Riepilogo dei mercati globali ultima sessione di borsa Nel trading prima delle vacanze, le azioni globali e il dollaro sono rimasti stabili. Gli investitori stanno monitorando attentamente le prospettive della Federal Reserve e le politiche economiche della Cina.
Mercato azionario statunitense e dollaro:
- Giovedì Wall Street ha assistito a un rally azionario globale prima di Natale, con una breve sessione di trading. I mercati azionari statunitensi hanno chiuso in anticipo e il mercato obbligazionario ha seguito l’esempio.
- Il dollaro statunitense è rimasto sostenuto dai forti rendimenti dei titoli del Tesoro e dalle speculazioni secondo cui la Fed avrebbe rallentato i tagli dei tassi nel 2025.
- I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati leggermente, con il rendimento a due anni al 4,359% e quello a 10 anni che ha raggiunto il massimo degli ultimi sette mesi del 4,625%.
Stimolo economico della Cina:
- Le azioni cinesi sono salite dopo le notizie secondo cui Pechino intende emettere una quantità record di titoli del Tesoro speciali il prossimo anno e aumentare gli stimoli fiscali per rilanciare la sua economia in difficoltà.
- Il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato piani per aumentare le pensioni e i sussidi sanitari, espandendo al contempo il commercio di beni di consumo.
- Nonostante ciò, gli investitori rimangono cauti a causa delle preoccupazioni persistenti sui dazi statunitensi sotto la presidenza di Donald Trump.
Focus della Fed e prospettive economiche:
- Il recente taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed e i segnali economici continuano a plasmare le aspettative del mercato, con un allentamento previsto di circa 35 punti base nel 2025.
- I rendimenti dei titoli del Tesoro hanno registrato un leggero calo dopo una solida domanda di 70 miliardi di dollari in obbligazioni quinquennali, ma sono rimasti nel complesso più elevati.
- Gli analisti ritengono che le condizioni del mercato del lavoro statunitense e fattori internazionali come i dazi e le politiche sull’immigrazione saranno considerazioni chiave per la Fed in futuro.
Movimenti di valute e materie prime:
- L’indice del dollaro è rimasto forte, con l’euro in calo dello 0,15% a 1,0389 dollari e lo yen che si è attestato vicino ai minimi degli ultimi cinque mesi.
- L’oro ha registrato un modesto incremento, raggiungendo i 2.616,26 dollari l’oncia, in crescita del 27% su base annua, segnando il suo miglior guadagno annuale dal 2010.
- I prezzi del petrolio greggio sono aumentati: il petrolio statunitense è salito a 70,32 dollari al barile e il Brent a 73,73 dollari, entrambi in rialzo di circa l’1,5%.
Nel complesso, i mercati rimangono cauti in vista del periodo delle festività, concentrandosi principalmente sulle prossime mosse della Fed e sugli sforzi di sostegno economico della Cina.
Stacco dividendi nelle prossime settimane
Titolo | Data ex dividendo | Data pagamento | Dividendo unitario |
---|---|---|---|
BANCA GENERALI | 24/02/2025 | 26/02/2025 | 0,600000€ |
BIFIRE | 10/02/2025 | 12/02/2025 | 0,028500€ |
ENEL | 20/01/2025 | 22/01/2025 | 0,215000€ |
SNAM | 20/01/2025 | 22/01/2025 | 0,116200€ |
STMICROELECTRONICS | 24/03/2025 | 26/03/2025 | 0,090000$ |
Ecco un’analisi tecnica aggiornata delle azioni di Leonardo, Eni, Enel e UniCredit al 26 dicembre 2024:
Leonardo (LDO):
Leonardo ha mostrato un incremento modesto, chiudendo la giornata con un guadagno dell’1,33%. Il titolo ha aperto le contrattazioni a 21,92 euro, leggermente al di sotto dei massimi della sessione precedente, ma ha poi migliorato la propria performance nel corso della giornata, chiudendo a 22,12 euro, vicino ai valori più alti della seduta. Rispetto all’indice FTSE MIB, Leonardo ha mostrato una forza relativa positiva su base settimanale, con una performance del +4,42% rispetto al +0,79% dell’indice principale della Borsa di Milano, segnalando un maggiore interesse da parte degli investitori. Nonostante il movimento positivo, i volumi giornalieri di 2.052.338 azioni scambiate risultano inferiori alla media mensile di 2.484.080, indicando una partecipazione inferiore degli investitori istituzionali. La volatilità intraday è contenuta, attestandosi all’1,97%, suggerendo un andamento stabile del titolo.
Eni (ENI):
A novembre 2024, le azioni Eni hanno mostrato una tendenza al ribasso, scendendo sotto la soglia dei 14 euro, con una chiusura a circa 13,75 euro. L’analisi tecnica evidenzia una resistenza significativa intorno ai 13,63 euro e un supporto a 13,29 euro. La volatilità giornaliera si attesta all’1,09%, con un Value at Risk (VaR) del 2,537%. Nell’ultima settimana, la performance del titolo è stata negativa, con una perdita del 3,66%, mentre l’indice FTSE MIB ha registrato una flessione dello 0,24%. Nonostante ciò, l’azienda mantiene una posizione solida nel mercato, con una strategia focalizzata sulla transizione energetica e l’espansione nelle energie rinnovabili.
Enel (ENEL):
Enel è una delle principali aziende energetiche italiane e un attore di primo piano nel panorama energetico globale. Le sue azioni sono caratterizzate da una volatilità moderata, con una performance stabile nel tempo. L’impegno dell’azienda nella transizione energetica e nelle energie rinnovabili è un fattore chiave per il potenziale di crescita a lungo termine delle sue azioni. La presenza diversificata nei mercati emergenti contribuisce a stabilizzare i ricavi e ad aprire nuove opportunità di crescita.
UniCredit (UCG):
UniCredit ha mostrato una performance sostanzialmente invariata, con un moderato +0,16%. Il titolo ha mostrato un movimento laterale durante la sessione, con una volatilità giornaliera di 1,761. I volumi giornalieri sono sotto la media mobile dei volumi a un mese, indicando un interesse limitato da parte degli investitori istituzionali. L’andamento equilibrato del titolo suggerisce un controllo sul trend, sebbene senza forti scosse.