Comprare Azioni ENEL o Azioni ENI? Ecco le migliori su cui investire

Cerchiamo di capire attraverso i dati finanziari se è meglio investire in azioni ENI ( BIT: ENI ) o azioni ENEL ( BIT: ENEL ).

Vi anticipiamo subito che si tratta di investimenti in azioni molto simili tra loro, tutte 2 sono grandi aziende italiane di energia, tutte hanno il pacchetto di maggioranza delle loro azioni controllato dallo Stato italiano.

 

 

Comprare Azioni ENEL o Azioni ENI? La risposta dei numeri

Dividend yeld: 

Il “dividend yield” (in italiano: rendimento da dividendo) è un’indicazione della remunerazione offerta da un’azione rispetto al suo prezzo corrente di mercato, espresso in percentuale. Si tratta di una misura utilizzata per valutare il rendimento annuale derivante dai dividendi pagati da un’azione in relazione al suo prezzo attuale.

Viene calcolato come segue:

  • Dividend Yield = Dividendo annuo per azione / Prezzo corrente dell’azione

Ad esempio, se un’azione ha un prezzo di 100 euro e paga un dividendo annuo di 5 euro per azione, il suo dividend yield sarà del 5%.

Un dividend yield elevato può indicare che l’azione offre un buon rendimento rispetto al suo costo, ma potrebbe anche essere il risultato di un calo significativo del prezzo dell’azione. D’altro canto, un dividend yield basso potrebbe suggerire che l’azione è relativamente costosa o che l’azienda distribuisce una piccola parte dei suoi utili sotto forma di dividendi.

Gli investitori spesso considerano il dividend yield quando cercano fonti di reddito passive. Tuttavia, è fondamentale considerare altri fattori, come la sostenibilità del dividendo, la crescita prevista degli utili, la posizione finanziaria dell’azienda e altri indicatori finanziari, quando si valuta l’attrattività di un’azione come investimento a lungo termine.

Payout ratio:

Il “payout ratio” in finanza indica la percentuale di utili che un’azienda distribuisce ai suoi azionisti sotto forma di dividendi. È uno strumento che può aiutare gli investitori a comprendere quanto di ciò che l’azienda guadagna viene restituito agli azionisti e quanto viene reinvestito nell’azienda.

Si calcola come segue:

  • Payout Ratio = Dividendi per azione / Utili per azione

Oppure:

  • Payout Ratio = Dividendi totali distribuiti / Utili netti totali

Ad esempio, se un’azienda ha utili per azione di 4 euro e distribuisce 2 euro di dividendi per azione, il suo payout ratio è del 50%. Questo significa che metà degli utili viene distribuita sotto forma di dividendi, mentre l’altra metà viene reinvestita nell’azienda o conservata per esigenze future.

Un payout ratio elevato potrebbe indicare che l’azienda sta restituendo una grande parte dei suoi utili agli azionisti, ma potrebbe anche suggerire che l’azienda ha poche opportunità di reinvestire i suoi utili in progetti ad alto rendimento. D’altra parte, un basso payout ratio potrebbe indicare che l’azienda sta reinvestendo la maggior parte dei suoi utili.

Tuttavia, è importante notare che un payout ratio ideale può variare a seconda del settore o della fase di crescita dell’azienda. Ad esempio, una startup in crescita potrebbe avere un payout ratio basso o nullo poiché reinveste tutti i suoi utili, mentre un’azienda matura in un settore consolidato potrebbe avere un payout ratio più elevato.

Earning per share , Utili per azione 

L’Earnings Per Share (EPS), noto in italiano come “Utili per Azione”, è un indicatore finanziario che rappresenta la parte dell’utile netto di un’azienda attribuibile a ciascuna azione ordinaria in circolazione. Esso è uno degli indicatori più utilizzati dagli analisti e dagli investitori per valutare la redditività di un’azienda e per confrontare la redditività di diverse aziende all’interno di uno stesso settore.

L’EPS si calcola come segue:

  • EPS = Utile Netto − Dividendi sulle azioni privilegiate /Numero medio di azioni ordinarie in circolazione

Dove:

  • Utile Netto rappresenta l’utile totale dell’azienda dopo la deduzione di tutte le spese, inclusi gli interessi, le tasse e altre deduzioni.
  • Dividendi sulle azioni privilegiate rappresentano gli importi che devono essere pagati agli azionisti privilegiati prima che qualsiasi dividendo possa essere pagato agli azionisti ordinari.
  • Numero medio di azioni ordinarie in circolazione è una media ponderata del numero di azioni in circolazione durante un determinato periodo.

Un EPS elevato può indicare che un’azienda è redditizia, mentre un EPS basso o negativo potrebbe suggerire il contrario. Tuttavia, l’EPS da solo non dovrebbe essere l’unico indicatore utilizzato per valutare un’azienda, poiché potrebbe non tener conto di altri fattori finanziari o di mercato.

Inoltre, è importante notare che le aziende possono avere diverse strategie in termini di riacquisto di azioni o emissione di nuove azioni, che possono influenzare l’EPS. Pertanto, gli investitori dovrebbero sempre considerare l’EPS in contesto e in combinazione con altri indicatori finanziari.

Shares outstanding

Numero totale delle azioni detenute dai suoi azionisti.

Five Year Avg Dividend Yield, Rendimento medio del dividendo su cinque anni)

Il “Five Year Avg Dividend Yield” (Rendimento medio del dividendo su cinque anni) rappresenta la media dei rendimenti annuali dei dividendi di una determinata azione o di un determinato fondo negli ultimi cinque anni. Esso fornisce un’indicazione del rendimento medio del dividendo che un investitore avrebbe potuto aspettarsi negli ultimi cinque anni, e può essere utilizzato per valutare la consistenza e la sostenibilità dei dividendi di un’azienda o di un fondo nel tempo.

Margine di profitto Profit margin

Il “Profit Margin”, noto in italiano come “Margine di Profitto”, è un’importante metrica finanziaria che mostra la percentuale di profitto che un’azienda riesce a generare dalle sue vendite. Esso rappresenta una misura chiave dell’efficienza operativa di un’azienda.

Viene calcolato come:

Profit Margin = Utile Netto / Ricavi Totali × 100%

Dove:

  • Utile Netto rappresenta l’utile totale dell’azienda dopo la deduzione di tutte le spese.
  • Ricavi Totali rappresentano il totale delle vendite o dei ricavi generati dall’azienda.

Importanza nella valutazione di un’azione:

  1. Efficienza Operativa: Un margine di profitto elevato suggerisce che l’azienda è in grado di convertire una maggiore proporzione dei suoi ricavi in profitto, indicando un’efficienza operativa superiore.
  2. Confronto tra Aziende: Il margine di profitto può essere utilizzato per confrontare la redditività di diverse aziende all’interno dello stesso settore. Tuttavia, è importante considerare che diversi settori possono avere strutture di costo diverse, il che significa che un margine di profitto accettabile in un settore potrebbe non esserlo in un altro.
  3. Tendenze nel Tempo: Monitorando i margini di profitto nel tempo, gli investitori possono identificare tendenze positive o negative nella gestione e nell’efficienza di un’azienda.
  4. Resistenza alle Fluttuazioni Economiche: Aziende con margini di profitto elevati possono avere una maggiore capacità di resistere a periodi di recessione economica, poiché hanno una maggiore flessibilità per affrontare le riduzioni dei ricavi.
  5. Valutazione del Pricing Power: Un margine di profitto sostenibilmente elevato potrebbe indicare che un’azienda ha un forte potere di determinazione dei prezzi, il che potrebbe derivare da un marchio forte, da prodotti o servizi differenziati o da barriere all’entrata nel suo settore.

Mentre il margine di profitto è un indicatore prezioso, non dovrebbe essere l’unico fattore preso in considerazione quando si valuta un’azione. Altri aspetti finanziari, come la crescita dei ricavi, l’indebitamento, gli investimenti in R&D e la situazione di flusso di cassa, dovrebbero essere anch’essi analizzati per avere una comprensione completa della salute finanziaria e delle prospettive di un’azienda.

 

Target Price ( low e hight) 

Il target price più basso e più alto è il prezzo delle azioni che viene previsto tra un anno da diversi analisti.

Questo numero è dato da numerosi istituti di analisi, cioè di solito sono banche di investimento di grandi dimensioni , questi dati vengo on messi insieme e si fa una media. Quelli che qui vediamo sono la previsione del perezzo più alto tra 12 mesi e la previsione del prezzo dell’azione più basso tra 12 mesi.

Quali sono le azioni migliori tra ENI ed ENEL?

Come potete vedere si tratta di 2 aziende molto simili sia a livello di strategie che di proprietà che sopratutto di settore economico.

In pratica sono 2 multinazionali molto solide e strutturate delle vere blue chips italiane che di solito si comprano per godere dei dividendi.

Questo lo possiamo dire con una certa sicurezza: di solito questo tipo di azioni non vengono comprate per lo scopo di rivenderle tra qualche settimana e trarne un guadagno.

Per quello che sino altre azioni molto più adatte in quanto molto più volatili.

Le azioni ENI ed ENEL sono azioni da cassettista. Cioè da tenere nel cassetto per anni e goderne dei dividendi.

Quindi, in conclusione possiamo dire che si tratta di azioni simili, dei buoni investimenti in azioni da tenere per anni, sempre chenon ci servano i soldi con tui le abbiamo comprate o qualche evento inaspettato ci faccia cambiare tutta questa visione.

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.