Mai dal 1945 ad oggi la pace in occidente è stata messa in pericolo. La Russia ogni giorno lancia minacce di armi nucleari all’Europa, quesrto dopo aver invaso l’Ucraina e la cosa fa talmente preoccupare tutti gli stati del mondo che in pratica oggi c’è una rincorsa al riarmi come non si vedeva dagli anni ’50 del secolo scorso addirittura dei “patti di stabilità” si sono rivisti cercando di mettere fuori bilancio le spese per armi addestramento e munizioni dei soldati. Dopo aver parlato di industrie di armi mondiali e americane, oggi parleremo di quelle europee.
In tutto questo ovviamente le grande industrie di armii ci stanno guadagnando e non troviamo un altro stumento più democratico che delle semplici azioni da comprare per dare a tutti l’occasione per guadagnare soldi facendo semplici investimenti.
In fondo potrete vedere degli indicatori dai quali poter capire quali sono le migliori azioni da fare su queste aziende.
Ecco le 5 più grandi compagnie europee di difesa ( Leonardo è per prima solo perchè italiana)
- Leonardo
- Airbus
- Bae Systems
- Rheinmetall
- Thales
Confronto tra le migliori azioni di armi e Difesa da comprare 2024
1. Azioni Leonardo, analisi tecnica
La holding italiana del settore aeronautico ha registrato una modesta ripresa, chiudendo con un progresso dello 0,59%. L’esordio del mercato è rimasto stabile rispetto alla chiusura del giorno precedente, seguito da un progressivo miglioramento nel corso della riunione. Un confronto settimanale con la linea di tendenza del FTSE MIB ha rivelato un movimento al rialzo più pronunciato nella performance di Leonardo, indicando una maggiore propensione tra gli investitori ad acquistare azioni della società italiana appaltatrice della difesa rispetto all’indice complessivo.
In termini di analisi a breve termine, lo stato e il trend di Leonardo mostrano un rafforzamento della fase rialzista, con resistenza immediata a 20.16 e supporto iniziale individuato a 19.18. Le aspettative tecniche suggeriscono un ulteriore slancio al rialzo verso nuovi massimi stimati intorno al 21.14.
Per quanto riguarda l’analisi del rischio, la negoziazione di questo titolo sembra adatta, soprattutto per gli investitori avversi al rischio.
La tendenza rimane relativamente costante, supportata da un aumento dei volumi a 4.795.343 rispetto alla media mobile del volume del mese scorso di 2.910.960. Questi dati suggeriscono una traiettoria stabile e positiva per il titolo, fornendo spunti agli investitori considerando la loro tolleranza al rischio e le posizioni di mercato.
2. Azioni Airbus Analisi tecnica
Airbus ha registrato un notevole rialzo, segnando un guadagno del 3,16% rispetto ai valori precedenti. Il titolo ha avuto un avvio dinamico, aprendo a 153,4 euro, avvicinandosi ai livelli visti nella seduta precedente, per poi registrare un calo di performance nel corso della seduta. L’analisi comparativa settimanale rivela che il trend di Airbus mostra una traiettoria più pronunciata rispetto alla linea di tendenza FTSE MIB, indicando una maggiore propensione degli investitori ad acquistare Airbus rispetto all’indice.
Tecnicamente, Airbus è attualmente in una fase di rafforzamento, con un’area di resistenza a 154,5 e un supporto immediato a 149,5. Dal punto di vista operativo, si prevede che la sessione continui in modo rialzista, con la resistenza prevista a 159,5.
In termini di analisi del rischio, Airbus presenta una volatilità giornaliera abbastanza equilibrata, volumi consistenti che, per alcune sessioni, superano la media mobile dei volumi dell’ultimo mese.
Questo scenario è ritenuto preferibile per gli investitori avversi al rischio che preferiscono evitare movimenti azionari improvvisi e violenti. L’analisi complessiva suggerisce una tendenza positiva per Airbus, con indicatori tecnici che supportano un atteggiamento rialzista e un profilo di rischio che si allinea con strategie di investimento più conservatrici.
3. Azioni Bae Systems analisi tecnica
Nell’ultima sessione di borsa, Bae Systems ha registrato un rialzo dell’1,52%, iniziando la sessione con un tono neutro ma in costante rialzo per chiudere a 14,72, vicino al picco della giornata.
Le prospettive tecniche per una settimana indicano un rallentamento del trend di Bae Systems rispetto al DAX, rendendolo potenzialmente un obiettivo di vendita per gli investitori.
La tendenza a breve termine per Bae Systems sta migliorando, con resistenza a 14,96 e supporto a 14,49. L’analisi tecnica suggerisce un’estensione del trend rialzista verso l’area di resistenza individuata alle 15.43.
L’analisi del rischio rivela volumi giornalieri di 141.860, superando la media mobile di un mese di 88.901, indicando un forte interesse di mercato per Bae Systems.
La stretta deviazione del prezzo, abbinata a una volatilità giornaliera di 1.391, suggerisce che questo investimento è più adatto a individui avversi al rischio, poiché il mercato mostra un maggiore interesse e una fluttuazione dei prezzi relativamente contenuta.
4. Azioni Rheinmetall analisi tecnica
Nel settore finanziario, il produttore di armi e componenti automobilistici ha registrato un modesto guadagno, in rialzo del +0,62%. L’apertura del mercato si allinea con la chiusura della sessione precedente, con un graduale rafforzamento osservato nel corso della giornata. L’analisi settimanale del titolo Rheinmetall AG evidenzia una linea di tendenza rialzista più pronunciata rispetto all’indice di riferimento, indicando una maggiore attrattiva del mercato per il titolo. L’analisi dello stato e del trend rivela segnali di rafforzamento per il trend a breve termine, con la resistenza immediata notata a 428,6 e un livello di supporto a 414,9. La forza rialzista equilibrata di Rheinmetall AG è confermata dal crossover al rialzo della media mobile a 5 giorni rispetto alla media mobile a 34 giorni, suggerendo una potenziale continuazione della fase rialzista verso 442,3.
L’analisi del rischio rileva volumi giornalieri di 351.948, superando la media mobile di un mese di 332.082, segnalando un forte interesse del mercato per Rheinmetall AG. Nonostante la deviazione del prezzo relativamente contenuta, con una volatilità giornaliera pari a 1.724, l’investimento è ritenuto più adatto a soggetti avversi al rischio.
5. Azioni Thales analisi tecnica
Nella sessione di negoziazione del 29 febbraio, la società aerospaziale e di difesa ha registrato un modesto rialzo, chiudendo con un guadagno dello 0,33%. Il titolo ha avuto un inizio positivo, aprendo a 137,3 euro vicino al picco del giorno precedente, dimostrando resilienza per tutta la sessione prima di stabilizzarsi a 137,1, vicino ai massimi della giornata.
Un confronto settimanale con l’indice CAC40 ha rivelato una tendenza più pronunciata di Thales, indicando una maggiore propensione degli investitori all’acquisto di azioni Thales rispetto al mercato più ampio.
L’analisi dei segnali di stato e di tendenza ha rivelato indicatori di rafforzamento per la tendenza a breve termine, con una resistenza immediata osservata a 138,7 e un livello di supporto a 135,5, che controlla la fase attuale.
La forza rialzista equilibrata di Thales è stata supportata dal crossover al rialzo della media mobile a 5 giorni rispetto alla media mobile a 34 giorni. Sulla base delle implicazioni tecniche si prevedeva una continuazione della fase rialzista verso 141,8.
L’analisi del rischio ha descritto la recente tendenza di Thales come relativamente stabile, con un livello di volatilità giornaliera notevolmente basso di 1.267.
I volumi giornalieri, per un totale di 984.695, hanno superato la media mobile di un mese dei volumi fissata a 297.964, incoraggiando le negoziazioni a medio termine grazie al sostenuto interesse degli investitori.
CONFRONTO INDICATORI DELLE AZIONI
Considerazioni finali:
Si tratta di multinazionali ben solide che stanno passando un ‘ottimo momento a causa del riarmamento di molte nazioni.
Noi, tra queste azioni abbiamo sempre detto che Leonardo erano quelle che ci convincevano di più, non solo perchè participata statale ma perchè ha una crescita più lenta delle altre ma più costante nel tempo e anche se i dividendi non sono moltissimi, si tratta di una delle azioni più sicure della borsa italiana.
Perchè le azioni di difesa europee sono meglio di quelle americane
I dirigenti dei principali appaltatori della difesa statunitense spesso giustificano aspettative ottimistiche di crescita citando la maggiore volatilità del panorama globale, indicando fattori come il conflitto Russia-Ucraina, le minacce della Cina a Taiwan, le attività della Corea del Nord e numerosi imprevisti in Medio Oriente. Sebbene anche l’instabilità in alcune parti dell’America Latina possa contribuire, essa svolge un ruolo relativamente minore nelle proiezioni del mercato della difesa. Sorprendentemente, nel 2023, questa narrazione non è riuscita a incrementare i prezzi della maggior parte dei titoli della difesa statunitense, poiché hanno sottoperformato sia l’S&P 500 che le loro controparti in Europa, India e Corea del Sud. Questa tendenza continua anche nell’anno in corso, con i titoli europei della difesa, come Hensoldt, Rheinmetall, Saab Group e Leonardo, che mostrano aumenti significativi dei prezzi, superando le loro controparti statunitensi come BAE Systems, Thales e Dassault Aviation, che hanno registrato guadagni più modesti. .
Al 16 febbraio 2024, Hensoldt, Rheinmetall e Saab Group hanno visto i loro prezzi aumentare rispettivamente del 41%, 35% e 30%, mentre Leonardo ha registrato un aumento del 25% rispetto al suo valore di chiusura alla fine del 2023. BAE Systems , pur avendo più vendite negli Stati Uniti che nel Regno Unito, ha registrato un aumento più prudente del 12%. Thales e Dassault Aviation, entrambe coinvolte nel settore aerospaziale commerciale oltre che nella difesa, hanno registrato aumenti percentuali a una cifra. Questa performance contrastante evidenzia una divergenza nella fiducia degli investitori tra i mercati della difesa statunitensi ed europei, sfidando l’opinione diffusa secondo cui le tensioni geopolitiche inevitabilmente fanno salire i titoli dei principali appaltatori della difesa.
I titoli delle principali società di difesa statunitensi, come Lockheed Martin e Northrop Grumman, hanno subito cali, con Lockheed Martin in calo del 7% e Northrop Grumman in calo del 4% al 16 febbraio. L3Harris rimane stabile, mentre RTX, con maggiore esposizione aerospaziale, ha visto un aumento del 9%. Al contrario, i titoli delle aziende che offrono servizi federali e di difesa hanno mostrato resilienza, registrando guadagni del 12-14%. Diversi fattori contribuiscono a queste tendenze e, al momento, non si prevedono sviluppi imminenti che possano modificare la situazione. Il fattore principale è la mancata approvazione da parte del Congresso degli stanziamenti fiscali per il 2024 e di un pacchetto di sicurezza supplementare, compresi gli aiuti militari per Ucraina, Israele e Taiwan, insieme al sostegno alla base industriale sottomarina statunitense. Gli appaltatori statunitensi anticipano l’azione del Congresso entro marzo, riducendo al minimo l’incertezza. Tuttavia, il Fiscal Responsibility Act del 2023 rappresenta un rischio, reimpostando potenzialmente gli stanziamenti per l’anno fiscale 2024 e la maggior parte dell’anno fiscale 2023 se uno qualsiasi dei 12 progetti di legge sugli stanziamenti rimane finanziato in base a una risoluzione continua dopo il 30 aprile 2023.
I bilanci della difesa europea non sono soggetti a sfide simili, evitando minacce di tagli alla spesa e continue risoluzioni. Ciò contrasta con la situazione degli Stati Uniti, dove il destino del pacchetto di sicurezza supplementare rimane incerto, in particolare per quanto riguarda gli aiuti militari cruciali per l’Ucraina. Viene sottolineata l’importanza degli aiuti per la difesa dell’Ucraina, ma emergono dubbi sul sostegno degli Stati Uniti al governo funzionante del paese a causa delle nuove idee che circolano al Congresso. Nonostante la potenziale risoluzione delle incertezze fiscali, il panorama geopolitico più ampio, compresi i bilanci della difesa in Cina, Iran, Corea del Nord e Russia, rimane un fattore che influenza le dinamiche di mercato per le aziende del settore.
In questa sezione vengono evidenziati diversi fattori che influenzano il mercato della difesa. In primo luogo viene discusso l’impatto delle dichiarazioni dell’ex presidente Donald Trump sull’impegno della NATO e la possibilità di una sua rielezione nel 2024. Il mercato percepisce il suo ritorno come positivo per la difesa europea ma potenzialmente sfavorevole per la difesa americana a causa della sua posizione “Buy American”. I leader europei sollecitano un aumento della spesa per la difesa da parte degli appaltatori europei, e uno spostamento verso le politiche “America First” potrebbe rafforzare ulteriormente questa tendenza. Un altro fattore sono le diverse prospettive sulla Russia come minaccia alla sicurezza, con differenze partitiche negli Stati Uniti e paesi come Finlandia, Svezia e Polonia che hanno opinioni distinte sulla minaccia militare russa.
La sezione affronta anche la combinazione di prestazioni degli appaltatori, inflazione e aspettative di bilancio della difesa a lungo termine come quarto fattore. Le aziende della difesa statunitensi come Lockheed Martin e Northrop Grumman hanno dovuto affrontare sfide quali costi eccessivi su contratti a prezzo fisso, problemi nella rete di fornitura e aumento dei costi della manodopera e dei materiali, portando a sfide uniche mai viste a livello globale. Infine, si segnala la considerazione dei titoli della difesa statunitensi in ritardo rispetto ai loro concorrenti globali e agli indici più ampi. Nonostante importanti riacquisti di azioni, si suggerisce che i leader degli appaltatori della difesa statunitense potrebbero dover rivalutare le narrazioni e le strategie per affrontare queste complesse dinamiche di mercato.