Oggi parliamo delle azioni Oracle, qui potrai trovare tutti i principali dati finanziari, il grafico del prezzo interattivo e sempre aggiornato, inoltre tutti i dati che ti servono per in quadrare questa grande società per azioni, nella seconda parte, troverai un articolo su quello che sta accadendo oggi a queste azioni.
Cosa è Oracle:
Oracle è una delle principali multinazionali tecnologiche americane, fondata nel 1977 e con sede in California. È conosciuta soprattutto per i suoi database relazionali e per le soluzioni software dedicate alla gestione dei dati aziendali. Negli ultimi anni ha ampliato il proprio business verso il cloud computing, offrendo infrastrutture, piattaforme e applicazioni in abbonamento. Oggi si occupa di software gestionali, servizi cloud, intelligenza artificiale e data center ad alte prestazioni, ed è considerata un punto di riferimento per le grandi imprese e le pubbliche amministrazioni che devono gestire enormi quantità di dati in modo sicuro ed efficiente.
Grafico interattivo del prezzo
Dati finanziari essenziali:
Situazione azioni autunno 2025
Le azioni Oracle hanno messo a segno un’impennata storica, con un balzo nell’ordine del +30% in scia all’esplosione della domanda di infrastruttura cloud per l’AI, a nuovi mega-contratti pluriennali e a un portafoglio ordini (backlog) che ha sorpreso Wall Street. Di seguito l’analisi completa in chiave investitori: cosa è successo, perché conta, come si posiziona Oracle nel confronto con i big del cloud, quali sono i driver di crescita, i rischi da monitorare e gli scenari possibili nei prossimi trimestri.
Sommario
- Cosa è successo (in breve)
- Perché il titolo è salito così tanto
- I numeri chiave: ordini, ricavi cloud e backlog
- Il “fattore AI”: i mega-contratti (incluso OpenAI) e la capacità compute
- Posizionamento competitivo vs AWS, Azure e Google Cloud
- Impatti su valutazione, capitalizzazione e sentiment
- Spunti di analisi tecnica e livelli da monitorare
- Rischi principali: esecuzione, tempi, capex e concentrazione clienti
- Scenari 6-18 mesi: cosa aspettarsi dai prossimi trimestri
- Checklist rapida per l’investitore
- FAQ veloci
- Disclaimer
1) Cosa è successo (in breve)
Il titolo Oracle ha registrato un rally straordinario dopo l’aggiornamento sui risultati e, soprattutto, sulla traiettoria del business cloud per l’AI. Il mercato ha reagito all’annuncio di quattro contratti cloud di dimensioni eccezionali e a un backlog che fotografa domanda in forte accelerazione per capacità di calcolo dedicata all’intelligenza artificiale. La narrazione prevalente tra gli investitori è che Oracle stia vivendo il suo “momento Nvidia”, cioè una fase in cui la domanda AI sblocca un ri-rating strutturale dell’equity story.
2) Perché il titolo è salito così tanto
- Visibilità pluriennale dei ricavi grazie a contratti multi-anno di enorme portata.
- Domanda AI esplosiva per training e inferenza di modelli di nuova generazione, che richiede data center ad altissima densità e rete veloce.
- Backlog e RPO (obbligazioni di performance rimanenti) in forte crescita: indicano ricavi futuri più “ancorati”.
- Mix di margine in miglioramento nel cloud IaaS, con economie di scala su hardware accelerato e colocation.
- Effetto segnale: il coinvolgimento con i principali attori dell’AI rafforza la percezione di Oracle come fornitore chiave di capacità compute.
3) I numeri chiave: ordini, ricavi cloud e backlog
Punti da fissare nel radar dell’investitore:
- Crescita del cloud infrastructure anno su anno accelerata, trainata da AI.
- Quattro contratti multi-miliardari firmati nel trimestre, che spingono il backlog su livelli record.
- Impegno di spesa futuro da parte dei clienti che riduce l’incertezza sui flussi 2026-2029.
Traduzione pratica: più visibilità, più capacità di finanziare capex mirati e maggiore potere negoziale sulle filiere hardware.
Tabella — Fotografia sintetica del momento Oracle
Indicatore | Trend | Implicazioni per l’equity |
---|---|---|
Cloud IaaS & AI demand | In forte accelerazione | Ricavi futuri più visibili, multipli in espansione |
Backlog / RPO | Record storico | Riduzione rischio “topline”, sostegno alla guidance |
Mega-contratti | 4 deal pluriennali | Driver di crescita 2026-2030 |
Capex data center | In aumento | Pressione su FCF nel breve, ma leva operativa nel medio |
Valutazione | Re-rating post newsflow | Più sensibile a execution & tempi di ramp-up |
4) Il “fattore AI”: i mega-contratti (incluso OpenAI) e la capacità compute
Il mercato ha reagito soprattutto alla dimensione senza precedenti dei nuovi impegni di spesa per capacità di calcolo. Tra questi spicca un accordo quinquennale attribuito a OpenAI di entità eccezionale, che si somma ad altri contratti multi-miliardari. L’effetto combinato è duplice: da un lato, crowding-out della capacità disponibile per i competitor nel breve; dall’altro, una pipeline di ricavi pluriennali che facilita pianificazione e investimenti in nuove region region e data center ad altissima potenza.
Un tassello chiave è il programma infrastrutturale per ampliare la potenza installata (GW elettrici e rete) dedicata a training e inferenza di modelli di nuova generazione. Il messaggio per il mercato è chiaro: Oracle non è più “solo database e applicazioni”, ma un hyperscaler AI-centric disposto a crescere aggressivamente laddove la domanda è più calda.
5) Posizionamento competitivo vs AWS, Azure e Google Cloud
Nel confronto diretto, Oracle resta più piccola come quota di mercato cloud complessiva, ma la specializzazione sull’AI infrastructure e l’integrazione stretta con il mondo dati/Database rappresentano un vantaggio strategico: portare i dati aziendali “trusted” a contatto con modelli generativi di ultima generazione in un contesto sicuro e governato è oggi un tema centrale per grandi corporate e pubbliche amministrazioni.
- Contro AWS/Azure: Oracle punta a nicchie ad alta intensità di calcolo e a clienti che necessitano di interconnessione nativa con database Oracle e applicazioni mission-critical.
- Contro Google Cloud: focus meno “ML-platform” e più “capacità compute + dati enterprise Oracle”, con una value-prop concorrenziale in TCO quando l’uso è massivo e continuativo.
6) Impatti su valutazione, capitalizzazione e sentiment
Il rally ha spinto la capitalizzazione verso soglie che, fino a poche settimane fa, sembravano lontane. Le dimensioni dei contratti e la velocità di crescita del cloud ricalibrano i multipli, perché il mercato sconta ora un tasso di espansione pluriennale della “nuova Oracle” incentrata sull’AI. Di riflesso, cresce anche l’attenzione mediatica sulle ricchezze dei fondatori e sugli equilibri nella graduatoria dei più ricchi al mondo: segnale di quanto l’extra-performance del titolo stia incidendo sulla narrativa complessiva.
7) Spunti di analisi tecnica e livelli da monitorare
Nota metodologica: dopo una seduta eccezionale, la volatilità resta elevata. Gli operatori spesso guardano a tre elementi:
- Area di breakout: la fascia di prezzi dove è partito il movimento parabolico. Una tenuta sopra quest’area conferma il trend.
- Primi supporti dinamici (medie veloci giornaliere) come “linee nella sabbia” per chi fa trading tattico.
- RSI/ipercomprato: dopo strappi così violenti, non sono rari pullback tecnici verso livelli di consolidamento.
Interpretazione pratica: uno re-test dei supporti è fisiologico dopo un +30% in un giorno. Se la tenuta è accompagnata da volumi in calo sul ritracciamento, il segnale resta costruttivo. Una perdita netta dei supporti, invece, indicherebbe che la presa di profitto sta prevalendo.
8) Rischi principali: esecuzione, tempi, capex e concentrazione clienti
- Tempi di ramp-up: alcuni impegni di spesa partono a distanza di anni; tra firma e piena erogazione c’è la variabile costruzione data center e disponibilità di hardware acceleratori.
- Capex & supply chain: crescita compute-intensive richiede investimenti ingenti e disponibilità di GPU/ASIC; eventuali colli di bottiglia potrebbero rallentare la messa a reddito.
- Concentrazione clienti: maxi contratti con pochi attori aumentano l’esposizione a rischi specifici (contrattuali, regolatori, reputazionali).
- Concorrenza: i “big three” del cloud non staranno a guardare; pressioni su prezzi e offerte tecniche sono probabili.
- Valutazione: dopo un re-rating così rapido, il titolo diventa più sensibile a qualsiasi miss su ordini, margini o capex.
9) Scenari 6-18 mesi: cosa aspettarsi dai prossimi trimestri
Scenario costruttivo (base): progressivo ramp-up dei contratti, nuove region AI-ready, crescita del cloud a doppia cifra elevata, margini in miglioramento con sfruttamento migliore dei data center. Il mercato continua a prezzare una storia di crescita secolare abilitata dall’AI.
Scenario intermedio: qualche ritardo su capacità e consegne hardware; ricavi in crescita ma con volatilità trimestrale. Il titolo consolida in un ampio trading range in attesa di nuove evidenze.
Scenario avverso: ritardi prolungati su build-out, slittamento di milestone contrattuali o pressioni competitive più forti del previsto. Rischio di de-rating se le metriche cloud non confermano la traiettoria incorporata nei prezzi.
10) Checklist rapida per l’investitore
- Monitorare nuove firme/estensioni di contratti AI-compute.
- Controllare il tasso di utilizzo delle region AI e la velocità di messa a regime dei data center.
- Seguire l’evoluzione del capex e l’impatto su FCF e leva.
- Confrontare trimestralmente la crescita cloud di Oracle con quella di AWS/Azure/Google Cloud.
- Valutare i margini IaaS e l’effetto scala sugli Opex energetici e di rete.
- Attenzione a segnali di concentrazione e alla stabilità contrattuale dei clienti “ancora” non nominati pubblicamente.
11) FAQ veloci
Perché le azioni Oracle sono salite di oltre il 30%?
Per il mix di mega-contratti AI-compute, backlog record e narrativa di crescita pluriennale nel cloud AI.
Il rally è sostenibile?
Dipende dall’execution su build-out, consegne hardware, tempi di avvio dei contratti e tenuta della domanda. Dopo un +30%, la volatilità resta elevata.
Oracle è ormai paragonabile ai grandi hyperscaler?
Per quota totale di mercato cloud, resta più piccola; ma sull’AI infrastructure sta conquistando spazio e visibilità, specie presso clienti con forte dipendenza dai dati Oracle.
Quali sono i principali rischi nel breve periodo?
Tempi di implementazione dei contratti, disponibilità di componenti, capex elevati e possibili pullback tecnici dopo l’impennata.
12) Disclaimer
Questa è un’analisi informativa, non costituisce consulenza finanziaria. Valuta sempre il tuo profilo di rischio e, se necessario, confrontati con un consulente abilitato.
Fonti (solo elenco):
— Reuters, rally di Oracle su AI cloud e maxi contratti; capitalizzazione e effetto su ricchezza di Ellison.
Reuters
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Reuters
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— The Verge, indiscrezioni su accordo quinquennale da 300 miliardi con OpenAI (Project Stargate).
The Verge
— Investopedia, seduta migliore dal 1992, focus su backlog e raffreddamento successivo.
Investopedia
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— TechCrunch / WSJ, report sul valore e sui tempi del deal OpenAI-Oracle.
TechCrunch
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— Forbes / Economic Times, contesto su entità del movimento e “momento Nvidia”.
Forbes
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— Oracle (comunicazioni corporate) su adozioni AI e integrazioni nei prodotti.
oracle.com
Nota: i dati di prezzo visualizzati nel grafico in alto sono in tempo quasi reale e possono variare nel corso della seduta.
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