E’ notizia di pochi giorni fa la fusione tra Leonardo DRS e Rada Electronic Industries, un’operazione che esamineremo insieme in quest’articolo. Da una parte la divisione statunitense di un grande nome italiano dell’aerospazio, dall’altra il colosso israeliano della difesa militare. Attraverso la fusione, la società sarà quotata sul Nasdaq.
Un accordo vincolante da 670 milioni di dollari, mirato a rafforzare le posizioni di entrambe le realtà dell’industria aerospaziale, servendo nuovi mercati in forte crescita, ampliando le opportunità internazionali e generando valore per gli azionisti. Cosa succederà con la fusione Leonardo DRS-Rada e l’ingresso in borsa?
Cos’è Leonardo DRS?
Fondata nel 1968 col nome DRS Technologies a Mount Vernon, New York, Leonardo DRS è una società che fa parte di Leonardo S.p.a. ( BIT: LDO ) specializzata in progettazione e produzione di prodotti e supporti per forze militari, di difesa e spionaggio. L’acronimo DRS sta per Diagnostic/Retrieval Systems. Con sede principale ad Arlington, Virginia, è guidata dall’ex segretario della difesa statunitense William Lynn III.
Quotata a Wall Street nel 1984, è partecipata all’80,5% dall’italiana Finmeccanica divenuta poi Leonardo Holding, che la acquisisce nel 2008 per un valore di 5 miliardi di dollari: col cambio di denominazione, l’acquisizione prevede un’amministrazione statunitense e il delisting dal NYSE.
Tra i suoi servizi figurano:
- Difesa terrestre, marittima, aerea e spaziale
- Cybersicurezza
- Big data
- Infrastrutture commerciali
Con 25 sedi dislocate negli Stati Uniti, vanta un fatturato 2021 di 2,5 miliardi di dollari.
Cos’è Rada?
Fondata nel 1970 a Netanya, Israele, Rada Electronic Industries è una società specializzata in progettazione e realizzazione sistemi di difesa militare e aerospaziale, in particolare radar e sistemi avionici. Con sede principale israeliana a Netanya e statunitense a Germantown, è guidata dall’imprenditore Yossi Ben Shalom.
Sin dagli anni ’80 ha sfruttato la crescita del mercato dei radar tattici, servendo Forze di Difesa Israeliane, Aeronautica Indiana ed Esercito, Aeronautica, Corpo dei Marines e Forze Speciali degli Stati Uniti, grazie anche alla presenza negli U.S.A. delle sue partecipate:
- Rada U.S.A.
- Rada Technologies
- Rada Innovations
- Rada Sensors
Le partnership con realtà come Boeing, Elbit, Leonardo DRS, Lockheed Martin e altre, hanno permesso alla società di implementare il suo operato su:
- Protezione infrastrutture critiche
- Sorveglianza frontiere
- Protezione militare attiva
- Applicazioni anti-drone
Dal 2009 partecipa al progetto Iron Dome sviluppato da Rafael, un sistema d’arma mobile anti-missili, ed è impegnata nello sviluppo di altri strumenti per neutralizzare gli attacchi di Hamas sulla Striscia di Gaza.
Quotata sul Nasdaq dal 1985, vanta un fatturato 2021 di 117 milioni di dollari, con previsioni di 140 milioni entro fine 2022.
Come è avvenuta la fusione Leonardo DRS-Rada?
Martedi 21 giugno 2022, Leonardo DRS ha firmato un accordo vincolante di fusione con Rada Electronic Industries dal valore di 670 milioni di dollari, per il potenziamento d’infrastrutture e strumenti di protezione militare e applicazioni anti-droni a livello globale.
Primo effetto dell’accordo è l’acquisizione da parte di Leonardo DRS del 100% del capitale sociale di Rada, mentre gli investitori Rada acquisiranno il 19,5% delle azioni Leonardo DRS. Previe approvazioni regolamentari e da parte degli azionisti Rada, l’operazione sarà perfezionata entro l’ultimo trimestre 2022, con la quotazione di Leonardo DRS su Nasdaq e Borsa di Tel Aviv, con codice DRS.
Tuttavia, la fusione ha avuto i suoi effetti negativi su Piazza Affari, dove Leonardo ha segnato -9,62% dal giorno della notizia.
Prima della fusione
Con l’obiettivo di segmentare ulteriormente il suo business offrendo migliori performance nel comparto, tra marzo e aprile 2022 Leonardo DRS aveva già ufficializzato la cessione di:
- 100% di GES, fornitore satelliti commerciali, al gruppo lussemburghese SES, per circa 450 milioni di dollari
- 50% di AAC, fornitore sonar e sistemi di sicurezza, al gruppo inglese TDSi, per circa 50 milioni di dollari
Inoltre, nel 2021 aveva già rifiutato un’IPO da parte di Rada, che prevedeva l’acquisto del 22%-25% delle azioni della divisione statunitense Leonardo da parte degli investitori israeliani, per un valore tra 730 e 800 milioni di dollari.
Commenti alla fusione Leonardo DRS-Rada
Stando al comunicato ufficiale Leonardo, Rada acquisirà una forte complementarità con la holding italiana, integrando il suo portafoglio di sensori militari e migliorando in entrambe le società il posizionamento sui mercati emergenti delle infrastrutture tattiche. Così facendo si creano sinergie globali con cui:
- Si rafforza la presenza internazionale di Leonardo
- Si da’ a Rada la possibilità d’accedere a mercati e programmi europei ed export
“Si prevede che la combinazione dei radar tattici di Rada e dei punti di forza di Leonardo DRS come principale fornitore di difesa mid-tier renderà la società combinata un leader nel mercato in rapida crescita della Force Protection, aumenterà il nostro potenziale mercato, amplierà le opportunità internazionali e, infine, genererà valore per gli azionisti.”
Queste le parole dell’amministratore Leonardo DRS William Lynn, che auspica la creazione di valore aggiunto per azionisti e mercato, divenendo principale fornitore di strumenti di protezione e difesa militare.
“Come promesso, abbiamo focalizzato il portafoglio di Leonardo DRS e ora stiamo rafforzando DRS con Rada nei core business strategici, con ulteriore potenziale di crescita, espansione dei margini e opportunità nel Gruppo Leonardo. Abbiamo concordato un’operazione di fusione all-stock, cogliendo anche l’opportunità di quotare DRS nell’attuale contesto di volatilità dei mercati, realizzando così quanto prospettato lo scorso anno.”
Questo invece quanto detto dall’amministratore Leonardo Alessandro Profumo, che evidenzia il business principale della società e i punti di forza della fusione, così come l’importante risultato raggiunto a livello internazionale.
“E’ molto positivo l’accordo per la fusione di Rada in Leonardo DRS e rappresenta un’importante opportunità per l’industria italiana della difesa. Questa notizia conferma l’eccellenza internazionale del nostro settore industriale della difesa e sicurezza.”
Infine, questo il plauso del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che considera la fusione un importante traguardo che conferma Leonardo un’eccellenza nel settore.
A conti fatti, l’operazione creerà un colosso di difesa, sicurezza e aerospazio che secondo dati interni Rada conterà un fatturato di 2,7 miliardi di dollari, +1000% rispetto al margine operativo lordo Leonardo DRS emerso da analisi Banca Akros. Inoltre, secondo Equita Sim la sua valutazione implicita sarà di circa 3 miliardi, in linea coi 2,8 miliardi valutati da Bestinver.