Trading e investimento sono due cose diverse. Ciò può sembrare ovvio dato che si tratta di parole diverse, ma è importante che gli investitori, bombardati da consigli di trading, lo capiscano.
Il trading consiste nel entrare e uscire rapidamente dai singoli titoli. Sia le posizioni lunghe che quelle corte possono essere avviate dai trader, che in genere le chiudono al massimo entro pochi giorni, di solito lo stesso giorno. Abbracciano il rischio, sapendo che senza di esso non c’è abbastanza rendimento per rendere utile il trading. Il loro obiettivo è guadagnarsi da vivere, o almeno battere il rendimento medio del mercato nel tempo.
Gli investitori, d’altro canto, cercano di trarre vantaggio dalla tendenza a lungo termine del mercato azionario al rialzo. Comprano cose che di solito si muovono con il mercato e si concentrano sulla riduzione del rischio il più possibile. Quando acquistano singole azioni, cercano aziende stabili e ben gestite, non la prossima grande novità. Per loro, l’obiettivo dovrebbe essere eguagliare la performance complessiva del mercato, e non ottenere profitti rapidi.
Alla maggior parte degli investitori è stato detto molte volte che fare trading sui propri conti pensionistici o su altri conti di investimento è una cosa negativa e, nel senso di tentare di cronometrare completamente il mercato azionario, le prove dicono che questo è assolutamente vero. La cosa migliore da fare se hai un orizzonte temporale per i tuoi investimenti misurato in decenni è possedere un fondo indicizzato o un portafoglio bilanciato e mantenerlo nella buona e nella cattiva sorte. Ma ciò non significa che gli investitori dovrebbero ignorare del tutto il trading, o almeno alcuni aspetti di esso.
Ci sono, ad esempio, molte persone a cui piace dedicare almeno una piccola percentuale del proprio conto a singoli titoli un po’ più rischiosi. Stanno cercando la prossima Tesla ( TSLA ) o Nvidia ( NVDA ), cose che possono offrire il tipo di guadagni a tripla o addirittura quadrupla cifra che cambiano la natura stessa dei tuoi investimenti. Questo tipo di investimento implica giocare al gioco dei numeri: molte persone si dicono che se acquistano un numero sufficiente di azioni diverse in piccole società del tipo “Moonshot”, c’è una buona probabilità che una di queste abbia successo e che i grandi rendimenti saranno più che ripagati. per quello che perdono su coloro che mancano.
Durante il mio periodo come consulente finanziario, l’ho visto molte volte. Grazie al mio background in Dealing Room, ho attratto un certo tipo di clienti, quelli che volevano fare trading sui propri conti piuttosto che semplicemente investire. Quella mentalità era evidente nel fatto che quei conti avevano spesso sottoperformato gravemente il mercato per anni, disseminati di penny stock acquistati per decine di dollari e di resti di società in bancarotta. Potrebbero aver colpito con una o due cose, ma così tante perdite totali significavano che il semplice monitoraggio del mercato avrebbe mostrato rendimenti complessivi migliori nel corso degli anni.
Di solito rimanevano sorpresi quando io, il ragazzo con esperienza nel trading, dicevo loro che dovevano prendere la maggior parte di ciò che restava dei loro soldi e dividerlo tra un paio di fondi indicizzati azionari e un fondo obbligazionario generale, lasciando solo il 10% circa. per il tipo di “investimento” che avevano fatto fino a quel momento, con una modifica fondamentale.
Questa modifica è semplice.
Il “compra e mantieni” è ottimo per investire a lungo termine in fondi indicizzati e simili, ma è un modo terribile di fare trading. Nessun trader, o almeno nessun trader che sopravvive più di un anno o due, mantiene una posizione finché non perde valore. Identificano un livello al quale il mercato dice loro che il motivo iniziale per cui acquistavano o vendevano era sbagliato. Quando qualunque cosa stiano scambiando arriva a quel livello, riducono le perdite e vanno avanti. Questo si chiama impostazione di uno stop loss ed è l’unica tecnica di trading che ogni investitore che acquista un singolo titolo dovrebbe utilizzare. Una strategia da seguire sempre.
Ancora una volta, non sto dicendo che dovresti vendere tutte le tue azioni e andare in contanti ogni volta che il mercato scende. Per essere il più chiaro possibile: il 90% del tuo denaro investito dovrebbe rimanere investito. Puoi apportare modifiche tattiche all’interno di questo, magari favorendo un settore rispetto a un altro in base alle condizioni economiche o spostandoti verso investimenti che producono reddito mentre ti avvicini alla pensione, ma non tentare di scambiarlo in alcun modo significativo. Se scegli di utilizzare una percentuale del tuo denaro per acquistare singole azioni per cercare di “spremere” i tuoi rendimenti, allora dovresti farlo con il tipo di disciplina di cui un trader ha bisogno per sopravvivere.
Ciò significa impostare livelli di stop loss ai quali riconsiderare il proprio investimento. Se un titolo perde il 10 o il 15% dopo averlo acquistato, è chiaro che il motivo per cui l’hai acquistato non è stato valido o che i tempi del tuo acquisto erano sbagliati. In ogni caso, prendersi del tempo per rivalutare l’operazione è un’idea migliore che chiudere gli occhi, tapparsi le orecchie e cercare di ignorare la perdita. Quando lo fai, purché lo fai onestamente e con una mente aperta, è sorprendente quante volte ti renderai conto che ridurre le perdite è una buona idea.
Inoltre, se l’argomentazione a lungo termine a favore di qualcosa rimane convincente, puoi facilmente ritornarci quando lo slancio è dalla tua parte e il titolo mostra il tipo di crescita che pensavi avrebbe mostrato. Se lo fai, non c’è alcuna garanzia che troverai più vincitori, ma significa che il tuo account non diventerà un cimitero di sogni infranti.
- di Martin. T. ex analista e consulente finanziario di Wall Street