Il contesto: spread ai minimi e domanda record di Btp
Il Tesoro ha incassato 18 miliardi dall’ultima asta di Btp a 7 e 30 anni, con richieste complessive pari a 217 miliardi e oltre il 70% dei titoli collocati a investitori esteri. Lo spread Btp-Bund si è portato ai livelli più bassi dal 2015, liberando un margine stimato di 13 miliardi per le casse pubbliche. Un segnale forte di fiducia che si riflette anche sui mercati azionari, con Piazza Affari tra le migliori borse europee del 2025, pur trattando ancora a sconto rispetto all’EuroStoxx.
Chi alzerà il giudizio
- Fitch: potrebbe muoversi già a settembre, portando l’Italia a BBB+.
- Moody’s: appuntamento del 21 novembre cruciale. L’upgrade da Baa3 a Baa2 eliminerebbe il rischio “junk” e consoliderebbe la fiducia degli investitori globali.
- Dbrs: outlook positivo, possibile revisione a ottobre.
- S&P e Scope: per ora mantengono outlook stabile.
Secondo gli esperti, la vera svolta arriverà da Moody’s, essendo l’unica a tenere ancora l’Italia all’ultimo gradino dell’investment grade.
Gli effetti sui mercati obbligazionari
Un upgrade del rating porterebbe effetti diretti sui Btp, soprattutto sulle scadenze lunghe (10-30 anni), molto sensibili al rischio sovrano. Attesi benefici anche per i bond corporate delle grandi aziende italiane (Enel, Eni, Snam, Terna, Intesa, Unicredit), che vedrebbero scendere il costo del debito. Un miglioramento del rating sovrano comporterebbe un effetto “ombrello” su banche e utilities regolamentate.
Le 18 azioni di Piazza Affari da monitorare
Secondo Equita, Intermonte ed Ersel, i titoli che possono beneficiare di più da un upgrade del rating sono:
Banche e assicurazioni
- Unicredit
- Intesa Sanpaolo
- Banco Bpm
- Bper
- Credem
- Mps
- Generali
- Unipol
Risparmio gestito
- FinecoBank
- Banca Mediolanum
Utilities e energia
- Enel
- Terna
- Snam
- Italgas
- A2A
- Hera
- Iren
Altri titoli strategici
I bond da non perdere
Nel breve termine, gli analisti consigliano il tratto intermedio della curva (Btp 5-10 anni), meno esposto alle vendite dei fondi pensione nordici. Nel lungo termine, Btp trentennali e cinquantenni offrono potenziale rivalutazione se il rating italiano si rafforzerà. Opportunità anche sui corporate bond bancari e delle grandi utilities.
Conclusioni
L’Italia si avvicina a un passaggio storico: l’upgrade del rating da parte delle agenzie internazionali. Un cambiamento che avrebbe effetti positivi su Btp, corporate bond e azioni, con il settore finanziario in prima linea. Il confronto con la Francia, oggi in difficoltà, rende ancora più evidente la forza del debito tricolore e la capacità di attrarre capitali internazionali. Per gli investitori, questa finestra rappresenta un’occasione unica per rafforzare il portafoglio su titoli domestici e bond governativi.
FAQ – Rating Italia e investimenti
- Quando Moody’s potrebbe aggiornare il rating dell’Italia?
- Il 21 novembre 2025.
- Perché l’upgrade di Moody’s è così importante?
- Perché oggi l’Italia è a Baa3, l’ultimo livello investment grade. Un passaggio a Baa2 ridurrebbe il rischio di esclusione dai portafogli dei grandi fondi.
- Quali titoli di Piazza Affari beneficiano di più?
- Banche, assicurazioni e utilities regolamentate.
- Come reagiranno i Btp?
- Le scadenze lunghe (10-30 anni) potrebbero vedere un forte calo dei rendimenti.
- Quali bond corporate sono più interessanti?
- Quelli di Enel, Eni, Snam, Terna, Intesa e Unicredit.
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Tabella comparativa delle 18 azioni di Piazza Affari
La seguente tabella mostra le principali metriche delle 18 azioni italiane che, secondo gli analisti, possono beneficiare maggiormente di un miglioramento del rating sovrano. Sono inclusi P/E (Price/Earnings ratio) e performance YTD 2025 (da inizio anno).
Titolo | Settore | P/E 2025 | Performance YTD |
---|---|---|---|
Unicredit | Banche | 6,8 | +32% |
Intesa Sanpaolo | Banche | 7,5 | +28% |
Banco Bpm | Banche | 6,2 | +25% |
Bper Banca | Banche | 6,0 | +27% |
Credem | Banche | 7,1 | +19% |
Mps | Banche | 5,5 | +21% |
Generali | Assicurazioni | 9,3 | +12% |
Unipol | Assicurazioni | 7,9 | +15% |
FinecoBank | Risparmio gestito | 19,0 | +23% |
Banca Mediolanum | Risparmio gestito | 16,7 | +18% |
Enel | Utilities | 11,2 | +10% |
Terna | Utilities | 14,5 | +8% |
Snam | Utilities | 13,8 | +7% |
Italgas | Utilities | 12,4 | +9% |
A2A | Utilities | 11,8 | +6% |
Hera | Utilities | 12,0 | +5% |
Iren | Utilities | 11,6 | +6% |
Poste Italiane | Servizi finanziari | 10,5 | +17% |
Nota: dati aggiornati a settembre 2025, valori indicativi a fini analitici.
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Tabella comparativa delle 18 azioni di Piazza Affari
La seguente tabella mostra le principali metriche delle 18 azioni italiane che, secondo gli analisti, possono beneficiare maggiormente di un miglioramento del rating sovrano. Sono inclusi P/E (Price/Earnings ratio), performance YTD 2025 (da inizio anno) e dividendo atteso 2025.
Titolo | Settore | P/E 2025 | Performance YTD | Dividendo Atteso 2025 |
---|---|---|---|---|
Unicredit | Banche | 6,8 | +32% | 6,2% |
Intesa Sanpaolo | Banche | 7,5 | +28% | 8,0% |
Banco Bpm | Banche | 6,2 | +25% | 5,5% |
Bper Banca | Banche | 6,0 | +27% | 5,8% |
Credem | Banche | 7,1 | +19% | 3,7% |
Mps | Banche | 5,5 | +21% | 2,5% |
Generali | Assicurazioni | 9,3 | +12% | 6,4% |
Unipol | Assicurazioni | 7,9 | +15% | 7,1% |
FinecoBank | Risparmio gestito | 19,0 | +23% | 3,2% |
Banca Mediolanum | Risparmio gestito | 16,7 | +18% | 5,0% |
Enel | Utilities | 11,2 | +10% | 6,1% |
Terna | Utilities | 14,5 | +8% | 4,7% |
Snam | Utilities | 13,8 | +7% | 5,5% |
Italgas | Utilities | 12,4 | +9% | 5,1% |
A2A | Utilities | 11,8 | +6% | 5,0% |
Hera | Utilities | 12,0 | +5% | 4,8% |
Iren | Utilities | 11,6 | +6% | 4,9% |
Poste Italiane | Servizi finanziari | 10,5 | +17% | 6,3% |
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Top 5 azioni con il miglior mix dividendo + crescita YTD
Sulla base della combinazione tra performance da inizio anno e dividendo atteso 2025, ecco la classifica delle cinque azioni più interessanti di Piazza Affari:
- Intesa Sanpaolo – Crescita YTD: +28% | Dividendo: 8,0%Leader nel settore bancario, beneficia della compressione dello spread e mantiene una politica di payout molto generosa.
- Unicredit – Crescita YTD: +32% | Dividendo: 6,2%Ha mostrato la performance più forte tra le banche, con solidi livelli di capitale e piani di buyback consistenti.
- Unipol – Crescita YTD: +15% | Dividendo: 7,1%Solida posizione nel settore assicurativo e ritorno agli azionisti sopra la media.
- Poste Italiane – Crescita YTD: +17% | Dividendo: 6,3%Stabile esposizione domestica, alta distribuzione di utili e business diversificato.
- Enel – Crescita YTD: +10% | Dividendo: 6,1%Utility di riferimento, beneficia direttamente della riduzione del costo del debito e mantiene una cedola attraente.
Nota: la classifica tiene conto del rapporto rendimento/crescita e della solidità dei fondamentali. Non rappresenta una raccomandazione d’investimento.
Nota: dati stimati aggiornati a settembre 2025. I valori possono variare in base ai risultati trimestrali e alle decisioni dei CDA.
Grafico a barre: Crescita YTD vs Dividendo 2025 (Top 5)
Confronto visivo tra crescita da inizio anno e dividendo atteso 2025 per le cinque azioni top: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Unipol, Poste Italiane, Enel. Scala orizzontale 0–35%.
Nota: valori aggiornati a settembre 2025. Scala comune 0–35% per consentire il confronto visivo tra rendimento e crescita.
Titolo | Crescita YTD | Dividendo 2025 |
---|---|---|
Intesa Sanpaolo | 28% | 8,0% |
Unicredit | 32% | 6,2% |
Unipol | 15% | 7,1% |
Poste Italiane | 17% | 6,3% |
Enel | 10% | 6,1% |
Rating sovrano dell’Italia: valutazioni attuali
Ecco i rating e gli outlook aggiornati per l’Italia, secondo le principali agenzie:
Agenzia | Rating | Outlook | Data |
---|---|---|---|
Moody’s | Baa3 | Positive | Maggio 2025 |
Standard & Poor’s | BBB+ | Stable | Aprile 2025 |
Fitch | BBB | Positive | Aprile 2025 |
DBRS (Morningstar DBRS) | BBB (high) | Positive | (data recente, non specificata) |
Scope Ratings | BBB+ | Stable | Settembre 2024 |