L’operatore che decide di stipulare un contratto di swap online, molto spesso, lo fa per finalità di speculazione, scommettendo, quindi, sulle movimentazioni/fluttuazioni dei cambi relativi a valuta estera, variazioni dei tassi (nei finanziamenti) etc.
Cosa sono gli Swap: le varie tipologie tipologie
Una tipologia di tali contratti è molto particolare, si tratta del credit default swap, che nient’altro è che un contratto swap stipulato per “proteggersi” dal rischio di default di una controparte individuata. La “scommessa” fatta con la stipula di tale ultimo swap permette all’investitore di lucrare sullo strumento di protezione acquisito, e riguardante un asset sottostante, riuscendo sovente a rivendere lo swap in un data successiva, ad un prezzo maggiore di quello d’acquisto, incassando la differenza a suo favore.
L’utilizzo di un contratto swap, con finalità puramente speculativa, può comportare una amplificazione dei profitti, ma anche delle perdite, grazie al ben noto concetto di leva finanziaria, che permette di ottenere risultati maggiori rispetto al capitale investito.
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Cosa sono gli SWAP e conviene investire in swap?
- Interest rate swap: è un contratto swap (di scambio) dove le controparti scambiano flussi periodici di denaro legati a tassi di interesse (una controparte è indebitata a tasso fisso, l’altra a tasso variabile) rapportati ad un capitale (valore nozionale).
- Swap su divise(currencies): è un contratto in cui le parti scambiano (swap) capitale ed interessi espressi in una divisa, con capitale ed interessi in una divisa differente.
- Credit default swap (CDS). Dagli accenni precedenti, tali strumenti derivati sono contratti di scambio dove due controparti (con interessi contrapposti) acquistano, o vendono “una protezione” su un asset sottostante a protezione dell’evento default.
- Domestic currency swap. Sono contratti derivati di scambio, con scadenza a termine (forward), riferite ad asset originari (divise differenti), e con un tasso di cambio predeterminato. A scadenza, le controparti scambiano le differenze riferite alla quotazione delle divise rilevate in fase di stipula contratto, con quelle rilevate a scadenza.
- Equity swap. Sono contratti derivati di scambio, in cui i guadagni in conto capitale (riferiti ad un indice azionario) sono scambiati con un tasso fisso, o variabile.
Accenni sul regime fiscale dei contratti SWAP.
Oltre la determinazione delle plusvalenze (tassabili), o minusvalenze da recuperare (anni 4 nella posizione fiscale individuale per decurtare le future plusvalenze), un soggetto che ha stipulato contratti derivati con intermediari finanziari che hanno sede fuori dal territorio italiano, deve provvedere alla dichiarazione in modello Unico (quadro RW). I valori dichiarati sono soggetti ad IVAFE (imposta sul valore di attività finanziarie detenute all’estero) per il 2 per mille.
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