ANDAMENTI E TITOLI BORSA ITALIANA OGGI MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2023/ Attesa per la Fed

Ecco le ultime novità dalla Borsa Italiana oggi 20 Settembre 2023 e dalla principale borsa mondiale. Wall Street

 

La chiusura di ieri:

L’indice FTSE Mib ha guadagnato lo 0,60% in chiusura di seduta.

 Banche:

notevoli guadagni per Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Bper Banca, Mediobanca e Banca Mps.

Oil & Gas, Utilities:

in rialzo Eni, in lieve calo Erg, Tenaris ed Enel.

Risparmio Gestito e Servizi Finanziari:

andamento positivo per Banca Mediolanum, Azimut, Banca Generali, FinecoBank e altre.

Assicurazioni:

in crescita Generali e Gruppo Unipol.

Automotive:

Guadagnano Stellantis e Pirelli, mentre cede Cnh Industrial.

Lusso:

Moncler, Salvatore Ferragamo, Tod’s e Brunello Cucinelli hanno registrato risultati contrastanti.

Industriali:

guadagnano Leonardo e Buzzi Unicem, mentre perdono Prysmian e Interpump.
– Telecom, Media, Tech: Telecom Italia (Tim), Inwit e Mfe-Mediaforeurope hanno registrato performance positive, mentre STMicroelectronics ha registrato un calo.

Altri settori hanno mostrato risultati contrastanti, con menzioni di rilievo tra cui Davide Campari, Lottomatica, Diasorin e Amplifon.

i futures  su Brent e WTI, che hanno registrato guadagni.

Tassi di cambio:

il tasso di cambio euro/dollaro ha registrato un leggero calo, mentre il tasso di cambio dollaro/yen è aumentato.

Performance su diversi intervalli di tempo:

– Settimanale: L’indice FTSE Mib è sceso dello 0,48%.
РMensile: ̬ diminuito dello 0,26%.
РTrimestrale: ̬ aumentato del 1,87%.
– Annuale: ha mostrato un aumento significativo del +17,52%.

La capitalizzazione dell’indice FTSE Mib al closing precedente era di 631,34 miliardi di euro.

ANDAMENTI E TITOLI BORSA ITALIANA OGGI MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2023/ Attesa per la Fed
ANDAMENTI E TITOLI BORSA ITALIANA OGGI MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2023/ Attesa per la Fed

Wall Street registra un calo in vista della riunione di politica monetaria della Federal Reserve.

 

L’attenzione degli investitori è rivolta al debutto di Instacart, un’app per la consegna di generi alimentari, sul Nasdaq, che potrebbe segnalare una ripresa delle IPO.

L’IPO di Instacart ha un valore di 9,9 miliardi di dollari, al prezzo di 30 dollari per azione, nella fascia alta dell’intervallo indicato.

ARM HOLDINGS ha avuto un forte debutto sul mercato la scorsa settimana, alimentando le speranze per una ripresa del mercato IPO dopo un periodo di magra di quasi 18 mesi.

Nella sessione odierna, le azioni di Instacart sono scese del 5%.

L’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro sta pesando su alcuni titoli “in crescita”, tra cui AMAZON, NVIDIA e MICROSOFT, che sono in calo tra lo 0,7% e il 2,2%.

L’attenzione è focalizzata sulla riunione di due giorni della Fed, che dovrebbe mantenere l’attuale intervallo dei tassi di interesse di riferimento compreso tra il 5,25% e il 5,50%.

STARBUCKS perde il 2,1% dopo che TD Cowen ha declassato il suo rating a “underperform”.

Il settore dei beni di consumo discrezionali è sotto i riflettori poiché WALT DISNEY perde il 3,2% dopo aver annunciato l’intenzione di quasi raddoppiare la spesa nella divisione parchi a tema per i prossimi 10 anni, per un totale di circa 60 miliardi di dollari.

Novità da Credit Suisse

Il vicepresidente di UBS teme che il Credit Suisse possa subire perdite consistenti nella seconda metà dell’anno.

Nonostante le potenziali perdite, UBS resta fiduciosa che l’acquisizione di Credit Suisse porterà benefici a lungo termine.

L’acquisizione del Credit Suisse è stata organizzata frettolosamente dalle autorità svizzere in risposta al rischio del suo collasso, rendendola la più grande operazione bancaria dai tempi della crisi finanziaria globale.

UBS aveva precedentemente annunciato la sua decisione di assorbire gli attivi nazionali del Credit Suisse, una mossa che ha incontrato l’opposizione in Svizzera.

Lukas Gaehwiler, vicepresidente di UBS, capisce perché alcuni preferirebbero un Credit Suisse indipendente in Svizzera, ma non sa se l’autorità di regolamentazione svizzera (FINMA) sarebbe d’accordo.

Gaehwiler prevede di restare nella sua posizione attuale finché il processo di integrazione, che ha definito “un compito erculeo”, non sarà completato.

Anche il CEO di UBS, Sergio Ermotti, prevede di rimanere in carica fino al 2026.

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