Prodotti Finanziari Strutturati: un modo per fare evasione fiscale

L’evasione fiscale, può essere agevolata dai prodotti finanziari strutturati, dei prodotti finanziari formati da un’obbligazione e una o più opzioni.
I prodotti finanziari strutturati sono tanti e di vario tipo, torneremo ad approfondire questo interessante argomenti per investitori su un prodotto finanziario che può diventare molto conveniente, ma anche altamente rischioso.
Studiati per poter creare una sicurezza di riavere tutti i soldi investiti, con il tempo sono cambiati, sono stati studiati prodotti più complicati e rischiosi, ma oggi vogliamo parlarvi di prodotti strutturati molto particolari, prodotti che vengono usati dalle banche italiane.
Ecco un’inchiesta giornalistica italiana, cosa ci fa sapere…

Nel video che potete vedere di seguito, si parla di Tax Trade, dei prodotti finanziari che permettono di abbattere le imposte alle banche.

Con questo tipo di operazioni, secondo questa inchiesta, le banche italiane risparmiano dai 3 ai 4 miliardi di euro di tasse ogni anno.

Prodotti finanziari strutturati: un modo per fare evasione fiscale

Cosa sono i prodotti finanziari strutturati

I prodotti finanziari strutturati sono strumenti d’investimento complessi che combinano almeno un’attività sottostante (azioni, obbligazioni, indici, materie prime, ecc.) con uno o più derivati. Il loro profilo di rischio e rendimento dipende da questa combinazione e da diversi scenari di mercato ipotizzati.

Ecco alcuni aspetti chiave:

Composizione:

  • Attività sottostante: Il valore del prodotto dipende dalla performance di questo asset.
  • Derivati: Strumenti finanziari che conferiscono al prodotto le sue caratteristiche specifiche, come la possibilità di ottenere un rendimento più elevato in cambio di un rischio maggiore.

Funzionamento:

  • Scenari predefiniti: Il prodotto offre diverse opzioni di rendimento basate su come si comporta l’attività sottostante in determinate circostanze.
  • Protezione del capitale: In alcuni casi, il prodotto può includere una garanzia sul capitale investito, oppure una protezione parziale.
  • Rendimenti potenzialmente elevati: Offrono la possibilità di ottenere un guadagno maggiore rispetto a investimenti tradizionali, ma con un rischio proporzionalmente più alto.

Tipi di prodotti strutturati:

  • Certificati: Offrono un rendimento condizionato alla performance dell’attività sottostante.
  • Obbligazioni strutturate: Combinano un’obbligazione classica con un derivato, offrendo la possibilità di un rendimento aggiuntivo.
  • Swap: Contratti che scambiano flussi di cassa tra due controparti, basandosi su diverse variabili.

Considerazioni:

  • Complessità: I prodotti strutturati possono essere difficili da comprendere e richiedono una conoscenza approfondita dei rischi e delle caratteristiche specifiche di ogni prodotto.
  • Rischio elevato: Offrono la possibilità di ottenere rendimenti elevati, ma il rischio di perdere il capitale investito è presente.
  • Costi: Possono avere costi di emissione e di gestione più elevati rispetto ad altri prodotti finanziari.

Prima di investire in un prodotto strutturato:

  • Comprendere il prodotto: È fondamentale leggere attentamente il prospetto informativo e capire tutti i rischi e le potenziali implicazioni dell’investimento.
  • Valutare il proprio profilo di rischio: Questi prodotti non sono adatti a tutti gli investitori. È importante valutare la propria tolleranza al rischio e l’obiettivo di investimento.
  • Consultare un consulente finanziario: Un professionista può aiutare a comprendere le caratteristiche del prodotto e a valutare se è adatto al proprio profilo di investimento.

 

I Certificati: Definizione e Esempio

I certificati sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati, emessi da banche d’investimento, che replicano l’andamento di un’attività sottostante (azioni, indici, valute, materie prime, ecc.) con o senza effetto leva.

Esempio di Certificato:

Supponiamo che un investitore voglia puntare sulla crescita del titolo azionario XYZ. Può acquistare un certificato con le seguenti caratteristiche:

  • Sottostante: Azione XYZ
  • Scadenza: 2 anni
  • Barriera: 80% del prezzo iniziale del titolo
  • Payoff:
    • Se il titolo XYZ a scadenza ha un prezzo superiore al prezzo iniziale, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale del certificato più un premio (ad esempio, il 50% della performance del titolo oltre la barriera).
    • Se il titolo XYZ a scadenza ha un prezzo inferiore al prezzo iniziale ma superiore alla barriera, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale del certificato.
    • Se il titolo XYZ a scadenza ha un prezzo inferiore alla barriera, l’investitore perderà una parte o tutto il capitale investito.

In questo caso:

  • L’investitore ha la possibilità di ottenere un rendimento potenzialmente elevato se il titolo XYZ cresce.
  • L’investitore ha una protezione del capitale parziale (fino all’80% del prezzo iniziale del titolo).
  • L’investimento è soggetto al rischio di perdere il capitale investito se il titolo XYZ scende al di sotto della barriera.

Altri tipi di certificati:

  • Certificati a capitale protetto: Offrono una protezione totale o parziale del capitale investito.
  • Certificati con effetto leva: Offrono la possibilità di amplificare il rendimento (sia positivo che negativo) dell’attività sottostante.
  • Certificati con opzioni incorporate: Offrono all’investitore la possibilità di acquistare o vendere l’attività sottostante a un prezzo predeterminato entro una certa data.

Prima di investire in un certificato:

  • È importante leggere attentamente il prospetto informativo e comprendere tutti i rischi e le potenziali implicazioni dell’investimento.
  • È importante valutare il proprio profilo di rischio e l’obiettivo di investimento.
  • Si consiglia di consultare un consulente finanziario per ricevere assistenza nella scelta del certificato più adatto alle proprie esigenze.

Ricorda: I certificati possono essere strumenti finanziari complessi e rischiosi. È importante investire solo il capitale che ci si può permettere di perdere.

Obbligazioni Strutturate: Definizione ed Esempio

Le obbligazioni strutturate sono prodotti finanziari complessi che combinano un’obbligazione ordinaria con uno o più contratti derivati. Il loro rendimento dipende da due fattori:

  • Andamento del mercato: Come un’obbligazione classica, il valore dell’obbligazione strutturata è influenzato dai tassi di interesse e dalla solidità dell’emittente.
  • Performance di un’attività sottostante: Il rendimento può essere legato all’andamento di azioni, indici, valute, materie prime, ecc.

Esempio di Obbligazione Strutturata:

Supponiamo che un investitore voglia investire in un’obbligazione strutturata con le seguenti caratteristiche:

  • Capitale nominale: 100€
  • Scadenza: 5 anni
  • Cedola: 4% annuo
  • Attività sottostante: Indice azionario FTSE MIB
  • Payoff:
    • Se l’indice FTSE MIB a scadenza ha un valore superiore al valore iniziale, l’investitore riceverà il capitale nominale più un premio (ad esempio, il 50% della performance dell’indice).
    • Se l’indice FTSE MIB a scadenza ha un valore inferiore al valore iniziale, l’investitore riceverà il capitale nominale ridotto (fino al 50%).

In questo caso:

  • L’investitore ha la possibilità di ottenere un rendimento potenzialmente più elevato rispetto a un’obbligazione classica.
  • L’investimento è soggetto al rischio di perdere una parte del capitale investito se l’indice FTSE MIB scende.

Altri tipi di obbligazioni strutturate:

  • Obbligazioni con coupon step-up: Il tasso di interesse aumenta nel tempo.
  • Obbligazioni con opzioni incorporate: Offrono all’investitore la possibilità di acquistare o vendere l’attività sottostante a un prezzo predeterminato entro una certa data.

Prima di investire in un’obbligazione strutturata:

  • È importante leggere attentamente il prospetto informativo e comprendere tutti i rischi e le potenziali implicazioni dell’investimento.
  • È importante valutare il proprio profilo di rischio e l’obiettivo di investimento.
  • Si consiglia di consultare un consulente finanziario per ricevere assistenza nella scelta dell’obbligazione strutturata più adatta alle proprie esigenze.

Ricorda: Le obbligazioni strutturate possono essere strumenti finanziari complessi e rischiosi. È importante investire solo il capitale che ci si può permettere di perdere.

Swap: Definizione ed Esempio

Uno swap è un contratto derivato atipico (non regolamentato) tra due controparti che si scambiano due flussi di cassa, determinati da un’attività sottostante, in date prestabilite.

Esempio di Swap:

Supponiamo che due aziende, A e B, operino in due diversi paesi con differenti tassi di interesse:

  • Azienda A: Ha un prestito in valuta estera con un tasso di interesse variabile.
  • Azienda B: Ha un prestito in valuta nazionale con un tasso di interesse fisso.

Le due aziende possono stipulare un Interest Rate Swap (IRS) per scambiarsi i flussi di interessi:

  • Azienda A: Si impegna a pagare all’azienda B un tasso di interesse fisso.
  • Azienda B: Si impegna a pagare all’azienda A un tasso di interesse variabile.

In questo caso:

  • L’azienda A si protegge dal rischio di rialzo dei tassi di interesse variabili.
  • L’azienda B si protegge dal rischio di ribasso dei tassi di interesse fissi.

Altri tipi di swap:

  • Currency Swap: Scambio di flussi di cassa in due valute diverse.
  • Commodity Swap: Scambio di flussi di cassa legati al prezzo di una materia prima.
  • Equity Swap: Scambio di flussi di cassa legati all’andamento di un’azione o di un indice azionario.

Vantaggi degli swap:

  • Gestione del rischio: Protezione dai rischi di variazione dei tassi di interesse, valute, prezzi delle materie prime, ecc.
  • Speculazione: Possibilità di scommettere sull’andamento di un’attività sottostante.
  • Accesso a nuovi mercati: Permettere alle aziende di accedere a mercati finanziari che altrimenti non sarebbero accessibili.

Svantaggi degli swap:

  • Complessità: Possono essere strumenti finanziari complessi e difficili da comprendere.
  • Rischio di controparte: Rischio che l’altra controparte non adempia ai propri obblighi.
  • Costi: Possono avere costi di emissione e di gestione elevati.

Prima di utilizzare uno swap:

  • È importante leggere attentamente il contratto e comprendere tutti i rischi e le potenziali implicazioni dell’operazione.
  • È importante valutare il proprio profilo di rischio e l’obiettivo di investimento.
  • Si consiglia di consultare un consulente finanziario per ricevere assistenza nella scelta dello swap più adatto alle proprie esigenze.

Ricorda: Gli swap possono essere strumenti finanziari complessi e rischiosi. È importante investire solo il capitale che ci si può permettere di perdere.

Prodotti finanziari strutturati, come funzionano: 

Le Banche hanno un reddito e sul quel reddito, pagano le tasse.

Quando dichiarano delle perdite, pagano meno tasse, ma le perdite si possono simulare. Ecco un esempio:

  1. Sfruttando la legislazione di altri paesi, si possono creare delle società,
  2. queste emetteranno delle obbligazioni che rendono il 30%,
  3. la banca che vende questa obbligazione, si impegna a comprarla ad un prezzo già predeterminato, ( il pronti a termine)
  4. in questo prezzo, già sarà predeterminato l‘utile che la banca straniera deve ottenere,
  5. nel prezzo, è determinato anche quanto dovrà portare in detrazione di tasse la banca italiana.
  6. quando l’operazione viene chiusa, la banca italiana avrà in detrazione d’imposta il 70%,
  7. la banca straniera ( di solito inglese) riceverà 30 sotto forma di remunerazione del pronto a termine.
  8. La banca straniera guadagnerà comprando e rivendendo obbligazioni
  9. La banca italiana guadagnerà perché potrà detrarre la finta perdita dalle tasse.
  10. In questo modo, gli unici scontenti saranno i cittadini italiani che pagano normalmente le loro tasse e lo Stato italiano che non incassa le tasse dovute.

Da quello che questa inchiesta ci dice, tutte le maggiori banche italiane usano questi metodi, proprio perché non ci sono leggi che lo vietano, si tratta di spostamenti di decine di milioni di euro, a volte di centinaia e questi spostamenti di ingentissimi capitali, non vengono fatti certo dall’ultimo dei funzionari della banca, ma sono operazioni finanziarie che vengono sottoposte ai consigli di amministrazione delle principali banche italiane e da loro avallati.Una curiosità: la figura professionale che propone alle banche di 2 paesi queste operazioni, sono i Tax Trader, ce ne sono molti su internet che offrono i loro servigi, Noi ci chiediamo quanto guadagnano.

Ovviamente, Noi ci chiediamo cosa lo Stato italiano abbia fatto per poter porre rimendio a questa che Noi consideriamo una vera e propria evasione fiscale di miliardi di euro ai danni dello Stato e dei cittadini italiani delle Nostre principali banche , a qualche anno da questa interessante inchiesta di Exit ( programma Tv di approfondimento condotto da Ilaria D’Amico fino al 2011 su La 7) .

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.