Eredità Agnelli: ultime verità nascoste. La battaglia delle carte e l’accordo di John Elkann col Fisco

L’eredità Agnelli torna al centro delle cronache con una nuova fase giudiziaria. La disputa familiare si sposta in sede civile a Torino, con Margherita Agnelli decisa a usare come prova l’accordo siglato da John Elkann con il Fisco italiano per oltre 175 milioni di euro. Il cuore del contendere? La residenza fiscale di Marella Caracciolo e la validità dei testamenti svizzeri che escludono Margherita dall’eredità.


L’accordo con il Fisco: 175 milioni di euro per chiudere i conti

John Elkann, presidente di Stellantis e CEO di Exor, insieme ai fratelli Lapo e Ginevra, ha raggiunto un’intesa con l’Agenzia delle Entrate versando circa 175 milioni di euro tra tasse non versate, sanzioni e interessi.
Secondo le ricostruzioni, l’accordo riguarda gli ultimi anni di vita di Donna Marella Agnelli (2015-2019) e comprende:

  • imposte sui redditi da residente fiscale in Italia,
  • imposte di successione contestate dalla Procura di Torino.

L’intesa arriva dopo l’inchiesta penale per presunta frode fiscale e truffa ai danni dello Stato a carico di John Elkann, dei fratelli e di altri professionisti coinvolti.


Nessuna ammissione di colpevolezza

Il fronte Elkann ha chiarito la sua posizione con una nota ufficiale:

«John, Lapo e Ginevra Elkann hanno raggiunto una definizione complessiva con l’Agenzia delle Entrate […] senza alcuna ammissione neppure tacita o parziale della fondatezza delle contestazioni».

L’obiettivo dichiarato? Chiudere rapidamente e definitivamente una vicenda considerata dolorosa sul piano personale e familiare.


La strategia legale di Margherita Agnelli

La vera novità è che Margherita Agnelli vuole introdurre in causa civile le carte dell’accordo fiscale. La prossima udienza davanti al Tribunale civile di Torino (giudice Nicoletta Aloj) è fissata per il 29 settembre.

Obiettivo dei legali di Margherita, guidati dall’avvocato Dario Trevisan:

  • Far ammettere come prove le carte dell’accordo di Elkann con il Fisco e le motivazioni di un pagamento così alto.
  • Usarle come elemento probatorio della residenza italiana di Marella Caracciolo, che comporterebbe l’applicazione della legge successoria italiana.

Perché la residenza fiscale è cruciale

La tesi di Margherita è chiara: se la madre era residente in Italia, allora vale il diritto successorio italiano. Questo aprirebbe la strada a contestare i testamenti svizzeri che, nel 2004, l’avevano esclusa dall’eredità (in cambio di un accordo economico di 1,3 miliardi di euro).


Lo scontro sulla validità dei patti successori svizzeri

Dal canto suo, la linea di difesa degli Elkann punterà su:

  • Distinguere residenza fiscale (ai fini tributari) da residenza civilistica (ai fini successori).
  • Ottenere comunque il riconoscimento in Italia della validità dei patti successori svizzeri del 2004.

In pratica, l’accordo col Fisco non sarebbe per loro una prova sufficiente a invalidare i testamenti svizzeri.


La battaglia sulla “cassaforte” di famiglia

La posta in gioco non è solo simbolica. Al centro dello scontro c’è il controllo su Dicembre, la holding di famiglia che possiede la maggioranza di Giovanni Agnelli B.V., la cassaforte che governa l’impero Exor.


Il procedimento penale ancora aperto

Parallelamente, resta aperto il filone penale a Torino. La famiglia Elkann ha fatto sapere che sono in corso «interlocuzioni con la Procura della Repubblica di Torino» e che l’esito non è ancora definito.

In questo contesto si discute anche la possibilità della messa in prova per John Elkann, misura che potrebbe estinguere il reato, mentre altri imputati, come il commercialista Gianluca Ferrero, potrebbero non accedervi. Albero genealogico famiglia Agnelli.


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Ricapitolando

La battaglia sull’eredità Agnelli è tutt’altro che conclusa. La causa civile a Torino potrebbe riscrivere gli equilibri interni di una delle dinastie industriali più celebri d’Italia. Margherita Agnelli punta a rientrare in gioco come erede, mettendo in discussione la successione svizzera. Sullo sfondo, un accordo fiscale da 175 milioni che rischia di diventare la carta decisiva in tribunale.

Controllate famiglia Agnelli:

Livello Entità Quota di Controllo Valore Stimato
1 Famiglia Agnelli / Elkann
2 Dicembre S.a.p.a. 100% famiglia
3 Giovanni Agnelli B.V. (Olanda) 100% Dicembre ~14-15 miliardi €
4 Exor N.V. ~52% Giovanni Agnelli B.V. ~28-30 miliardi € (market cap)

 

Società / Attivo Quota di Exor Valore Stimato della Quota
Stellantis ~14.2% ~8.5 miliardi €
Ferrari ~22.9% ~9 miliardi €
CNH Industrial ~27% ~4 miliardi €
Iveco Group ~27% ~1.5 miliardi €
Juventus FC ~63.8% ~0.25 miliardi €
The Economist Group ~43% ~0.4 miliardi €
Institut Mérieux ~10% ~0.9 miliardi €
Lifenet Healthcare ~45% ~0.1 miliardi €
Lingotto Investment Mgmt. 100% ~0.5 miliardi €
Altri investimenti / liquidità ~2 miliardi €

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.