Come investire piccole somme (per bambini e principianti): guida completa, esempi e piani da 50-100€ al mese

Investire piccole somme è possibile, anche partendo da 50 o 100 euro al mese.
Questa guida spiega come far crescere nel tempo un piccolo capitale, adatta a bambini, ragazzi e principianti che vogliono imparare a risparmiare in modo intelligente.
Scopriremo come funzionano i PAC (Piani di Accumulo) con ETF e fondi, i buoni fruttiferi postali, i conti deposito per minori e le strategie per investire con costanza anche con importi minimi.
Un percorso passo dopo passo per genitori e giovani risparmiatori, con esempi pratici, grafici, tabelle e simulazioni reali.
Imparare a investire piccole somme a lungo termine significa trasformare la paghetta in un futuro solido, costruendo abitudini di educazione finanziaria e disciplina che durano tutta la vita.
Scopri come iniziare oggi, anche senza esperienza, e quali strumenti scegliere per far fruttare ogni euro in sicurezza.

Metodo & trasparenza
Questa guida è pensata per famiglie e principianti. Offriamo principi educativi, esempi numerici e buone pratiche.
Non costituisce consulenza personalizzata: prima di investire valuta profilo di rischio, orizzonte e costi.

Come investire piccole somme - Economia Italiacom

Economia Italiacom · dal 2014

Perché iniziare con piccole somme

Investire piccole somme (per esempio 50 o 100 euro al mese) ha tre vantaggi chiave:

  1. Abitudine: si crea disciplina finanziaria fin da piccoli, con il supporto dei genitori.
  2. Tempo: l’orizzonte lungo moltiplica l’effetto dell’interesse composto.
  3. Accessibilità: oggi molti strumenti sono frazionabili e adatti a versamenti ricorrenti.

Per i genitori, trasformare la “paghetta” in una piccola quota di investimento è un modo concreto
di educazione finanziaria. Per bambini e ragazzi, vedere il salvadanaio digitale crescere mese dopo mese
rende tangibile il concetto di lungo periodo.

Avvertenze per minori
I minori non possono operare autonomamente: i prodotti devono essere intestati/gestiti da genitori o tutori,
con strumenti previsti per i minori e piena tracciabilità. Conserva sempre documentazione e consensi.

Obiettivi per età: bimbi → teen → università

Definire obiettivi realistici per fasi di vita aiuta a scegliere lo strumento giusto:

  • 0–10 anni: orizzonte molto lungo. Focus su strumenti semplici, costi bassi, versamenti automatici.
  • 11–17 anni: introduzione graduale al rischio di mercato (PAC su fondi/ETF diversificati),
    affiancando un cuscinetto prudente.
  • 18–23 anni: necessità di budget e obiettivi concreti (patente, università, viaggio studio).
    Possibile incremento dell’esposizione azionaria se l’orizzonte rimane lungo.

In tutte le fasi, è utile separare i “soldi-per-imparare” dai “soldi-per-obiettivi”:
i primi servono a fare esperienza con piccoli importi; i secondi vanno protetti e pianificati.

Principi del PAC (piano di accumulo)

Il PAC consiste nel versare una somma fissa con cadenza regolare (mensile/trimestrale)
su uno strumento scelto (es. ETF diversificato). I tre vantaggi principali:

  1. Media il prezzo: compri più quote quando i mercati scendono e meno quando salgono (effetto “costo medio”).
  2. Discipline > previsioni: riduce il rischio di entrare/salire/uscire nei momenti sbagliati.
  3. Automazione: gli addebiti ricorrenti evitano la tentazione di “saltare” il mese.

Regole d’oro del PAC per piccole somme:

  • Costi bassi (commissioni/TER): su importi piccoli, le spese incidono molto.
  • Diversificazione: privilegia strumenti ampi (es. “azionario globale” + “obbligazionario breve”).
  • Orizzonte lungo: almeno 8–10 anni per la componente azionaria.
  • Controllo del rischio: in base all’età e agli obiettivi, bilancia tra azioni e strumenti prudenziali.

Panoramica strumenti adatti a 50–100€

Strumento Pro Contro Uso tipico
Salvadanaio digitale / micro-risparmio Educativo, automatizza piccoli accantonamenti Rendimento basso se non investito Primi passi (bimbi/ragazzi)
Conti deposito / Libretti minori Semplici, liquidità Rendimento variabile, vincoli possibili Fondo cassa obiettivi a 1–3 anni
Buoni fruttiferi / Titoli di Stato Semplicità, tassazione agevolata su alcuni titoli Rischio tasso/prezzo se rivendi prima Mattone prudente del piano
Fondi/ETF per PAC Diversificazione, frazionabilità, costi competitivi Volatilità di mercato Crescita di lungo periodo
Fondi pensione (quando possibile) Deducibilità, disciplina di lungo periodo Liquidità ridotta, regole specifiche Obiettivi a lunghissimo termine
ETC/Oro fisico frazionato Diversifica da inflazione/valute Nessun flusso cedolare, volatilità Quota limitata (satellite)

Grafici: la forza dell’interesse composto

Esempi indicativi (stime, non garanzie): versando 100€ al mese.

10 anni di PAC (100€/mese)
3% annuo
≈ €13.200–€14.000
5% annuo
≈ €15.000–€16.000
7% annuo
≈ €17.000–€18.500

Nota: valori approssimati con capitalizzazione mensile; rendimenti non garantiti.

18 anni (dalla nascita all’università, 100€/mese)
3% annuo
≈ €28.000–€29.000
5% annuo
≈ €34.000–€36.000
7% annuo
≈ €42.000–€44.000

25 anni (100€/mese, lungo periodo)
5% annuo
≈ €58.000–€62.000
7% annuo
≈ €70.000–€75.000

Le percentuali indicano scenari ipotetici per illustrare l’effetto del tempo. Il capitale non è garantito.

Checklist di avvio (genitori + figli)

  • Definisci la quota mensile (50/100€) e l’obiettivo (università, patente, estero).
  • Scegli 1–2 strumenti semplici (es. cuscinetto prudente + PAC diversificato).
  • Automatizza l’addebito mensile.
  • Fissa una revisione annuale (“giorno dell’investimento” con i figli).

Tip – Scegli un nome-progetto (es. “Fondo Erasmus di Chiara”): rende l’obiettivo concreto e motivante.

Cosa troverai nella Parte 2

Analizzeremo in dettaglio: salvadanai digitali, conti deposito/libretti minori, buoni e titoli di Stato, PAC in ETF azionari/obbligazionari, oro/ETC (quota satellite), fondi pensione quando ha senso. Con esempi di ripartizione per età e obiettivi.

Cosa troverai nella Parte 3

Panoramica su costi (TER, commissioni, bollo), fiscalità (aliquote e basi imponibili dei principali strumenti), rischi e una checklist operativa per impostare e monitorare il piano negli anni.

Cosa troverai nella Parte 4

Piani “pronti all’uso” da 50€/mese e 100€/mese per: bimbo 0–10, teen 11–17, studente 18–23, con scenari numerici, box copia-incolla e FAQ con domande ricorrenti dei genitori.

Strumenti per investire piccole somme: dal salvadanaio digitale agli ETF

Investire con piccoli importi, anche solo 50 o 100 euro al mese, è oggi possibile grazie alla digitalizzazione del risparmio.
Vediamo uno per uno gli strumenti più adatti per bambini, adolescenti e principianti.

1. Salvadanaio digitale e micro-investimento

Sono app, conti o carte che arrotondano le spese e depositano automaticamente la differenza in un “cassetto digitale”.
Servono a educare i più giovani al concetto di risparmio automatico. Alcune permettono di scegliere anche una destinazione
d’investimento (ETF o fondi bilanciati) a partire da pochi euro.

Esempio pratico
Ogni caffè da 1,80€ viene arrotondato a 2€ e 0,20€ finisce nel salvadanaio digitale.
Se lo fai 3 volte al giorno, risparmi 18€ al mese senza accorgertene.
  • Pro: automatismo, immediatezza, educazione al risparmio.
  • Contro: rendimento limitato se i fondi non vengono investiti.
  • Ideale per: età 8–15 anni con supporto genitori.

2. Conti deposito e libretti per minori

Un conto deposito o un libretto intestato al minore è la soluzione più tradizionale.
Offre un piccolo rendimento, sicurezza e nessun rischio di mercato.
È utile per obiettivi a breve termine (1-3 anni) come una bici, un computer o un corso estivo.

Vantaggi Svantaggi Durata ideale
Zero rischio, tasso certo, vincoli brevi Rendimento inferiore all’inflazione 1–3 anni

3. Buoni fruttiferi postali e titoli di Stato

Strumenti classici, gestiti da genitori o nonni, che garantiscono un rendimento fisso o indicizzato.
Per piccoli investimenti a lungo termine, come un “fondo università”, sono perfetti.

  • Buoni fruttiferi postali: rendimenti modesti ma sicuri, tassazione agevolata (12,5%).
  • BTP Valore o BTP Futura: titoli di Stato pensati per i risparmiatori, con premi fedeltà per chi li tiene fino a scadenza.
Esempio: investendo 100€ al mese in BTP Valore 2031 (rendimento medio 4,1%) si accumulano circa
€14.800 in 10 anni, di cui oltre 2.000€ di interessi netti.

4. Fondi comuni e ETF in PAC

L’evoluzione digitale ha reso possibile aprire un Piano di Accumulo (PAC) con soli 25-50€ mensili.
La scelta tra fondo e ETF dipende da preferenze e piattaforma:

  • Fondi PAC: gestiti, più costosi ma spesso automatici.
  • ETF PAC: passivi, costi ridotti, ampia scelta (azionari globali, bilanciati, ESG, tematici).
Esempio di portafoglio 50€/mese
30€ su ETF azionario globale MSCI World
20€ su ETF obbligazionario breve termine
Durata consigliata: almeno 10 anni

Confronto rendimento medio annuo a 10 anni

Conto deposito
≈1,5%
BTP / Buoni
≈4%
PAC ETF bilanciato
≈6,5%

5. Oro fisico o ETC

Una piccola quota (5-10%) del portafoglio può essere riservata all’oro, come protezione da inflazione e shock di mercato.
Gli ETC sull’oro consentono di acquistare anche pochi grammi frazionati.
Non generano cedole, ma servono da “assicurazione”.

6. Fondi pensione

Non adatti ai bambini, ma utili per chi lavora e vuole iniziare presto.
Aprire un fondo pensione in giovane età permette di sfruttare le deduzioni fiscali
e la capitalizzazione composta per decenni.

Nota – Alcune compagnie permettono di aprire una posizione pensionistica a nome del minore, con versamenti dei genitori:
non deducibili, ma educativi e flessibili.

Come scegliere tra i vari strumenti

La scelta deve considerare tre parametri:

  1. Rendimento atteso
  2. Rischio
  3. Liquidità

Strumento Rendimento Rischio Liquidità
Salvadanaio digitale Basso Nullo Alta
Conto deposito Basso Molto basso Media (dipende dal vincolo)
Buoni/BTP Medio Basso/medio Media
PAC ETF Medio/alto Variabile Alta (vendibile in ogni momento)
Oro/ETC Medio Medio Alta

Ripartizione tipo per età

Ecco come può evolvere un piccolo portafoglio da 100€ mensili nel tempo.

Età Composizione
0-10 anni 60€ buoni postali / 30€ PAC ETF / 10€ salvadanaio digitale
11-17 anni 50€ ETF globali / 30€ BTP / 20€ fondo emergenze
18-23 anni 70€ ETF azionari / 20€ obbligazionari / 10€ oro o ETC
Tip – Ricorda che l’importante non è la perfezione del portafoglio, ma la costanza dei versamenti.
Attenzione
Anche investendo piccole somme, le imposte e i costi incidono fortemente sul risultato finale.
La Parte 3 ti mostra come calcolarli e contenerli.

Fisco, costi e rischi: cosa sapere prima di investire piccole somme

Anche quando si investono cifre modeste, come 50 o 100 euro al mese, conoscere il funzionamento delle tasse e dei costi è fondamentale.
Ogni punto percentuale risparmiato in spese o imposte equivale a un rendimento in più nel lungo periodo.

1. Tassazione dei principali strumenti

In Italia, la tassazione varia in base al tipo di strumento. Ecco un riepilogo aggiornato:

Strumento Aliquota fiscale Note
Conti deposito / libretti 26% Imposta sostitutiva sugli interessi; bollo 0,20% annuo sul saldo
Buoni fruttiferi / BTP / Titoli Stato 12,5% Agevolazione per titoli pubblici; niente bollo per importi sotto 5.000€
Fondi comuni / ETF 26% Tassati su plusvalenze e cedole; bollo 0,20% sul valore al 31 dicembre
Oro fisico / ETC 26% (sulle plusvalenze) Solo se venduto con guadagno; l’oro fisico non ha cedole
Esempio pratico
Investendo 100€/mese in un ETF con rendimento medio 5% annuo, dopo 10 anni il capitale lordo è circa 15.500€.
Tolta la tassazione (26%) e il bollo, il netto si riduce a circa 14.000€.
La differenza mostra quanto incida la fiscalità, anche con piccoli importi.

2. I costi di gestione: l’“interesse composto al contrario”

I costi sono il nemico silenzioso dell’investitore principiante. Ogni 1% di spesa annua in meno significa centinaia di euro in più nel lungo periodo.

Tipo di costo Esempio Come ridurlo
TER / commissione di gestione 1,5% per fondi attivi vs 0,2% ETF Preferire ETF o fondi indicizzati
Commissioni di acquisto 1€ per ordine mensile (broker low-cost) Usare broker con PAC automatico gratuito
Imposta di bollo 0,20% del valore medio annuo Evitabile sotto 5.000€ o su conti minori
Simulazione:
Se un PAC da 100€/mese rende 5% ma costa 1,5% l’anno, il rendimento netto effettivo è solo 3,5%.
Dopo 20 anni, la differenza equivale a circa 8.000€ di guadagno in meno.

3. I rischi principali da conoscere

  • Rischio di mercato: variazione dei prezzi di azioni e obbligazioni.
  • Rischio di liquidità: difficoltà nel vendere strumenti poco trattati.
  • Rischio di cambio: per ETF in valuta estera (es. dollaro).
  • Rischio psicologico: la paura durante i ribassi è la causa più frequente di errori.
Educare al rischio
Spiega ai ragazzi che un -10% momentaneo non è una perdita reale, finché non si vende.
I mercati oscillano, ma nel lungo periodo tendono a salire.

4. L’interesse composto netto: la chiave del lungo periodo

L’interesse composto significa guadagnare interessi sugli interessi.
Anche dopo tasse e costi, l’effetto è potente se mantenuto per anni.

100€/mese a 5% netto (dopo tasse e costi)
10 anni
≈ €15.000
18 anni
≈ €34.000
25 anni
≈ €60.000

Ipotesi indicativa con rendimenti costanti; i risultati reali variano.

5. Come controllare e correggere il piano

Il segreto di un buon piano d’investimento non è la previsione, ma la revisione.
Ecco come gestire un PAC familiare in modo semplice:

  • Controlla il portafoglio ogni 12 mesi, non ogni settimana.
  • Reinvesti automaticamente eventuali cedole o dividendi.
  • Aumenta la quota mensile del 5–10% ogni due anni, se possibile.
  • Ribilancia: se una parte (es. ETF azionari) cresce troppo, sposta un po’ verso titoli prudenti.
Trucchetto educativo
Coinvolgi i figli nella revisione annuale: mostragli l’andamento, spiegando come il tempo batte il panico.

6. Errori da evitare

  • Pensare che servano grandi capitali per iniziare.
  • Saltare le rate nei momenti di calo (il PAC funziona proprio allora).
  • Inseguire “mode” o titoli di tendenza.
  • Non considerare tasse e costi, che erodono il rendimento.

7. Check-up annuale: esempio pratico

Voce Cosa verificare
Rendimento medio Comparalo con l’obiettivo atteso (es. 4–5%)
Distribuzione per strumenti Controlla se la parte azionaria è cresciuta troppo
Costi Verifica TER e spese periodiche
Obiettivi Aggiorna la destinazione del capitale (es. università o viaggio)
Tip – Stabilisci una “giornata annuale degli investimenti familiari”: un’occasione educativa e anche divertente per
rivedere i progressi e aggiornare i piani futuri.

Cosa troverai nella Parte 4

La Parte 4 conclude la guida con esempi numerici di piani da 50€ e 100€ al mese,
simulazioni per diverse età e obiettivi (università, patente, primo lavoro), e una sezione con FAQ sulle domande più comuni dei genitori e dei giovani investitori.

Prossimo passo: scopri come costruire un piano concreto, passo dopo passo,
con esempi pratici già pronti per partire.

Piani pronti da 50€ e 100€ al mese

Dopo aver visto strumenti, fisco e costi, passiamo ai piani pratici.
Ecco alcuni esempi di come investire piccole somme in base all’età e agli obiettivi familiari.
Tutti i numeri sono simulazioni indicative con ipotesi di rendimento medio tra 4% e 6%.

Piano “Baby risparmio” – 50€/mese (0–10 anni)

  • 30€ in Buoni fruttiferi postali minori (12,5% tasse, nessun rischio di mercato)
  • 15€ in PAC ETF globale (azionario mondiale, TER 0,20%)
  • 5€ in salvadanaio digitale educativo, collegato al conto dei genitori
Dopo 10 anni → capitale stimato: circa €7.500
Dopo 18 anni → circa €16.000
(ipotizzando rendimento medio netto del 4%)

Piano “Teen Start” – 100€/mese (11–17 anni)

  • 60€ in PAC ETF bilanciato 60/40 (60% azioni globali, 40% obbligazioni europee)
  • 30€ in BTP Valore o conto deposito per obiettivi a 2–3 anni
  • 10€ in ETC oro come diversificazione
Dopo 7 anni → capitale stimato: €10.000–€11.000
(ipotizzando rendimento netto medio 4,5%)

Piano “Università o primo lavoro” – 100€/mese (18–23 anni)

  • 70€ in ETF azionario globale o tematico (tecnologia, salute, green)
  • 20€ in ETF obbligazionario breve termine
  • 10€ in conto liquidità o app di risparmio per emergenze
Dopo 5 anni → circa €6.700
Dopo 10 anni → circa €14.000
Dopo 18 anni → oltre €34.000

Piano “Fondo lungo periodo” – 100€/mese x 25 anni

Perfetto per chi inizia presto (anche un genitore che investe per il figlio neonato).

Composizione Durata Rendimento netto medio Capitale finale stimato
70% ETF azionari / 20% obbligazionari / 10% oro 25 anni 5% netto ≈ €58.000 – €62.000
Nota – Tutte le simulazioni sono basate su stime storiche di mercato.
Il capitale non è garantito, ma la costanza e la lunga durata riducono il rischio medio complessivo.

Strategie di lungo periodo

  • Automatizza sempre i versamenti, così da non saltare mesi.
  • Rialloca il portafoglio ogni 2–3 anni, riducendo la quota azionaria con l’età.
  • Reinvesti dividendi e cedole: il potere dell’interesse composto dipende da questo.
  • Non cedere al panico nei ribassi, ma valuta eventuali incrementi di quota (DCA inverso).
Tip – Gli investimenti a piccole dosi sono come allenarsi: la costanza vince sull’intensità.

FAQ – Domande frequenti su come investire piccole somme

1. Si può investire per un figlio minorenne?

Sì. I genitori possono aprire conti, libretti e buoni intestati al minore, oppure
gestire un PAC in cui risultano i genitori come sottoscrittori e il figlio come beneficiario.

2. Meglio iniziare con 50€ o aspettare di avere più soldi?

Meglio iniziare subito con poco. Il tempo è più importante della somma iniziale.
Con 50€/mese per 20 anni a rendimento medio 5%, si accumulano oltre €19.000.

3. Come spiegare ai bambini l’investimento?

Usa esempi concreti: “ogni 10€ risparmiati oggi, domani diventano 15 se restano investiti”.
Le app di risparmio con grafici colorati aiutano a capire visivamente la crescita del capitale.

4. Conviene un PAC in ETF rispetto a un fondo tradizionale?

Sì, in molti casi. Gli ETF hanno costi più bassi (TER 0,1–0,3% contro 1–2% dei fondi attivi)
e sono trasparenti. Tuttavia, richiedono disciplina: nessuno “gestisce” al posto tuo.

5. Quanto conta l’inflazione per chi investe piccole somme?

Molto. Se il rendimento del conto è 2% ma l’inflazione 3%, il potere d’acquisto cala.
Per questo serve una parte azionaria anche in piani piccoli e di lungo periodo.


In sintesi
✅ Anche 50€ al mese bastano per creare un capitale importante nel tempo.
✅ Diversifica, automatizza, resta costante.
✅ Coinvolgi i figli nel processo: l’educazione finanziaria è il miglior investimento.

↑ Torna su

Leggi anche:


Autore

© 2014-2025 Economia Italiacom – Progetto editoriale indipendente attivo dal 2014. ℹ️ Offriamo contenuti divulgativi su economia, mercati finanziari e investimenti esclusivamente a fini informativi ed educativi. Non forniamo consulenza personalizzata: ogni decisione d’investimento comporta rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il sito è sostenuto da AdSense, Fineco e sponsor selezionati. Tutti i diritti riservati.

I contenuti sono redatti da autori con esperienza pluriennale nei mercati finanziari e revisionati dal Centro Studi Economia Italiacom.