Nonostante tensioni geopolitiche, guerre e nuovi dazi commerciali, il primo semestre 2025 ha visto performance sorprendenti sui mercati azionari. Ora però i gestori concordano: serve una rotazione decisa, riducendo il peso degli Stati Uniti e puntando sull’Europa, con un occhio attento al settore della Difesa.
Vediamo in dettaglio le strategie suggerite, i motivi della rotazione e i target attesi su Eurostoxx 600 ed S&P 500.
📈 Il primo semestre 2025: mercati in crescita nonostante le incertezze
Non era affatto scontato. Tra i fattori di rischio principali:
- La prosecuzione della guerra in Ucraina
- Nuove tensioni in Medio Oriente
- Dazi crescenti tra USA e Cina
- Tassi di interesse ancora relativamente alti
Eppure i principali indici hanno segnato performance positive:
✅ S&P 500: +11% da inizio anno
✅ Eurostoxx 600: +8% circa
✅ FTSE MIB: +10% circa
I driver principali sono stati la resilienza dell’economia globale, la speranza di tagli dei tassi da parte delle banche centrali e il boom di alcuni settori tematici (tecnologia, difesa, energie pulite).
🇺🇸➡️🇪🇺 Rotazione dagli USA all’Europa: perché i gestori la consigliano
Secondo numerose case di investimento (Goldman Sachs, BlackRock, Amundi), la parola d’ordine per il secondo semestre 2025 è “rotazione geografica”.
🔎 Le ragioni di questa rotazione:
- Valutazioni relative: l’S&P 500 tratta a multipli storicamente elevati (~20x gli utili attesi), mentre l’Eurostoxx 600 è più vicino a ~13x.
- Ribilanciamento settoriale: l’Europa offre più esposizione a banche, industria, difesa e meno mega-cap tech ipervalutate.
- Politica monetaria BCE: la Banca Centrale Europea si sta muovendo più velocemente verso tagli dei tassi rispetto alla Federal Reserve.
- Fondi sovrani e investitori istituzionali stanno aumentando il peso sull’Europa per bilanciare portafogli iperconcentrati negli Stati Uniti.
Molti strategist parlano di “decoupling parziale” e vedono un ciclo di catch-up per le Borse europee.
🎯 Target attesi per il secondo semestre
Ecco alcuni target price indicativi secondo i broker:
✅ Eurostoxx 600: tra 530 e 550 punti (+5-9% dal livello attuale di ~510)
✅ S&P 500: tra 5.500 e 5.600 punti (+2-4% dal livello attuale di ~5.400)
In sintesi, potenziale maggiore in Europa, ma comunque scenario costruttivo anche per Wall Street.
🛡️ Focus sul settore Difesa: perché puntarci
Il tema Difesa è uno dei più caldi del 2025, per ragioni evidenti:
- Spesa militare in aumento: la NATO ha fissato l’obiettivo del 2% del PIL come livello minimo per tutti i membri, con alcuni paesi che puntano al 3-5% entro il 2035.
- Guerre e tensioni regionali mantengono alta la domanda di equipaggiamenti, munizioni, sistemi avanzati.
- Autonomia strategica europea: la UE sta finanziando massicciamente progetti di produzione locale di droni, munizioni, missili.
🏅 Alcuni titoli europei interessanti nel settore Difesa
✅ Leonardo (Italia): beneficiaria di ordini italiani ed export (elicotteri, radar, sistemi missilistici).
✅ Thales (Francia): forte su cyber, missilistica e avionica.
✅ Rheinmetall (Germania): boom nei blindati e nelle munizioni.
✅ BAE Systems (UK): leader in sistemi complessi, commesse NATO.
Gli analisti vedono potenziale di rialzo a doppia cifra per questi titoli, con PE ancora moderati rispetto ai concorrenti USA (Lockheed Martin, Raytheon).
💼 Come ruotare concretamente il portafoglio
Vediamo un approccio pratico:
🔄 1️⃣ Ridurre esposizione su USA Tech mega-cap
- Motivo: multipli elevati, rischi regolatori, sensibilità ai tassi.
- Non serve uscire del tutto, ma ridurre il peso (es. -10-20%).
🌍 2️⃣ Incrementare Europa
- Target: +10-20% di allocazione.
- Settori preferiti: difesa, industria, banche, energie rinnovabili.
🛡️ 3️⃣ Inserire componenti tematiche Difesa
- Singoli titoli europei
- ETF Difesa globale (es. iShares U.S. Aerospace & Defense, VanEck Defense UCITS)
💶 4️⃣ Coprire il rischio cambio
- Euro/dollaro previsto stabile o in lieve rafforzamento.
- Per chi investe in dollari, valutare coperture.
📌 Rischi principali della strategia
✅ Ulteriore escalation geopolitica (volatilità elevata)
✅ Crescita più debole del previsto in Europa
✅ Fed più restrittiva del previsto sui tassi
✅ Volatilità sui dazi USA-Cina (che può influenzare anche l’Europa)
Serve quindi un approccio bilanciato, con diversificazione e attenzione ai settori difensivi (non solo “difesa” in senso stretto, ma anche utilities, salute).
✅ Conclusione
Il secondo semestre 2025 si apre con scenari complessi, ma non necessariamente negativi per chi sa ruotare il portafoglio in modo intelligente.
👉 Ridurre l’eccesso di peso sugli Stati Uniti
👉 Approfittare delle valutazioni più interessanti in Europa
👉 Inserire titoli legati alla Difesa e all’autonomia strategica
Con un approccio disciplinato, il 2025 può ancora offrire ottime opportunità di rendimento.