Oggi vi proponiamo una bella idea per investire nella Borsa indiana, ormai 5a potenza economica mondiale e uno dei mercati emergenti più interessanti a livello mondiale in questo momento storico.
L’India non ha problemi geopolitici, (come la guerra in Ucraina) per il momento può concentrarsi su ste stessa, nonostante faccia parte dei paesi “BRICS” non ha posizioni politiche contrarie all’Ucraina tantoche il suo presidente è da poco andato a Kiev. Non ha neppure posizioni contrarie a Mosca e questo le lascia le mani libere di commerciare con tutti e fare accordi di grande spessore industriale praticamente con tutto il mondo.
Economia in India
Negli ultimi 4-5 anni, l’economia indiana ha registrato una crescita significativa, consolidando la sua posizione come una delle economie in più rapida espansione a livello globale. Tra i fattori che hanno guidato questa espansione ci sono le riforme strutturali, l’incremento degli investimenti, sia interni che esteri, e una robusta domanda interna.
Ecco alcuni punti chiave dell’economia indiana nel periodo:
- Crescita del PIL: L’India ha mantenuto una crescita economica robusta, con un tasso medio di crescita del PIL reale attorno al 6-7%. Nonostante il rallentamento causato dalla pandemia di COVID-19 nel 2020, l’economia ha mostrato una forte ripresa nel 2021 e 2022 grazie a politiche monetarie e fiscali favorevoli.
- Settore tecnologico e digitale: Il settore IT e delle telecomunicazioni è stato uno dei pilastri della crescita economica, contribuendo significativamente al PIL e agli investimenti esteri. Il governo ha promosso l’adozione di nuove tecnologie e la digitalizzazione, in particolare con il programma “Digital India”.
- Settore manifatturiero: Il programma “Make in India”, avviato per promuovere la produzione interna e attrarre investimenti stranieri, ha sostenuto l’industria manifatturiera. La produzione di elettronica, automobili e prodotti chimici ha registrato una crescita notevole.
- Investimenti diretti esteri (FDI): L’India ha attratto una quantità record di investimenti esteri, con settori come tecnologia, farmaceutica e infrastrutture che hanno beneficiato maggiormente. Il governo ha anche liberalizzato diverse leggi per facilitare l’ingresso di capitali esteri.
- Riforme strutturali: Il governo indiano ha implementato riforme importanti come la Goods and Services Tax (GST) e il Codice fallimentare, migliorando il clima imprenditoriale. Queste misure hanno semplificato le procedure fiscali e contribuito a migliorare la posizione dell’India nel ranking globale di facilità di fare impresa.
- Espansione infrastrutturale: Grandi progetti infrastrutturali, come lo sviluppo di reti ferroviarie, stradali, portuali e aeroportuali, hanno sostenuto la crescita. Il governo ha inoltre dato impulso alle energie rinnovabili, posizionando l’India come uno dei leader mondiali nella produzione di energia solare.
- Inflazione e disoccupazione: Anche se l’economia è cresciuta, l’inflazione è stata una preoccupazione in alcuni periodi, influenzata da fattori globali come l’aumento dei prezzi delle materie prime. La disoccupazione, che era aumentata durante la pandemia, si è gradualmente ridotta con la ripresa economica, anche se la creazione di posti di lavoro rimane una sfida in alcuni settori.
In sintesi, l’India ha attraversato un periodo di forte espansione economica, nonostante le sfide globali e interne, con politiche governative che hanno facilitato investimenti e innovazioni, favorendo una solida ripresa post-pandemia.
Leggi anche:
Amundi MSCI India II UCITS ETF Acc EUR
Vi presentiamo questo interessante ETF basato completamente sull’indice della Borsa di New Delhi.
Da inizio anno + 23,61%
1 A + 30,75%
3 A + 40,23%
ISINFR0010361683
Ticker. INDI
Categoria. India Equity
Emittente. Amundi Asset Management
Dettaglio quotazioni
Data di partenza. 07/11/2006
Patrimonio netto mln. 20/09/2024. 1.142,86
Dividendo distribuito (-)-
Dividend Yield. 0,01
Price / Earnings. 20,75
Price to book value. 2,99
Deviazione standard 14,11%
Indice di sharpe. 0,48
Indice beta. 0,96
Composizione
Dettagli composizione
Distribuzione settoriale
Ciclico. 45,97%
Beni di consumo ciclici. 12,96%
Finanza. 23,85%
Immobiliare. 1,36%
Materie Prime. 7,80%
Difensivo. 18,07%
Beni di consumo difensivi. 7,57%
Salute. 5,44%
Servizi di pubblica utilita’. 5,06%
Sensibile. 35,96%
Beni industriali. 9,60%
Energia. 10,37%
Servizi alla comunicazione. 3,86%
Tecnologia. 12,13%
Non classificato. 0,00%