Italia verso una promozione del rating? Le 18 azioni di Piazza Affari pronte a volare e i bond da non perdere

L’Italia si prepara a una possibile promozione del rating sovrano da parte di Moody’s e Fitch entro novembre. Una svolta che potrebbe ridurre ulteriormente il rischio Paese, rafforzare lo spread ai minimi e innescare un rally su Btp, bond corporate e titoli di Piazza Affari. Gli analisti sottolineano come questa occasione arrivi in un contesto in cui la Francia è in difficoltà, mentre Roma ha guadagnato credibilità grazie a stabilità politica, disciplina fiscale e una domanda record per le ultime aste di Btp.

Il contesto: spread ai minimi e domanda record di Btp

Il Tesoro ha incassato 18 miliardi dall’ultima asta di Btp a 7 e 30 anni, con richieste complessive pari a 217 miliardi e oltre il 70% dei titoli collocati a investitori esteri. Lo spread Btp-Bund si è portato ai livelli più bassi dal 2015, liberando un margine stimato di 13 miliardi per le casse pubbliche. Un segnale forte di fiducia che si riflette anche sui mercati azionari, con Piazza Affari tra le migliori borse europee del 2025, pur trattando ancora a sconto rispetto all’EuroStoxx.

Chi alzerà il giudizio

  • Fitch: potrebbe muoversi già a settembre, portando l’Italia a BBB+.
  • Moody’s: appuntamento del 21 novembre cruciale. L’upgrade da Baa3 a Baa2 eliminerebbe il rischio “junk” e consoliderebbe la fiducia degli investitori globali.
  • Dbrs: outlook positivo, possibile revisione a ottobre.
  • S&P e Scope: per ora mantengono outlook stabile.

Secondo gli esperti, la vera svolta arriverà da Moody’s, essendo l’unica a tenere ancora l’Italia all’ultimo gradino dell’investment grade.

Gli effetti sui mercati obbligazionari

Un upgrade del rating porterebbe effetti diretti sui Btp, soprattutto sulle scadenze lunghe (10-30 anni), molto sensibili al rischio sovrano. Attesi benefici anche per i bond corporate delle grandi aziende italiane (Enel, Eni, Snam, Terna, Intesa, Unicredit), che vedrebbero scendere il costo del debito. Un miglioramento del rating sovrano comporterebbe un effetto “ombrello” su banche e utilities regolamentate.

Le 18 azioni di Piazza Affari da monitorare

Secondo Equita, Intermonte ed Ersel, i titoli che possono beneficiare di più da un upgrade del rating sono:

Banche e assicurazioni

Risparmio gestito

Utilities e energia

  • Enel
  • Terna
  • Snam
  • Italgas
  • A2A
  • Hera
  • Iren

Altri titoli strategici

I bond da non perdere

Nel breve termine, gli analisti consigliano il tratto intermedio della curva (Btp 5-10 anni), meno esposto alle vendite dei fondi pensione nordici. Nel lungo termine, Btp trentennali e cinquantenni offrono potenziale rivalutazione se il rating italiano si rafforzerà. Opportunità anche sui corporate bond bancari e delle grandi utilities.

Conclusioni

L’Italia si avvicina a un passaggio storico: l’upgrade del rating da parte delle agenzie internazionali. Un cambiamento che avrebbe effetti positivi su Btp, corporate bond e azioni, con il settore finanziario in prima linea. Il confronto con la Francia, oggi in difficoltà, rende ancora più evidente la forza del debito tricolore e la capacità di attrarre capitali internazionali. Per gli investitori, questa finestra rappresenta un’occasione unica per rafforzare il portafoglio su titoli domestici e bond governativi.

FAQ – Rating Italia e investimenti

Quando Moody’s potrebbe aggiornare il rating dell’Italia?
Il 21 novembre 2025.
Perché l’upgrade di Moody’s è così importante?
Perché oggi l’Italia è a Baa3, l’ultimo livello investment grade. Un passaggio a Baa2 ridurrebbe il rischio di esclusione dai portafogli dei grandi fondi.
Quali titoli di Piazza Affari beneficiano di più?
Banche, assicurazioni e utilities regolamentate.
Come reagiranno i Btp?
Le scadenze lunghe (10-30 anni) potrebbero vedere un forte calo dei rendimenti.
Quali bond corporate sono più interessanti?
Quelli di Enel, Eni, Snam, Terna, Intesa e Unicredit.

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Tabella comparativa delle 18 azioni di Piazza Affari

La seguente tabella mostra le principali metriche delle 18 azioni italiane che, secondo gli analisti, possono beneficiare maggiormente di un miglioramento del rating sovrano. Sono inclusi P/E (Price/Earnings ratio) e performance YTD 2025 (da inizio anno).

Titolo Settore P/E 2025 Performance YTD
Unicredit Banche 6,8 +32%
Intesa Sanpaolo Banche 7,5 +28%
Banco Bpm Banche 6,2 +25%
Bper Banca Banche 6,0 +27%
Credem Banche 7,1 +19%
Mps Banche 5,5 +21%
Generali Assicurazioni 9,3 +12%
Unipol Assicurazioni 7,9 +15%
FinecoBank Risparmio gestito 19,0 +23%
Banca Mediolanum Risparmio gestito 16,7 +18%
Enel Utilities 11,2 +10%
Terna Utilities 14,5 +8%
Snam Utilities 13,8 +7%
Italgas Utilities 12,4 +9%
A2A Utilities 11,8 +6%
Hera Utilities 12,0 +5%
Iren Utilities 11,6 +6%
Poste Italiane Servizi finanziari 10,5 +17%

Nota: dati aggiornati a settembre 2025, valori indicativi a fini analitici.

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Tabella comparativa delle 18 azioni di Piazza Affari

La seguente tabella mostra le principali metriche delle 18 azioni italiane che, secondo gli analisti, possono beneficiare maggiormente di un miglioramento del rating sovrano. Sono inclusi P/E (Price/Earnings ratio), performance YTD 2025 (da inizio anno) e dividendo atteso 2025.

Titolo Settore P/E 2025 Performance YTD Dividendo Atteso 2025
Unicredit Banche 6,8 +32% 6,2%
Intesa Sanpaolo Banche 7,5 +28% 8,0%
Banco Bpm Banche 6,2 +25% 5,5%
Bper Banca Banche 6,0 +27% 5,8%
Credem Banche 7,1 +19% 3,7%
Mps Banche 5,5 +21% 2,5%
Generali Assicurazioni 9,3 +12% 6,4%
Unipol Assicurazioni 7,9 +15% 7,1%
FinecoBank Risparmio gestito 19,0 +23% 3,2%
Banca Mediolanum Risparmio gestito 16,7 +18% 5,0%
Enel Utilities 11,2 +10% 6,1%
Terna Utilities 14,5 +8% 4,7%
Snam Utilities 13,8 +7% 5,5%
Italgas Utilities 12,4 +9% 5,1%
A2A Utilities 11,8 +6% 5,0%
Hera Utilities 12,0 +5% 4,8%
Iren Utilities 11,6 +6% 4,9%
Poste Italiane Servizi finanziari 10,5 +17% 6,3%

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Top 5 azioni con il miglior mix dividendo + crescita YTD

Sulla base della combinazione tra performance da inizio anno e dividendo atteso 2025, ecco la classifica delle cinque azioni più interessanti di Piazza Affari:

  1. Intesa Sanpaolo – Crescita YTD: +28% | Dividendo: 8,0%Leader nel settore bancario, beneficia della compressione dello spread e mantiene una politica di payout molto generosa.
  2. Unicredit – Crescita YTD: +32% | Dividendo: 6,2%Ha mostrato la performance più forte tra le banche, con solidi livelli di capitale e piani di buyback consistenti.
  3. Unipol – Crescita YTD: +15% | Dividendo: 7,1%Solida posizione nel settore assicurativo e ritorno agli azionisti sopra la media.
  4. Poste Italiane – Crescita YTD: +17% | Dividendo: 6,3%Stabile esposizione domestica, alta distribuzione di utili e business diversificato.
  5. Enel – Crescita YTD: +10% | Dividendo: 6,1%Utility di riferimento, beneficia direttamente della riduzione del costo del debito e mantiene una cedola attraente.

Nota: la classifica tiene conto del rapporto rendimento/crescita e della solidità dei fondamentali. Non rappresenta una raccomandazione d’investimento.

Nota: dati stimati aggiornati a settembre 2025. I valori possono variare in base ai risultati trimestrali e alle decisioni dei CDA.

Grafico a barre: Crescita YTD vs Dividendo 2025 (Top 5)

Confronto visivo tra crescita da inizio anno e dividendo atteso 2025 per le cinque azioni top: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Unipol, Poste Italiane, Enel. Scala orizzontale 0–35%.

Nota: valori aggiornati a settembre 2025. Scala comune 0–35% per consentire il confronto visivo tra rendimento e crescita.

Titolo Crescita YTD Dividendo 2025
Intesa Sanpaolo 28% 8,0%
Unicredit 32% 6,2%
Unipol 15% 7,1%
Poste Italiane 17% 6,3%
Enel 10% 6,1%

Italia verso una promozione del rating? Le 18 azioni di Piazza Affari pronte a volare e i bond da non perdere

Rating sovrano dell’Italia: valutazioni attuali

Ecco i rating e gli outlook aggiornati per l’Italia, secondo le principali agenzie:

Agenzia Rating Outlook Data
Moody’s Baa3 Positive Maggio 2025
Standard & Poor’s BBB+ Stable Aprile 2025
Fitch BBB Positive Aprile 2025
DBRS (Morningstar DBRS) BBB (high) Positive (data recente, non specificata)
Scope Ratings BBB+ Stable Settembre 2024
Fonti: Equita, Intermonte, Ersel, Banca Akros, dati Tesoro, Unimpresa.Nota: dati stimati aggiornati a settembre 2025. I valori possono variare in base ai risultati trimestrali e alle decisioni dei CDA.Torna su

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.