John Elkann, in sette anni raddoppia l’impero degli Agnelli ed Exor

John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, ha guidato una trasformazione epocale per la holding della famiglia Agnelli. In sette anni, dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2024, il valore degli investimenti è raddoppiato, passando da 19 a 38 miliardi di euro.
Un risultato che racconta non solo la solidità della visione finanziaria di Elkann, ma anche la metamorfosi di una delle famiglie più influenti della storia industriale italiana, oggi sempre più orientata verso i mercati globali, il tech e il lusso.

La trasformazione di Exor

Exor, oggi con sede in Olanda e controllata al 55% dalla Giovanni Agnelli B.V., è il barometro della metamorfosi della dinastia torinese. Il portafoglio, un tempo legato all’industria manifatturiera tradizionale, oggi si compone di partecipazioni globali in Ferrari, Stellantis, CNH Industrial, Juventus, Philips, Gedi e The Economist.
Il dato più impressionante è l’aumento del net asset value (NAV), passato da 19 a 38 miliardi in soli sette anni, un raddoppio che testimonia la capacità di Elkann di riposizionare il gruppo su settori più redditizi e resilienti.

Ferrari e Stellantis: due modelli a confronto

Ferrari è diventata la vera gallina dalle uova d’oro del portafoglio Exor. In Borsa vale circa tre volte Stellantis, nonostante quest’ultima sia un colosso dell’automotive con una presenza mondiale e marchi storici come Fiat, Peugeot, Chrysler e Opel.
La scommessa di Elkann su Ferrari si è rivelata vincente: il Cavallino rampante non è più solo un costruttore di auto sportive, ma un brand globale del lusso con margini superiori al 25%.

L’eredità di Marchionne e la nascita di Stellantis

La morte di Sergio Marchionne nel luglio 2018 ha segnato un momento di svolta. La sua visione industriale aveva già salvato Fiat e costruito il ponte verso Chrysler. Dopo la sua scomparsa, Elkann ha completato la fusione tra FCA e Groupe PSA, dando vita nel 2021 a Stellantis.
Exor è diventata così il primo azionista del gruppo con il 15,5% del capitale e il 24% dei diritti di voto, consolidando la posizione della holding nel settore automotive pur in una fase di riduzione dell’impegno industriale diretto.

Il progressivo disimpegno industriale

Negli ultimi anni Exor ha ceduto partecipazioni storiche come Iveco, Comau e Magneti Marelli, concentrandosi su attività a più alto valore aggiunto. L’uscita da PartnerRe, venduta nel 2022 con una plusvalenza di 2,4 miliardi, ha portato nuova liquidità, stimata in oltre 4 miliardi, che Elkann intende utilizzare per espandersi in settori chiave come sanità, tecnologia e lusso.
Una scelta che riflette il passaggio da una holding industriale a una piattaforma finanziaria globale.

La battaglia sull’eredità Agnelli

Mentre Exor si trasformava, in parallelo si è sviluppata la complessa battaglia legale legata all’eredità di Giovanni Agnelli. La madre di John Elkann, Margherita Agnelli, ha contestato gli assetti proprietari che sorreggono la leadership del figlio.
Le indagini della procura di Torino hanno ipotizzato frode fiscale e truffa ai danni dello Stato, a seguito di un esposto con dossier depositato da Margherita. È emerso così un intricato sistema di fiduciari, trust e conti esteri in Liechtenstein e Bahamas, riconducibili agli Elkann.
Una vicenda che, sebbene parallela, potrebbe influenzare la percezione pubblica e istituzionale della holding.

Le prospettive future di Exor

Con una cassa solida e un portafoglio già diversificato, Exor guarda ora a settori in forte crescita. Le priorità di Elkann sembrano orientate verso la sanità digitale, la tecnologia innovativa e il lusso globale, con l’obiettivo di replicare il modello Ferrari in altri comparti.
La capacità di attrarre capitali e mantenere un approccio internazionale fa di Exor uno dei player più dinamici d’Europa, ma le sfide non mancano: dalla transizione energetica dell’automotive alle battaglie giudiziarie familiari ancora in corso.

Andamento del valore degli investimenti Exor (2017-2024)

Anno Valore NAV (mld €)
2017 19
2024 38

FAQ su John Elkann ed Exor

Chi è John Elkann?

John Elkann è il presidente e CEO di Exor, la holding degli Agnelli, ed è considerato l’erede della dinastia industriale fondata da Giovanni Agnelli.

Quanto vale oggi Exor?

Il valore complessivo degli investimenti di Exor (NAV) è passato da 19 miliardi di euro nel 2017 a 38 miliardi a fine 2024.

Quali aziende controlla Exor?

Exor ha partecipazioni in Ferrari, Stellantis, CNH Industrial, Juventus, Philips, Gedi, The Economist e altre realtà internazionali.

Qual è stata la scommessa vincente di John Elkann?

La valorizzazione di Ferrari, che oggi capitalizza tre volte Stellantis ed è diventata un brand globale del lusso.

Perché Exor ha sede in Olanda?

Per motivi di governance e vantaggi fiscali, come molte altre holding europee.

Quali settori interessano oggi Exor?

Sanità, tecnologia e lusso sono i tre ambiti principali su cui Elkann vuole puntare.

Che cosa è successo con l’eredità Agnelli?

È in corso una battaglia legale tra Margherita Agnelli e i figli, che contestano la gestione e la proprietà degli asset familiari.

Qual è la quota di Exor in Stellantis?

Exor detiene il 15,5% del capitale e il 24% dei diritti di voto.

Chi gestisce oggi Juventus e Gedi?

Sono entrambe partecipazioni controllate da Exor, che ne orienta la governance.

Quali sono i prossimi passi per Exor?

Investimenti in nuove aree a più alto margine, con l’obiettivo di replicare il successo di Ferrari in altri settori.

Intanto le aziende EXOR:…

Ferrari

1. Nuovo edificio ‘e-building’ sostenibile e primo modello elettrico in arrivo
Nel 2024 Ferrari ha inaugurato un avveniristico e-building completamente alimentato da energie rinnovabili. Progettato per produrre modelli a combustione, ibridi ed elettrici, è stato inaugurato con la presenza del Presidente della Repubblica italiana

2. Record di vendita e utili nel 2024
Ferrari ha archiviato il 2024 con ricavi netti in crescita del 12% rispetto al 2023, arrivando a 6,7 miliardi di euro, con margini EBITDA intorno al 38% (2,6 milia

3. F80 e 12Cilindri: eleganza da sogno
Due nuove supercar d’autore: la coupé “12Cilindri” in omaggio ai GT V12 d’epoca, e la superblitz F80 (799 esemplari da 1.200 CV), il bolide più potente mai costruito da Maranello

4. Riflessioni di Elkann in pista
In occasione del Gran Premio d’Ungheria, John Elkann, Executive Chairman, ha parlato della stagione turbolenta della Scuderia e ha fatto un plauso a Frederic Vasseur, rinnovato come team principal: “non conta l’individualità, ma l’impegno collettivo”


Juventus

1. Iniezione da 15 milioni da Exor per evitare penali UEFA
Per evitare problemi contabili legati al mercato estivo (Weah, Mbangula) e non trovarsi in svantaggio negoziale con i compratori, Exor ha versato 15 milioni di euro come anticipo su un futuro aumento di capitale. Nessun aumento extra è previsto fino all’assemblea di ottobre, salvo imprevisti

2. Rumor su Andrea Agnelli? Smentiti in 6 parole
Una voce ricorrente voleva Andrea Agnelli di nuovo protagonista nella proprietà di Juventus. Exor ha risposto lapidaria: “The rumors have no factual confirmation.” Punto e non si parla più


Stellantis

1. Nuovo CEO italiano: Antonio Filosa
Stellantis ha scelto un manager interno, Antonio Filosa (fino ad allora COO per le Americhe e responsabile qualità), come nuovo amministratore delegato dal 23 giugno. Elkann l’ha definito la scelta “unanime”, per il suo profondo know-how aziendale

2. Settore auto in tensione: vendite in calo e pressione cinese
Il 2024 è stato un anno difficile per Stellantis: ricavi in flessione, margine sotto pressione e aumento della concorrenza da parte dei costruttori cinesi di EV. Il CEO uscente ha lasciato la poltrona a dicembre, e ora Stellantis sta correggendo il tiro con nuovi modelli (anche a combustione) e fiducia nei mercati regionali exor.com.


Riepilogo

Azienda Curiosità rilevante
Ferrari Supercar da sogno e crescita record, con Elkann a fare il papa di pista.
Juventus Soldi anticipo da Exor per chiudere i conti senza farsi svalutare; Andrea no, resta a guardare.
Stellantis Nuovo CEO italiano per l’auto-squadra, ma sotto scacco da mercato e competitor asiatici.

Disclaimer: Questo articolo ha finalità informative e non costituisce in alcun modo consulenza finanziaria o sollecitazione all’investimento.

John Elkann condannato ai lavori socialmente utili 

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.