Fitch alza il rating dell’Italia: cosa significa per i cittadini e per il debito pubblico

L’agenzia di rating Fitch ha alzato il rating sull’Italia, segnando un passaggio fondamentale per la credibilità del nostro Paese sui mercati internazionali. Ma cosa significa davvero questo upgrade per i cittadini, per lo Stato e per le imprese? In questo articolo approfondiremo il significato di questo miglioramento, analizzeremo le valutazioni delle altre agenzie di rating, vedremo perché l’Italia sta venendo premiata e quanto spendiamo ogni anno in interessi sul debito pubblico.


Cos’è un rating e perché conta

Il rating è un giudizio emesso da un’agenzia indipendente che valuta la capacità di uno Stato o di un’azienda di ripagare i propri debiti. Più alto è il rating, più basso sarà il rischio percepito dagli investitori e quindi il costo per finanziarsi sui mercati.

Le agenzie utilizzano scale precise che vanno da AAA (massima affidabilità) fino a D (default). L’Italia, negli ultimi anni, è stata spesso sotto pressione a causa dell’alto debito pubblico, che rappresenta oltre il 135% del PIL.

Fitch alza il rating dell’Italia

La notizia dell’upgrade da parte di Fitch ha avuto un forte impatto sui mercati finanziari. Questo miglioramento riduce il rischio percepito e apre la porta a una riduzione graduale dei tassi di interesse sui titoli di Stato.

Andamento del rating italiano negli ultimi anni (Fitch)

Anno Rating Fitch Outlook
2018 BBB Negativo
2020 BBB- Stabile
2022 BBB Stabile
2025 BBB+ Positivo

Gli altri giudizi delle agenzie di rating

Non solo Fitch, ma anche le altre grandi agenzie hanno espresso valutazioni simili, riconoscendo i progressi dell’Italia.

Rating Italia a confronto (2025)

Agenzia Rating Outlook
Fitch BBB+ Positivo
Moody’s Baa3 Stabile
S&P Global BBB Stabile
DBRS BBB (high) Positivo

Perché le agenzie premiano l’Italia

Le agenzie di rating considerano diversi fattori, tra cui:

  • Andamento positivo del PIL
  • Conti pubblici sotto controllo
  • Stabilità politica e credibilità del governo
  • Capacità di attirare investimenti esteri
  • Resilienza del sistema bancario
Approfondimento: Ogni volta che un’agenzia migliora il giudizio, i fondi di investimento internazionali con regole rigide possono acquistare più titoli italiani, aumentando la domanda e abbassando i rendimenti.

Quanto spendiamo ogni anno per il debito

L’Italia spende cifre enormi per pagare gli interessi sul debito pubblico. Negli ultimi anni, il costo è oscillato tra i 70 e i 90 miliardi di euro all’anno, pari a una delle principali voci di spesa del bilancio statale.

Spesa annuale per interessi sul debito (miliardi €)

Anno Spesa interessi
2019 65 mld €
2020 72 mld €
2022 83 mld €
2024 90 mld €
2025 (stima) 87 mld €

Conseguenze per i cittadini

Un miglioramento del rating può tradursi in benefici concreti:

  • Tassi più bassi sui mutui e prestiti
  • Maggiore stabilità per le banche
  • Minori tasse in futuro grazie a minori spese per interessi
  • Aumento degli investimenti stranieri in Italia

Le agenzie di rating più importanti al mondo

Il mercato del rating è dominato da tre grandi player, dette le “Big Three”:

  1. Standard & Poor’s (S&P Global)
  2. Moody’s
  3. Fitch Ratings

Accanto a queste, troviamo DBRS Morningstar, che ha un peso crescente soprattutto in Europa.

🔎 Le principali agenzie di rating e l’Italia

Il giudizio delle grandi agenzie di rating fotografa la credibilità finanziaria dell’Italia. Ecco i voti più recenti e l’andamento del debito.

Agenzia Rating Italia (2025) Outlook
Fitch BBB+ Positivo
Moody’s Baa3 Stabile
Standard & Poor’s BBB Stabile
DBRS Morningstar BBB (high) Positivo

📊 Debito pubblico e interessi pagati

Anno Debito/PIL Interessi pagati
2020 155% 72 mld €
2022 144% 83 mld €
2024 137% 90 mld €
2025 (stima) 135% 87 mld €

Il progressivo miglioramento del debito e la stabilità dei conti hanno contribuito all’upgrade dei rating sull’Italia.

rating italia 2025

FAQ: Domande frequenti sul rating dell’Italia

1. Cos’è un upgrade di rating?

È il miglioramento del giudizio sul merito creditizio di un Paese o di un’azienda.

2. Cosa cambia per i cittadini se il rating migliora?

Possono ridursi i costi di mutui e prestiti e migliorare la stabilità finanziaria generale.

3. Quanto paga l’Italia di interessi sul debito?

Nel 2025 la spesa stimata è di circa 87 miliardi di euro.

4. Quali sono le agenzie di rating più importanti?

Standard & Poor’s, Moody’s, Fitch e DBRS.

5. Perché il rating dell’Italia è stato alzato?

Per la stabilità politica, la crescita economica moderata e la riduzione del rischio di crisi finanziaria.


In quanto tempo si potrebbe azzerare il debito dell’Italia, di questo passo?

📌 1. Il debito/PIL

  • Oggi l’Italia ha circa 2.900 miliardi di debito pubblico (2025) e un rapporto debito/PIL attorno al 135%.

  • Le agenzie di rating guardano soprattutto al rapporto, non al valore assoluto: se il PIL cresce più del debito, il rapporto scende anche senza “azzerare” i miliardi.

  • Per esempio, se l’Italia mantiene una crescita nominale del PIL del 3-4% e un avanzo primario dell’1-2% del PIL, in 15-20 anni si potrebbe scendere sotto il 100% debito/PIL.

📌 2. Azzerare il debito in valore assoluto

Qui la storia cambia:

  • Ogni anno paghiamo 70-90 miliardi di interessi.

  • Per ridurre davvero il debito a zero bisognerebbe avere per decenni un avanzo primario enorme (oltre il 5% del PIL), cosa politicamente e socialmente quasi impossibile.

  • Con questo ritmo, senza crescita eccezionale e con spese pubbliche elevate, l’Italia non potrebbe realisticamente azzerare il debito neppure in 50-60 anni.

📊 Sintesi pratica

  • Scenario realistico: migliorare il rating e ridurre il rapporto debito/PIL sotto il 100% in 15-20 anni.

  • Scenario teorico: azzerare il debito nominale → servirebbero oltre mezzo secolo di avanzi pesanti e crescita robusta, quasi utopia.

📊 Scenari di riduzione del debito italiano (2025→2045)

Assunzioni di base (valori indicativi per esercizio redazionale)

  • Base 2025 (start): Debito 2.900 mld €, PIL 2.150 mld € (debito/PIL ≈ 135%).
  • Interessi annui 2025: ~87 mld € (costo medio all’incirca 3,0%).
  • Rollover: struttura a scadenze distribuite; il costo medio si muove gradualmente.
  • Inflazione e crescita: le ipotesi dei singoli scenari si riferiscono alla crescita nominale (reale + inflazione).
  • Avanzo primario: saldo di bilancio al netto degli interessi (positivo = entrate > spese primarie).

🎯 Obiettivo redazionale: ridurre il debito/PIL; l’azzeramento nominale non è realistico nel periodo considerato.

Scenario OTTIMISTICO (politiche pro-crescita + disciplina)
  • Crescita nominale PIL: ~4,5% medio annuo (reale 2% + inflazione 2,5%).
  • Avanzo primario: 2,5% del PIL medio 2026–2045.
  • Costo medio del debito: 2,6% → 2,2% al 2045 (discesa graduale per upgrade/rendimenti).
  • Entrate straordinarie: privatizzazioni/valorizzazioni asset cumulati 2% PIL entro il 2032.
Anno PIL (mld €) Debito (mld €) Debito/PIL Interessi (mld €)
2025 (base) 2.150 2.900 135% 87
2030 2.680 2.950 110% 76
2035 3.340 3.100 93% 69
2040 4.160 3.150 76% 67
2045 5.190 3.100 60% 64

Andamento Debito/PIL (barre orizzontali)
2025 135%
2030 110%
2035 93%
2040 76%
2045 60%

Scenario REALISTICO (crescita moderata + avanzo prudente)
  • Crescita nominale PIL: ~3,5% medio annuo (reale 1,2% + inflazione 2,3%).
  • Avanzo primario: 1,5% del PIL medio 2027–2045.
  • Costo medio del debito: ~2,8% stabile → 2,6% al 2045.
  • Entrate straordinarie: 0,5% PIL cumulato entro 2033.
Anno PIL (mld €) Debito (mld €) Debito/PIL Interessi (mld €)
2025 (base) 2.150 2.900 135% 87
2030 2.550 3.100 122% 84
2035 3.020 3.300 109% 88
2040 3.580 3.450 96% 90
2045 4.240 3.600 85% 92
Andamento Debito/PIL (barre orizzontali)
2025 135%
2030 122%
2035 109%
2040 96%
2045 85%

Scenario PESSIMISTICO (crescita debole + disciplina intermittente)
  • Crescita nominale PIL: ~2,5% medio annuo (reale 0,5% + inflazione 2%).
  • Avanzo primario: 0,5% del PIL medio; anni con pareggio primario.
  • Costo medio del debito: 3,2% → 3,4% (persistenza spread più alti).
  • Entrate straordinarie: nulle.
Anno PIL (mld €) Debito (mld €) Debito/PIL Interessi (mld €)
2025 (base) 2.150 2.900 135% 87
2030 2.430 3.300 136% 106
2035 2.740 3.650 133% 124
2040 3.090 4.050 131% 138
2045 3.520 4.600 131% 157
Andamento Debito/PIL (barre orizzontali)
2025 135%
2030 136%
2035 133%
2040 131%
2045 131%

© 2014-2025 Economia Italiacom – Progetto editoriale indipendente attivo dal 2014. ℹ️ Offriamo contenuti divulgativi su economia, mercati finanziari e investimenti esclusivamente a fini informativi ed educativi. Non forniamo consulenza personalizzata: ogni decisione d’investimento comporta rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il sito è sostenuto da AdSense, Fineco e sponsor selezionati. Tutti i diritti riservati.

I contenuti sono redatti da autori con esperienza pluriennale nei mercati finanziari e revisionati dal Centro Studi Economia Italiacom.