Buy and Hold: le Migliori Strategie di Investimento

Nell’attuale panorama finanziario sono molte le strategie che si possono attuare, anche per chi ha poca dimestichezza nel settore o si cimenta negli investimenti per la prima volta. Coscienza, pazienza e responsabilità sono parole d’ordine per proteggere il capitale, massimizzare i guadagni e ridurre il più possibile le potenziali perdite.

Una delle migliori strategie d’investimento è il Buy and Hold, con la quale si manterranno i titoli acquistati sul lungo periodo, avendo addirittura la possibilità di guadagnare davanti a eventuali crolli dei mercati. Se da una parte necessita di particolare attenzione e consapevolezza, dall’altra è caratterizzata da elevata facilità di gestione. Come funziona?

Cos’è la strategia di investimento Buy and Hold?

Chiamata anche Position Trading per il mantenimento costante della propria posizione, quella del Buy and Hold è una delle più performanti strategie d’investimento, che si basa su un principio valido quanto semplice: acquistare titoli per tenerli sul lungo termine in periodi che vanno dai 5 ai 50 anni, al fine di aumentare il ritorno sull’investimento e tenere sotto controllo perdite e volatilità.

Spesso erroneamente confusa con il Value Investing, che vede la luce nel 1934 e si basa sull’acquisto di titoli a valore minore di quello di mercato, la strategia Buy and Hold viene sperimentata nei primi anni ’70 ed è incentrata principalmente sul mantenimento di titoli in portafoglio, comportandone quindi una bassa rotazione: da questo punto di vista si contrappone al Day Trading, con cui si acquistano e vendono titoli una o più volte durante la stessa giornata.

Sull’investimento in azioni si possono notare 2 grandi punti di forza:

  1. Facilità di gestione, definita passiva per via delle poche operazioni richieste durante il periodo d’investimento
  2. Riduzione dei costi operativi, grazie al numero irrisorio di movimenti da svolgere

Come unica forma di gestione si può riconoscere comunque la consulenza preventiva, che il gestore offre all’investitore per organizzare il suo portafoglio fissando un rendimento a scadenza, con allocazione che verrà mantenuta definitivamente in funzione delle condizioni di mercato (eventuali scostamenti saranno causati dalle variazioni di prezzo).

Nella sua organizzazione si scelgono principalmente titoli azionari ad alto rischio ma altamente redditizi, per creare guadagni consistenti anche sul breve periodo, e altri da rischio minore, utili a contenere quello dei più performanti seppur con rendimenti inferiori. Con la possibilità di scegliere titoli provenienti da più settori differenti, altro elemento che ridurrà rischi e volatilità sarà l’elevata diversificazione del portafoglio.

Buy and Hold: le Migliori Strategie di Investimento

Buy and Hold e storia recente, quando si può adottare?

Universalmente riconosciuta come una delle migliori strategie d’investimento, la Buy and Hold è fortemente indicata per preservare il proprio capitale anche davanti a grosse criticità economiche e grandi recessioni che possono portare a:

  • Rallentamento dei sistemi economici
  • Tensioni sociali
  • Aumento della disoccupazione
  • Crisi dell’attività industriale

Tutte queste criticità porteranno al sistematico aumento di volatilità nei titoli azionari di molte realtà, ma diversificazione e mantenimento sono tattiche per aggirarne gli effetti, comprando nomi influenti e solidi che presentino rendimenti interessanti.

Celebre dagli anni ’70, ha subito battute d’arresto dopo la crisi dei mutui sub-prime 2008-2009 a causa dei vari episodi di terrorismo finanziario e boicottaggio di ogni forma d’investimento. Nonostante ciò, sfruttando il crollo dei mercati (l’S&P500 di Wall Street ha segnato un -25,9% tra settembre e ottobre 2008) era possibile contenere le spese comprando azioni a prezzi ribassati fino al 60%, per poi fruire del loro successivo rialzo. Proprio per tale ragione poteva e può essere unificata ad una strategia di Value Investing.

Anche in tempi più recenti, una strategia Buy and Hold può essere facilmente adottata a seguito della crisi portata dall’emergenza Coronavirus, che tra marzo e aprile 2020 ha causato il crollo medio di oltre il 30% per tutti gli indici internazionali. Da giugno dello stesso anno, infatti, i mercati azionari sono tornati a stabilizzarsi, presentando numerose opportunità sul lungo periodo.

Buy and Hold è anche il metodo chiamato Lazy Portfolio, che potremmo definire come un portafoglio titoli per investitori stanchi. Si tratta di comprare ETF o Fondi Comuni e tenerli per molti, moltissimi anni. Evitando così di comprare e vendere in continuazione spendendo soldi per le commissioni e facendo lavorare l’interesse composto.

Buy and Hold, l’esperienza di Buffett

Tra i principali fruitori della Buy and Hold c’è Warren Buffett, uno dei più influenti investitori al mondo. L’Oracolo di Omaha, come è soprannominato per le sue capacità di predizione, ha infatti unito questa al Value Investing, con l’obiettivo di entrare in importanti società finanziarie mantenendo investimenti di valore sul lungo termine.

Con Berkshire Hathaway, la sua compagnia di ri-assicurazione acquisita nel 1962 quando era un’azienda tessile, seguendo tali strategie anche durante la crisi 2008-2009 Buffett ha mantenuto la sua posizione per recuperare in 5 anni le perdite registrate, per poi avere un ulteriore rialzo del 50% nei 2 anni successivi.

Grazie a coscienti investimenti, al 2020 Berkshire Hathaway conta un fatturato di circa 250 miliardi di dollari, mentre Buffett è riconosciuto da Forbes come quarto uomo più ricco al mondo con 83,3 miliardi. Tuttavia, in piena quarantena Berkshire Hathaway ha subito perdite per 55 miliardi di dollari e, a causa della gravità della situazione e l’assenza di valide opportunità, Buffett ha preferito non effettuare nuovi investimenti.

Conclusioni

Dopo aver scoperto cos’è e quando è possibile attuarla, si può concludere dicendo che la strategia di Buy and Hold potrà dare validi risultati solo a lungo termine, a patto però che si scelgano titoli caratterizzati da stabilità e autorevolezza. Tra i numerosi punti di forza si possono infatti notare:

  • Tendenza storica di rialzo di mercato tra 7 e 10 anni
  • Gestione passiva con sola organizzazione del portafoglio
  • Ricambio titoli minimo o nullo
  • Elevata possibilità di diversificazione
  • Equilibrio tra titoli a rischio elevato e rischio minore

Occorre però valutare il delicato punto debolezza legato alla volatilità dei mercati in caso d’investimenti precedenti a grandi recessioni, quando i valori azionari potrebbero subire brusche oscillazioni rispetto alle condizioni nel periodo d’acquisto. Altro elemento da prendere in considerazione è la necessità di grandi quantità di capitale per poter puntare su più titoli contemporaneamente. Inoltre, se possibile e a discrezione dell’investitore, alternative valide sono le opzioni, per bloccare acquisti o vendite a prezzi prefissati.

A conti fatti, è riconosciuta tra le migliori strategie d’investimento su grandi numeri, ma affinché sia applicata con successo richiede continuo studio, aggiornamento e informazione: le parole d’ordine a riguardo saranno impegno, consapevolezza e pazienza, solo così si avrà la possibilità di prevedere gli andamenti futuri di molti titoli, mantenendoli anche nelle più pesanti crisi economiche o acquistandoli in momenti di forte ribasso.

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