La Riscoperta del Reddito Fisso e l’Ascesa degli ETF Obbligazionari
In un panorama finanziario in continua evoluzione, dove l’incertezza economica e le dinamiche dei tassi di interesse giocano un ruolo sempre più centrale, gli investitori hanno riscoperto l’importanza del reddito fisso. Lungi dall’essere una semplice riserva di valore, la componente obbligazionaria di un portafoglio moderno è riconosciuta come un elemento dinamico, essenziale per la diversificazione e la gestione del rischio.
Tra gli strumenti disponibili per accedere a questo mercato, gli ETF obbligazionari sono emersi come una soluzione privilegiata. Un ETF (Exchange Traded Fund) è un fondo d’investimento che replica l’andamento di un indice di riferimento, in questo caso, un indice obbligazionario. A differenza dei fondi comuni tradizionali, gli ETF sono negoziati in Borsa come delle normali azioni. Il loro portafoglio è composto da una vasta gamma di titoli a reddito fisso, che possono includere obbligazioni governative, societarie o municipali.
Il successo crescente di questi strumenti è attribuibile a una serie di vantaggi innegabili. In primo luogo, l’estrema diversificazione offerta. Con una singola transazione, è possibile ottenere esposizione a centinaia o migliaia di obbligazioni, riducendo in modo significativo il rischio legato a un singolo emittente e distribuendo l’investimento su un intero segmento di mercato. Un secondo, fondamentale, vantaggio è rappresentato daicosti contenuti. La gestione passiva, che mira a replicare fedelmente l’indice senza cercare di superarlo, permette agli ETF di applicare commissioni di gestione (TER) notevolmente più basse rispetto ai fondi gestiti attivamente. Inoltre, gli ETF si distinguono pertrasparenza e liquidità. La composizione del portafoglio è consultabile quotidianamente e le quote possono essere acquistate e vendute in tempo reale durante l’orario di negoziazione, garantendo una flessibilità operativa che altri strumenti non offrono.
Il presente articolo si propone di essere una guida completa per gli investitori che desiderano navigare nel mondo degli ETF obbligazionari. L’obiettivo non è semplicemente fornire una lista di prodotti, ma dotare il lettore degli strumenti analitici necessari per identificare la soluzione più adatta al proprio profilo finanziario. Attraverso un’analisi approfondita, verranno sfatati alcuni dei miti più comuni e chiarite le complessità che possono influenzare il rendimento finale.
Il Confronto Strategico: ETF Obbligazionari vs. Le Alternative Classiche
La scelta di un investimento in reddito fisso spesso si riduce a un confronto tra ETF obbligazionari, singole obbligazioni e fondi comuni. Comprendere le differenze e i rispettivi punti di forza e debolezza è essenziale per una pianificazione finanziaria efficace.
Il Duello: ETF vs. Obbligazioni Singole
Una delle argomentazioni più diffuse a favore delle obbligazioni individuali è la percezione di maggiore sicurezza, derivante dalla garanzia di ottenere il rimborso del capitale a scadenza, a condizione che l’emittente non fallisca. Questa convinzione, tuttavia, può rivelarsi un “mito” fuorviante. Sebbene il capitale nominale venga restituito, il suo valore reale è costantemente eroso dall’inflazione. La variazione dei tassi di interesse, che spesso sale in risposta all’inflazione, riduce il potere d’acquisto del capitale nominale rimborsato. Un’obbligazione che restituisce 100 euro nominali dopo 10 anni, con un’inflazione media del 2% annuo, avrà un valore d’acquisto reale significativamente inferiore, pari a circa 82 euro in valuta attuale.
In questo contesto, gli ETF obbligazionari mostrano un meccanismo più dinamico e, per certi versi, più efficiente nel contrastare gli effetti dell’inflazione. Gli ETF non hanno una scadenza definita e, in risposta alle fluttuazioni dei tassi, “rollano” i titoli in portafoglio prima che scadano. Questo processo permette loro di reinvestire le cedole e il capitale proveniente dai bond in scadenza in nuove obbligazioni con tassi cedolari più elevati se i tassi di mercato sono saliti. Questo approccio mitiga l’impatto dell’inflazione sul valore del portafoglio in modo automatico.
Un’altra differenza cruciale risiede nella diversificazione e nel rischio di credito. L’acquisto di una singola obbligazione espone l’investitore al rischio di fallimento (default) dell’emittente, un evento che comporterebbe una perdita totale o quasi totale del capitale. Un ETF, detenendo centinaia di obbligazioni, riduce drasticamente questo rischio. Il fallimento di un singolo emittente all’interno del fondo incide solo marginalmente sul valore complessivo, distribuendo il rischio in modo capillare.9
Infine, l’acquisto di obbligazioni singole, fatta eccezione per i titoli di stato con tagli accessibili, richiede spesso un capitale ingente e una profonda conoscenza dei mercati per la valutazione e la gestione dei titoli. La liquidità può essere un problema, poiché i mercati obbligazionari possono essere meno liquidi rispetto ad altri mercati, rendendo difficile la vendita in caso di necessità.9 Gli ETF eliminano queste barriere, consentendo di investire con importi ridotti e delegando la gestione a un professionista.9
L’Efficienza degli ETF rispetto ai Fondi Comuni
Il confronto tra ETF e fondi comuni a gestione attiva evidenzia l’efficienza degli ETF su più fronti. La principale differenza risiede nei costi di gestione. Gli ETF, grazie alla loro natura passiva, presentano un Total Expense Ratio (TER) che varia tipicamente dallo 0,05% allo 0,8% annuo. Al contrario, i fondi comuni a gestione attiva, che impiegano un team di analisti e gestori per cercare di superare il mercato, possono avere costi che raggiungono l’1,5%-1,8% annuo. Questa differenza, apparentemente piccola, ha un impatto esponenziale sul rendimento finale a lungo termine, poiché i costi elevati erodono costantemente il capitale.
Un’altra considerazione fondamentale è la performance storica. Numerosi studi statistici hanno dimostrato che la maggior parte dei fondi a gestione attiva non riesce a superare costantemente il proprio indice di riferimento (benchmark). Invece, gli ETF, che replicano fedelmente il loro benchmark, garantiscono un rendimento in linea con quello del mercato, eliminando il rischio di sottoperformance legato alle decisioni del gestore.
Infine, l’aspetto della liquidità e della trasparenza distingue nettamente i due strumenti. I fondi comuni tradizionali calcolano il loro Valore Netto d’Attivo (NAV) solo una volta al giorno, rendendo le transazioni meno flessibili. Gli ETF, essendo negoziabili in Borsa, possono essere comprati e venduti in ogni istante durante l’orario di apertura del mercato, consentendo agli investitori di reagire rapidamente alle fluttuazioni e di conoscere in ogni momento il valore del loro investimento.
Per una visione d’insieme, la seguente tabella sintetizza le differenze principali tra i tre strumenti:
Confronto tra Strumenti del Reddito Fisso: Un Confronto Multidimensionale
Aspetto | ETF Obbligazionari | Obbligazioni Singole | Fondi Comuni Obbligazionari |
Costi di Gestione | Molto bassi (TER 0,05-0,8% annuo) | Assenti, ma con costi di transazione potenzialmente alti | Alti (TER 1,5-1,8% annuo) |
Diversificazione | Elevata, accesso a centinaia di titoli con un solo strumento | Limitata, difficile e costosa da ottenere | Elevata, ma la selezione dipende dalla gestione attiva |
Liquidità | Molto alta, negoziabili in tempo reale in Borsa | Variabile, il mercato secondario può essere poco liquido | Limitata, transazioni alla fine della giornata |
Rischio di Credito | Basso, mitigato dalla diversificazione | Alto, rischio di default del singolo emittente | Basso, dipende dal rischio della gestione |
Tassazione | Vantaggi fiscali con ETF ad accumulazione che differiscono le imposte | Tassazione immediata su cedole e plusvalenze/minusvalenze | Tassazione immediata sulla distribuzione dei proventi |
Flessibilità Operativa | Alta, ideale per PAC e strategie dinamiche | Bassa, richiede capitale e tempo per la gestione | Bassa, soggetta a costi di entrata/uscita |
I Pilastri della Scelta: Criteri Fondamentali per la Selezione
Selezionare il “miglior” ETF obbligazionario è un’operazione che va oltre una semplice classifica di rendimenti. L’investitore deve adottare un approccio analitico e olistico, valutando una serie di fattori essenziali che ne determineranno l’efficacia nel proprio portafoglio.
Duration: Il Vero Rischio di Tasso di Interesse
La duration è un concetto fondamentale per comprendere la dinamica dei prezzi degli ETF obbligazionari. Essa misura la sensibilità del prezzo di un’obbligazione alle variazioni dei tassi di interesse. In parole semplici, una duration più elevata indica che un fondo è più esposto alle fluttuazioni dei tassi. A titolo di esempio, un ETF con una duration di 5 anni vedrà il suo prezzo aumentare del 5% circa se i tassi di interesse scendono di un punto percentuale. Al contrario, se i tassi salgono del 2%, il prezzo del fondo tenderà a scendere di circa l’8%.
Gli ETF obbligazionari possono essere classificati in base alla loro duration 18:
- Breve Termine (scadenza inferiore a 3 anni): questi fondi sono molto stabili, con una bassa volatilità e una ridotta sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse, quasi come la liquidità.18 Offrono rendimenti più bassi, ma rappresentano un’opzione sicura per la gestione della liquidità.18
- Medio Termine (scadenza tra 3 e 10 anni): offrono un equilibrio tra rischio e rendimento, con una volatilità intermedia.
- Lungo Termine (scadenza superiore a 10 anni): questi ETF possono essere molto volatili, a volte quasi quanto le azioni, e sono estremamente sensibili alle variazioni dei tassi e all’inflazione.18 Offrono il potenziale di rendimenti più elevati, ma comportano un rischio considerevole.18
La duration non è semplicemente una metrica di rischio; in un contesto di tassi in discesa, gli ETF a lunga duration possono offrire un potenziale di apprezzamento del capitale superiore. Questo trasforma il rischio di duration in un’opportunità, a condizione che l’orizzonte temporale dell’investitore sia adeguatamente lungo per sopportare le fluttuazioni di prezzo.
La Qualità del Credito: Bilanciare Rischio e Rendimento
La qualità del credito si riferisce alla solidità finanziaria degli emittenti di obbligazioni. I rating assegnati da agenzie specializzate, come S&P, Moody’s e Fitch, indicano il rischio di default. Gli ETF obbligazionari possono essere categorizzati in base alla qualità del credito dei titoli detenuti :
- ETF obbligazionari governativi: investono in titoli di stato. Sono considerati relativamente più sicuri grazie al supporto di enti istituzionali, ma tendono a offrire rendimenti più bassi.
- ETF obbligazionari corporate: si concentrano sulle obbligazioni emesse da società. Offrono rendimenti potenzialmente più alti rispetto ai titoli di stato, ma con un rischio di credito superiore, poiché la solidità finanziaria delle aziende può variare.
- ETF high yield: investono in obbligazioni con un rating inferiore a “investment grade”, note anche come “junk bond”. Sebbene offrano rendimenti potenzialmente molto elevati, il rischio di insolvenza è significativamente maggiore.
Costi di Gestione (TER) e Liquidità
Il Total Expense Ratio (TER) rappresenta il costo annuale di gestione di un fondo e viene dedotto automaticamente dal valore del fondo stesso. Sebbene un TER elevato possa sembrare un costo minimo, l’impatto sul rendimento a lungo termine è considerevole. Ad esempio, un TER dell’1,5% può ridurre il rendimento finale di diverse decine di migliaia di euro su un investimento a lungo termine. Per questo motivo, è fondamentale confrontare i TER di fondi simili e preferire quelli con costi più bassi.
La liquidità di un ETF è un altro fattore critico. Un fondo liquido, con un elevato patrimonio gestito (generalmente superiore a 100 milioni di euro) e volumi di scambio consistenti, garantisce che l’investitore possa acquistare o vendere le quote al prezzo desiderato in ogni momento. Gli ETF che investono in obbligazioni meno liquide, come quelle dei mercati emergenti o i bond high yield, possono comportare un rischio di liquidità in momenti di stress del mercato, rendendo difficile l’uscita dall’investimento.
Accumulazione vs. Distribuzione: Una Scelta di Stile e di Fiscalità
Gli ETF obbligazionari si distinguono anche per la loro politica di gestione dei proventi.
- ETF ad accumulazione (Acc): reinvestono automaticamente le cedole incassate dalle obbligazioni sottostanti, aumentando il valore della quota del fondo. Questa modalità è ideale per gli investitori con un orizzonte di lungo periodo che desiderano massimizzare l’effetto dell’interesse composto. Inoltre, offre un vantaggio fiscale significativo, poiché l’imposta sulle cedole viene differita al momento della vendita del fondo.
- ETF a distribuzione (Dist): staccano periodicamente le cedole, versandole direttamente all’investitore. Questa opzione è preferibile per coloro che cercano un flusso di reddito regolare, ad esempio per coprire spese correnti.
Copertura Valutaria (Hedged): Quando Proteggere il Portafoglio
Gli ETF che investono in obbligazioni denominate in valute diverse dall’euro sono esposti al rischio di cambio. Se la valuta dell’emittente si svaluta rispetto all’euro, il valore dell’investimento può diminuire, indipendentemente dalla performance dei bond sottostanti. Per mitigare questo rischio, esistono gli
ETF con copertura valutaria (hedged), che neutralizzano le fluttuazioni del tasso di cambio. La copertura ha un piccolo costo aggiuntivo, ma protegge la performance del fondo, isolandola dai movimenti delle valute.
La seguente tabella riassume i criteri essenziali per una scelta consapevole:
Checklist per la Scelta dell’ETF Obbligazionario
Criterio | Descrizione | Importanza |
Duration | Sensibilità del prezzo del fondo alle variazioni dei tassi di interesse. Maggiore è la duration, maggiore è la sensibilità. | Fondamentale per allineare il rischio con l’orizzonte temporale. |
Qualità del Credito | Rating degli emittenti (governi, società). Da “investment grade” a “high yield”. | Cruciale per bilanciare il rischio di credito con il rendimento potenziale. |
Costi (TER) | Percentuale annuale prelevata dal gestore per le spese del fondo. | Essenziale, poiché impatta direttamente sul rendimento finale a lungo termine. |
Liquidità | Volume di scambi giornalieri e patrimonio gestito (AUM). | Importante per garantire la facilità di acquisto e vendita delle quote. |
Politica di Gestione | Accumulazione (reinvestimento) o Distribuzione (incasso delle cedole). | Cruciale in base agli obiettivi di investimento (crescita o reddito). |
Copertura Valutaria | Presenza o assenza di copertura dal rischio di cambio per fondi in valuta estera. | Rilevante per eliminare la volatilità legata alle fluttuazioni valutarie. |
Le Migliori Strategie Obbligazionarie: Una Selezione Ragionata
Sulla base dei criteri analizzati, è possibile identificare alcune delle strategie e dei fondi più rilevanti nel panorama degli ETF obbligazionari per l’investitore italiano. La selezione che segue si basa sull’analisi delle performance storiche, dei costi e della popolarità dei fondi, con dati aggiornati al 2025.24
ETF su Titoli di Stato dell’Eurozona
Questa categoria è la scelta più prudente, ideale per chi cerca stabilità e sicurezza, investendo in obbligazioni emesse dai governi dell’area euro. L’analisi condotta da Morningstar per il 2025 ha individuato diversi fondi con un Medalist Rating “Gold”, a testimonianza della loro eccellenza.28
- iShares Core € Govt Bond UCITS ETF (SEGA): Con un patrimonio gestito di 5,72 miliardi di euro, è un fondo di grandi dimensioni e molto liquido. Ha un TER estremamente competitivo dello 0,07%. Nel 2025, ha registrato una flessione da inizio anno del -4,84% , mentre ha guadagnato l’1,41% nell’ultimo anno, dimostrando la sua resilienza.
- Vanguard EUR Eurozone Government Bond UCITS ETF (VETY): Altro fondo con rating “Gold” e un AUM di 3,61 miliardi di euro. Il suo TER, anch’esso allo 0,07%, lo rende una delle opzioni più economiche sul mercato. Ha perso l’1,63% da inizio anno al marzo 2025.
- Amundi IS Prime Euro Govies UCITS ETF (PRAR): Con un TER ancora più basso, pari allo 0,05%, questo ETF si posiziona come una delle alternative a minor costo. Il suo AUM si attesta a 1,62 miliardi di euro.28 Da inizio anno ha registrato una perdita dell’1,61%.
ETF su Obbligazioni Corporate dell’Eurozona
Questi ETF offrono rendimenti potenzialmente più elevati rispetto ai titoli di stato, assumendosi un maggiore rischio di credito, ma mantenendo un’ampia diversificazione.
- iShares Core € Corp Bond UCITS ETF (IEAC): Con un AUM di 14,4 miliardi di euro, è uno dei fondi più grandi e liquidi in Europa per la sua categoria. Presenta un TER dello 0,09% e ha mostrato una performance solida, con un +6,2% nell’ultimo anno.
- Vanguard EUR Corporate Bond UCITS ETF (VECP): Un’altra scelta a basso costo, con un TER dello 0,07% e un AUM di 5,21 miliardi di euro. Ha avuto una performance in linea con il suo indice di riferimento, salendo del 4,51% nell’ultimo anno.
- SPDR Bloomberg Euro Corporate Bond UCITS ETF (SYBC): Con un AUM di 801,61 milioni di euro e un TER dello 0,12%, questo fondo ha mostrato un rendimento annuo del +5,85%.
ETF High Yield: Il Potenziale del Rischio
Gli ETF High Yield sono per gli investitori con una maggiore propensione al rischio, disposti a scambiare una maggiore volatilità per rendimenti potenzialmente molto elevati.
- iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF (HYG): Questo fondo, con un AUM di quasi 18 miliardi di dollari, investe in bond societari high yield denominati in USD. Ha un TER dello 0,49%. I rendimenti sono stati notevoli: +10,44% a 1 anno e un impressionante +145,50% dalla sua istituzione.
ETF a Breve e Ultrashort Termine: L’Alternativa al Conto Corrente
Questa categoria di ETF, con duration molto basse, è ideale per gli investitori che desiderano una stabilità quasi pari a quella della liquidità, ma con rendimenti superiori ai depositi bancari.
- iShares € Ultrashort Bond UCITS ETF: I dati indicano che varianti di questo fondo, sia ad accumulazione che a distribuzione, hanno offerto rendimenti annualizzati a 3 anni superiori al 3% in euro, dimostrandosi una scelta efficace per la gestione della liquidità.
- PIMCO Euro Short Maturity UCITS ETF: Questo fondo a gestione attiva ha anch’esso mostrato ottime performance, con un rendimento annualizzato a 3 anni superiore al 3%.
La tabella che segue riassume i dati chiave dei migliori ETF discussi, offrendo un quadro comparativo per una scelta informata.
Analisi Comparativa dei Migliori ETF Obbligazionari (Dati 2025)
Nome dell’ETF | Ticker | Patrimonio Gestito (AUM) | Spese Correnti (TER) | Performance YTD (%) | Performance 1 Anno (%) | Performance 3 Anni Annualizzata (%) | Note |
iShares Core € Govt Bond UCITS ETF | SEGA | 5,72 miliardi € | 0,07% | −4,84 | +1,41 | – | Replica indice Bloomberg Euro Aggregate Treasury Total Return.28 |
Vanguard EUR Eurozone Govt Bond UCITS ETF | VETY | 3,61 miliardi € | 0,07% | −1,63 | – | – | Medalist Rating Gold. Replica indice Bloomberg Euro Aggregate Treasury Total Return.28 |
Amundi IS Prime Euro Govies UCITS ETF | PRAR | 1,62 miliardi € | 0,05% | −1,61 | – | – | Il più economico della categoria. Replica indice Solactive Eurozone Sovereign Bond.28 |
iShares Core € Corp Bond UCITS ETF | IEAC | 14,4 miliardi € | 0,09% | +1,57 | +6,2 | +11,67 | Il più grande e liquido della categoria.26 |
Vanguard EUR Corporate Bond UCITS ETF | VECP | 5,21 miliardi € | 0,07% | +1,59 | +4,51 | +10,88 | TER molto competitivo.26 |
SPDR Bloomberg Euro Corporate Bond UCITS ETF | SYBC | 801,61 milioni € | 0,12% | +1,61 | +5,85 | +9,86 | Bassa AUM rispetto ai competitor. |
iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF | HYG | 17,98 miliardi $ | 0,49% | +4,78 | +10,44 | +9,39 | Uno dei più usati per esposizione a bond High Yield in USD.19 |
iShares € Ultrashort Bond UCITS ETF | – | N/D | N/D | +0,22 | +3,38 | +3,23 | Ideale per gestione liquidità.32 |
L’Impatto del Fisco: Come Funziona la Tassazione degli ETF Obbligazionari in Italia
Comprendere la fiscalità è un passo imprescindibile per valutare il rendimento netto di un investimento. In Italia, la tassazione degli ETF obbligazionari presenta alcune specificità che possono influenzare significativamente la pianificazione finanziaria.
Redditi da Capitale vs. Redditi Diversi: Un Labirinto Fiscale
La normativa fiscale italiana distingue i proventi finanziari in due categorie principali: i redditi da capitale e i redditi diversi. Questa distinzione è di cruciale importanza perché, a differenza di quanto si possa comunemente credere, la normativa non permette di compensare i redditi di una categoria con i redditi dell’altra.
Le plusvalenze derivanti dalla vendita di un ETF, così come i proventi periodici distribuiti, sono classificati come redditi da capitale. Al contrario, le plusvalenze o le minusvalenze generate dalla compravendita di azioni o di singole obbligazioni rientrano nella categoria dei redditi diversi. Di conseguenza, un’eventuale minusvalenza accumulata con la vendita di un’azione non può essere compensata con una plusvalenza ottenuta dalla vendita di un ETF, e viceversa. Questo aspetto, spesso trascurato, rappresenta un ostacolo significativo per gli investitori che gestiscono un portafoglio diversificato. Le minusvalenze su ETF possono essere compensate solamente con plusvalenze generate da strumenti finanziari che rientrano nella stessa categoria fiscale dei redditi diversi, come azioni, obbligazioni, ETC o derivati.
Aliquote Fiscali Applicate
L’aliquota standard per i redditi finanziari in Italia è del 26%.39 Tuttavia, esiste una differenza fondamentale per i titoli di stato. I proventi, sia plusvalenze che cedole, derivanti da ETF che investono in titoli di stato di paesi “White List” (che include la maggior parte degli stati dell’Unione Europea) godono di un’aliquota agevolata del 12,50%. Tutti gli altri proventi, come quelli derivanti da obbligazioni corporate, high yield o di mercati emergenti, sono tassati con l’aliquota standard del 26%.37
L’Efficienza Fiscale degli ETF ad Accumulazione
A fronte di queste regole, gli ETF ad accumulazione offrono un notevole vantaggio in termini di efficienza fiscale. Reinvestendo automaticamente i proventi, consentono di differire il pagamento dell’imposta al momento della vendita delle quote. Questo meccanismo permette al capitale di crescere senza subire l’erosione fiscale annuale, massimizzando l’effetto dell’interesse composto nel lungo termine. Per un investitore con un orizzonte temporale esteso e senza necessità di un flusso di cassa periodico, l’ETF ad accumulazione rappresenta la scelta più vantaggiosa per ottimizzare il rendimento netto.13
Conclusione: L’Investimento Consapevole come Strategia di Lungo Periodo
L’analisi condotta dimostra come gli ETF obbligazionari siano strumenti potenti, accessibili ed efficienti, in grado di svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di un portafoglio robusto e diversificato. Essi rappresentano una soluzione che unisce i vantaggi di diversificazione e gestione professionale tipici dei fondi alla flessibilità e ai costi ridotti delle azioni.
La loro efficacia, tuttavia, non dipende da una scelta superficiale, ma da una valutazione consapevole e informata. L’investitore deve definire con chiarezza i propri obiettivi e il proprio profilo di rischio. L’analisi di fattori come la duration, la qualità del credito, i costi di gestione e le implicazioni fiscali non sono mere tecnicalità, ma i pilastri di una strategia di successo. Una duration più lunga può rivelarsi un’opportunità in un ciclo di tassi in discesa, mentre un ETF ad accumulazione può massimizzare l’efficienza fiscale.
L’ascesa degli ETF obbligazionari è solo all’inizio. Man mano che questi strumenti diventano sempre più centrali nelle strategie di investimento, la conoscenza e la comprensione dei loro meccanismi diventano il vero vantaggio competitivo. Scegliere l’ETF giusto significa andare oltre la semplice classifica e affidarsi a un’analisi oggettiva, trasformando la complessità del mercato in un’opportunità per il proprio capitale.
Altri ETF Obbligazionari da tenere sotto controllo con grafici interattivi
Fondo negoziato in borsa ETF / simbolo | Risparmio gestito | Rendimento SEC ( standardizzato *) | Spese |
---|---|---|---|
Vanguard Total Bond Market ETF (BND) | 108,6 miliardi di dollari | 4,7% | 0,03% |
iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (TLT) | 50,2 miliardi di dollari | 4,5% | 0,15% |
iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF (LQD) | 29,5 miliardi di dollari | 5,4% | 0,14% |
Vanguard Total International Bond ETF (BNDX) | 55,9 miliardi di dollari | 3,3% | 0,07% |
Vanguard Short-Term Bond ETF (BSV) | 32,2 miliardi di dollari | 4,9% | 0,04% |
iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF (HYG) | 17,4 miliardi di dollari | 7,4% | 0,49% |
Vanguard Total Bond Market ETF (BND)
- Categoria del fondo: obbligazionario core intermedio
- Patrimonio gestito: 108,6 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 4,7%
- Spese: 0,03%, ovvero 3 $ all’anno per ogni 10.000 $ investiti
Il Vanguard Total Bond Market ETF ( BND ) è il più popolare degli ETF Vanguard per gli investitori obbligazionari e uno degli ETF obbligazionari più popolari di qualsiasi tipo a Wall Street. Offre un’esposizione diversificata al mercato obbligazionario in un fondo semplice e ampio, con un enorme portafoglio di oltre 11.000 obbligazioni “investment grade”.
Ciò significa titoli di debito di elevata qualità creditizia da società o enti governativi che hanno un rischio di insolvenza inferiore. Al momento, circa il 50% delle attività totali è in obbligazioni governative, con un altro 27% circa in debito societario e poi il resto in obbligazioni “cartolarizzate” che si concentrano su pool di attività correlate ai mutui.
Se sei un investitore a lungo termine e non interventista, potresti fare di peggio di BND. Acquistare questa partecipazione one-stop ti dà esposizione all’intero mercato obbligazionario nazionale senza troppi rischi o complessità.
iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (TLT)
- Categoria del fondo: Governo lungo
- Patrimonio gestito: 50,2 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 4,5%
- Spese: 0,15%
L’ iShares 20+ Year Treasury Bond ETF ( TLT ) è uno degli ETF obbligazionari più mirati. È anche uno dei veicoli più popolari in circolazione per investire in obbligazioni tramite un prodotto negoziato in borsa.
Come suggerisce il nome, questo fondo iShares detiene solo obbligazioni del Tesoro USA con una durata di 20 anni o più. Lo svantaggio è che questo non fornisce una grande varietà o diversificazione, ma la buona notizia è che i Treasury USA sono uno degli asset più stabili al mondo e sono considerati da molte istituzioni quasi sicuri quanto il denaro contante.
Ricorda solo che la lunga “durata” degli asset di questo fondo lo espone alla relazione inversa tra ETF obbligazionari e tassi di interesse. Ciò ha causato un crollo di circa il 30% di TLT negli ultimi due anni. Se la Federal Reserve mantiene i tassi più alti per un periodo più lungo, questo fondo probabilmente incontrerà venti contrari più forti in futuro.
iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF (LQD)
- Categoria del fondo: Obbligazioni societarie
- Patrimonio gestito: 29,5 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 5,4%
- Spese: 0,14%
L’ iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF ( LQD ) adotta un approccio diverso rispetto a molti altri fondi a reddito fisso qui presentati, separando completamente i titoli di Stato. Ciò consente agli investitori che cercano i migliori ETF obbligazionari di aumentare il rendimento senza assumersi una quantità eccessiva di rischi.
Nello specifico, LQD detiene strumenti di debito esclusivamente da società con rating creditizi elevati pari o superiori a BBB. Pensate a nomi familiari come le azioni Dow Jones Goldman Sachs Group ( GS ) e JPMorgan Chase ( JPM ) o il gigante della tecnologia Oracle ( ORCL ), per citarne alcuni.
Si tratta di organizzazioni di livello mondiale che non sono a rischio di fallimento imminente o di interruzioni a breve termine a causa delle ultime notizie o mode passeggere. Ciò significa che è molto probabile che rispetteranno i loro debiti. Ma è innegabilmente vero che, se messe accanto al Tesoro degli Stati Uniti, le loro operazioni sono comunque più rischiose di quelle del governo federale. Quel premio di rischio si traduce in un rendimento più generoso che potrebbe essere attraente per gli investitori che non hanno paura di ricavare debito pubblico dai loro titoli obbligazionari.
Vanguard Total International Bond ETF (BNDX)
- Categoria del fondo: Obbligazioni globali con copertura in USD
- Patrimonio gestito: 55,9 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 3,3%
- Spese: 0,07%
Il Vanguard Total International Bond ETF ( BNDX ) è un fondo gemello di BND, che offre un ulteriore livello di stabilità a lungo termine adottando un approccio globale. È un fondo “ex-US”, il che significa che detiene asset da ogni parte del mondo, ad eccezione del mercato obbligazionario nazionale, consentendo una diversificazione geografica senza sovrapposizioni con altri ETF obbligazionari che potresti possedere.
Oltre il 57% degli asset totali di BNDX sono in Europa, con l’Asia-Pacifico al secondo posto con circa il 20%. C’è anche circa il 7% in debito dei mercati emergenti, il che aggiunge varietà e il potenziale per un po’ più di performance.
Ricorda, non troverai obbligazioni di azioni blue chip statunitensi , del Dipartimento del Tesoro o di altre emissioni che popolano molti dei migliori ETF in questa classe di attività. Mentre questo rende BNDX meno che ideale come partecipazione principale, il fondo è innegabilmente popolare perché consente un’esposizione internazionale in un modo conveniente, simile al fondo BND nazionale.
Vanguard Short-Term Bond ETF (BSV)
- Categoria del fondo: Obbligazionario a breve termine
- Patrimonio gestito: 32,2 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 4,9%
- Spese: 0,04%
Il rovescio della medaglia di quel fondo obbligazionario a lunga scadenza di iShares è il Vanguard Short-Term Bond ETF ( BSV , $76,56). Questo ETF a reddito fisso ha una scadenza effettiva media inferiore a tre anni, che è una frazione della durata media di TLT.
Qui c’è molto meno rischio su due fronti. Innanzitutto, è più facile prevedere le tendenze economiche tra qualche decina di mesi rispetto a qualche decina di anni. Inoltre, le obbligazioni a breve termine sono meno esposte alla volatilità dei tassi di interesse.
È interessante notare che l’ambiente di tassi più elevati in cui ci troviamo da circa un anno ha anche aumentato i rendimenti a breve termine, quindi non si sacrifica il potenziale di reddito. Ciò è dimostrato dall’attuale rendimento del 4,9% del Vanguard Short-Term Bond ETF, che è quasi quattro volte quello che si ottiene dall’S&P 500.
Attualmente, il BSV è suddiviso per il 70%-30% tra titoli di Stato e titoli societari con grado di investimento, con la quota maggiore rappresentata dai titoli del Tesoro USA a breve termine.
iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF (HYG)
- Categoria del fondo: Obbligazioni ad alto rendimento
- Patrimonio gestito: 17,4 miliardi di dollari
- Rendimento SEC: 7,4%
- Spese: 0,49%
L’ iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond ETF ( HYG ) si trova all’estremo opposto dello spettro di rischio rispetto all’iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF. Questo ETF obbligazionario si concentra esclusivamente su obbligazioni ad alto rendimento o spazzatura di debitori in difficoltà.
Stiamo parlando di aziende come la società di radio satellitare Sirius XM Holdings ( SIRI ) o l’operatore ospedaliero Tenet Healthcare ( THC ).
Quel profilo di rischio più elevato si traduce in un rendimento più elevato, con questo fondo che offre circa sei volte il rendimento dell’S&P 500 in questo momento. Fai attenzione a cosa ti aspetta con questo ETF obbligazionario più volatile.
A suo merito, sebbene HYG sia l’ETF “più piccolo” in questa lista in termini di asset e “il più costoso” in termini di spese annuali, è un fondo consolidato e conveniente.
* *Rendimento SEC: Significato:
In finanza, “SEC yield” (rendimento SEC) è un metodo standardizzato per calcolare il rendimento di un fondo comune di investimento. È stato sviluppato dalla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente statunitense di regolamentazione dei mercati finanziari.
Come funziona:
Il rendimento SEC tiene conto dei dividendi e degli interessi guadagnati dal fondo, nonché delle eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate. Viene calcolato su un periodo di 30 giorni e annualizzato per facilitare il confronto tra diversi fondi.
Il rendimento SEC fornisce agli investitori un modo uniforme e trasparente per valutare le performance passate di un fondo. Tuttavia, è importante ricordare che i rendimenti passati non sono garanzia di risultati futuri.
Il rendimento SEC è riportato nei prospetti informativi e nei documenti di rendicontazione dei fondi comuni di investimento. Puoi anche trovarlo su siti web finanziari specializzati e piattaforme di investimento.
- Non tiene conto delle commissioni: Il rendimento SEC non include le commissioni di gestione e altri costi associati all’investimento in un fondo.
- Basato su dati storici: Come accennato, i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente.
- Non adatto a tutti gli investimenti: Il rendimento SEC è specifico per i fondi comuni di investimento e potrebbe non essere applicabile ad altri tipi di investimenti.
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