IPO Azioni Starlink: arriverà nel 2024?

In origine vi era PayPal, poi Tesla, poi è arrivato SpaceX, ora Starlink, la nuova avventura imprenditoriale di Elon Musk, un progetto per fornire internet satellitare a livello globale attraverso circa 12.000 mini-satelliti lanciati in orbita. Un servizio a 99,00 dollari/mese, con contributo una-tantum di 499,00 dollari per la strumentazione necessaria.

Da poco presente anche in Italia e in quasi tutti i paesi occidentali, le azioni Starlink non sono ancora collocate sul mercato, ma saranno oggetto di un’offerta pubblica che scorporerebbe l’azienda dalla compagnia madre SpaceX. Cosa si sa a riguardo? Converrà investirvi in questi titoli spaziali?

Cos’è Starlink e di cosa si occupa?

Annunciato a gennaio 2015 e avviato l’anno successivo a Redmond, nello Stato di Washington, Starlink è un progetto di costellazione di quasi 12.000 mini-satelliti che forniranno connessione internet a banda larga satellitare ( QUI: Recensione di Starlink ) , a bassa latenza e su scala internazionale. Il suo ideatore è Elon Musk, già fondatore di Tesla, ed è proprietà di SpaceX, altra compagnia di cui Musk è amministratore. Ha acquisito il suo attuale nome nel 2017.

Il 22 febbraio 2018 vengono lanciati i primi due satelliti del progetto, Tintin A e Tintin B, per effettuare le prime prove tecniche, a cui sono seguiti lanci di 60 satelliti, di cui i primi il 24 maggio e 11 novembre 2019. A maggio 2018 i costi di sviluppo e costruzione della costellazione Starlink previsti da SpaceX erano di circa 10 miliardi di dollari, tuttavia, questi sono risultati utili solamente alla prima fase dello sviluppo a causa di modifiche di progetto.

A maggio 2021 i satelliti in orbita risultano 1.433, compresi i 149 inviati col razzo Falcon 9 nel lancio record di gennaio 2021. Questi rientrano nella prima flotta approvata nel 2016 di 4.425 satelliti, a cui se ne aggiungerà un’altra da 7.518 approvata a novembre 2018 dalla FCC (Federal Communications Commission).

Secondo Forbes, entro il 2025 Starlink potrebbe valere circa 30 miliardi di dollari, considerando un fatturato di 10,4 miliardi e la crescita del mercato dei lanci di satelliti commerciali fino a 7 miliardi entro il 2024. Per lo stesso arco temporale, SpaceX prevede invece 40 milioni di abbonati Starlink e costi di sviluppo e implementazione di ulteriori 10 miliardi di dollari. Infine, secondo Musk, la connettività internet potrebbe avere un mercato potenziale fino a un trilione di dollari.

Azioni Starlink: conviene investire nei satelliti di Elon Musk?
Immagine sopra: la vista da uno dei satelliti di Star Link

Quali tecnologie usa Starlink e cosa offrono?

La tecnologia dei mini-satelliti Starlink permetterebbe connessioni internet in ogni parte del mondo, specialmente nelle aree non servite da reti terrestri o a velocità ridotta. Soddisfacendo le principali esigenze odierne come streaming, videochiamate o gaming online, garantirebbe latenze ridotte fino a 25-35 ms rispetto agli attuali 600 ms e maggiore stabilità e affidabilità per l’assenza di intermediari.

Per ridurre la latenza, SpaceX propone l’abbassamento significativo dell’altitudine a cui i satelliti sono posizionati: mentre competitor come Globalstar e Viasat dispongono satelliti in orbite fisse a 36.000 chilometri d’altezza, quelli Starlink verranno posizionati ad altitudini tra 1.150 e 1.325 chilometri per la prima flotta e a 340 chilometri per la seconda.

Se da un lato altezze minori riducono drasticamente il raggio d’azione, dall’altro si hanno orbite mobili a maggiore frequenza che garantiscono copertura più elevata, ulteriormente rafforzata da collegamenti laser che consentiranno ai satelliti di comunicare. Questi si interfacceranno poi con stazioni terrestri: a marzo 2020 SpaceX ha ottenuto la licenza da FCC per costruire un milione di terminali, valida per 15 anni.

Entro il 2025, la costellazione Starlink sarà suddivisa in:

  • 1.584 satelliti a 550 chilometri
  • 2.841 satelliti a 1.150 chilometri
  • 7.518 satelliti a 340 chilometri

I mini-satelliti ad altitudine minore trasmetteranno in Banda V da 40 a 75 GHz: sperimentale e mai utilizzata nelle telecomunicazioni, consente elevati flussi d’operatività ma è fortemente suscettibile agli agenti atmosferici.

A maggio 2021 Starlink ha già avuto oltre 500.000 ordini, il costo sarà di 99,00 dollari/mese, 499,00 dollari per la strumentazione hardware e 60,00 dollari di spedizione. Il servizio in versione beta è già disponibile in 11 paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia e Germania, mentre per l’Italia si dovrà aspettare la seconda metà dell’anno.

Prezzi e recensioni di questa connessione internet in Italia

In Italia, nel 2023, il costo di una utenza con internet Starlink è di 40 euro al mese, più un costo iniziale di 299 euro per il kit hardware, che include una parabola, un router, un alimentatore e un cavo Ethernet.

I dispositivi necessari per utilizzare Starlink sono quindi:

  • Una parabola parabolica da 75 cm di diametro
  • Un router Wi-Fi
  • Un alimentatore
  • Un cavo Ethernet

Il segnale Starlink è disponibile in Italia in gran parte del territorio nazionale, ma è possibile verificare la copertura nella propria zona sul sito web di Starlink.

In generale, il segnale Starlink è buono in Italia, con velocità di download che possono raggiungere i 100 Mbps. Tuttavia, la qualità del segnale può variare a seconda della posizione geografica e delle condizioni meteorologiche.

Ecco alcuni feedback di utenti Starlink in Italia:

  • “Ho Starlink da circa un mese e sono molto soddisfatto. La velocità è buona e la connessione è stabile. Sono riuscito a guardare film in streaming e giocare online senza problemi.”
  • “Ho Starlink da circa un anno e non ho mai avuto problemi. Il segnale è sempre forte e la velocità è sufficiente per le mie esigenze.”
  • “Ho Starlink da circa sei mesi e sono un po’ deluso. La velocità non è sempre costante e a volte devo aspettare che la connessione si ristabilisca.”

In conclusione, Starlink è un’opzione interessante per chi cerca una connessione internet veloce e affidabile in zone dove non è disponibile la fibra o l’ADSL. Tuttavia, è importante considerare che il segnale può variare a seconda della posizione geografica e delle condizioni meteorologiche.

Cosa si sa sulla IPO di Starlink?

Tutti gli analisti sono concordi che Starlink diventerà un’azienda autonoma e verrà quotata in borsa, quando non si sa ma anche se molti parlano del 2023, la cosa a Noi ci sembra un po azzardata e bisognerà avere un po più di pazienza.

Lo stesso Elon Musk ha affermato che la IPO e la relativa quotazione in Borsa di Starlink non potrà avvenire fin quando non si realizzerà un flusso di cassa ragionevolmente prevedibile, obiettivo che potrebbe richiedere altri anni. In alternativa, ha aggiunto che quotare in borsa Starlink prima di realizzare flussi stabili potrebbe essere una scelta molto dolorosa.

Nell’ipotetica quotazione in borsa, Musk ha infine dichiarato che si impegnerà a dare diritto di prelazione sulle azioni Starlink agli azionisti Tesla di lunga data.

Conviene davvero investire in azioni Starlink?

Il titolo Starlink non è ancora quotato e secondo Elon Musk potrebbero passare diversi anni prima che ciò avvenga. Una realtà innovativa, con progetti ingegneristici di livello superiore rispetto ai competitor, tra cui spicca però Kuiper System, partecipata di Amazon, che lancerà in orbita 3.236 satelliti nei prossimi anni.

A conti fatti, Starlink è forte di storia e resilienza di SpaceX, da cui eredita prospettive di crescita ad ampio respiro e continua innovazione, le stesse che sono state protagoniste dell’avventura del Perseverance su Marte di febbraio 2021.

Tuttavia, ciò non è garanzia di investimento sicuro e scegliere azioni Starlink potrebbe non essere  una mossa conveniente: l’evoluzione tecnologica è veloce ma l’attuale panorama non è ancora pronto a questo genere di sfide; di conseguenza, un brand come Starlink farebbe grande fatica a ottenere consensi in uno scenario che assimila lentamente sviluppi simili, tra tutti quelli sul 5G.

La scelta di Musk di ritardare la quotazione fino a quando non vi saranno rendimenti efficienti impedirà quindi potenziali perdite, che potranno diventare ricavi significativi non prima del 2025.

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