoin, Ethereum e altre crypto indirettamente, con la sicurezza dell’intermediario regolamentato e senza doversi preoccupare di wallet digitali.

Fondi comuni e altri prodotti – Oltre agli strumenti “da trading” quotati in borsa, Fineco offre accesso a migliaia di fondi comuni di investimento e SICAV delle principali società di gestione del risparmio, fruibili soprattutto tramite il Conto Investimenti o con l’assistenza dei consulenti Fineco. Questi prodotti non vengono tradati in tempo reale sul mercato, ma sottoscritti/rimborsati tramite la banca. Chi è interessato a diversificare con fondi o vuole una gestione patrimoniale, può trovare in Fineco un’ampia scelta, anche se questo rientra più nell’area investimenti che nel trading attivo.

In breve, con Fineco si ha a disposizione un ventaglio completo di strumenti finanziari: dal titolo azionario più tradizionale al future più complesso. Questa completezza è un vantaggio rispetto ad alcuni broker low-cost che magari offrono solo azioni e ETF. Fineco consente al trader di evolvere e trovare praticamente ogni prodotto man mano che aumentano le sue esigenze, il tutto all’interno della stessa piattaforma. Naturalmente, è importante conoscere i rischi dei vari strumenti (ad esempio i derivati a leva possono far perdere più del capitale investito se utilizzati in marginazione) e operare in modo informato. Fineco a tal proposito mette a disposizione anche materiale formativo e webinar gratuiti per i propri clienti, così da aiutarli a comprendere meglio prodotti e strategie di trading.

6. Tassazione nel trading Fineco

Un aspetto fondamentale da considerare è la tassazione degli investimenti, area in cui Fineco offre un grosso vantaggio per i residenti fiscali in Italia. FinecoBank, essendo un istituto italiano, funge da sostituto d’imposta se il cliente opta per il regime fiscale amministrato. In pratica:

Fineco calcola e trattiene automaticamente le imposte dovute sulle plusvalenze realizzate tramite il trading. Attualmente in Italia le rendite finanziarie (capital gain, dividendi, interessi) su strumenti non esenti sono tassate al 26%. Ad esempio, se vendi un’azione con un guadagno, Fineco applicherà il 26% sull’utile e lo verserà al fisco per tuo conto. Se percepisci dividendi su azioni estere, anche lì viene applicata la tassazione prevista.

Fineco si occupa anche di calcolare automaticamente le eventuali minusvalenze e di compensarle con plusvalenze future (nel rispetto delle regole di compensazione tra redditi della stessa categoria). Le minus non compensate vengono riportate a nuovo nei registri fiscale del conto per i 4 anni successivi, pronte per essere utilizzate.

Viene inoltre gestita l’imposta di bollo sul dossier titoli, che per legge in Italia ammonta allo 0,20% annuo sul valore medio di portafoglio (con un minimo di 34,20€ annuali). Fineco addebita trimestralmente questa imposta sul conto del cliente, come fanno tutte le banche italiane.

Per alcuni mercati specifici, Fineco applica automaticamente le tassazioni particolari (ad esempio la Financial Transaction Tax dove prevista, come la Tobin Tax dello 0,2% sulle azioni italiane per capitalizzazioni elevate, o il bollo sul mercato UK dello 0,5% sugli acquisti di azioni inglesi). L’utente non deve preoccuparsi di gestire questi calcoli: li troverà evidenziati nell’estratto conto periodico.

Scegliendo il regime amministrato quindi non sarà necessario dichiarare nulla in dichiarazione dei redditi riguardo alle operazioni effettuate con Fineco: l’eventuale capital gain tax è già stata assolto a monte dalla banca. Questo semplifica enormemente la vita fiscale del trader e evita di dover ricorrere a commercialisti per compilare il quadro RT del Modello Redditi. Al contrario, usando broker esteri (che operano in regime dichiarativo) sarebbe il cliente a dover calcolare e versare le imposte ogni anno. Con Fineco, tutta la burocrazia fiscale viene curata internamente.

Va menzionato che in fase di apertura del conto Fineco consente comunque di scegliere il regime dichiarativo se qualcuno preferisse gestire in autonomia le tasse (opzione rara, scelta magari da chi ha crediti d’imposta esteri o situazioni particolari). In qualsiasi momento è possibile passare da amministrato a dichiarativo o viceversa, facendone richiesta (la modifica avrà efficacia dall’anno fiscale successivo).

Inoltre Fineco fornisce a fine anno tutta la reportistica fiscale (rendiconti, certificazione delle ritenute, prospetto minusvalenze, etc.), utile per trasparenza e per eventuale dichiarazione dei redditi nel caso serva. In sintesi, dal punto di vista tassazione, il conto trading Fineco offre la massima comodità: “alle tasse ci pensa Fineco”, come recita anche la loro documentazione informativa. Ciò consente al trader di concentrarsi sulle scelte di investimento senza l’incombenza di complessi calcoli fiscali.

7. Recensioni sul conto trading Fineco

Le opinioni degli utenti su Fineco e sul suo conto trading sono in larga maggioranza positive. FinecoBank gode di un’ottima reputazione presso i risparmiatori italiani. Ad esempio, su Trustpilot Fineco registra un punteggio intorno a 4,8 stelle su 5 con decine di migliaia di recensioni: circa l’84% dei giudizi assegna 5 stelle piene. Molti clienti apprezzano la qualità della piattaforma di trading – descritta come facile da usare e stabile – e la possibilità di avere tutto integrato (banca + investimenti insieme). Anche il servizio clienti Fineco viene spesso lodato per la professionalità e la rapidità di risposta: la banca dispone di un customer care con oltre 200 operatori via telefono, email e chat, e offre supporto esteso ai propri clienti. In diverse recensioni gli utenti sottolineano come le richieste vengano gestite tempestivamente e con competenza dalla maggior parte degli operatori.

Oltre alle recensioni generali, riscontri positivi vengono da investitori di varia esperienza:

I principianti trovano utile la semplicità dell’interfaccia e la presenza di materiale educativo (webinar, tutorial) per imparare a muovere i primi passi nel trading.

I trader intermedi apprezzano l’affidabilità (la piattaforma ha un uptime del 98% e gestisce milioni di ordini all’anno senza problemi significativi) e la presenza di strumenti evoluti qualora servano, oltre alla sicurezza di una banca regolamentata.

I clienti più evoluti riconoscono in Fineco un partner solido (ricordiamo il CET1 ratio di Fineco superiore al 20%, indice di solidità patrimoniale molto elevato) e apprezzano la possibilità di fare trading su molti mercati stando però sotto l’ombrello di una banca italiana protetta da fondo interbancario.

Naturalmente, non mancano alcune critiche nelle recensioni: una delle lamentele comuni riguarda i costi leggermente più alti rispetto a broker esclusivamente esteri o low-cost, soprattutto per chi effettua poche operazioni di piccola entità (ad esempio commissioni minime di 2,95€ percepite come non sempre economiche per acquisti di importo ridotto). Alcuni clienti storici segnalano che Fineco fa poche promozioni per la clientela esistente (mentre ai nuovi clienti sono riservate offerte come trading gratuito iniziale), e c’è chi vorrebbe costi più bassi su determinati mercati (es. titoli UK o Svizzera dove le commissioni minime sono più elevate). Qualche critica isolata riguarda anche l’assenza di un conto demo: effettivamente Fineco non fornisce una piattaforma demo per provare il trading in modo simulato, cosa che alcuni competitor offrono.

Nel complesso, comunque, le opinioni sono eccellenti e Fineco si posiziona ai vertici delle classifiche di gradimento per i servizi di trading online in Italia. La combinazione di sicurezza, gamma di prodotti e usabilità rende il conto trading Fineco molto apprezzato. Molti utenti ribadiscono che, pur non essendo il broker più economico in assoluto, ne preferiscono l’affidabilità e la comodità di avere un unico conto multi-servizio. Vale anche la pena notare che l’app mobile Fineco è valutata molto bene (circa 4,5 stelle sugli store con centinaia di migliaia di download), indice che l’esperienza utente è curata anche su smartphone per gestire il conto e gli investimenti in mobilità.

8. Trading Fineco a confronto con altri conti

Quando si sceglie un conto trading, è naturale confrontare Fineco con altri broker e banche concorrenti, per capire pro e contro relativi. Ecco alcuni paragoni sintetici:

Fineco vs broker esteri low-cost (es. DEGIRO): DEGIRO e altri broker internazionali spesso offrono commissioni più basse su molti mercati rispetto a Fineco. Ad esempio, su Borsa USA o ETF, DEGIRO ha commissioni minime inferiori. Tuttavia, broker come DEGIRO non operano da sostituto d’imposta in Italia: questo significa che l’utente dovrà arrangiarsi con la fiscalità (dichiarare le plusvalenze e pagare imposte da solo), un onere non da poco. Inoltre alcuni broker stranieri possono avere un’offerta di prodotti limitata per gli investitori italiani (DEGIRO ad esempio non consente di comprare titoli di stato italiani né alcune azioni di Borsa Italiana a causa di complicazioni fiscali locali). Fineco invece offre l’accesso completo al mercato italiano e ai bond governativi, cosa importante per chi vuole investire in BOT/BTP o piccole-mid cap italiane. In più, Fineco offre un conto bancario con IBAN e tutela depositi, mentre broker esteri sono solo intermediari finanziari senza servizi bancari. In sintesi: se l’obiettivo primario è ridurre al minimo le commissioni e si è disposti a gestire in proprio le tasse, un broker come DEGIRO potrebbe risultare più economico; ma Fineco offre un servizio più completo e “chiavi in mano”, ideale per chi preferisce semplicità e vastità di prodotti (pagando magari qualche euro in più a operazione).

Fineco vs broker “zero commission” (es. eToro): Negli ultimi anni piattaforme come eToro pubblicizzano trading in azioni senza commissioni. È bene però andare oltre gli slogan: eToro, ad esempio, applica un costo di conversione valutaria (poiché opera in USD) e spread più ampi, e soprattutto in molti casi fa accedere ai mercati tramite CFD più che con acquisto diretto dell’asset (nel caso delle criptovalute o di alcune azioni frazionate). Fineco dal canto suo applica commissioni esplicite per ordine, ma nessun costo occulto su cambio (se si ha Multicurrency) o prelievi, e quando compri un’azione su Fineco ne sei effettivamente titolare sul dossier intestato a te. Altro punto: eToro (così come altri broker internazionali tipo Trading212, Freedom24 ecc.) non funge da sostituto d’imposta, quindi di nuovo l’utente dovrà gestire la fiscalità in autonomia. Fineco potrebbe risultare più costosa nell’immediato su una singola operazione rispetto al “zero commissioni” di eToro, ma offre più trasparenza e regolamentazione italiana (es. adesione al fondo tutela depositi, vigilanza CONSOB, ecc.). Inoltre Fineco è più adatta a chi cerca un ambiente professionale senza features “social” – eToro infatti punta sul social trading e il copy trading, aspetti non presenti in Fineco, che invece è rivolta a un’utenza più tradizionale/autonoma.

Fineco vs altre banche/broker italiani (es. Directa, Webank, IWBank): Sul mercato domestico ci sono alternative come Directa Sim o i servizi trading di altre banche online. Directa ad esempio è un broker italiano storico con commissioni molto competitive (anche 1-2€ per piccoli ordini su azioni italiane) e anch’esso regime amministrato; Directa però è focalizzata solo sul trading e non offre servizi bancari classici. Come piattaforme, Directa è più tecnica e forse meno intuitiva per un neofita rispetto a Fineco, anche se molto apprezzata dai trader evoluti. Webank e IWBank sono banche italiane che forniscono trading: possono avere costi leggermente inferiori su alcuni mercati o promozioni proprie, ma la diffusione e investimenti tecnologici di Fineco nel trading sono difficilmente eguagliati. Fineco dispone di piattaforme all’avanguardia e di una base clienti trading ampia, il che si traduce in aggiornamenti continui e nuove funzionalità (si pensi allo sviluppo di FinecoX, o alla gamma di prodotti come i CFD introdotti negli anni). Inoltre, Fineco ha un servizio clienti dedicato al trading probabilmente più strutturato. In confronto con le altre banche italiane, Fineco spesso emerge come la scelta top per chi fa trading frequente, mentre per chi fa poche operazioni all’anno magari anche una banca concorrente con qualche euro in meno di commissione potrebbe andare bene.

Fineco vs broker specializzati esteri (Interactive Brokers, etc.): per completare il panorama, va detto che broker globali come Interactive Brokers offrono un accesso ancora più esteso ai mercati mondiali e commissioni bassissime per trader professionali, però hanno piattaforme complesse e richiedono competenze avanzate (oltre ad essere nuovamente in regime non amministrato per l’Italia). Fineco invece cerca di bilanciare un’offerta ampia con una facilità d’uso adatta anche al cliente retail medio. Difficilmente un investitore alle prime armi riuscirebbe a sfruttare o sentirsi a proprio agio su piattaforme iper-tecniche come IB, mentre su Fineco può crescere gradualmente.

In conclusione, Fineco si posiziona come un broker-banca universale: non è il più economico in assoluto in ogni situazione, ma offre una combinazione di servizi, sicurezza e semplicità unica nel panorama italiano. Chi punta solo al risparmio sui costi e non ha problemi a gestire burocrazia fiscale potrebbe valutare broker alternativi; chi invece vuole un partner affidabile di lungo termine, con cui fare sia trading sia gestire risparmi, spesso sceglie Fineco per la sua solidità e comodità.

9. Conto Trading Fineco: conviene?

Dopo aver esaminato caratteristiche, costi e confronti, la domanda finale è se il conto trading Fineco conviene davvero. La risposta dipende dal profilo dell’investitore, ma in generale:

Convenienza per investitori attivi e capitalizzati: Fineco risulta conveniente per chi fa trading con una certa regolarità o con capitali medio-grandi. Infatti, il conto standard Fineco premia gli investitori attivi con commissioni fisse decrescenti (fino a 2,95€ a eseguito dopo una soglia di operatività mensile), rendendo i costi competitivi per chi genera molti ordini. Anche chi investe somme consistenti può non essere troppo impattato dalla commissione dello 0,19% del conto Trading (che ha un tetto massimo di 19€): ad esempio comprare 10.000€ di azioni costa comunque 19€ di commissione, un livello accettabile e in linea con altri broker nazionali.

Vantaggi qualitativi: Al di là dei costi nudi e crudi, Fineco offre una serie di vantaggi qualitativi che valgono il prezzo. La sicurezza di una grande banca quotata in borsa, l’eccellente servizio clienti in italiano, la gestione fiscale automatica (che fa risparmiare tempo e potenzialmente denaro di consulenza tributaria), e la comodità di un conto unico multiuso sono fattori che incidono positivamente. Per molti utenti, evitare lo stress di compilare dichiarazioni e F24 ogni anno da soli giustifica ampiamente qualche euro in più speso in commissioni rispetto a broker stranieri.

Per i principianti: Fineco conviene anche a chi è alle prime armi e vuole un ambiente guidato e affidabile. L’assenza di costi fissi nel conto Trading significa che un principiante può aprire il conto senza pressione di canone mensile, e magari fare poche operazioni l’anno pagando solo quelle. In cambio ha accesso a formazione gratuita e può esplorare vari strumenti sapendo di avere supporto e tutela tipici di una banca. Rispetto a piattaforme “gratuite” ma meno regolamentate, Fineco dà un senso di tranquillità utile quando si muovono i primi passi.

Per chi fa poche operazioni di piccola entità: se il tuo caso è investire somme molto piccole in rarissime occasioni (es. comprare pochi ETF e tenerli a lungo), Fineco rimane una scelta valida ma forse meno conveniente rispetto ad alcune piattaforme low-cost. Ad esempio, per un PAC piccolissimo, commissioni di 2,95€ possono incidere percentualmente tanto; in questi casi può convenire valutare broker con zero commissioni su ETF o piani integrati. Tuttavia Fineco stessa offre la promozione di ETF senza commissione di acquisto e PAC a costo fisso contenuto, quindi anche l’investitore passivo trova strumenti adeguati. Va inoltre ricordato che Fineco spesso propone promozioni ai nuovi clienti (come un certo numero di eseguiti gratis nei primi mesi) che abbattono i costi iniziali.

Costi extra da considerare: Fineco non applica costi di inattività né di chiusura, e i bonifici sono gratis. L’unico costo “extra” inevitabile è l’imposta di bollo annuale sul dossier titoli (che pagheresti con qualunque banca italiana) e l’eventuale canone mensile se scegli il conto completo (che però può essere azzerato). In sostanza, non ci sono sorprese o commissioni nascoste nel conto trading Fineco.

Tirando le somme, Trading Fineco conviene per chi cerca un servizio completo, sicuro e di qualità, ed è disposto a pagare commissioni leggermente superiori ai broker puramente discount in cambio di questi benefici. Non conviene invece a chi ha come unica priorità il minimizzare ogni costo di transazione indipendentemente dai servizi – in tal caso, un broker estero a basso costo potrebbe risultare preferibile, pur con i compromessi di servizio annessi. Per la maggior parte degli investitori retail italiani, Fineco rappresenta un equilibrio valido: commissioni nella media nazionale, senza canoni se non si vogliono, e un ecosistema solido alle spalle. In definitiva, il conto trading Fineco è consigliabile soprattutto a chi vuole fare trading e investimento in modo serio ma semplice, contando su un partner bancario di lungo corso. La convenienza va vista a 360 gradi: molti utenti trovano che la serenità operativa e l’efficienza fiscale offerte da Fineco valgono il costo rispetto a soluzioni più economiche ma meno strutturate.

10. Chiusura del conto trading Fineco

Se in futuro decidessi di non voler più utilizzare Fineco, la procedura di chiusura del conto trading è relativamente semplice e senza costi. Fineco infatti non addebita penali né spese di estinzione conto. Ecco come avviene generalmente il processo di chiusura:

Sistemazione delle posizioni: Prima di chiudere, è importante liquidare o trasferire tutte le posizioni finanziarie aperte. Ciò significa vendere le azioni o gli altri titoli detenuti oppure richiederne il trasferimento verso un altro intermediario (tramite apposita modulistica di trasferimento titoli, la TDT). Se rimangono titoli sul dossier, la banca non potrà chiudere il rapporto finché non sono stati trasferiti o venduti.

Azzeramento del saldo: Bisogna anche assicurarsi che il saldo in conto sia zero. Eventuali somme residue vanno bonificate verso un altro tuo conto bancario prima di procedere. In fase di richiesta di chiusura, Fineco offre la possibilità di indicare un IBAN di appoggio su cui accreditare automaticamente l’eventuale saldo positivo rimasto al momento dell’estinzione, quindi nulla andrà perso: i fondi saranno trasferiti al conto indicato.

Richiesta di chiusura: La domanda di chiusura si può fare online dall’area riservata Fineco, nella sezione Il Mio Conto > Gestione Servizi > Richiedi chiusura conto. Verrà avviata una procedura guidata composta da alcuni step: motivazione della chiusura (va selezionata una causale dal menu, es. “motivi personali” o “servizi non soddisfacenti”, etc.), conferma di aver sistemato assegni e carte, e infine firma della richiesta. La firma digitale del modulo di chiusura può essere apposta direttamente online se sei abilitato (la maggior parte dei clienti lo è). In caso non fosse possibile firmare digitalmente (es. conti cointestati con firme congiunte, o altri casi particolari), Fineco fornirà il modulo di estinzione da stampare e firmare manualmente.

Invio del modulo (se cartaceo): Qualora si debba utilizzare il modulo cartaceo, questo va inviato a Fineco via PEC o raccomandata A/R all’indirizzo indicato (es.: helpdesk@pec.finecobank.com per PEC, oppure all’ufficio estinzioni Fineco di Reggio Emilia via posta). È consigliato utilizzare la PEC per velocità e tracciabilità.

Restituzione carte e assegni: Se il conto Fineco comprendeva carte di pagamento (nel caso di conto corrente completo) o assegni non usati, da contratto andrebbero tagliati e inutilizzati prima della chiusura. In pratica, si devono distruggere le carte Fineco e gli eventuali carnet assegni, poiché cesseranno di funzionare con la chiusura del conto. Operazioni ricorrenti come RID/SDD (utenze, abbonamenti) collegati al conto verranno automaticamente disdetti dalla banca al momento dell’estinzione.

Conferma di chiusura: Dopo aver inviato la richiesta, Fineco la elaborerà entro qualche giorno. Si riceverà una conferma via email quando il conto sarà effettivamente chiuso. Da quel momento le credenziali di accesso verranno disabilitate e il rapporto sarà estinto. Assicurati di aver salvato eventuali estratti conto o documenti di cui hai bisogno, perché dopo la chiusura l’accesso all’area clienti non sarà più disponibile.

In generale, la chiusura di un conto Fineco richiede qualche giorno lavorativo dal completamento della richiesta, e non presenta complicazioni se si seguono i passi sopra descritti. Fineco potrebbe contattarti per conferma o per verificare i motivi della chiusura (anche come feedback interno), ma non ostacola in alcun modo il recesso. Essendo un rapporto bancario, hai sempre diritto di chiuderlo quando vuoi, senza penali. Ricordiamo di eseguire un ultimo controllo: se sul conto trading erano presenti minusvalenze fiscali non compensate, con la chiusura queste andranno perse (non sono trasferibili tra intermediari se non compensandole prima con plusvalenze). Quindi, se possibile, è bene pianificare la chiusura cercando di utilizzare eventuali crediti d’imposta residui.

In conclusione, terminare il rapporto con Fineco è un’operazione lineare: nessun costo di chiusura, procedura online guidata e assistenza disponibile in caso di dubbi. Questo conferma l’approccio trasparente di Fineco nei confronti della clientela. Sia che tu decida di mantenere il conto trading Fineco a lungo termine per i suoi vantaggi, sia che un domani opti per un cambio, saprai di poter uscire in qualsiasi momento senza oneri, portando con te i tuoi risparmi e investimenti verso una nuova destinazione a seconda delle tue necessità future. Fonte

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

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