Truffe Finanziarie e Frodi Online Come Riconoscerle per evitarle

Se il risparmio è il primo passo per accantonare ricchezza per il futuro, per bisogni e obiettivi su medio e lungo periodo, l’investimento è il modo migliore per far crescere il proprio capitale seguendo in modo efficace i propri obiettivi. Entrambe sono soluzioni che rendono ancora più preziose le ricchezze acquisite nel tempo.

Proprio per questo diventa fondamentale salvaguardarle nel modo migliore possibile, proteggendole da truffatori che fanno di tutto pur di privarne ai poveri risparmiatori. Specialmente online, le truffe finanziarie sono purtroppo comuni, ma esistono dei modi per aggirarle e ridurre al minimo i rischi. Come riconosce le frodi finanziarie online?

Cos’è una truffa finanziaria?

Come tanti fenomeni criminali, anche le frodi sono sempre esistite, come attività ingannevoli che mettano in errore una parte lesa attraverso raggiri e artifizi, che la porteranno in seguito a sborsare determinate cifre a favore dei truffatori. In Italia sono disciplinate dall’art. 640 c.p., che le definisce reati a forma vincolata.

Quando hanno come oggetto elementi economico-finanziari, prendono il nome di truffe finanziarie. Il loro obiettivo comune è far perdere tutto o gran parte del patrimonio investito altrui, col malcapitato investitore/risparmiatore che si ritroverà impotente davanti a ciò.

A perpetrare una truffa finanziaria possono essere:

  • Soggetti autorizzati all’attività finanziaria, attraverso contatto diretto col cliente fuori dall’impiego professionale
  • Soggetti privi di autorizzazione da parte di enti di regolamentazione (in italia Consob)

Nel secondo caso, oltre alla truffa avviene reato di abusivismo finanziario, che secondo l’ex-art. 166 del TUF si suddivide in 3 tipologie:

  • Abusiva prestazione di servizi e attività di investimento
  • Svolgimento abusivo dell’attività di promotore finanziario e dell’offerta fuori sede
  • Offerta abusiva di prodotti finanziari e attività pubblicitaria relativa all’offerta al pubblico

Sin dai primi anni 2000, le crescenti tecnologie informatiche hanno cambiato drasticamente le abitudini di investitori e promotori: grazie a internet, le operazioni d’investimento e stipula di contratti finanziari sono divenute sempre più immediate mentre aumentano esponenzialmente le possibilità di contatto, ciò ha agevolato pesantemente i reati di abusivismo finanziario.

Secondo Polizia Moderna, in Italia nel 2019 la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha ricevuto oltre 196.000 segnalazioni di truffe finanziarie online, indagando su 3.730 persone. Stando all’associazione Consumerismo, invece, complice l’emergenza Coronavirus nel 2020 i raggiri finanziari online hanno segnato un +400% rispetto all’anno precedente, incentrandosi principalmente su criptovalute, blockchain e pagamenti digitali, contando numerosi Schemi Ponzi e Catene di Sant’Antonio, vietati dal d.l. 173/2005.

Truffe Finanziarie e Frodi Online Come Riconoscerle per evitarle
Immagine sopra: “SCAM” in inglese significa TRUFFA

Come riconoscere una truffa finanziaria?

Spesso gli artefici di truffe finanziarie sono hacker o sedicenti professionisti del settore bancario/finanziario, che attraverso tecniche di social engineering riescono a raccogliere dati su abitudini e comportamenti generali delle persone.

Rubando informazioni personali e basandosi prettamente sulla psicologia, fanno credere che esistano investimenti a basso rischio ed elevate possibilità di guadagno, sfruttando tendenzialmente momenti di difficoltà economica, in altri casi fingono di essere la loro banca con fantomatiche segnalazioni per cui sono richiesti i propri dati.

Schema Ponzi 

Lo Schema Ponzi è uno dei più antichi metodi di frode online. Si basa su uno schema piramidale di marketing molto semplice. L’ideatore che vende un prodotto ( finanziario o materiale) chiedendo a chi lo compra di “investirci soldi per guadagnare”. Essendo strutturato come una sorta di catena di Sant Antonio, all’inizio questi guadagni ai primi passaggi di persona sono reali, ma con il passare del tempo, ad un certo punto i guadagni si “inceppano” . A quel punto si dice che “ll prodotto scamma” (da scam, cioè truffa in inglese) . A quel punto però è troppo tardi. Gli ultimi malcapitati sono stati derubati dei soldi che hanno investito e probabilmente solo i primi a partecipare alla truffa ci hanno guadagnato. A volte ci guadagnano pure la galera perchè questa è una truffa in quasi tutti i paesi del mondo.

E’ un sistema inventato da un immigrato italiano, Ponzi, che si finse un banchiere all’inizio del 1900 in America, schema che gli fruttò molti soldi, ma anche una lunga condanna in un penitenziario.  Questo semplice schema è tornato di moda proprio ultimamente grazie alle criptovalute e tutto quel mercato non controllato da enti statali.

Finte comunicazioni dai superiori

Dipendenti autorizzati a fare pagamenti vengono spinti a effettuare trasferimenti di denaro dal conto aziendale verso i truffatori, dopo e-mail o chiamate inattese da parte dei superiori caratterizzate da massima urgenza e riservatezza.

Prerogativa di grandi società, sebbene siano solitamente contradditorie con disposizioni del momento o politiche generali, queste finte comunicazioni possono risultare però molto convincenti e si basano sulla tendenza da parte dei dipendenti a soddisfare tempestivamente le richieste dei superiori.

Per evitarle, l’azienda può approfondirne la conoscenza e informare i dipendenti a riguardo, esaminando nel dettaglio ogni richiesta, verificando la legittimità delle richieste dei pagamenti e avvisando preventivamente le autorità; i dipendenti possono invece applicare rigorosamente le procedure di sicurezza, informando in anticipo colleghi e superiori e ponendo massima attenzione a eventuali refusi o errori.

Finte comunicazioni dai fornitori

Aziende vengono spinte da finti creditori/fornitori a cambiare coordinate bancarie per effettuare pagamenti, che saranno a beneficio dei truffatori. Le comunicazioni avvengono telefonicamente, per lettera, via fax o e-mail e sono spesso caratterizzate da vizi di forma, errori ortografici o di pronuncia.

Per evitarle, l’azienda può valutare eventuali irregolarità nelle fatture, verificando la legittimità delle richieste di pagamento; i dipendenti possono invece accertarsi che le suddette richieste provengano da reali fornitori o segnalarle qualora siano false.

Finte comunicazioni dalle banche

Le truffe finanziarie più comuni, che vengono perpetrate da soggetti che si spacciano per la propria banca o fornitore di servizi attraverso chiamate, sms o e-mail. Sono comunemente chiamate tentativi di phishing.

Caratterizzati generalmente da massima urgenza, implicando potenziali ammende in caso di ritardo, invitano ad aggiornare tempestivamente il proprio account o alcuni suoi dettagli, con comunicazioni estremamente formali e dall’aspetto impeccabile, sia sul lato vocale che su quello testuale ed estetico. Così facendo, i truffatori rileveranno informazioni preziose per prelevare denaro.

Per evitarle, è sempre possibile risalire al mittente con semplici ricerche online, senza mai condividere dati personali, accessi, pin o altro ancora, o esaminare eventuali incongruenze. Qualora si ricevano comunicazioni simili da parte di un istituto di cui non si è clienti o su recapiti differenti, sarà sicuramente un tentativo di phishing.

Finti siti di banche

Cedendo al phishing, il malcapitato si ritroverà in siti web esteticamente e funzionalmente identici a quelli delle banche, dove sono spesso presenti pop-up per inserire i propri dati personali, che verranno rilevati dai truffatori. Anche gli indirizzi possono essere i medesimi, poiché usano modalità per nasconderli.

Considerando che i siti bancari non presentano mai pop-up o elementi d’urgenza in home ma solo nella propria area personale, questi siti possono essere riconosciuti con occhio attento, notando refusi e leggeri difetti strutturali.

Per evitarli, il cliente può evitare di entrare o, qualora lo abbia già fatto, non inserire alcun dato, in alternativa può preventivamente chiamare la sua banca per assicurarsi della veridicità della comunicazione.

Finte relazioni amorose

Chiamate anche romance scam, queste truffe vengono organizzate da gruppi di soggetti che fingono di essere un unico individuo, che esprime forte passione amorosa e cerca contatto in privato, sui social o nei siti d’incontri.

Mantendendo un contatto per settimane o mesi per acquisire la propria fiducia, questo fantomatico individuo chiede foto o video personali (anche di nudità) e raccontando storie di disagio richiede aiuti economici, chiedendone sempre di più nel tempo o ricattando in caso contrario, come ad esempio minacciando di condividere online foto e video inviati.

Per evitarli, occorre accertarsi che la persona dietro lo schermo sia reale, senza mandare mai denaro a sconosciuti. Occorre poi ricordare che questi soggetti hanno profili social poco affidabili e non comunicano mai in videochiamata, giustificandosi con la webcam rotta, bensì utilizzano solo telefonate o messaggi, spesso con un italiano pieno di errori. Se si è già caduti nella truffa, interrompere ogni contatto, mantenere le conversazioni e in caso denunciare.

Furto dati da social

Provenienti spesso da app, tool o pubblicità varia, si possono ricevere messaggi o menzioni sui propri profili social, presentando finti prodotti miracolosi, corsi inesistenti o proposte di guadagno facile, che una volta cliccati permetteranno ai truffatori di prelevare dati personali per condurre le loro malefatte: essi utilizzano tecniche differenti per farli comunicare.

Per evitarlo, si possono fare semplici ricerche online accertando la veridicità dell’annuncio, o scrivere direttamente l’indirizzo sul browser anziché cliccarvi. Infine, è sempre fondamentale essere consapevoli dei contenuti condivisi sui social.

Finti investimenti redditizi

Anche offerte finanziarie e investimenti sono oggetto di truffe finanziarie, specialmente quando si parla di soluzioni ad alto rendimento e rischio irrisorio. Legati principalmente a Forex, criptovalute o investimenti innovativi, sono caratterizzati da senso d’urgenza e fanno leva sul principio di scarsità con offerte a tempo e numerose telefonate o e-mail, spesso colme di refusi.

Per evitarli, si possono fare ricerche online sui prodotti in questione o chiedere pareri finanziari a esperti di fiducia: considerando che il rischio zero non esiste, meglio diffidare da questo genere di cose. In caso di sospetti, meglio contattare le autorità, anche qualora si sia già stati truffati.

Leggi >> Lista Nera di siti internet che truffano gli investitori ( redatta da Consob )

Come difendersi dalle truffe finanziarie?

L’esito delle truffe finanziarie non dipende solo dal criminale ma anche dal comportamento della parte lesa, che specialmente in momenti di difficoltà economica e senza farsi troppe domande da’ più credito a offerte apparentemente vantaggiose, ma che nascondono grossi problemi futuri.

A conti fatti, sebbene ci rimetta sempre il secondo, truffatore e truffato hanno colpa comune, ma vi sono svariati accorgimenti per ridurre il rischio di incappare in disavventure simili:

  • Controllare i propri conti finanziari, segnalando eventuali anomalie
  • Acquistare sempre da soggetti affidabili e autorevoli e con strumenti tracciabili
  • Non condividere i propri dati personali
  • Fare massima attenzione a ciò che si condivide sui canali social

La consapevolezza è tutto, specialmente verso qualcosa di troppo vantaggioso ma inverosimile.

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.