L’atro ieri la FDA (Food and Drug Administration) ha dato il via libera alla vendita di una medicina della Biogen che rallenta l’Alzheimer del 30%. Per questo motivo si è portati a credere che in poco tempo questo tipo di medicine aumenteranno la loro qualità e i benefici che ne subiranno le aziende che le producono a livello finanziario, saranno enormi.
Cos’è Alzheimer
L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il cervello. Prende il nome da Alois Alzheimer, uno psichiatra tedesco che per primo descrisse questa patologia nel 1906.
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza e si manifesta con la perdita progressiva delle funzioni cognitive, tra cui la memoria, il linguaggio, l’attenzione e la capacità di pensare in modo razionale. La causa precisa della malattia non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali e dello stile di vita.
I sintomi iniziali dell’Alzheimer possono includere dimenticanze occasionali e difficoltà a trovare le parole giuste durante una conversazione. Man mano che la malattia progredisce, possono comparire problemi più gravi come l’incapacità di ricordare eventi recenti, la confusione mentale, l’alterazione del comportamento e della personalità, nonché la perdita dell’indipendenza nelle attività quotidiane.
Attualmente non esiste una cura per l’Alzheimer, ma ci sono trattamenti disponibili per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia. Questi trattamenti possono includere farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, terapie di supporto per migliorare la qualità della vita del paziente e l’assistenza medica e sociale per fornire supporto ai caregiver.
La ricerca sull’Alzheimer è in corso per comprendere meglio le cause della malattia, sviluppare trattamenti più efficaci e, idealmente, trovare una cura definitiva. Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare, il mantenimento di una vita sociale attiva e la stimolazione mentale, al fine di ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer.
Sembra proprio che questo farmaco funzioni e che rallenti del 30% il processo neurodegenerativo di questa terribile malattia
In quanto tempo l’Alzheimer può distruggere la vita di una persona
La progressione dell’Alzheimer varia da persona a persona e può essere influenzata da diversi fattori, come l’età di insorgenza, la gravità della malattia e la salute generale del paziente. In generale, l’Alzheimer è una malattia cronica che si sviluppa lentamente nel corso di anni o addirittura decenni.
Nella fase iniziale, i sintomi dell’Alzheimer possono essere lievi e potrebbero essere attribuiti a semplici dimenticanze o invecchiamento normale. Con il passare del tempo, tuttavia, la malattia tende a peggiorare progressivamente. La memoria e le funzioni cognitive continuano a deteriorarsi, rendendo sempre più difficile per la persona svolgere le attività quotidiane e mantenere relazioni sociali.
Nelle fasi avanzate dell’Alzheimer, l’individuo può perdere completamente la capacità di comunicare, riconoscere i propri cari e svolgere le normali funzioni motorie. È possibile che si verifichino anche problemi di comportamento e di controllo degli impulsi. In questa fase, è spesso necessaria un’assistenza a tempo pieno da parte dei caregiver o l’accesso a strutture di cura specializzate.
È importante sottolineare che l’Alzheimer colpisce ogni persona in modo diverso, e la sua progressione può essere imprevedibile. Alcune persone possono vivere con la malattia per molti anni, mentre altre possono sperimentare una progressione più rapida. Il supporto medico, l’accesso a terapie adeguate e un ambiente di cura adeguato possono influenzare la qualità di vita e ritardare la progressione della malattia.
Come si diagnostica l’Alzheimer
La diagnosi dell’Alzheimer si basa su una valutazione completa dei sintomi, della storia medica e su esami diagnostici. Di seguito sono riportati i principali passaggi coinvolti nella diagnosi dell’Alzheimer:
- Anamnesi e valutazione dei sintomi: Il medico raccoglie una storia medica dettagliata del paziente e intervista sia la persona che presenta i sintomi sia i familiari o i caregiver per ottenere informazioni sui sintomi attuali e il loro sviluppo nel tempo. I sintomi tipici dell’Alzheimer includono problemi di memoria, difficoltà cognitive e cambiamenti comportamentali.
- Esame fisico e neurologico: Il medico esegue un esame fisico completo per escludere altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili. Vengono valutate anche le funzioni neurologiche, come il controllo motorio, la coordinazione e i riflessi.
- Test cognitivi: Vengono utilizzati test standardizzati per valutare le funzioni cognitive, tra cui la memoria, l’attenzione, il linguaggio e le abilità di pensiero astratto. Questi test possono aiutare a identificare deficit cognitivi tipici dell’Alzheimer.
- Esami di laboratorio: Vengono eseguiti esami del sangue e delle urine per identificare altre condizioni mediche che possono influenzare le funzioni cognitive. Ad esempio, si possono escludere carenze vitaminiche o squilibri ormonali.
- Test di imaging cerebrale: Le immagini del cervello, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM), possono essere utilizzate per escludere altre cause dei sintomi e per identificare eventuali cambiamenti caratteristici dell’Alzheimer, come l’atrofia cerebrale.
- Esami neuropsicologici: In alcuni casi, possono essere eseguiti test più approfonditi di neuropsicologia per valutare specifiche funzioni cognitive e identificare eventuali deficit più precocemente.
È importante notare che la diagnosi definitiva dell’Alzheimer può essere confermata solo tramite l’esame del tessuto cerebrale dopo la morte, attraverso l’autopsia. Tuttavia, l’accuratezza della diagnosi clinica dell’Alzheimer è generalmente elevata quando effettuata da specialisti esperti in malattie cognitive.
Come vengono trattati i pazienti di Alzheimer
In Italia, i pazienti affetti da Alzheimer grave ricevono un trattamento multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali e approcci terapeutici. Di seguito sono elencate alcune delle principali modalità di trattamento per i pazienti di Alzheimer più gravi in Italia:
- Farmaci: Esistono farmaci approvati per il trattamento dei sintomi dell’Alzheimer, come inibitori dell’acetilcolinesterasi (ad esempio donepezil, galantamina, rivastigmina) e il memantina. Questi farmaci possono essere prescritti per gestire i sintomi cognitivi e comportamentali dell’Alzheimer.
- Supporto farmacologico per i sintomi comportamentali: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per il controllo dei sintomi comportamentali, come l’agitazione, l’ansia o l’aggressività, che possono manifestarsi nelle fasi avanzate della malattia.
- Terapie non farmacologiche: Diverse terapie non farmacologiche possono essere utilizzate per migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver. Queste includono terapie occupazionali, terapie cognitive, attività di stimolazione cognitiva e reminiscenza, terapia musicale, terapia dell’arte e terapia occupazionale.
- Supporto psicologico e sociale: Il supporto psicologico rivolto ai pazienti e ai loro familiari è un aspetto cruciale della gestione dell’Alzheimer. I servizi di supporto psicologico e le associazioni di volontariato possono fornire supporto emotivo, informazioni, consulenza e gruppi di sostegno per affrontare le sfide associate alla malattia.
- Assistenza domiciliare: Quando possibile, i pazienti di Alzheimer grave possono beneficiare di servizi di assistenza domiciliare che offrono supporto medico, infermieristico e di cura direttamente a casa del paziente. Questo può includere l’assistenza per le attività quotidiane, la somministrazione dei farmaci e la supervisione delle necessità di salute.
- Strutture di cura specializzate: Nei casi in cui l’assistenza domiciliare non sia sufficiente o appropriata, possono essere considerate strutture di cura specializzate, come residenze sanitarie assistenziali (RSA) o case di riposo, che forniscono una gamma di servizi di cura e supporto ai pazienti con Alzheimer grave.
Le migliori azioni di farmaci per l’Alzheimer da comprare per investire
L’approccio al trattamento dell’Alzheimer grave può variare in base alle risorse disponibili, alle esigenze individuali del paziente e alla disponibilità di servizi sanitari nella specifica area geografica. È consigliabile consultare un medico specialista o un centro specializzato per ottenere un trattamento appropriato e personalizzato.
Si prevede che il mercato del trattamento della malattia di Alzheimer raggiungerà i 9,64 miliardi di dollari entro il 2028. Quali azioni dovrebbero essere sul radar degli investitori?
Le scorte di trattamento della malattia di Alzheimer si concentrano sulla malattia di Alzheimer, una malattia degenerativa del cervello che si traduce in un declino della memoria e delle capacità di pensiero e colpisce in genere le persone intorno ai 60 anni.
Secondo l’Alzheimer’s Association , anche i neuroni in altre aree del cervello iniziano a deteriorarsi con il peggioramento della malattia di Alzheimer, con conseguente perdita delle funzioni umane di base e deterioramento cognitivo generale.
Questa condizione colpisce più di 6,7 milioni di persone solo negli Stati Uniti; è anche la forma più comune di demenza ed è la sesta causa di morte in America. I trattamenti sono disponibili per alleviare i sintomi della malattia di Alzheimer, ma poiché non influenzano le cause alla base di questa malattia neurodegenerativa, sono solo una soluzione cerotto.
Le terapie approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense includono: rivastigmina di Novartis (NYSE: NVS ); galantamina, sviluppata da Janssen, una divisione di Johnson & Johnson (NYSE: JNJ ); donepezil di Pfizer (NYSE: PFE ); e la memantina di AbbVie (NYSE: ABBV ).
Poiché non esiste una cura per il morbo di Alzheimer, la morte è spesso il risultato per i pazienti poiché il disturbo devasta il cervello. E sfortunatamente, la prevalenza del morbo di Alzheimer è in aumento: un rapporto di Research and Markets suggerisce che il mercato globale del trattamento del morbo di Alzheimer varrà un valore significativo di 9,64 miliardi di dollari entro il 2028 poiché più pazienti hanno bisogno di cure e poiché vengono effettuati maggiori investimenti nei biomarcatori per la diagnosi e sviluppo di farmaci.
Qui l’Investing News Network dà un’occhiata ad alcuni dei più grandi stock di trattamento della malattia di Alzheimer sul NASDAQ. Le società sono elencate in ordine di capitalizzazione di mercato dalla più grande alla più piccola e tutti i dati sono aggiornati al 19 aprile 2023.
1. Biogen (NASDAQ:BIIB)
Grafico interattivo del prezzo delle azioni Biogen negli ultimi 12 mesi
Profilo Aziendale
Capitalizzazione di mercato: 42,27 miliardi di dollari USA; prezzo attuale delle azioni: US $ 292,80
Biogen, con sede nel Massachusetts, pioniere nel campo delle neuroscienze, sta sviluppando, producendo e commercializzando terapie mirate al trattamento di gravi malattie neurologiche, neurodegenerative, autoimmuni e rare.
Le aree di ricerca dell’azienda biotecnologica globale includono il morbo di Alzheimer e la demenza. Tuttavia, il lancio di Biogen del suo farmaco per la malattia di Alzheimer Aduhelm, approvato dalla FDA, ha subito molti respingimenti nel 2022, sia dal mercato che dal Congresso , a causa di quello che era visto come un processo di approvazione frettoloso e costi esorbitanti per i pazienti.
All’inizio del 2023, Biogen sta cercando di fare un altro tentativo, questa volta con LEQEMBI (lecanemab-irmb) per il trattamento del morbo di Alzheimer, che la FDA ha approvato nell’ambito del suo percorso di approvazione accelerato. Il farmaco è stato sviluppato congiuntamente da Biogen e dalla società farmaceutica Eisai con sede a Tokyo (OTC Pink: ESALF , TSE:4523).
2. Intra-Cellular Therapies (NASDAQ:ITCI)
Grafico interattivo del prezzo delle azioni Intra-Cellular Therapies negli ultimi 12 mesi
Profilo Aziendale
Capitalizzazione di mercato: 5,96 miliardi di dollari USA; prezzo attuale delle azioni: US $ 62,59
Come suggerisce il nome, la società biofarmaceutica Intra-Cellular Therapies sta adottando un approccio intracellulare per lo sviluppo di terapie per pazienti con malattie psichiatriche e neurologiche complesse, tra cui il morbo di Parkinson e il morbo di Alzheimer.
Intra-Cellular Therapies sta attualmente valutando ITI-1284-ODT-SL, una forma deuterata di lumateperone che si presenta in una compressa disintegrante orale; ITI-1284-ODT-SL è in studi di fase 1, inclusi studi di interazione farmacologica. La società prevede di iniziare gli studi clinici di fase 2 in agitazione in pazienti con probabile malattia di Alzheimer nel 2023.
3. Axsome Therapeutics (NASDAQ:AXSM)
Profilo Aziendale
Capitalizzazione di mercato: 3,16 miliardi di dollari USA; prezzo attuale delle azioni: US 72,64
Axsome Therapeutics, con sede a New York, sta sviluppando e commercializzando un portafoglio di nuove terapie per i disturbi del sistema nervoso centrale con opzioni terapeutiche limitate. I prodotti attualmente sul mercato dell’azienda biofarmaceutica includono Auvelity, un antidepressivo orale ad azione rapida per il trattamento del disturbo depressivo maggiore; e Sunosi, un farmaco da prescrivere una volta al giorno per trattare l’eccessiva sonnolenza diurna dovuta all’apnea ostruttiva del sonno o alla narcolessia.
La pipeline di prodotti di Axsome include AXS-05, un antagonista del recettore NMDA con attività multimodale. Ha ottenuto la designazione di terapia rivoluzionaria dalla FDA ed è attualmente in studi clinici di fase 3 per il trattamento dell’agitazione del morbo di Alzheimer.
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