Borse Oggi 12 Febbraio 2024: Dove Investire Oggi Lunedì 12 Febbraio

Aggiornamento pomeridiano delle Borse oggi: si prevede che il mercato azionario statunitense aprirà intorno ai livelli di chiusura del giorno precedente, con i futures S&P500 che rimarranno invariati.

L’indice di riferimento di Wall Street ha recentemente superato lo storico traguardo dei 5.000 punti. I futures del Nasdaq mostrano un leggero aumento dello 0,1%, avvicinandosi al nuovo massimo storico dopo il rialzo dell’1,3% di venerdì scorso. Gli investitori attendono con impazienza che i dati sull’inflazione statunitense vengano pubblicati il ​​giorno successivo alle 14:30. In particolare, nelle ultime quindici settimane, i tre principali indici azionari statunitensi hanno chiuso positivamente quattordici volte.

A Wall Street diverse aziende stanno facendo notizia. Applied Materials e Nvidia sono tra quelli che raggiungono i massimi storici, con il CEO di Nvidia che esprime ottimismo sul raddoppio della spesa per i data center nei prossimi anni grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. Microsoft ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 3.125 trilioni di dollari, un record.

Nel frattempo, Diamondback Energy ha annunciato un’acquisizione significativa di Endeavour Energy per circa 50 miliardi di dollari. Jeff Bezos ha venduto azioni Amazon per un valore di circa 2 miliardi di dollari la scorsa settimana. Nel settore tecnologico, Tesla deve affrontare le accuse dell’intelligence militare ucraina del Cremlino di utilizzare le reti Starlink di SpaceX per le comunicazioni militari, ma Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla, nega con veemenza queste affermazioni.

FTSE MIB di Milano, oggi

Passando all’Europa, l’indice FTSE MIB di Milano ha guadagnato lo 0,6%, toccando nuovi massimi degli ultimi quindici anni. Tuttavia, un rapporto sul mercato azionario italiano rivela sfide come il declino delle società quotate e la ridotta capitalizzazione di mercato a causa delle frequenti delisting. L’EuroStoxx 50, che comprende cinquanta società leader dell’Eurozona, è salito dello 0,3%, toccando il livello più alto dal 2001.

Nel frattempo, AstraZeneca si trova ad affrontare un calo del 3% sui mercati europei a seguito della revisione al ribasso delle stime di Barclays, e Novo Nordisk vede un -0,3% aumento con piani di investimenti significativi da parte di Novo Holdings.

Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com (AMZN.O), ha recentemente ceduto circa 12 milioni di azioni della società, ammontanti a circa 2 miliardi di dollari. Questa cessione segue l’annuncio da parte dell’azienda di un piano di vendita delle azioni di Bezos nel corso dell’anno successivo. La vendita si è svolta tra mercoledì e giovedì, come indicato dai documenti ufficiali. Amazon aveva precedentemente dichiarato che Bezos avrebbe ceduto fino a 50 milioni di azioni, con il piano di vendita approvato il 8 novembre 2023 e previsto per essere completato entro il 31 gennaio 2025, come riportato nell’ultima relazione annuale della società.

Bezos, che ha abbandonato il ruolo di CEO nel 2021 per diventare presidente esecutivo, ha fondato Amazon nel 1994 come rivenditore di libri. Al momento, è la seconda persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto di 200 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index.

 

Borse Oggi 12 Febbraio 2024: Migliori Titoli ed Azioni da Comprare
Sopra la sede della Borsa Italiana a Piazza Affari, Milano

Migliori azioni da comprare alle borse oggi Lunedì 12 Febbraio 

Nello scorso fine settimana la famiglia Della Valle ha annunciato un nuovo tentativo di delisting di Tod’s, questa volta con l’assistenza di L Catterton. Il fondo di private equity lancerà un’Opa sul 36% del gruppo fondato da Diego Della Valle a 43 euro per azione, offrendo un premio del 17,6% rispetto alla chiusura di venerdì.

Inoltre, la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per vendere la quota di controllo di Saras al commerciante di materie prime Vitol al prezzo di 1,75 euro per azione, valutando il gruppo, proprietario della raffineria di Sarroch in Sardegna, 1,7 miliardi di euro. Vitol intende lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul gruppo con l’obiettivo di rimuoverlo dalla quotazione. Queste mosse strategiche nei settori finanziario ed energetico riflettono un panorama dinamico di acquisizioni, delisting e investimenti tra importanti aziende italiane.

 

In questa sezione BPER Banca, guidata da Piero Montani, e Unipol starebbero valutando potenziali obiettivi, con Popolare di Sondrio e Monte dei Paschi tra le opzioni ipotizzate. Tuttavia, i dettagli rimangono segreti e qualsiasi potenziale sviluppo bancario è previsto per giugno. Intanto, nel settore energetico, l’autorità di regolamentazione brasiliana, Aneel, ha multato Enel San Paolo, controllata dell’ENEL, di 165,8 milioni di real (33,4 milioni di dollari) per un blackout che a novembre ha colpito milioni di clienti. Inoltre, grazie al successo dell’asta di mercato, Hera conquisterà 1,3 milioni di clienti netti elettrici e prevede di ampliare la propria offerta anche alla fornitura di gas e ai servizi per la transizione energetica, come ha dichiarato il presidente di Hera. La società intende inoltre investire 2 miliardi di euro in infrastrutture di rete entro il 2027. Terna, infine, starebbe esplorando una gara per asset energetici del valore di 1,5 miliardi di euro, controllati principalmente da Enel e Acea, secondo Bloomberg.

MPS

Negli ultimi 12 mesi il Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha subito una trasformazione radicale, diventando un soggetto ambito, come evidenziato dalle dichiarazioni pronunciate dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del recente question time al Senato.

Giorgetti ha osservato che Mps è diventata “oggetto del desiderio”, con interesse diffuso, segnalando un notevole cambiamento nello status della banca, soprattutto considerando le circostanze di un anno fa. I sentimenti del ministro sono corroborati dalla relazione finanziaria presentata da Mps, guidata da Luigi Lovaglio e presieduta da Nicola Maione, il 7 febbraio. L’impressionante utile della banca, superiore ai 2 miliardi di euro, ha permesso a Siena di riprendere il pagamento dei dividendi dopo una pausa di 13 anni, con una proposta di distribuzione agli azionisti di 0,25 euro per azione, per un totale di 315 milioni di euro.

Se a questo successo hanno indubbiamente contribuito le favorevoli condizioni di mercato, caratterizzate da tassi di interesse in rialzo, l’aumento del margine di interesse del 43% a 2,3 miliardi di euro a Siena, sospinto dalle iniziative di Lovaglio nella rete commerciale, sottolinea che il “Rinascimento” della banca, come coniato dall’amministratore delegato, non è attribuibile esclusivamente alla stretta monetaria.

La significativa svolta finanziaria e la rinnovata distribuzione dei dividendi riflettono una combinazione di dinamiche di mercato, iniziative strategiche e sforzi manageriali, sfidando l’idea che la rivitalizzazione di Mps sia esclusivamente un sottoprodotto delle politiche monetarie. Le misure proattive del CEO nel rafforzamento della rete commerciale hanno svolto un ruolo fondamentale, contribuendo alla solida performance della banca. Pertanto, il rinnovato interesse per Mps come asset ricercato, culminato nella ripresa dei dividendi, sottolinea la sua posizione strategica e i risultati positivi derivanti sia dalle tendenze di mercato che dagli sforzi di ristrutturazione interna, dimostrando un approccio articolato alla rivitalizzazione della banca.

ENI: Vicino l’accordo col governo nigeriano sul giacimento OPL 245

Secondo quanto riferito, ENI e Shell sarebbero sul punto di raggiungere un accordo con il governo nigeriano per avviare la produzione nel giacimento petrolifero OPL 245, segnando la fine di una lunga battaglia legale durata diversi anni.

Questo sviluppo avviene dopo che il governo nigeriano ha ritirato le sue richieste di risarcimento civile per un totale di 1,1 miliardi di dollari contro Eni a metà novembre dell’anno precedente, concludendo una controversia durata un decennio. Situato a circa 150 km al largo del delta del Niger, OPL 245 è un giacimento petrolifero offshore dove nel 2005 e nel 2006 sono state effettuate importanti scoperte di petrolio e gas, vale a dire Etan e Zabazaba. Wood Mackenzie stima che il blocco contenga circa 1 miliardo di barili di riserve equivalenti a petrolio. Il potenziale accordo con il governo nigeriano faciliterebbe la conversione della licenza di esplorazione, scaduta a maggio 2021, in una licenza di estrazione, aprendo un percorso per lo sviluppo del giacimento petrolifero. Nel corso degli anni Eni e Shell hanno investito collettivamente oltre 2,5 miliardi di dollari nella licenza OPL 45.

Questo imminente accordo rappresenta una pietra miliare cruciale per Eni e Shell, poiché non solo risolve una lunga controversia legale, ma apre anche strade per la produzione e lo sviluppo dell’OPL 245. Il ritiro delle richieste di risarcimento da parte del governo nigeriano e la prevista conversione della licenza sono determinanti nel garantire le prospettive future del giacimento petrolifero. Con importanti investimenti passati nella licenza OPL 45, Eni e Shell sono pronte a procedere con l’estrazione delle considerevoli riserve individuate nel giacimento petrolifero, contribuendo ai loro interessi strategici nel settore del petrolio e del gas nigeriano.

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