Francia, Fitch declassa il rating da AA- ad A+ e boccia i conti pubblici

La Francia si è risvegliata con le sue obbligazioni declassate dalla agenzie di rating, in particolare qq le obbligazioni francesi. Critiche per instabilità politica e incertezze di bilancio che ostacolano il risanamento delle finanze pubbliche. Lagarde difende la Francia più di quanto fece con l’Italia? Ecco numeri, contesto e possibili effetti su mercati e politica fiscale.

In sintesi
  • Rating: Francia tagliata da AA- ad A+ (outlook stabile) il 12 settembre 2025.
  • Motivi: instabilità politica, incertezza sulla correzione del deficit e debito oltre ~114% del PIL.
  • Mercati: rendimenti OAT in rialzo; in settimana il decennale francese ha superato quello italiano, evento raro.
  • Finanza pubblica: deficit 2025 ~5,4% del PIL (stima/obiettivo), onere interessi ~55 mld € e in aumento.
  • Prossime mosse: governo Lecornu verso una finanziaria di risanamento; attenzione a crescita, spesa e riforme.

Cosa è successo (12 settembre 2025)

Fitch ha declassato il long-term issuer rating della Francia da AA- ad A+ con outlook stabile. La decisione arriva dopo settimane di tensioni politiche e di mercato, evidenziando i rischi di medio periodo sulla traiettoria di deficit e debito.

Perché Fitch ha declassato la Francia

  • Instabilità politica: caduta del precedente esecutivo e Parlamento frammentato complicano la correzione dei conti.
  • Traiettoria fiscale: ritorno del deficit > 3% anche nel medio periodo; dubbio sulla credibilità di aggiustamenti strutturali rapidi.
  • Debito elevato: stock oltre 3,3 trilioni € (~114% del PIL) con oneri finanziari in crescita.
  • Condizioni finanziarie: rendimenti più alti, aste a costi storicamente elevati sulle scadenze lunghe.

Numeri chiave: deficit, debito, aste e rendimenti

Debito/PIL
~114%

Debito totale ~3,3 trilioni €

Onere interessi annuo
~55 mld €

Tendenza in aumento con OAT più cari

Mercati: OAT, spread e sorpasso sui BTP

Il decennale francese ha toccato livelli in linea o superiori al BTP italiano per la prima volta da decenni, riflettendo il premio al rischio richiesto dagli investitori. Sulle aste, l’Agence France Trésor ha collocato a inizio settembre 11 mld € di OAT, inclusa carta lunga; i tassi sulle scadenze ultralong si sono mossi sui massimi dagli anni 2008–2009, segnale della sensibilità del mercato alla durata.

Politica e manovra: cosa può fare Lecornu

Il nuovo premier Sébastien Lecornu lavora a una legge di bilancio con mix di contenimento della spesa, rimodulazione di incentivi e possibili interventi sul lato entrate. La chiave sarà la credibilità del percorso: misure strutturali, clausole anti-slippage, governance robusta e ancoraggi europei (MTO, regole riformate).

BCE e Lagarde: supporto, vincoli e margini

La BCE ha segnalato prudenza su interventi ad hoc per singoli Paesi. Rimangono in teoria strumenti come TPI e flessibilità PEPP, ma l’attivazione richiede condizioni stringenti (assenza di errori di policy, sostenibilità del debito, compliance fiscale). Sul piano comunicativo, Lagarde ha mostrato una difesa dell’impegno riformatore francese, pur senza promesse di scudo automatico.

Confronto rating e conti: Francia vs Italia (istantanea)

Indicatore Francia Italia Commento rapido
Rating principale A+ (Fitch, 12/09/2025) (Italia: investment grade; scala variabile per agenzia) Sorpasso in yields non implica automaticamente sorpasso in rating.
Deficit 2025 ~5,4% PIL (Italia: deficit in calo nel 2025; dipende da quadro tendenziale) Entrambi >3% ma dinamiche diverse.
Debito/PIL ~114% (Italia più alto, ma in recente stabilizzazione) Il mercato guarda trend e governance.

Timeline rapida degli eventi

  1. Set 9, 2025: la crisi politica e l’impasse di bilancio spingono i rendimenti OAT verso i massimi, con sorpasso sul BTP decennale.
  2. Set 11, 2025: la BCE evita impegni specifici su Parigi, invocando il rispetto del quadro fiscale europeo.
  3. Set 12, 2025: Fitch taglia la Francia ad A+ (outlook stabile).

Grafici “interattivi” e tabelle (HTML puro, senza script)

Grafico 1 — Debito/PIL e deficit: barre colorate
Debito/PIL Francia (~114%)

Scala “europea” riferimento 60% (Trattati) — la barra oltrepassa la soglia.

Deficit 2025 Francia (~5,4% PIL)

Obiettivo UE: 3% (barra a 30%).

Grafico 2 — OAT 10Y vs BTP 10Y (sorpasso)
Francia 10Y

Rendimento in settimana leggermente sopra l’Italia.

Italia 10Y

Gap ridotto e volatile, guidato da rischio politico/fiscale.

Grafico 3 — Costo medio aste lunghe (indicativo)
OAT 30Y

Picchi post-2008/2009

OAT 20Y

Sensibilità elevata alla duration

Aste AFT di inizio settembre (riassunto)

Strumento Cedola Scadenza Importo Rendimento
OAT 3,50% 25/11/2035 Parte di 11 mld € totali In rialzo
OAT 3,60% 25/05/2042 Elevato vs 2022–2023
OAT 3,75% 25/05/2056 Area massimi post-2008/2009

Nota: i rendimenti effettivi d’asta variano per titolo e tranche; qui indicazione qualitativa sui livelli elevati registrati.

Conseguenze sul debito dell’Italia, sulla Germania e sulle Banche italiane 

Sintesi rapida
  • BTP: possono beneficiare di relative value se il rischio resta Francia-centrico; peggiorano in caso di risk-off europeo generalizzato.
  • Bund: in scenari di avversione al rischio, fungono da safe haven (rendimenti in calo); in caso di rotazione “anti-Francia”, flussi su Bund e, in parte, su BTP.
  • Piazza Affari: sensibile a banche e tassi. Spread BTP-Bund più ampio tende a pesare; spread stabile o in calo è positivo.
  • Banche italiane: dipendono da tre driver: spread sovrano, costo del funding e redditività rate driven. Stabilità dei BTP è un tailwind; shock di spread è un headwind.

Impatti sui BTP (Italia)

  • Flussi di portafoglio: se il downgrade resta circoscritto alla Francia, parte degli investitori core può ridurre esposizione OAT e ribilanciare su Bund e, selettivamente, su BTP (premio di rendimento interessante, ma con rischio percepito superiore ai Bund).
  • Spread BTP-Bund: può stringere o restare stabile se il mercato vede l’Italia relativamente più disciplinata nel breve; tende invece ad allargarsi se il rischio diventa “periferia ampia”.
  • Aste e curva: aste BTP ok se la domanda non scappa dalla periferia; sul lungo (20–30Y) il prezzo è più sensibile all’umore globale e alla duration.

Impatti sui Bund (Germania)

  • Effetto rifugio: in fase risk-off, i Bund attirano flussi, calano i rendimenti e funge da benchmark di valutazione per tutto il resto della curva euro.
  • Spreads intra-UE: se l’evento è Francia-specifico, il flight-to-quality favorisce Bund e penalizza OAT; l’impatto su BTP dipende dall’estensione del sentiment.

Impatti su Borsa Italiana

  • Fattore tassi: rendimenti in salita generalizzata sono di norma un freno per equity duration (utilities, growth). Se la pressione è solo su OAT, l’effetto su FTSE MIB può essere contenuto.
  • Fattore spread: ampliamenti bruschi dello spread BTP-Bund penalizzano l’indice via comparto bancario; spread stabili o in calo sono spesso risk-on per Piazza Affari.
  • Settoriale: banche e assicurazioni sono i più sensibili ai movimenti dei tassi/spread; difensivi tendono a tenere meglio in volatilità.

Impatti su banche italiane

  • Sovranità-banche: se i BTP reggono, le banche benefit (margini da tassi ancora elevati, cost of risk sotto controllo); se i BTP soffrono, possibili mark-to-market, costi di funding più alti e compressione multipli.
  • Raccolta e CET1: volatilità sovrana può riflettersi su spreads di emissione (covered, senior, AT1). Banche con buffer di capitale e liquidity coverage robusti sono più resilienti.
  • Flussi investitori: in caso di “Francia-solo”, gli azionisti globali possono preferire banche italiane high RoTE rispetto a finanziari francesi sotto pressione.

Tre scenari di mercato

Scenario Bond Italia (BTP) Bund Germania Borsa Italiana Banche italiane
A) Shock Francia-centrico Neutrali/lievemente positive vs OAT; spread BTP-Bund stabile/giù Richiesti (rendimenti giù) Tonica/settoriale, meno pressione su MIB Positivo relativo, minore stress sovrano
B) Risk-off europeo Deboli, spread si allarga Forte rifugio (yields giù) Debole per fattore tassi/spread Pressione su funding e multipli
C) Normalizzazione rapida Stabili/positive, curva si appiattisce Leggero rialzo rendimenti Costruttiva, rimbalzo ciclici/banche Supporto a utili e capitale

Segnali da monitorare (pratici)

  • Spread OAT-Bund e BTP-Bund: direzione e velocità contano più del livello assoluto nel breve.
  • Aste Italia/Francia: bid-to-cover, tail e domanda estera.
  • Curva 10–30 anni: duration ultra reagisce di più a shock di fiducia.
  • CDS sovrani: segnali precoci su percezione di rischio.
  • Funding bancario: condizioni di mercato per senior/covered/AT1.
Grafico 1 — Termometro spread: OAT-Bund vs BTP-Bund
OAT-Bund

Indicativo: stress Francia-specifico

BTP-Bund

Indicativo: stabilità/leggero restringimento

Grafico 2 — Curva rendimenti: 2Y/10Y/30Y (confronto stilizzato)
BTP

2Y / 10Y / 30Y

Bund

2Y / 10Y / 30Y

Grafico 3 — Sensibilità settoriale FTSE MIB a tassi/spread
Banche/Assicurazioni
Utilities Regolate
Industriali/Export

Barre indicative (0–100) per mostrare la sensibilità relativa a movimenti di tassi/spread.

Checklist giornaliera per l’operatività
  • Andamento OAT vs BTP sul 10Y e 30Y.
  • Spread BTP-Bund e OAT-Bund (trend orario/giornaliero).
  • Esito aste sovrane (Italia/Francia): domanda, tail, quota estera.
  • Performance banche italiane vs indice: conferme/divergenze.
  • Retorica fiscale (manovre/bilanci) e commenti BCE.
Francia, Fitch declassa il rating da AA- ad A+ e boccia i conti pubblici
EMMANUEL MACRON

FAQ operative

1) Cosa significa A+ rispetto ad AA-?
È un gradino più in basso nella scala investment grade. Segnala rischio un po’ più alto e può aumentare il costo del debito.

2) L’outlook è stabile: è positivo?
Sì, indica che Fitch non prevede un nuovo taglio a breve, se i fondamentali non peggiorano.

3) Perché i rendimenti francesi hanno superato quelli italiani?
Per il combinato di instabilità politica e incertezza fiscale percepita sul caso Francia.

4) Lagarde può “salvare” la Francia?
La BCE dispone di strumenti condizionati. Senza riforme credibili e rispetto dei parametri, l’uso non è automatico.

5) Che impatto sui mutui/costo del credito in Francia?
Rendimenti OAT più alti tendono a irrigidire le condizioni finanziarie domestiche.

6) Cosa guarda Fitch ora?
Manovra 2026, governance delle riforme, traiettoria del deficit verso il 3% e stabilizzazione del debito.

7) Il declassamento è “contagioso” per le banche?
Di norma impatto indiretto e graduale, via costo di funding sovrano; nessun automatismo immediato.

8) Che cos’è l’AFT?
L’Agence France Trésor gestisce emittanza e servizio del debito francese (OAT a lungo, BTF a breve).

9) Perché le aste lunghe fanno notizia?
La duration amplifica il prezzo al tasso: su scadenze 20–30 anni piccoli punti base muovono molto i prezzi.

10) È realistico il 3% entro il 2029?
Richiede consolidamento strutturale e crescita non del tutto scontata; i mercati sono scettici.

11) Perché i BTP potrebbero reggere meglio degli OAT?
Per via di un ribilanciamento relativo: se lo shock è specifico sulla Francia, parte dei flussi evita OAT e si sposta su Bund e, in misura selettiva, su BTP con carry più alto.

12) Cosa penalizza subito le banche italiane?
Un improvviso allargamento dello spread BTP-Bund e il rialzo dei CDS sovrani: cresce il costo del funding e scattano drawdown tattici.

13) Cosa sostiene Piazza Affari?
Spread stabili o in restringimento, aste BTP ben coperte e comunicazione credibile sulla finanza pubblica.

14) Il Bund sale o scende?
In risk-off scende di rendimento (sale di prezzo); in normalizzazione/rotazione “anti-Francia” può risalire moderatamente.

15) E le utilities italiane?
La duration le rende sensibili ai tassi: rendimenti in su e spread ampi pesano; stabilità tassi e bond-friendly aiutano.

Rating & Outlook
A+
Outlook stabile
Scala investment grade (estratto)
AAA
AA+
AA
AA-
A+
A

Metriche chiave
Debito/PIL ~ 114%
Soglia UE di riferimento: 60%
Deficit 2025 ~ 5,4% PIL
Obiettivo UE: 3%
Onere interessi annuo
~55 mld €

Mercato del debito (OAT)
Asta inizio settembre
Totale 11 mld €
30 anni collocati a circa 4,43% (picchi post-2008)
Costo medio in rialzo sulle scadenze lunghe
OAT 10Y vs BTP 10Y
Francia 10Y
Italia 10Y
Rarissimo sorpasso dei rendimenti francesi su quelli italiani

Implicazioni per i mercati (riassunto visivo)
Bund (DE)
Flussi rifugio
Rendimenti tendenzialmente ↓ in risk-off
BTP (IT)
Relative value vs OAT
Spread stabile o ↓ se shock Francia-centrico
Piazza Affari
Sensibile a tassi/spread
Meglio con spread stabili e aste solide
Banche italiane
Dipendenza da BTP/spread
Positivo se spread non si allarga

Timeline essenziale
Set 9, 2025
OAT 10Y si avvicina/supera BTP 10Y
Set 11, 2025
BCE: toni prudenti, nessuno “scudo” automatico
Set 12, 2025
Fitch taglia la Francia: AA- → A+ (stabile)

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Disclaimer

Questo contenuto ha finalità informative/editoriali e non costituisce consulenza finanziaria personalizzata. Dati e grafici sono stilizzati/indicativi.

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.