Investire piccole somme è possibile, anche partendo da 50 o 100 euro al mese.
Questa guida spiega come far crescere nel tempo un piccolo capitale, adatta a bambini, ragazzi e principianti che vogliono imparare a risparmiare in modo intelligente.
Scopriremo come funzionano i PAC (Piani di Accumulo) con ETF e fondi, i buoni fruttiferi postali, i conti deposito per minori e le strategie per investire con costanza anche con importi minimi.
Un percorso passo dopo passo per genitori e giovani risparmiatori, con esempi pratici, grafici, tabelle e simulazioni reali.
Imparare a investire piccole somme a lungo termine significa trasformare la paghetta in un futuro solido, costruendo abitudini di educazione finanziaria e disciplina che durano tutta la vita.
Scopri come iniziare oggi, anche senza esperienza, e quali strumenti scegliere per far fruttare ogni euro in sicurezza.
Questa guida è pensata per famiglie e principianti. Offriamo principi educativi, esempi numerici e buone pratiche.
Non costituisce consulenza personalizzata: prima di investire valuta profilo di rischio, orizzonte e costi.
Perché iniziare con piccole somme
Investire piccole somme (per esempio 50 o 100 euro al mese) ha tre vantaggi chiave:
- Abitudine: si crea disciplina finanziaria fin da piccoli, con il supporto dei genitori.
- Tempo: l’orizzonte lungo moltiplica l’effetto dell’interesse composto.
- Accessibilità: oggi molti strumenti sono frazionabili e adatti a versamenti ricorrenti.
Per i genitori, trasformare la “paghetta” in una piccola quota di investimento è un modo concreto
di educazione finanziaria. Per bambini e ragazzi, vedere il salvadanaio digitale crescere mese dopo mese
rende tangibile il concetto di lungo periodo.
I minori non possono operare autonomamente: i prodotti devono essere intestati/gestiti da genitori o tutori,
con strumenti previsti per i minori e piena tracciabilità. Conserva sempre documentazione e consensi.
Obiettivi per età: bimbi → teen → università
Definire obiettivi realistici per fasi di vita aiuta a scegliere lo strumento giusto:
- 0–10 anni: orizzonte molto lungo. Focus su strumenti semplici, costi bassi, versamenti automatici.
- 11–17 anni: introduzione graduale al rischio di mercato (PAC su fondi/ETF diversificati),
affiancando un cuscinetto prudente. - 18–23 anni: necessità di budget e obiettivi concreti (patente, università, viaggio studio).
Possibile incremento dell’esposizione azionaria se l’orizzonte rimane lungo.
In tutte le fasi, è utile separare i “soldi-per-imparare” dai “soldi-per-obiettivi”:
i primi servono a fare esperienza con piccoli importi; i secondi vanno protetti e pianificati.
Principi del PAC (piano di accumulo)
Il PAC consiste nel versare una somma fissa con cadenza regolare (mensile/trimestrale)
su uno strumento scelto (es. ETF diversificato). I tre vantaggi principali:
- Media il prezzo: compri più quote quando i mercati scendono e meno quando salgono (effetto “costo medio”).
- Discipline > previsioni: riduce il rischio di entrare/salire/uscire nei momenti sbagliati.
- Automazione: gli addebiti ricorrenti evitano la tentazione di “saltare” il mese.
Regole d’oro del PAC per piccole somme:
- Costi bassi (commissioni/TER): su importi piccoli, le spese incidono molto.
- Diversificazione: privilegia strumenti ampi (es. “azionario globale” + “obbligazionario breve”).
- Orizzonte lungo: almeno 8–10 anni per la componente azionaria.
- Controllo del rischio: in base all’età e agli obiettivi, bilancia tra azioni e strumenti prudenziali.
Panoramica strumenti adatti a 50–100€
Strumento | Pro | Contro | Uso tipico |
---|---|---|---|
Salvadanaio digitale / micro-risparmio | Educativo, automatizza piccoli accantonamenti | Rendimento basso se non investito | Primi passi (bimbi/ragazzi) |
Conti deposito / Libretti minori | Semplici, liquidità | Rendimento variabile, vincoli possibili | Fondo cassa obiettivi a 1–3 anni |
Buoni fruttiferi / Titoli di Stato | Semplicità, tassazione agevolata su alcuni titoli | Rischio tasso/prezzo se rivendi prima | Mattone prudente del piano |
Fondi/ETF per PAC | Diversificazione, frazionabilità, costi competitivi | Volatilità di mercato | Crescita di lungo periodo |
Fondi pensione (quando possibile) | Deducibilità, disciplina di lungo periodo | Liquidità ridotta, regole specifiche | Obiettivi a lunghissimo termine |
ETC/Oro fisico frazionato | Diversifica da inflazione/valute | Nessun flusso cedolare, volatilità | Quota limitata (satellite) |
Grafici: la forza dell’interesse composto
Esempi indicativi (stime, non garanzie): versando 100€ al mese.
Nota: valori approssimati con capitalizzazione mensile; rendimenti non garantiti.
Le percentuali indicano scenari ipotetici per illustrare l’effetto del tempo. Il capitale non è garantito.
- Definisci la quota mensile (50/100€) e l’obiettivo (università, patente, estero).
- Scegli 1–2 strumenti semplici (es. cuscinetto prudente + PAC diversificato).
- Automatizza l’addebito mensile.
- Fissa una revisione annuale (“giorno dell’investimento” con i figli).
Cosa troverai nella Parte 2
Analizzeremo in dettaglio: salvadanai digitali, conti deposito/libretti minori, buoni e titoli di Stato, PAC in ETF azionari/obbligazionari, oro/ETC (quota satellite), fondi pensione quando ha senso. Con esempi di ripartizione per età e obiettivi.
Cosa troverai nella Parte 3
Panoramica su costi (TER, commissioni, bollo), fiscalità (aliquote e basi imponibili dei principali strumenti), rischi e una checklist operativa per impostare e monitorare il piano negli anni.
Cosa troverai nella Parte 4
Piani “pronti all’uso” da 50€/mese e 100€/mese per: bimbo 0–10, teen 11–17, studente 18–23, con scenari numerici, box copia-incolla e FAQ con domande ricorrenti dei genitori.
Strumenti per investire piccole somme: dal salvadanaio digitale agli ETF
Investire con piccoli importi, anche solo 50 o 100 euro al mese, è oggi possibile grazie alla digitalizzazione del risparmio.
Vediamo uno per uno gli strumenti più adatti per bambini, adolescenti e principianti.
1. Salvadanaio digitale e micro-investimento
Sono app, conti o carte che arrotondano le spese e depositano automaticamente la differenza in un “cassetto digitale”.
Servono a educare i più giovani al concetto di risparmio automatico. Alcune permettono di scegliere anche una destinazione
d’investimento (ETF o fondi bilanciati) a partire da pochi euro.
Ogni caffè da 1,80€ viene arrotondato a 2€ e 0,20€ finisce nel salvadanaio digitale.
Se lo fai 3 volte al giorno, risparmi 18€ al mese senza accorgertene.
- Pro: automatismo, immediatezza, educazione al risparmio.
- Contro: rendimento limitato se i fondi non vengono investiti.
- Ideale per: età 8–15 anni con supporto genitori.
2. Conti deposito e libretti per minori
Un conto deposito o un libretto intestato al minore è la soluzione più tradizionale.
Offre un piccolo rendimento, sicurezza e nessun rischio di mercato.
È utile per obiettivi a breve termine (1-3 anni) come una bici, un computer o un corso estivo.
Vantaggi | Svantaggi | Durata ideale |
---|---|---|
Zero rischio, tasso certo, vincoli brevi | Rendimento inferiore all’inflazione | 1–3 anni |
3. Buoni fruttiferi postali e titoli di Stato
Strumenti classici, gestiti da genitori o nonni, che garantiscono un rendimento fisso o indicizzato.
Per piccoli investimenti a lungo termine, come un “fondo università”, sono perfetti.
- Buoni fruttiferi postali: rendimenti modesti ma sicuri, tassazione agevolata (12,5%).
- BTP Valore o BTP Futura: titoli di Stato pensati per i risparmiatori, con premi fedeltà per chi li tiene fino a scadenza.
€14.800 in 10 anni, di cui oltre 2.000€ di interessi netti.
4. Fondi comuni e ETF in PAC
L’evoluzione digitale ha reso possibile aprire un Piano di Accumulo (PAC) con soli 25-50€ mensili.
La scelta tra fondo e ETF dipende da preferenze e piattaforma:
- Fondi PAC: gestiti, più costosi ma spesso automatici.
- ETF PAC: passivi, costi ridotti, ampia scelta (azionari globali, bilanciati, ESG, tematici).
30€ su ETF azionario globale MSCI World
20€ su ETF obbligazionario breve termine
Durata consigliata: almeno 10 anni
5. Oro fisico o ETC
Una piccola quota (5-10%) del portafoglio può essere riservata all’oro, come protezione da inflazione e shock di mercato.
Gli ETC sull’oro consentono di acquistare anche pochi grammi frazionati.
Non generano cedole, ma servono da “assicurazione”.
6. Fondi pensione
Non adatti ai bambini, ma utili per chi lavora e vuole iniziare presto.
Aprire un fondo pensione in giovane età permette di sfruttare le deduzioni fiscali
e la capitalizzazione composta per decenni.
non deducibili, ma educativi e flessibili.
Come scegliere tra i vari strumenti
La scelta deve considerare tre parametri:
- Rendimento atteso
- Rischio
- Liquidità
Strumento | Rendimento | Rischio | Liquidità |
---|---|---|---|
Salvadanaio digitale | Basso | Nullo | Alta |
Conto deposito | Basso | Molto basso | Media (dipende dal vincolo) |
Buoni/BTP | Medio | Basso/medio | Media |
PAC ETF | Medio/alto | Variabile | Alta (vendibile in ogni momento) |
Oro/ETC | Medio | Medio | Alta |
Ripartizione tipo per età
Ecco come può evolvere un piccolo portafoglio da 100€ mensili nel tempo.
Età | Composizione |
---|---|
0-10 anni | 60€ buoni postali / 30€ PAC ETF / 10€ salvadanaio digitale |
11-17 anni | 50€ ETF globali / 30€ BTP / 20€ fondo emergenze |
18-23 anni | 70€ ETF azionari / 20€ obbligazionari / 10€ oro o ETC |
Anche investendo piccole somme, le imposte e i costi incidono fortemente sul risultato finale.
La Parte 3 ti mostra come calcolarli e contenerli.
Fisco, costi e rischi: cosa sapere prima di investire piccole somme
Anche quando si investono cifre modeste, come 50 o 100 euro al mese, conoscere il funzionamento delle tasse e dei costi è fondamentale.
Ogni punto percentuale risparmiato in spese o imposte equivale a un rendimento in più nel lungo periodo.
1. Tassazione dei principali strumenti
In Italia, la tassazione varia in base al tipo di strumento. Ecco un riepilogo aggiornato:
Strumento | Aliquota fiscale | Note |
---|---|---|
Conti deposito / libretti | 26% | Imposta sostitutiva sugli interessi; bollo 0,20% annuo sul saldo |
Buoni fruttiferi / BTP / Titoli Stato | 12,5% | Agevolazione per titoli pubblici; niente bollo per importi sotto 5.000€ |
Fondi comuni / ETF | 26% | Tassati su plusvalenze e cedole; bollo 0,20% sul valore al 31 dicembre |
Oro fisico / ETC | 26% (sulle plusvalenze) | Solo se venduto con guadagno; l’oro fisico non ha cedole |
Investendo 100€/mese in un ETF con rendimento medio 5% annuo, dopo 10 anni il capitale lordo è circa 15.500€.
Tolta la tassazione (26%) e il bollo, il netto si riduce a circa 14.000€.
La differenza mostra quanto incida la fiscalità, anche con piccoli importi.
2. I costi di gestione: l’“interesse composto al contrario”
I costi sono il nemico silenzioso dell’investitore principiante. Ogni 1% di spesa annua in meno significa centinaia di euro in più nel lungo periodo.
Tipo di costo | Esempio | Come ridurlo |
---|---|---|
TER / commissione di gestione | 1,5% per fondi attivi vs 0,2% ETF | Preferire ETF o fondi indicizzati |
Commissioni di acquisto | 1€ per ordine mensile (broker low-cost) | Usare broker con PAC automatico gratuito |
Imposta di bollo | 0,20% del valore medio annuo | Evitabile sotto 5.000€ o su conti minori |
Se un PAC da 100€/mese rende 5% ma costa 1,5% l’anno, il rendimento netto effettivo è solo 3,5%.
Dopo 20 anni, la differenza equivale a circa 8.000€ di guadagno in meno.
3. I rischi principali da conoscere
- Rischio di mercato: variazione dei prezzi di azioni e obbligazioni.
- Rischio di liquidità: difficoltà nel vendere strumenti poco trattati.
- Rischio di cambio: per ETF in valuta estera (es. dollaro).
- Rischio psicologico: la paura durante i ribassi è la causa più frequente di errori.
Spiega ai ragazzi che un -10% momentaneo non è una perdita reale, finché non si vende.
I mercati oscillano, ma nel lungo periodo tendono a salire.
4. L’interesse composto netto: la chiave del lungo periodo
L’interesse composto significa guadagnare interessi sugli interessi.
Anche dopo tasse e costi, l’effetto è potente se mantenuto per anni.
Ipotesi indicativa con rendimenti costanti; i risultati reali variano.
5. Come controllare e correggere il piano
Il segreto di un buon piano d’investimento non è la previsione, ma la revisione.
Ecco come gestire un PAC familiare in modo semplice:
- Controlla il portafoglio ogni 12 mesi, non ogni settimana.
- Reinvesti automaticamente eventuali cedole o dividendi.
- Aumenta la quota mensile del 5–10% ogni due anni, se possibile.
- Ribilancia: se una parte (es. ETF azionari) cresce troppo, sposta un po’ verso titoli prudenti.
Coinvolgi i figli nella revisione annuale: mostragli l’andamento, spiegando come il tempo batte il panico.
6. Errori da evitare
- Pensare che servano grandi capitali per iniziare.
- Saltare le rate nei momenti di calo (il PAC funziona proprio allora).
- Inseguire “mode” o titoli di tendenza.
- Non considerare tasse e costi, che erodono il rendimento.
7. Check-up annuale: esempio pratico
Voce | Cosa verificare |
---|---|
Rendimento medio | Comparalo con l’obiettivo atteso (es. 4–5%) |
Distribuzione per strumenti | Controlla se la parte azionaria è cresciuta troppo |
Costi | Verifica TER e spese periodiche |
Obiettivi | Aggiorna la destinazione del capitale (es. università o viaggio) |
rivedere i progressi e aggiornare i piani futuri.
Cosa troverai nella Parte 4
La Parte 4 conclude la guida con esempi numerici di piani da 50€ e 100€ al mese,
simulazioni per diverse età e obiettivi (università, patente, primo lavoro), e una sezione con FAQ sulle domande più comuni dei genitori e dei giovani investitori.
con esempi pratici già pronti per partire.
Piani pronti da 50€ e 100€ al mese
Dopo aver visto strumenti, fisco e costi, passiamo ai piani pratici.
Ecco alcuni esempi di come investire piccole somme in base all’età e agli obiettivi familiari.
Tutti i numeri sono simulazioni indicative con ipotesi di rendimento medio tra 4% e 6%.
Piano “Baby risparmio” – 50€/mese (0–10 anni)
- 30€ in Buoni fruttiferi postali minori (12,5% tasse, nessun rischio di mercato)
- 15€ in PAC ETF globale (azionario mondiale, TER 0,20%)
- 5€ in salvadanaio digitale educativo, collegato al conto dei genitori
Dopo 18 anni → circa €16.000
(ipotizzando rendimento medio netto del 4%)
Piano “Teen Start” – 100€/mese (11–17 anni)
- 60€ in PAC ETF bilanciato 60/40 (60% azioni globali, 40% obbligazioni europee)
- 30€ in BTP Valore o conto deposito per obiettivi a 2–3 anni
- 10€ in ETC oro come diversificazione
(ipotizzando rendimento netto medio 4,5%)
Piano “Università o primo lavoro” – 100€/mese (18–23 anni)
- 70€ in ETF azionario globale o tematico (tecnologia, salute, green)
- 20€ in ETF obbligazionario breve termine
- 10€ in conto liquidità o app di risparmio per emergenze
Dopo 10 anni → circa €14.000
Dopo 18 anni → oltre €34.000
Piano “Fondo lungo periodo” – 100€/mese x 25 anni
Perfetto per chi inizia presto (anche un genitore che investe per il figlio neonato).
Composizione | Durata | Rendimento netto medio | Capitale finale stimato |
---|---|---|---|
70% ETF azionari / 20% obbligazionari / 10% oro | 25 anni | 5% netto | ≈ €58.000 – €62.000 |
Il capitale non è garantito, ma la costanza e la lunga durata riducono il rischio medio complessivo.
Strategie di lungo periodo
- Automatizza sempre i versamenti, così da non saltare mesi.
- Rialloca il portafoglio ogni 2–3 anni, riducendo la quota azionaria con l’età.
- Reinvesti dividendi e cedole: il potere dell’interesse composto dipende da questo.
- Non cedere al panico nei ribassi, ma valuta eventuali incrementi di quota (DCA inverso).
FAQ – Domande frequenti su come investire piccole somme
1. Si può investire per un figlio minorenne?
Sì. I genitori possono aprire conti, libretti e buoni intestati al minore, oppure
gestire un PAC in cui risultano i genitori come sottoscrittori e il figlio come beneficiario.
2. Meglio iniziare con 50€ o aspettare di avere più soldi?
Meglio iniziare subito con poco. Il tempo è più importante della somma iniziale.
Con 50€/mese per 20 anni a rendimento medio 5%, si accumulano oltre €19.000.
3. Come spiegare ai bambini l’investimento?
Usa esempi concreti: “ogni 10€ risparmiati oggi, domani diventano 15 se restano investiti”.
Le app di risparmio con grafici colorati aiutano a capire visivamente la crescita del capitale.
4. Conviene un PAC in ETF rispetto a un fondo tradizionale?
Sì, in molti casi. Gli ETF hanno costi più bassi (TER 0,1–0,3% contro 1–2% dei fondi attivi)
e sono trasparenti. Tuttavia, richiedono disciplina: nessuno “gestisce” al posto tuo.
5. Quanto conta l’inflazione per chi investe piccole somme?
Molto. Se il rendimento del conto è 2% ma l’inflazione 3%, il potere d’acquisto cala.
Per questo serve una parte azionaria anche in piani piccoli e di lungo periodo.
✅ Anche 50€ al mese bastano per creare un capitale importante nel tempo.
✅ Diversifica, automatizza, resta costante.
✅ Coinvolgi i figli nel processo: l’educazione finanziaria è il miglior investimento.
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