Nel corso dellโultima settimana abbiamo assistito ad uno scontro istituzionale per la formazione del nuovo Governo, ed inevitabilmente, tutti i media hanno rimarcato il fattore aumento dello spread.
Ma cosa rappresenta effettivamente lo spread, e perchรฉ tanta paura, o panico, per il suo aumento?
Si parla tanto, troppo spesso a sproposito di Spread.
Il concetto รจ molto semplice, cioรจ รจ un differenziale tra due tassi, ma di solito รจ il mercato, cioรจ una serie di tantissimi operatori economici che comprando e vendendo obbligazioni di Stato ne formano il prezzo.
Lo spread รจ manipolabile? Si, in teoria, ma in pratica bisognerebbe sapere il nome di chi ha comprato e venduto ed รจ noto, basta andare a leggere i contratti. Quindi prima di dire che si tratta di un ‘numero inventato’, bisognerebbe portare delle prove di quello che si dice, altrimenti si viene giustamente tacciati di complottismo.
Conoscere lo spread
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Lo scenario della politica italiana รจ instabile, e pare solo negli ultimi giorni essersiย un poco assestato, o almeno aver preso una pausa in vista dellโ evoluzione politica.
Si รจ parlato tanto dello spread raggiungere quota 300, per poi scendere, e rimarcare il fatto che livelli tali di spread non si registravano dalla fine del 2013.
Se vogliamo dare una definizione di spread, possiamo dire, semplicisticamente, che รจ un differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani (Btp decennali), e gli omologhi tedeschi (Bund).
I Btp, come ben noto, altro non sono che obbligazioni: debito che un paese emette (periodicamente) per poter far fronte al debito pubblico: entrano i soldi nelle casse statali da parte degli investitori, contro pagamento periodico di cedole, ed il rimborso nominale a scadenza.
Ritornando al concetto di differenziale sui rendimenti, lo spread รจ quindi in grado, in via primaria, di poter esprimere un giudizio sul rischio di investimento nei titoli di un certo paese (Italia), nei confronti di un altro paese (Germania). Se lo spread sale, siamo in una situazione di mancata fiducia da parte degli investitori: viene chiesto un maggior rendimento per poter comprare i nostri titoli di Stato. Ipotesi limite, nel caso di aumento vertiginoso dello spread, รจ il rischio fallimento, o default di Stato.
Spread e ripercussioni generali
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Se proviamo a comprendere quale possa essere l’influenza sull’economia italiana, a causa dellโ aumento dello spread, ci troviamo di fronte a ripercussioni molteplici che riguardano ancheย i singoli cittadini italiani.
A causa dellโ aumento del costo per finanziare il debito pubblico (lo Stato deve pagare maggiori interessi per invogliare gli investitori allโ acquisto delle proprie obbligazioni), le tasche della gente comune ne risentono di pari passo.
Piรน lo spread รจ alto, piรน ci rimettono i cittadini italiani
Lo Stato italiano si trova in una condizione di dover pagare maggiori tassi di interesse agli investitori. Dove prendere i soldi necessari (aggiuntivi)? Le opzioni possibili sono due a livello statale: taglio delle spese, o aumento delle tasse. Lโ effetto spread si propaga, poi, ad effetto domino verso le banche: le stesse dovendo pagare tassi piรน elevati (costo del denaro), tendono a rivalersi sulla clientela con aumento dei tassi su mutui, prestiti etc.
In una situazione di forte instabilitร dello spread, ossia di salita progressiva, le famiglie si ritrovano a dover subire gli effetti di maggiori tasse, riduzione della spesa pubblica, e/o un maggior esborso per prestiti e finanziamenti bancari. Ad esempio, la concessione di un mutuo per lโ acquisto di una casa, in situazione di spread in rialzo, costringe le banche ad aumentare i tassi applicati alla clientela che si ritrova a sostenere lโ aumento generale dei tassi di interesse sui titoli del debito pubblico.
Lo Spread nel 2011 arrivรฒ a 550 punti
Tutti noi ricorderemo quanto accaduto nel 2011, dove le ben note turbolenze dei mercati portarono lo spread attorno a quota 550 punti. In tal caso le rate dei mutui salirono del 4% circa. Ragionamento similare va fatto sui rendimenti di fondi e pensioni integrative.
Impatto sullโEconomia Italiana dell’innalzamento dello Spread
La conseguenza generale di un aumento dello spread, possiamo dire, sono quelle di far diventare i tassi di rendimento dei titoli di Stato italiani sempre piรน alti. Al Governo spetterร lโ onere di collocare sul mercato, i titoli del debito pubblico, a tassi maggiorati affinchรฉ gli investitori possano reputare interessanti gli stessi, ed acquistarli.
In questa maniera, il deficit dello Stato aumenta: se il Governo non vuole che il deficit aumenti, ecco che si impongono misure correttive a discapito del contribuente/cittadino: riduzione dei servizi (spesa pubblica), od aumento delle tasse.
Qual’รจ un tasso accettabile di spread per la Nostra economia?
Il tasso di spread dovrebbe restare sotto ai 200 punti, secondo gli economisti italiani piรน accreditati. Quando lo spread sale sopra i 200 punti, la Nostra economia reale inizia a risentirne in modo negativo.
Si alza lo Spread: conclusioni
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Provando ad approfondire il discorso aumento dello spread, possiamo dire quanto segue: se lโ Italia paga piรน interessi rispetto alla Germania (a fronte del collocamenti dei titoli del debito pubblico), anche le aziende italiane pagano piรน caro il denaro rispetto alle aziende tedesche (le quali fruiscono di un evidente margine di vantaggio).
In ambito risparmiatori, un aumento dello spread, puรฒ far calare lโ interesse, o far perdere la fiducia, nel comprare titoli del debito pubblico del proprio paese. Le conseguenza vanno valutate attentamente: un deflusso del risparmio interno verso altre forme di investimento puรฒ portare gravi conseguenze alle giร compromesse casse pubbliche.
A livello tecnico, si indica con il 7% il tasso limite, o soglia di non ritorno. Superato tale limite, si considera che un paese non possa piรน essere in grado di ripagare il debito, e gli interessi dovuti per il debito pubblico, con evidente rischio di default paese.
La mancanza di fiducia, sia interna, sia esterna, nel ripagare il debito pubblico, causa un crollo delle sottoscrizioni delle obbligazioni di Stato (nello specifico Btp).
Nel caso dellโ Italia, dove vi รจ un debito pubblico in essere giร rilevante, le emissioni (di Btp) avvengono ogni mese. Basta davvero poco per far saltare il sistema, e la mancanza di fiducia puรฒ provocare un invenduto sulle nuove emissioni.
Che gli Stati possano fallire, ormai, ne abbiamo coscienza in molti. Non si tratta piรน di una ipotesi remota. Il crollo della fiducia delle famiglie, delle aziende, del mercato fanno fallire uno Stato. Abbiamo giร avuto dei casi simili in Europa con Grecia, Spagna e Italia sempre in situazione di instabilitร .
Ecco spiegato perchรฉ i media, ma anche la gente comune, comincia a parlare, ed interessarsi al problema dellโ incremento dello spread.
Significato dello Spread, Conclusioni
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Lo spread, รจ un vero e proprio termometro dellโ economia (abbiamo visto come lo stesso sia in grado di influenzare anche i tassi che vengono pagati dalle aziende, e dalle banche che prendono a prestito il denaro (aumento del costo del denaro).
Con lo spread si รจ in grado di valutare la solvibilitร di uno Stato, o meglio la capacitร di uno Stato di rifinanziarsi sui mercati. Parliamo di affidabilitร , fiducia, e valutazione del grado di default di un paese. Se lo spread raggiunge valori molto alti (si ricordi i ben noti eventi del 2011 con la caduta del Governo Berlusconi), si ha una probabilitร molto elevata che il rischio fallimento si concretizzi: gli โavvoltoiโ finanziari riescono a lucrare anche sulle disgrazie di un paese, scommettendo o meno (con strumenti derivati) sul suo fallimento.
Qualora lo spread si mantenga su livelli bassi (attorno a quota 100/150), il rischio default รจ notevolmente ridotto, e lo Stato ha una buona capacitร di collocare i titoli del debito pubblico senza che vi siano ripercussioni per i cittadini, banche ed aziende.
Yields online between 9:00am to 5:30pm CET Monday to Friday
European Bond Yields and Spreads 4 Giugno 2018
Country | Yield | Spread* | Closeโ | Changeโก |
---|---|---|---|---|
Germany (0.5% 15 Feb 2028)
|
0.42 | – | 0.39 | 0.03 |
France (0.75% 25 May 2028)
|
0.74 | +32 | 0.71 | 0.03 |
Belgium (0.8% 22 Jun 2028)
|
0.80 | +38 | 0.78 | 0.02 |
Italy (2% 1 Feb 2028)
|
2.60 | +218 | 2.66 | -0.06 |
Spain (1.4% 30 Apr 2028)
|
1.35 | +93 | 1.61 | -0.26 |
Denmark (0.5% 15 Nov 2027)
|
0.43 | +1 | 0.40 | 0.03 |
Finland (0.5% 15 Sep 2027)
|
0.60 | +18 | 0.57 | 0.03 |
Netherlands (0.75% 15 Jul 2028)
|
0.59 | +17 | 0.56 | 0.03 |
Austria (0.75% 20 Feb 2028)
|
0.70 | +28 | 0.68 | 0.01 |
Czech Republic (2.5% 25 Aug 2028)
|
1.95 | +154 | 1.94 | 0.01 |
Ireland (0.9% 15 May 2028)
|
1.00 | +58 | 1.01 | -0.01 |
Slovenia (1% 06 Mar 2028)
|
1.18 | +76 | 1.21 | -0.03 |
Hungary (3% 27 Oct 2027)
|
3.14 | +272 | 3.19 | -0.05 |
Portugal (2% 17 Oct 2028)
|
1.77 | +135 | 2.00 | -0.23 |
Slovakia (1.375% 21 Jan 2027)
|
0.78 | +36 | 0.75 | 0.03 |