Borse Oggi 6 Febbraio 2024: Dove Investire Oggi Martedì 6 Febbraio

Ecco le principali notizie dalle borse italiane ed estere e i titoli azionari più interessanti della giornata

 

Ieri Wall Street ha registrato un calo dei suoi indici principali mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati, influenzati dal fermo rifiuto da parte del presidente della Federal Reserve Jerome Powell delle speculazioni di mercato riguardanti un imminente taglio dei tassi di interesse.

Powell ha sottolineato la necessità di ulteriori prove di una tendenza al ribasso sostenuta dell’inflazione per giustificare una riduzione del tasso. Anche il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, ha suggerito che un’economia robusta potrebbe ritardare i tagli dei tassi. I dati dell’Institute for Supply Management hanno indicato un aumento della crescita del settore dei servizi statunitense a gennaio, con una misura dei prezzi dei fattori produttivi che ha raggiunto il massimo in 11 mesi.

Nonostante i dati di venerdì segnalino un mercato del lavoro resiliente in un contesto di condizioni creditizie restrittive, ha prevalso l’incertezza riguardo ai tempi delle potenziali riduzioni dei tassi di interesse. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati, con i tassi delle obbligazioni a 30 anni che sono balzati al 4,35%.

Gli investitori hanno reagito alle dichiarazioni di Powell e il FedWatch Tool del CME ha mostrato una diminuzione della probabilità di un taglio del tasso di 25 punti base a maggio, scendendo dal 90% della settimana precedente al 62,8%.

Permangono le preoccupazioni circa l’aumento del costo del debito. Il mercato ha anche risposto al recente trend rialzista di Wall Street, con l’S&P 500 e Amazon.com che hanno registrato un pullback.

In particolare, i report sugli utili di quasi la metà delle società S&P 500 hanno superato le aspettative, contribuendo a migliorare le stime sugli utili del quarto trimestre.

Caterpillar ha raggiunto massimi storici con un aumento dell’1,5% del valore delle sue azioni dopo aver riportato utili trimestrali più elevati, mentre Estee Lauder è salita del 13,5% dopo che il produttore di cosmetici ha annunciato l’intenzione di tagliare circa il 3-5% della sua forza lavoro.

Boeing ha dovuto affrontare un calo dell’1,5% a causa di un nuovo problema di qualità con alcuni aerei 737 MAX, che ha influito sulle consegne. Tesla è scesa del 5,2% al minimo di un anno dopo che Piper Sandler ha ridotto il suo obiettivo di prezzo delle azioni e la società di software tedesca SAP ha deciso di non acquistare più auto aziendali dal produttore di veicoli elettrici.

Nvidia è salita del 3,6% a un livello record in seguito all’aumento del prezzo obiettivo da parte di Goldman Sachs.

Catalent ha registrato un aumento del 9,6% poiché Novo Holdings di Novo Nordisk ha espresso l’intenzione di acquisire il produttore di farmaci a contratto in un accordo interamente in contanti da 11,5 miliardi di dollari.

 

I titoli in calo hanno superato quelli in rialzo, con rapporti di 7,03 a 1 sul NYSE e 3,59 a 1 sul Nasdaq.

 Borse Oggi 6 Febbraio 2024: Migliori Azioni e Titoli da Comprare
Sopra: la Borsa italiana a piazza affari, Milano

Migliori titoli e azioni alla borse oggi martedì 6 Febbraio 2024

Leonardo – LDO

Leonardo, azienda italiana del settore aerospaziale e della difesa, ha attirato l’attenzione in seguito all’annuncio di un memorandum d’intesa con l’Arabia Saudita per opportunità di collaborazione nel settore aerospaziale e della difesa. L’accordo, firmato al World Defense Show di Riyadh, copre un ampio spettro di settori, tra cui spazio, manutenzione, riparazione e revisione di strutture aerospaziali, localizzazione di sistemi di guerra elettronica, radar e assemblaggio di elicotteri.

Leonardo si sta concentrando su aree specifiche nei settori del combattimento aereo e dell’integrazione multidominio, dove sta sviluppando tecnologie di prossima generazione come sistemi di pilotaggio remoto, sensori integrati, tecnologie digitali, processi industriali e progetti di sviluppo del capitale umano.

La collaborazione mira non solo a esplorare opportunità per la catena di fornitura nazionale in Arabia Saudita, ma anche a consolidare il ruolo di Leonardo nella regione e nella catena del valore globale. Il presidente della compagnia, Stefano Pontecorvo, vede l’accordo come un’importante opportunità per rafforzare la cooperazione nel campo della difesa e costruire una visione condivisa per le future operazioni di combattimento aereo.

Il Co-CEO, Lorenzo Mariani, sottolinea che l’accordo consentirà una valutazione completa di nuove opportunità di collaborazione in vari settori, facendo leva sugli oltre 50 anni di presenza di Leonardo e sulla stretta cooperazione con l’Arabia Saudita. Sebbene sia riconosciuto l’impatto positivo dell’accordo, la sua quantificazione rimane al momento impegnativa, con Leonardo che pubblicherà la sua relazione trimestrale l’11 marzo 2024, secondo le informazioni fornite.

 

Stellantis (STLAM.MI)

ha annunciato l’intenzione di collocare i lavoratori dello stabilimento Mirafiori di Torino in cassa integrazione questo mese e il prossimo, citando la debole domanda del mercato per i suoi modelli Fiat 500 e Maserati completamente elettrici.

La decisione riflette una risposta alle difficili condizioni di mercato che colpiscono l’industria automobilistica.

Il licenziamento temporaneo è indicativo delle difficoltà più ampie affrontate dall’azienda per adattarsi al panorama in evoluzione dei veicoli elettrici e al cambiamento delle preferenze dei consumatori.

ENI

Intanto, Enilive, controllata di Eni (ENI.MI), specializzata in prodotti e servizi per la mobilità, diventerà title sponsor della Serie A a partire dalla stagione 2024/25 e per le tre stagioni successive.

Questa mossa strategica di Eni dimostra il suo impegno a impegnarsi con il settore dello sport e dell’intrattenimento, sfruttando la piattaforma della Serie A per promuovere le sue offerte incentrate sulla mobilità.

La sospensione a tempo indeterminato di AGATOS, CHL, ENERTRONICA, INDUSTRIAL STARS OF ITALY 4 e ITALIA INDEPENDENT GROUP aggiunge ulteriore uno strato di incertezza alle dinamiche del mercato.

Inoltre, per i prossimi giorni vengono delineati gli eventi societari in programma per le società italiane del FTSE MIB, tra cui riunioni del consiglio di amministrazione e presentazioni finanziarie di FinecoBank, Intesa Sanpaolo e Montepaschi.

SETTORE BANCARIO

L’indice FTSE delle banche italiane è salito del +5,30%, toccando i livelli più alti da gennaio 2016.

Da inizio anno ha sovraperformato con un guadagno del +12% rispetto al +0,4% dell’indice Stoxx Banche e al +1,2% dell’indice Stoxx Banche. l’indice Stoxx 600. Unicredit (UCG.MI) ha trasmesso messaggi forti con dati trimestrali che superano le aspettative su vari parametri finanziari. Il titolo ha guadagnato il 10%, raggiungendo livelli mai visti in otto anni.

Mentre Santander e Lloyds Banking si sono trovate ad affrontare sfide dovute alle accuse di essere state utilizzate dall’Iran per eludere le sanzioni, le banche italiane, guidate da Unicredit, hanno registrato uno slancio positivo. Anche altre banche italiane come Monte Paschi (BMPS.MI), Bper Banca (BPE.MI) e Intesa Sanpaolo (ISP.MI) sono aumentate sulla scia della performance di Unicredit.

I risultati trimestrali di Unicredit,

Pur sostenuti da elementi positivi non ricorrenti, hanno ampiamente superato le aspettative. L’utile netto ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, circa 400 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante circa mezzo miliardo di euro attribuito a partite positive di natura fiscale ed eventi straordinari, anche escludendoli, il risultato si è attestato a 1,9 miliardi di euro, quasi il doppio delle aspettative del consensus. La performance operativa è stata forte, con una crescita del 5,7% su base annua del margine di interesse netto a 3,6 miliardi di euro. Sebbene le entrate da commissioni siano leggermente diminuite a causa del difficile contesto macroeconomico, nel complesso i ricavi totali hanno superato le aspettative di consensus di 600 milioni di euro. Unicredit prevede un utile netto per l’anno in corso in linea con il 2023, dimostrando la capacità della banca di proteggere la redditività attraverso i cicli economici.

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