Azioni ENI o Azioni ENEL? Quali Comprare per un Investimento Duraturo?

Il dilemma tra investire in Enel o Eni è uno dei più classici per chi si affaccia al mercato azionario italiano. Entrambe le aziende rappresentano pilastri fondamentali dell’economia nazionale e globale nel settore energetico, ma differiscono in modo sostanziale per modello di business, strategie e profilo di rischio. Questo articolo si propone di analizzare in profondità i due giganti, fornendo un confronto dettagliato basato su dati, performance storiche, dividendi e prospettive future, per aiutarti a prendere una decisione informata.

Disclaimer: Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a scopo puramente informativo e non costituiscono in alcun modo una consulenza finanziaria. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è fondamentale condurre una propria due diligence e, se necessario, consultare un professionista qualificato.

1. Chi sono Enel e Eni: Un Profilo Aziendale Approfondito

Prima di addentrarci nei numeri, è essenziale comprendere la natura e la missione di ciascuna azienda.

Inizia ad investire anche tu con Fineco

Apri un Conto Corrente Fineco, la banca più innovativa e affidabile d’Italia.

Pubblicità di affiliazione – se apri un conto tramite questo link, Economia Italiacom può ricevere una commissione, senza alcun costo per te.

Enel: Il Gigante dell’Energia Elettrica e delle Rinnovabili

Enel S.p.A. ( BIT: ENEL ) è un’azienda multinazionale dell’energia e uno dei principali operatori globali nel settore dell’elettricità e del gas. Il suo core business si concentra sulla produzione e distribuzione di energia elettrica, con una forte e crescente enfasi sulle fonti rinnovabili. La sua strategia di “decarbonizzazione” la posiziona come leader nella transizione energetica, investendo massicciamente in eolico, solare, geotermico e idroelettrico. Enel opera in oltre 30 Paesi su 5 continenti, servendo milioni di clienti con le sue reti di distribuzione e le sue centrali. La sua presenza è particolarmente forte in Italia, Spagna e America Latina.

Eni: L’Evoluzione da Oil & Gas a Global Energy Tech Company

Eni S.p.A., acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, è una società energetica globale che ha le sue radici storiche nel settore petrolifero e del gas naturale. Negli ultimi anni, tuttavia, Eni ha intrapreso un ambizioso percorso di trasformazione per diventare una “Global Energy Tech Company”. Questo cambiamento strategico la sta portando a diversificare le proprie attività, investendo in biocarburanti, chimica verde, cattura e stoccaggio della CO2 e, attraverso la sua controllata Plenitude, anche nelle energie rinnovabili e nella vendita di energia al dettaglio. Sebbene il business tradizionale di esplorazione e produzione di idrocarburi rimanga una fonte cruciale di entrate, la direzione è chiaramente orientata verso un futuro più sostenibile.

2. Dati Fondamentali e Comparazione di Borsa

Analizzare i dati finanziari e di mercato è cruciale per valutare la solidità e il potenziale di un’azienda.

Capitalizzazione di Mercato e Volume

Enel e Eni sono entrambe società a grande capitalizzazione, ma i loro valori di mercato riflettono la loro differente scala e posizionamento.

Metrica Enel (ENEL.MI) Eni (ENI.MI)
Capitalizzazione di Mercato Circa 79,17 B EUR Circa 47,03 B EUR
Fatturato Totale Circa 17,67 B EUR (ultimi 12 mesi) Circa 18,77 B EUR (ultimi 12 mesi)
P/E Ratio (Prezzo/Utili) Circa 12.52 Circa 19.02

Fonte: Dati di mercato aggiornati al 19/09/2025

Il rapporto P/E (Price-to-Earnings) è un indicatore cruciale. Un P/E più basso, come quello di Enel, potrebbe suggerire che l’azione sia relativamente sottovalutata rispetto ai suoi utili, oppure che il mercato sconti una crescita futura inferiore. Al contrario, il P/E più alto di Eni potrebbe indicare che gli investitori sono disposti a pagare un premio per i suoi utili, forse in virtù delle prospettive di crescita legate alla sua trasformazione.

3. Performance del Titolo e Volatilità
La performance storica è un buon punto di partenza, ma non garantisce i risultati futuri. Tuttavia, offre un’idea della resilienza e delle tendenze del titolo nel tempo.

Andamento del Prezzo Azionario: Un Confronto Storico
Nel lungo periodo, la performance dei due titoli è stata influenzata da cicli di mercato, strategie aziendali e fattori macroeconomici (prezzi del petrolio, politiche energetiche, ecc.). Enel, essendo un’utility focalizzata sull’elettricità, tende a essere considerata un investimento più difensivo, meno volatile e sensibile ai cicli economici. Eni, al contrario, pur diversificandosi, rimane fortemente legata all’andamento del prezzo del petrolio e del gas, che può causare fluttuazioni significative.

Grafici di Performance Recente
Ecco un’analisi della performance in diversi orizzonti temporali:

Rendimenti del Titolo

Periodo Enel (ENEL.MI) Eni (ENI.MI)
1 Anno +7.78% +17.19%
5 Anni (CAGR) +5.13% +6.75%
10 Anni (CAGR) +12.31% +24.84%

Dati annualizzati (CAGR) per i periodi superiori a 1 anno. Dati aggiornati al 19/09/2025. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri.

4. Dividendi: Un Fattore Decisivo per il Cassettista

Per molti investitori, la scelta tra Enel e Eni si riduce alla politica dei dividendi. Entrambe le aziende sono note per essere “azioni da dividendo”, distribuendo regolarmente una parte dei loro utili agli azionisti.

Politica dei Dividendi e Dividend Yield

  • Enel: ha una politica di dividendi progressiva, con un payout ratio che ha raggiunto livelli elevati negli ultimi anni. Il suo dividend yield si è mantenuto costantemente tra i più alti del mercato italiano, rendendola estremamente attraente per gli investitori orientati al reddito.
  • Eni: la sua politica di dividendi è strutturata in un mix di cedole trimestrali e un dividendo finale. Il dividend yield di Eni è storicamente molto competitivo, e in alcuni periodi ha superato quello di Enel.

Tabella Storica dei Dividendi (Esempio)

Il dividend yield è un indicatore cruciale per chi cerca un’entrata passiva.

  • Dividend Yield di Enel (TTM): circa 6.03%
  • Dividend Yield di Eni (TTM): circa 6.73%

Il dividend yield di Eni risulta leggermente superiore, ma è fondamentale considerare anche la stabilità e la sostenibilità del dividendo. La capacità di Enel di generare flussi di cassa stabili dal suo business di utility le consente una maggiore prevedibilità nel mantenere o aumentare i dividendi. La sostenibilità del dividendo di Eni dipende invece in parte dall’andamento del prezzo del petrolio e del gas.

5. La Resilienza delle Azioni nel Contesto Economico

Un altro aspetto fondamentale è la resilienza, ovvero la capacità del titolo di resistere a shock economici o di mercato.

Resilienza di Enel: Il Modello di Utility

Il modello di business di Enel, basato sulla produzione e distribuzione di energia elettrica, è intrinsecamente difensivo. La domanda di energia è relativamente stabile, indipendentemente dalle fluttuazioni economiche. Le persone e le aziende hanno sempre bisogno di elettricità, il che genera flussi di cassa costanti. Questo rende Enel un porto sicuro in periodi di recessione. La sua resilienza è ulteriormente rafforzata dalla strategia di diversificazione geografica e dall’enfasi crescente sulle rinnovabili, che la rende meno esposta alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.

Resilienza di Eni: L’Evoluzione del Business

La resilienza di Eni è storicamente legata all’andamento del mercato globale delle materie prime. Quando i prezzi del petrolio salgono, Eni beneficia di margini più elevati sulle sue attività di esplorazione e produzione. Tuttavia, in un contesto di transizione energetica, la sua resilienza dipende sempre più dalla sua capacità di trasformarsi con successo. Gli investimenti in biocarburanti, rinnovabili e altre tecnologie verdi sono la chiave per mitigare i rischi legati alla futura diminuzione della domanda di combustibili fossili e per garantire la stabilità a lungo termine.

6. Altre Azioni Energetiche Italiane da Considerare

Il panorama energetico italiano non si limita a Enel e Eni. Esistono altre società quotate che offrono profili di investimento diversi e meritano un’analisi.

Snam S.p.A. (SRG.MI)

  • Chi è: Snam è la principale società italiana di infrastrutture del gas. Si occupa principalmente di trasporto, stoccaggio e rigassificazione. È un’azienda di “utility regolamentata”, il che significa che i suoi ricavi sono in gran parte predeterminati da accordi con lo Stato, rendendola un investimento molto stabile e a basso rischio.
  • Profilo di investimento: Ideale per gli investitori che cercano stabilità, flussi di cassa prevedibili e dividendi costanti. È meno sensibile ai prezzi del gas rispetto a una società di estrazione, poiché il suo business si basa sulle tariffe di trasporto e stoccaggio.

Terna S.p.A. (TRN.MI)

  • Chi è: Terna gestisce la rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica in Italia. È, come Snam, una utility regolamentata con un business molto stabile e un profilo di rischio basso.
  • Profilo di investimento: Rappresenta un investimento difensivo per eccellenza. La sua attività è cruciale per il funzionamento del sistema energetico e la sua redditività è garantita da accordi di concessione a lungo termine. I dividendi sono solitamente stabili e in crescita.

A2A S.p.A. (A2A.MI)

  • Chi è: A2A è una multi-utility italiana che opera in diversi settori: generazione di energia, vendita al dettaglio di elettricità e gas, e servizi ambientali (gestione dei rifiuti e ciclo idrico).
  • Profilo di investimento: Offre una diversificazione all’interno del settore utility, con una componente legata ai servizi ambientali che la distingue. È un’opzione per chi cerca un’esposizione più ampia al settore dei servizi pubblici.
Azioni ENI o Azioni ENEL? Ecco Quali Comprare

7. Conclusione: Quale Scegliere?

La scelta tra Enel e Eni non ha una risposta univoca e dipende interamente dal tuo profilo di investitore, dai tuoi obiettivi finanziari e dalla tua tolleranza al rischio.

  • Scegli Enel se:
    • Cerchi un investimento difensivo, stabile e a bassa volatilità.
    • Il tuo obiettivo primario è un flusso di reddito costante e prevedibile dai dividendi.
    • Credi fortemente nella transizione energetica e nella leadership di Enel nel settore delle energie rinnovabili.
    • Preferisci un’azienda che è meno esposta alle fluttuazioni dei prezzi dei combustibili fossili.
  • Scegli Eni se:
    • Hai una tolleranza al rischio maggiore e cerchi un potenziale di crescita legato sia al business tradizionale che alla trasformazione in atto.
    • Sei ottimista riguardo al mantenimento di prezzi elevati per petrolio e gas nel medio termine, nonostante la transizione.
    • Sei interessato a un’azienda che sta attivamente investendo in nuove tecnologie e mercati come i biocarburanti e la chimica verde.
    • Sei attratto da un dividend yield che storicamente può offrire un rendimento leggermente superiore.

In ultima analisi, un approccio comune tra gli investitori è quello di non scegliere, ma di diversificare, includendo sia Enel che Eni e magari anche altre utility italiane come Snam e Terna, per bilanciare stabilità, potenziale di crescita e flusso di reddito all’interno del proprio portafoglio.

Comparazione di dati sempre aggiornati:

Autore

Apri il tuo Conto Trading Fineco

Accedi a piattaforme professionali, analisi in tempo reale e oltre 20.000 strumenti finanziari da un’unica interfaccia. Zero costi di apertura, massima affidabilità.

Pubblicità di affiliazione – Economia Italiacom può ricevere una commissione se apri un conto tramite questo link, senza alcun costo per te. Investire comporta rischi: informati bene prima di operare.

© 2014-2025 Economia Italiacom – Progetto editoriale indipendente attivo dal 2014. ℹ️ Offriamo contenuti divulgativi su economia, mercati finanziari e investimenti esclusivamente a fini informativi ed educativi. Non forniamo consulenza personalizzata: ogni decisione d’investimento comporta rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il sito è sostenuto da AdSense, Fineco e sponsor selezionati. Tutti i diritti riservati.

I contenuti sono redatti da autori con esperienza pluriennale nei mercati finanziari e revisionati dal Centro Studi Economia Italiacom.