ETF WisdomTree Europe Defence UCITS su Armi Europee, conviene?

Conviene investire nell’ETF di industrie di armi europee, WisdomTree Europe Defence UCITS ETF (WDEF)? Si t5ratta di un nuovo ETF basato sulle più grandi industrie di armi europee.

WisdomTree chi sono, è affidabile?

WisdomTree è una società di gestione patrimoniale globale specializzata nella creazione e gestione di ETF (Exchange-Traded Funds) e ETP (Exchange-Traded Products). Fondata nel 2006 negli Stati Uniti, WisdomTree è diventata uno dei principali emittenti di ETF a livello mondiale, con un focus su strategie innovative, come ETF smart beta, tematici e su materie prime.

Caratteristiche principali di WisdomTree

  • Forte presenza globale: Oltre agli USA, WisdomTree è attiva in Europa, Asia e Canada.
  • ETF Smart Beta: Molti dei loro ETF utilizzano strategie alternative rispetto agli indici tradizionali, basandosi su metriche come dividendi, valore e qualità delle aziende.
  • ETF su materie prime e criptovalute: WisdomTree è stata tra le prime società a offrire ETF su Bitcoin ed Ethereum regolamentati in Europa.
  • Innovazione e tematiche attuali: L’azienda sviluppa fondi legati a settori in crescita come blockchain, intelligenza artificiale, cybersecurity e difesa.

Dati chiave

  • Fondazione: 2006
  • Quartier generale: New York, USA
  • Asset in gestione (AUM): Circa 100 miliardi di dollari (dato variabile in base ai mercati)
  • Borse principali: WisdomTree quota i suoi ETF su borse come NYSE, LSE, Borsa Italiana, Deutsche Börse Xetra

WisdomTree si posiziona come un’alternativa ai giganti del settore (come BlackRock e Vanguard), puntando su prodotti più specializzati e innovativi.

Grafico della quotazione aggiornata:

Come è composto questo ETF:

Composizione del portafoglio: Il fondo investe in 20 società europee del settore della difesa. Le principali partecipazioni includono:​

  • Rheinmetall AG: 18,20%​
  • Leonardo Spa: 15,31%​
  • Saab AB: 9,87%​
  • BAE Systems PLC: 9,81%​
  • Thales SA: 9,08%​

Caratteristiche:

  • Costo 0,40%
  • Dividendi: non li distribuisce
  • Tipo di ETF: passivo

Prospettive per il settore difesa europeo per il 2025 – 2030

​Le prospettive per l’economia della difesa e dell’industria degli armamenti in Europa per il 2025 e il 2026 indicano una fase di significativo rafforzamento e trasformazione. La crescente instabilità geopolitica, in particolare a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, ha spinto l’Unione Europea a rivedere le proprie strategie di difesa. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha proposto l’iniziativa “ReArm Europe“, mirata a mobilitare fino a 800 miliardi di euro per potenziare le capacità militari dell’UE. ​

Iniziative chiave:

  • Flessibilità fiscale: Sospensione delle regole di bilancio dell’UE per consentire agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa, con un potenziale sblocco di 650 miliardi di euro in quattro anni.​
  • Prestiti per la difesa: Offerta di 150 miliardi di euro in prestiti per progetti di difesa congiunti, come sistemi di difesa aerea e missilistica.​
  • Riorientamento del bilancio: Ridirigere fondi esistenti dell’UE, come quelli di coesione, verso investimenti nella difesa.​
  • Ruolo della Banca Europea per gli Investimenti (BEI): Rimozione delle restrizioni sui prestiti della BEI per supportare le imprese del settore difesa.​
  • Unione del Risparmio: Creazione di un meccanismo per mobilitare capitali privati nel settore della difesa, aumentando gli investimenti nel comparto.​

Queste misure mirano a ridurre la dipendenza dell’Europa da fornitori esterni, in particolare dagli Stati Uniti, e a promuovere una maggiore autonomia strategica. Attualmente, l’80% delle spese per armamenti dell’UE è destinato a fornitori extraeuropei, con il 60% proveniente dagli USA. ​

Impatto sull’industria europea:

Le aziende europee del settore difesa stanno rispondendo positivamente a queste iniziative. Ad esempio, Rheinmetall ha annunciato piani per riconvertire impianti automobilistici alla produzione di equipaggiamenti militari, in collaborazione con Leonardo. Inoltre, aziende come BAE Systems hanno registrato aumenti significativi dei profitti, attribuibili all’incremento delle spese per la difesa. ​

Sfide e considerazioni:

Nonostante le prospettive positive, permangono sfide significative. La frammentazione dell’industria della difesa europea può portare a inefficienze e duplicazioni. Inoltre, la dipendenza da fornitori esterni per componenti chiave potrebbe limitare l’efficacia delle iniziative. È essenziale che gli Stati membri coordinino gli sforzi e investano in capacità produttive interne per garantire l’autosufficienza. ​

In conclusione, il periodo 2025-2026 rappresenta per l’Europa un’opportunità cruciale per rafforzare la propria industria della difesa, promuovendo l’autonomia strategica e stimolando la crescita economica nel settore.

Investimenti in difesa

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.