Tra gli strumenti finanziari che fanno più trend ci sono i covered warrant. Se ne parla molto, alla Borsa di Milano ce ne sono addirittura 3 mila, ma se il piccolo risparmiatore medio italiano già fa fatica a capire e seguire forme di investimento quali azioni ed obbligazioni, conoscere strumenti di investimento più complessi ed articolati può risultare impossibile ma dato che possono essere molto utili in un portafoglio titoli ben diversificato, cerchiamo di conoscerli insieme.
Prima di dare un occhio ai covered warrant più scambiati però, soffermiamoci su questo strumento finanziario: cos’ è un covered warrant, e come funziona?
Cosa sono covered warrant: come sono strutturati
Chiamati anche covered, hanno fatto la loro apparizione (nel mercato finanziario italiano) nel 1998, con la premessa di essere strumenti idonei a produrre profitto.
Come facile intuire, stiamo parlando di strumenti finanziari complessi, derivati nel gergo tecnico. Essendo strumenti che replicano il valore di un sottostante (oscillazione di prezzo di un sottostante), le quotazioni proprie dipendono dalle oscillazioni del sottostante stesso.
Quando parliamo di sottostante, parliamo di indici di Borsa, obbligazioni, valute, tassi etc., come ormai ben noto.
Tutti i covered sono quotati su mercati regolamentati, e consentono di poter acquistare, o vendere (opzione) ad una data prestabilita, e ad un prezzo predeterminato (prezzo strike).
Quando si parla di opzione, si intende parlare di facoltà di concludere un acquisto, o una vendita, non di obbligo.
Il mercato di riferimento, in Italia, per i covered warrant, è SeDex (il mercato telematico Securities e derivates), sempre gestito da Borsa Italiana spa. Prima dell’ immissione nel mercato per lo scambio, ogni covered viene valutato ed autorizzato da SeDex.
Tipologie di covered warrant
Di covered ne esistono vari tipi: abbiamo il tipo call (diritto ad acquistare per il possessore contro pagamento di un premio), ed il tipo put (diritto a vendere per il possessore contro pagamento di un premio).
Altra differenziazione che possiamo compiere è quella tra covered warrant di tipo europeo (il diritto è esercitabile esclusivamente alla data prestabilita), e di tipo americano (il diritto è esercitabile durante tutta la vita dello strumento).
E’ rischioso investire in covered warrant?
Si è sopra accennato al fatto che, all’ atto della loro nascita, i covered furono definiti prodotti finanziari ad alto profitto, ma da aggiungere anche ad alto rischio. Tale tipologia di strumento finanziario è adatta ad un operatore specializzato, e con conoscenza approfondita dei mercati finanziari, al fine di gestire e contenere i rischi connessi.
Vi sono alcuni step, o consigli tecnici, prima di valutare l’ operatività con i covered warrant. Vediamo quali possono essere.
Alla base vi è la conoscenza del mercato, la presa visione dei prospetti informativi, la conoscenza del regolamenti borsistici.
Successivamente bisogna considerare alcuni aspetti propri del covered warrant: strike price, scadenza, volatilità, valutazioni delle variabili possibili che possono influire sul prezzo.
Ogni operatore interessato ai covered è bene che consideri, poi, alcuni fattori per sua protezione: parliamo di stop loss, e take profit e relativa fissazione dei livelli di entrata, e di uscita.
Buona norma è, inoltre, il valutare costantemente l’ andamento del proprio investimento: un covered warrant può facilmente perdere gran parte del proprio valore col passare del tempo.
È bene non confondere i covered con i semplici warrant: i primi si differenziano, rispetto agli ultimi, per il fatto di essere emessi da soggetti diversi da quelli che hanno emesso l’ attività sottostante.
Dettagli tecnici sui covered warrant
Sopra si è accennato ad alcuni elementi che compongono questo derivato come emittente, scadenza, etc. Vediamo di puntualizzare.
Quando si parla di emittente di un covered warrant, parliamo di banca, o altro ente, che emette tale strumento finanziario, portatore di un interesse contrario a quello del detentore di un covered warrant.
Per multiplo, o moltiplicatore, si intende la quantità di sottostante che il covered rappresenta. Ad esempio un covered warrant con moltiplicatore 1/100 sulle azioni FCA, indica che è necessario l’ acquisto di 100 covered warrant per controllare una azione FCA.
Il prezzo di esercizio, o strike, definito dall’ emittente, rappresenta il prezzo al quale il detentore del covered può esercitare il proprio diritto (acquisto o vendita). Parliamo di covered warrant at the money se il prezzo di esercizio (strike) coincide col valore di mercato del sottosante, ed out of the money se il prezzo di esercizio è superiore al valore di mercato del sottostante.
Ancora, si ha covered warrant call in the money qualora il prezzo di esercizio si trova al di sotto del valore del sottostante, e covered warrant put in the money quando il prezzo di esercizio è superiore al valore di mercato del sottostante.
Molto importante, è l’ effetto leva collegato ai covered warrant.
In fase di acquisto/vendita di questo tipo di derivato, si paga solo il premio (predefinito), e non il totale del sottostante: tale discrepanza rappresenta l’ effetto leva. Un detentore di covered warrant può controllare un quantitativo di sottostante (azioni) simile alla pura detenzione del sottostante, ma ovviamente, investe meno denaro rispetto all’ acquisizione diretta delle azioni (ad esempio acquisto).
I covered warrant si possono ulteriormente differenziare in Plain vanilla (tipo call o put con strike diverso da zero), e Esotici (covered warrant con combinazioni di call e put).
Le negoziazioni sul mercato SeDex dei covered avviene in continua, come segue: cancellazione delle proposte (dalle h 8 alle h 9), negoziazione continua (dalle h 9 alle h 17.25), e after hour (dalle h 18 alle h 20,30).
A livello fiscale, eventuali plusvalenze generate con i covered warrant sono tassate all’ aliquota del 26% (plusvalenze generate sia dall’ esercizio dell’ opzione, o dalla semplice compravendita del covered warrant). Tutto questo avviene in ossequio alle disposizioni del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ex art. 81.
Ogni transazione in covered warrant implica delle spese e commissioni variabili dall’ intermediario, come ogni operazione riguardante qualsiasi strumento finanziario.
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Covered warrant maggiormente scambiati
Sul mercato, al momento, sono scambiati infinite tipologie di covered warrant, ma ve ne sono alcune che attraggono maggiormente gli operatori. Diamo un occhio.
Tra i covered con aspettativa rialzista (del sottostante) abbiamo i seguenti:
ISIN DE000HV8A497 UCAC7L sottostante CAC40 X 7 multiplo 0,006 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A422 UCAC5L sottostante CAC40 X 5 multiplo 0,005 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A448 UDAX5L sottostante DAX X 5 multiplo 0,005 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A5D0 UE507L sottostante EUROSTOXX50 X 7 multiplo 0,01 scadenza 16/11/2018.
Tra le aspettative ribassiste abbiamo i seguenti:
ISIN DE000HV8A489 UMIBS5 sottostante FTSE/MIB X -5 multiplo 0,05 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A5B4 UCACS7 sottostante CAC40 X -7 multiplo 0,02 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A455 UDSX5S sottostante DAX X -5 multiplo 0,05 scadenza 16/11/2018;
ISIN DE000HV8A471 UE505S sottostante EUROSTOXX50 X -5 multiplo 0,03 scadenza 16/11/2018.
Uno degli intermediari finanziari più attivo in ambito negoziazione covered è Unicredit.
La banca mette a disposizione sul proprio sito istituzionale strumenti di ricerca covered warrant con varie metodologie di ricerca: dal sottostante, alla tipologia, alla scadenza etc.
A disposizione vi è anche un calcolatore per poter effettuare simulazioni, confrontando, i covered warrant tra di loro.