Comprare Bitcoin in Tabaccheria, è possibile?

Con una capitalizzazione di oltre 800 miliardi di euro, il Bitcoin è la criptovaluta più conosciuta, con una notorietà in crescita che lo vedrà probabilmente entrare nella vita quotidiana. Strettamente legato alla nuova economia, è un progetto di Satoshi Nakamoto per creare un innovativo standard monetario globale.

Un mercato giovane, privo di regolamentazione e garanzie che però vede particolare interesse nell’acquisto, ma che non va ancora oltre i canali digitali. Continue innovazioni portano il Bitcoin a essere disponibile anche nelle tabaccherie, basterà un wallet dedicato per poterne acquistare. E’ davvero possibile? Se si, dove e come?

Diffusione Bitcoin, la situazione globale e italiana

Secondo CoinAtmRadar, a settembre 2021 vi sono 26.378 bancomat di Bitcoin dislocati nel mondo, di cui 24.669 solo negli Stati Uniti e in Canada. Numero in costante crescita con l’avanzare della più celebre delle criptovalute, che il 7 settembre viene riconosciuta come valuta legale dalla Repubblica di El Salvador, seppur con non poche polemiche politiche. Con 1.263 macchine l’Europa è seconda, mentre l’Italia è a quota 68 tra ATM e casse, con in testa Milano con 27 e Roma con 13.

Con una capitalizzazione di mercato di 814,65 miliardi di euro secondo CoinMarketApp, il 15 dicembre 2021 il Bitcoin ha valore 43.100 euro, +169,3% rispetto all’anno precedente.

Stando ad un sondaggio Euronews-Redfield & Wilton Strategies di settembre 2021, anche in Italia il Bitcoin è la criptovaluta più diffusa con il 18% degli intervistati che dichiara di possederne, sebbene solo l’8% ne confermi un’approfondita conoscenza e un 31% ne dichiari una conoscenza moderata. Il 14% dei possessori ha affermato di averli usati per acquistare almeno una volta.

Altri sistemi per comprare Bitcoin

Come comprare Bitcoin dal tabaccaio in Francia?

Se fino ad alcuni fa non era possibile, dal 2021 in molte nazioni europee, particolarmente Francia, si possono acquistare Bitcoin in tabaccheria in modo diretto: il processo è estremamente simile a quello della ricarica di carte prepagate, invio bonifici o pagamento bollettini. Per effettuare l’acquisto sono richiesti:

La Francia è una delle realtà più all’avanguardia in merito, poiché grazie alla società Bykep, che offre conti di criptovalute professionali, sono disponibili oltre 5.000 punti in cui è possibile comprare Bitcoin, anche dai tabaccai e in altri negozi. A questo circuito è connessa anche l’apposita app, caratterizzata da processi semplificati ed elevati livelli di sicurezza. Attraverso un codice qr da scansionare si autorizzeranno le transazioni di Bitcoin, che saranno accreditati direttamente sul proprio wallet.

Comprare Bitcoin in contanti

In alternativa, vi sono altre modalità anche all’interno delle tabaccherie, come:

  • Pagamento in contanti
  • ATM per criptovalute
  • Piattaforme online per scambi fisici

Il sistema più diffuso è LocalBitcoins, una piattaforma professionale di scambio che consente di comprare sia con Paypal che in contanti di persona, accordandosi preventivamente con gli utenti. Regolamentata dalla FIN-FSA finlandese, garantisce massima sicurezza e protezione. In alternativa, vi sono anche Coinbase, iscritto a CySEC e Consob, e Binance, disciplinato da FCA.

Comprare Bitcoin in Tabaccheria, come comprare bitcoin
Comprare Bitcoin in Tabaccheria, è possibile?

Come comprare Bitcoin dal tabaccaio in Italia?

Al contrario di altri paesi, acquistare Bitcoin in tabaccheria in Italia non è ancora possibile, a causa dell’assenza di validi sistemi né regolamentazioni: il Governo non ha ancora esteso l’acquisto di criptovalute a canali più accessibili.

Sono tuttavia disponibili alcune alternative, che caratterizzano la storia di Bitcoin e altre criptovalute in Italia:

  • Presso ATM abilitati alle criptovalute, reperibili attraverso CoinAtmRadar
  • Con piattaforme online di scambio veloce, con cui è possibile pagare anche con Paypal o accordarsi tra le parti
  • Con piattaforme di trading online, quali Capital.com, eToro e Plus500

Scelte che garantiscono maggiore sicurezza sono proprio i broker online: regolamentati dalle principali autorità, permettono di acquistare Bitcoin e altre criptovalute ovunque ci si trovi, fruendo di piattaforme intuitive e dalla semplice gestione. Su queste sarà possibile:

  • Negoziare attraverso CFD
  • Seguire andamenti di mercato
  • Aprire posizioni su breve-medio-lungo periodo
  • Applicare leva finanziaria a partire da 1x

Con numerosi sistemi di pagamento, quali carte di debito o Paypal, è possibile iniziare da subito a comprare criptovalute anche senza averne di iniziali: l’account diventerà il proprio wallet. Punto di forza delle piattaforme di trading è la presenza di conti demo, con denaro virtuale, per studiare e sperimentare le migliori strategie d’investimento.

Perchè in Italia non si possono acquistare Bitcoin nelle tabaccherie?

A differenza di paesi come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, in Italia non vi sono leggi specifiche sulla regolamentazione dei Bitcoin né di altre criptovalute, a cui però viene applicata la stessa normativa per le valute estere.

Nonostante secondo il D.L. 125/2019 sia già presente un’aliquota al 26% su detenzione e vendita di Bitcoin di valore pari a 51.645 euro per più di sette giorni (pari ai 100 milioni di lire) e se mantenuti in portafoglio nulla sarà dovuto al fisco, tale asset non rientra né negli investimenti finanziari né nei depositi bancari, sarà quindi fortemente difficile applicarvi altra tassazione.

Altra contraddizione viene dall’OCSE, che non considera il Bitcoin come moneta vera e propria, in quanto viene utilizzata solo marginalmente come strumento di pagamento e non può essere riserva di valore a causa della sua volatilità. A fine 2021 sono solo Italia, Belgio, Costa d’Avorio e Polonia i paesi che considerano fiscalmente il Bitcoin come moneta estera, quando in altre nazioni è tassato come altri asset finanziari.

A conti fatti, nonostante gli scetticismi e l’insicurezza sia logistica che finanziaria, in Italia il Bitcoin è perfettamente legale: se da un lato gli ambienti d’acquisto online e offline in cui è accettato siano poche manciate ma in crescita, dall’altro può essere facilmente scambiato sui cambi valuta attraverso i numerosi broker online, che offrono strumenti d’investimento innovativi e regolamentati.

In tutto ciò, la scomodità di non poterne comprare dal tabaccaio accresce il clima di sfiducia, già grande davanti al sentito rischio di bolla finanziaria. Paradossalmente però, anche in Italia cresce l’interesse verso il Bitcoin come asset d’investimento, secondo Euronews obiettivo del 35% dei possessori nazionali, seguiti da un ulteriore 35% che li detiene per puro interesse personale.

La Finanza dalla parte del piccolo investitore

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