L’operazione straordinaria di Mps su Mediobanca si avvicina a un passaggio decisivo. È pronto il prospetto per l’OPS (Offerta Pubblica di Scambio) che fissa un obiettivo minimo del 35% del capitale di Piazzetta Cuccia. Una scelta strategica, pensata per garantire il controllo di fatto senza i vincoli di un takeover totale. Ma perché proprio il 35%? Quali sono i vantaggi e le criticità di questa soglia? E cosa succede con l’eventuale offerta su Banca Generali?
Vediamo tutto nel dettaglio.
🏛️ Mps-Mediobanca: all’OPS basta il 35%
L’OPS di Mps su Mediobanca è strutturata in modo da scattare anche con il 35% delle adesioni, cifra considerata sufficiente per assicurare il controllo di fatto.
Nella governance italiana, infatti, non sempre serve la maggioranza assoluta: bastano quote rilevanti e una dispersione del capitale per gestire l’assemblea.
Il prospetto dell’operazione evidenzia questi punti:
- Obiettivo minimo fissato al 35% del capitale
- Controllo di fatto riconosciuto a questa soglia
- Nessuna OPA obbligatoria o premio di controllo
💡 Perché il 35%? I motivi della scelta di Siena
Mps ha definito questa soglia per più motivi strategici e regolamentari:
✅ 1. Controllo di fatto
Il capitale di Mediobanca è molto frazionato. Una quota del 35% permette di dominare le assemblee, nominare consiglieri ed esprimere la governance senza un’OPA totalitaria.
✅ 2. Meno costo di capitale
Un’operazione sul 35% è più leggera finanziariamente. Evita di dover coprire tutto il flottante, riducendo la diluizione per gli azionisti Mps.
✅ 3. Più appetibile per gli investitori
Il prospetto riduce la percezione di rischio e di ostilità: un’OPS al 35% è più “soft”, più facile da far digerire anche ai soci storici di Mediobanca.
⏳ Sinergie più lente, niente beneficio dalle DTA
Il compromesso è chiaro: con il 35% non ci sarà integrazione fiscale piena. Quindi:
- Non scatterà il beneficio immediato dalle DTA (Deferred Tax Assets)
- Le sinergie industriali e operative saranno più lente da attivare
- Serviranno patti parasociali o alleanze per coordinare strategie
In altre parole: il controllo di fatto c’è, ma l’integrazione vera richiederà più tempo e lavoro diplomatico.
🏢 Nessun impatto su personale e sedi
Un punto importante per i sindacati e la politica: l’operazione al 35% non comporta piani di esuberi, tagli o chiusure di sedi.
Il prospetto lo chiarisce per rassicurare:
- Personale tutelato
- Reti e marchi invariati
- Gradualità nell’integrazione
🔍 L’offerta su Banca Generali? Ancora in valutazione
Sul tavolo di Mps (e del Mef) resta il dossier Banca Generali. L’offerta non è ancora definita: i vertici di Mps hanno confermato che verrà valutata solo con maggiori informazioni.
In pratica:
- Nessuna decisione immediata
- Dipenderà dalle sinergie industriali
- Attenzione ai vincoli di concorrenza e alle autorizzazioni
📈 Conclusioni
L’OPS di Mps su Mediobanca al 35% è una mossa calcolata e realistica. Permette di:
- Ottenere il controllo di fatto
- Limitare l’esborso di capitale
- Evitare tensioni con gli azionisti storici di Mediobanca
Ma impone anche limiti:
- Sinergie lente
- Nessun effetto immediato sulle DTA
- Necessità di alleanze o patti parasociali
E sullo sfondo resta la partita di Banca Generali, pronta a diventare il prossimo snodo strategico.