Nuovo Buono Postale 100: tasso 3%, durata breve e zero rischi, Investimento da Fare?

Poste Italiane ha appena lanciato una nuova e interessante proposta di risparmio sicuro: il Buono Fruttifero Postale 100, un prodotto pensato per chi cerca un investimento a basso rischio, rendimento fisso e durata contenuta. Il tasso d’interesse lordo annuo del 3% e l’assenza di costi di gestione lo rendono particolarmente attraente per i risparmiatori italiani, soprattutto in un contesto di incertezza economica e volatilità dei mercati come quello di questi giorni.

In questo articolo analizziamo come funziona il nuovo buono postale, chi può sottoscriverlo, quali vantaggi fiscali offre e quali sono le condizioni da rispettare per investire.


Indice dei contenuti

  • Caratteristiche principali del Buono 100
  • Tasso di interesse e durata: cosa offre il Buono 100
  • Chi può sottoscrivere il Buono 100 e con quali regole
  • Cosa si intende per “nuova liquidità”
  • Esempio pratico di rendimento
  • Conclusioni: conviene investire nel Buono 100?

Caratteristiche principali del Buono 100

Il Buono Fruttifero Postale 100 può essere sottoscritto a partire dal 24 giugno 2025 solo in formato dematerializzato, quindi tramite:

  • App BancoPosta o sito di Poste Italiane, se si possiede un Libretto Smart abilitato ai servizi dispositivi online;
  • Uffici postali, per chi ha un Libretto Ordinario o un Libretto Smart non abilitato (con documento e codice fiscale alla mano).

📌 Vantaggi del formato digitale

  • Nessuna prescrizione: alla scadenza, capitale e interessi vengono accreditati automaticamente sul libretto.
  • Nessun rischio di smarrimento del titolo.
  • Gestione semplificata e consultabile online.

📌 Altri benefici

  • Zero costi di sottoscrizione e gestione.
  • Tassazione agevolata al 12,5% (anziché 26% come per altri investimenti).
  • Esente da imposta di successione.
  • Escluso dal calcolo ISEE (fino a 50.000 € per nucleo familiare) se incluso in un Libretto Postale.

Tasso di interesse e durata: cosa offre il Buono 100

Il Buono 100 offre:

  • Durata: 4 anni.
  • Rendimento annuo lordo: 3% fisso.
  • Rimborso anticipato: possibile, ma senza maturazione di interessi (si riceve solo il capitale investito, al netto di eventuali imposte).

Il rendimento netto dipende dalla ritenuta fiscale del 12,5% sugli interessi maturati. L’imposta di bollo potrebbe essere applicata secondo la normativa vigente.


Chi può sottoscrivere il Buono 100 e con quali regole

📌 Requisiti fondamentali:

  • Maggiore età (18+).
  • Titolarità di un libretto postale (Ordinario o Smart).
  • Il buono deve essere intestato alla stessa persona (o più persone maggiorenni, fino a un massimo di 4 cointestatari) che detiene il libretto.

📌 Importi:

  • Investimento minimo: 50 euro (e multipli).
  • Investimento massimo giornaliero: 1.000.000 di euro.

Cosa si intende per “nuova liquidità”

Il Buono 100 è riservato esclusivamente a nuova liquidità, ovvero denaro versato sul libretto a partire dal 20 giugno 2025 e fino al 4 settembre 2025, salvo chiusura anticipata dell’offerta.

📌 Sono considerati “nuovi fondi” solo:

  • Bonifici bancari da conti propri o terzi.
  • Versamenti di assegni (bancari o circolari).
  • Accrediti di stipendio o pensione.

📌 Non si considerano nuovi i fondi già presenti sul libretto o sul conto prima del 20 giugno.

🔁 I fondi devono essere trasferiti sul Libretto Smart (tramite girofondo interno), prima di acquistare il buono.

⚠️ Attenzione: se si effettua un prelievo dopo il 20 giugno, l’importo sottratto viene scalato dal totale di nuova liquidità disponibile.

Esempio pratico

Giacomo ha 500 € sul libretto il 20 giugno. Il 25 giugno ne versa altri 1.000 tramite bonifico. Potrà investire solo i nuovi 1.000 € nei Buoni 100. Se preleva 200 € dopo il versamento, potrà usarne solo 800 per l’acquisto.


Esempio pratico di rendimento

Supponiamo di investire 4.000 € il 24 giugno 2025. Alla scadenza, il 24 giugno 2029, si ottiene:

  • Rimborso netto (calcolato tramite simulatore ufficiale): 4.439,29 €.
  • Il guadagno è di circa 439,29 € netti, escluse eventuali imposte di bollo.

Conclusioni: conviene investire nel Buono 100?

Il Buono Fruttifero Postale 100 è una scelta particolarmente adatta a:

✅ Chi cerca sicurezza e rendimento garantito.
✅ Chi dispone di nuova liquidità e desidera evitare rischi di mercato.
✅ Famiglie che vogliono ottimizzare il proprio ISEE.
✅ Risparmiatori orientati al medio termine (4 anni).

Con un tasso lordo del 3% e zero costi, si posiziona come una delle migliori opzioni a basso rischio attualmente sul mercato italiano.


10 FAQ SUI BUONI

Ecco una FAQ con 10 domande e 10 risposte sui Buoni Fruttiferi Postali (BFP), pensata per aiutare i lettori a comprendere meglio questo strumento di risparmio offerto da Poste Italiane.


🔹 FAQ – 10 Domande e Risposte sui Buoni Fruttiferi Postali

1. Cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali?

I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono strumenti di risparmio emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e distribuiti da Poste Italiane. Sono garantiti dallo Stato Italiano, non prevedono costi di sottoscrizione o gestione e offrono un rendimento a scadenza.


2. I buoni postali sono sicuri?

Sì, sono considerati tra gli strumenti più sicuri in Italia perché garantiti dallo Stato. Non sono soggetti alla volatilità dei mercati finanziari.


3. Che tipi di buoni postali esistono?

Esistono diverse tipologie, tra cui:

  • Buoni ordinari
  • Buoni a termine fisso (es. 3, 4, 6 anni)
  • Buoni dedicati ai minori
  • Buoni indicizzati all’inflazione
  • Buoni riservati a nuova liquidità

Ogni tipo ha una durata e un tasso specifico.


4. Quanto rendono i buoni postali?

Il rendimento varia in base alla tipologia e alla durata. Alcuni offrono tassi fissi, altri crescente nel tempo. I tassi vengono stabiliti periodicamente da CDP e comunicati da Poste Italiane.


5. Come si sottoscrivono i buoni postali?

È possibile sottoscriverli:

  • Online (tramite app BancoPosta o sito Poste.it)
  • Presso gli uffici postali, portando con sé documento d’identità e codice fiscale

È necessario avere un libretto di risparmio postale o un conto BancoPosta.


6. È possibile riscattare un buono prima della scadenza?

Sì, il capitale può essere rimborsato in qualsiasi momento. Tuttavia, gli interessi maturano solo dopo un certo periodo minimo (es. 12 mesi), quindi il rimborso anticipato potrebbe non includere interessi.


7. Qual è la tassazione sui buoni postali?

Gli interessi sono soggetti a una ritenuta fiscale del 12,5%, inferiore rispetto al 26% di altri strumenti finanziari. I buoni sono esenti da imposta di successione.


8. I buoni postali vanno dichiarati nell’ISEE?

Dal 2024, i BFP (come i Titoli di Stato e i Libretti di Risparmio) non rientrano nell’ISEE fino a un massimo di 50.000 € per nucleo familiare, se in linea con i requisiti previsti dalla normativa vigente.


9. I buoni postali hanno scadenza?

Sì. Ogni tipologia ha una durata specifica, e i buoni cartacei devono essere rimborsati entro 10 anni dalla scadenza per non andare in prescrizione. I buoni dematerializzati, invece, non rischiano la prescrizione.


10. Cosa succede se perdo un buono cartaceo?

Puoi avviare una procedura di rimborso per smarrimento presso un ufficio postale, ma è consigliabile passare alla versione dematerializzata, più sicura e automatizzata, collegata al proprio libretto o conto BancoPosta.


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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.