Oggi andiamo a curiosare sull’andamento alla borsa valori degli istituti di credito italiani più importanti.
Abbiamo scelto solo 4 delle tante grandi banche italiane per ragioni di spazio.
Ma non perdiamoci in chiacchiere ed andiamo a leggere queste analisi tecnichce.
Analisi Tecnica azioni Banca Intesa Sanpaolo
Il 20 febbraio il prestigioso istituto di credito ha messo a segno un modesto guadagno dello 0,37%.
La giornata di negoziazione è iniziata debolmente con un’apertura a 2.831 euro, sopra i minimi della sessione precedente.
Tuttavia, con il progredire della sessione, il titolo si è rafforzato, chiudendo a 2,85 vicino ai massimi della sessione.
La trendline settimanale del titolo si è mossa parallelamente all’indice di riferimento, suggerendo che il movimento di Intesa Sanpaolo è influenzato più dalla pressione del mercato che da fattori interni specifici del titolo.
Dal punto di vista tecnico l’istituto di credito, nato dalla fusione di Sanpaolo IMI e Banca Intesa, è in fase di rafforzamento.
Affronta la resistenza a 2.861, con supporto immediato a 2.827. Operativamente, si prevede che la sessione continui con un trend rialzista, incontrando la resistenza a 2,895.
Gli investitori istituzionali mostrano un lieve interesse per Intesa Sanpaolo, poiché i volumi intraday di 42.005.584 sono inferiori alla media mobile di un mese. Nonostante ciò, il livello di rischio appare contenuto, con una volatilità giornaliera pari a 1,524, indicando una direzione relativamente stabile per il titolo.
Analisi Tecnica Unicredit
Il 20 febbraio il prestigioso istituto di credito ha messo a segno un modesto guadagno dello 0,37%. La giornata di negoziazione è iniziata debolmente con un’apertura a 2.831 euro, sopra i minimi della sessione precedente. Tuttavia, con il progredire della sessione, il titolo si è rafforzato, chiudendo a 2,85 vicino ai massimi della sessione.
La trendline settimanale del titolo si è mossa parallelamente all’indice di riferimento, suggerendo che il movimento di Intesa Sanpaolo è influenzato più dalla pressione del mercato che da fattori interni specifici del titolo.
Dal punto di vista tecnico l’istituto di credito, nato dalla fusione di Sanpaolo IMI e Banca Intesa, è in fase di rafforzamento.
Affronta la resistenza a 2.861, con supporto immediato a 2.827. Operativamente, si prevede che la sessione continui con un trend rialzista, incontrando la resistenza a 2,895.
Gli investitori istituzionali mostrano un lieve interesse per Intesa Sanpaolo, poiché i volumi intraday di 42.005.584 sono inferiori alla media mobile di un mese. Nonostante ciò, il livello di rischio appare contenuto, con una volatilità giornaliera pari a 1,524, indicando una direzione relativamente stabile per il titolo.
Analisi Tecnica Mediobanca
Il 20 febbraio Mediobanca ha registrato un lieve rialzo, ottenendo un modesto utile pari a +0,59%. Inizialmente il titolo ha mostrato una posizione neutrale, per poi aumentare costantemente nel corso della sessione.
Rispetto al FTSE MIB su base settimanale, Mediobanca ha mostrato una maggiore forza relativa, indicando la sua attrattiva per gli acquirenti.
In termini di analisi dello stato e del trend, i segnali puntano verso un rafforzamento del trend a breve termine, con una resistenza immediata notata a 11,97 e un livello di supporto a 11,61. L
a forza rialzista equilibrata della banca d’investimento italiana è supportata dal crossover rialzista della media mobile a 5 giorni rispetto alla media mobile a 34 giorni, suggerendo una potenziale continuazione della fase rialzista verso 12,34.
Nel valutare l’analisi del rischio, Mediobanca mostra un andamento stabile, come si evince dalla bassa volatilità giornaliera fissata a 1,333, accompagnata da volumi giornalieri costantemente bassi.
Gli investitori istituzionali potrebbero non essere così attratti da questo investimento, visti i volumi bassi che non comportano scostamenti significativi dei prezzi.
Analisi Tecnica Azioni Banca Monte dei Paschi di Siena
I dati includono l’ISIN della banca (IT0005508921), il mercato (Milano) e la recente performance \del titolo.
Al 21 febbraio 2024 il titolo ha registrato un aumento del 2,46%, chiudendo a 3.535 euro, con fonte dati ritardata di 15 minuti.
Il commento degli esperti riflette una performance negativa il 20 febbraio, con un calo dell’1,00%, chiudendo a 3,448 euro, suggerendo una potenziale vulnerabilità alle pressioni di vendita a causa di una relativa debolezza rispetto all’indice FTSE MIB.
Nel medio termine, le implicazioni tecniche per Banca Monte dei Paschi appaiono positive, con indicatori di breve periodo che indicano un rallentamento della tendenza al rialzo.
Nonostante un potenziale arretramento temporaneo verso 3.583 euro, si rileva il livello di supporto a 3.384 euro.
Le aspettative puntano verso una fase di consolidamento per eliminare gli eccessi a medio termine, con un obiettivo a breve termine di 3.317 euro.
L’analisi del rischio evidenzia l’attrattiva della banca per gli investitori propensi al rischio, dato il suo livello di volatilità giornaliera di 2.981.
Viene comunque enfatizzato il focus sugli scambi di breve termine, considerando i volumi intraday inferiori (11.320.910) rispetto alla media mobile dei volumi a un mese (27.328.394).
Risorse Utili: [table id=2 /]