Di seguito, le principali notizie dai mercati finanziari di oggi giovedì 4 Aprile 2024, dalle quali capire quali sono le migliori azioni da comprare per il trading Intraday.
Petrolio russo
Durante un incontro a Nuova Delhi, i funzionari del Tesoro americano, Eric Van Nostrand e Anna Morris, hanno sottolineato l’efficacia del tetto massimo del prezzo del G7 sulle spedizioni di petrolio russo nel frenare le entrate di Mosca per l’invasione dell’Ucraina. Questo impatto è supportato dalle azioni delle raffinerie indiane, con gli Stati Uniti che riconoscono il significativo coinvolgimento dell’India nel commercio del petrolio russo e i suoi sforzi per evitare interruzioni dell’offerta globale che il tetto dei prezzi mira a mitigare.
L’India, uno dei principali acquirenti di petrolio russo da quando le sanzioni occidentali hanno deviato il mercato del greggio dall’Europa all’Asia, ha mantenuto legami economici e di difesa con Mosca senza criticare la sua guerra in Ucraina. Tuttavia, i recenti impegni diplomatici tra Ucraina e India hanno portato a un accordo per ripristinare i livelli di scambio e cooperazione pre-invasione.
Il tetto massimo dei prezzi, imposto dal G7, dall’Unione Europea e dall’Australia, limita l’uso dei servizi marittimi occidentali per la spedizione del petrolio russo con un prezzo superiore a 60 dollari al barile. Questa misura, parte della risposta dell’Occidente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, è rafforzata dal sostegno internazionale e da azioni specifiche da parte delle raffinerie internazionali, tra cui l’India Reliance Industries, che hanno scelto di non acquistare il petrolio russo trasportato dalle navi Sovcomflot.
Funzionari statunitensi, in visita in India per discutere della cooperazione in materia di antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo, hanno sottolineato la necessità di vigilare nel mantenere la politica del tetto massimo dei prezzi e nella sua applicazione per imporre oneri finanziari alla Russia garantendo al tempo stesso la stabilità del mercato energetico globale.
Migliori azioni di Oggi 4 Aprile
Si prevede che i mercati europei apriranno intorno al punto di pareggio, con i futures EuroStoxx50 che mostreranno un leggero calo dello 0,1%. La seduta precedente aveva visto l’indice FtseMib salire dello 0,45%, mentre l’indice Nikkei aveva chiuso in rialzo dello 0,8%. L’annuncio di Tokyo Electric secondo cui non sono stati riscontrati problemi presso la centrale nucleare di Fukushima a seguito di un terremoto di magnitudo 6 ha portato ad un significativo aumento del prezzo delle azioni del 10%, rassicurando gli investitori.
Inoltre, le società minerarie giapponesi come Sumitono Metal Mining e Mitsubishi Materials hanno registrato guadagni, rispecchiando la tendenza al rialzo dei prezzi delle materie prime, con l’indice Bloomberg Commodity che ha toccato il massimo di quattro mesi dopo cinque sessioni consecutive di aumenti. Nel frattempo, i mercati in Cina sono rimasti chiusi per ferie, e l’indice Kospi di Seul e il BSE Sensex di Mumbai hanno registrato guadagni, influenzati dagli sviluppi nel settore tecnologico e dalle tensioni geopolitiche regionali.
Negli Stati Uniti, i movimenti di mercato sono stati minimi, con l’S&P 500 e il Nasdaq che hanno registrato guadagni modesti. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha sottolineato che la lotta contro l’inflazione non è finita, suggerendo la necessità di ulteriori garanzie sulla traiettoria delle riduzioni dei prezzi prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse.
Ciò ha portato a speculazioni su possibili tagli dei tassi da parte della Fed, probabili a luglio e settembre, nonostante la sensibilità politica di tali mosse in un anno elettorale. I mercati obbligazionari hanno registrato alcune fluttuazioni, con il rendimento dei titoli del Tesoro che ha raggiunto un picco al 4,43% prima di stabilizzarsi al 4,36%, influenzato dai commenti di Powell e dai dati degli indici non manifatturieri. Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi del petrolio hanno raggiunto massimi mai visti dalla fine di novembre 2023, e l’oro ha continuato a stabilire record, riflettendo le più ampie incertezze economiche e il sentiment del mercato.
Titoli italiani
Nelle recenti notizie finanziarie, vari movimenti e decisioni significativi hanno avuto un impatto sulle società italiane quotate in borsa. Barclays ha abbassato il rating di Ferrari (RACE.MI) a Equalweight, mentre Goldman Sachs ha leggermente abbassato il target price di Enel (ENEL.MI) da 8,70 a 8,65 euro.
Morgan Stanley ha invece alzato il target price per Pirelli (PIRC.MI) a 6,10 euro. In un notevole sviluppo legale, Tim (TIT.MI) si è aggiudicata circa 1 miliardo di euro in una controversia con lo Stato sui costi di licenza dal 1998, un anno dopo la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, con un potenziale rimborso entro la fine dell’anno che influenza il suo prezzo indicativo di circa cinque centesimi.
Altri aggiornamenti degni di nota riguardano l’esercizio da parte di Snam (SRG.MI) del diritto di aumentare la propria partecipazione nel terminale GNL Adriatico dal 7,3% al 30%, una mossa indicativa di un consolidamento strategico degli asset.
Il Cda di UnipolSai ha approvato un’offerta finanziaria di 2,7 euro per azione (dividendo incluso) da parte di Unipol Gruppo, sottolineando la ristrutturazione del settore finanziario.
Inoltre, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha avviato controlli su 48 importanti compagnie assicurative, tra cui Generali (G.MI). Norges Bank ha adeguato le sue partecipazioni in MPS (BMPS.MI) e Saipem (SPM.MI), riflettendo i cambiamenti nella fiducia degli investitori. Nel frattempo, Eni (ENI.MI) ha visto un inizio mese positivo, sostenuto dall’aumento dei prezzi del petrolio, segnando una prospettiva promettente per il settore energetico.
Azioni Telecom italia
Telecom Italia (TIM), in una recente vicenda giudiziaria, ha ottenuto dalla Corte d’Appello di Roma un rimborso di circa 1 miliardo di euro da parte dello Stato italiano. Questa decisione pone fine ad un’annosa controversia sul canone di concessione richiesto per l’anno 1998, a seguito della liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni. Nonostante la sentenza favorevole a TIM, il governo italiano ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro la decisione del tribunale, indicando che la battaglia legale può continuare.
Open Fiber, società partecipata pariteticamente da CDP (60%) e Macquarie (40%), si trova in notevoli difficoltà finanziarie, come riportato da Il Messaggero del 3 aprile 2024. La società è ancora in attesa di finanziamenti da parte delle banche, mentre Infratel non riesce a farlo. mantenere il pagamento promesso di 780 milioni di euro entro ottobre 2024. Le banche hanno richiesto una garanzia SACE per i prestiti, un processo che richiede tempo. Nel frattempo, è prevista un’ulteriore iniezione di liquidità di 375 milioni di euro da parte dei suoi azionisti. La necessità di garantire un prestito ponte per sette mesi fino al ricevimento del pagamento da parte di Infratel complica ulteriormente la situazione.
L’attuale piano industriale di Open Fiber mira a triplicare l’EBITDA da 260 milioni di euro nel 2024 a 660 milioni di euro nel 2026, e poi a 1 miliardo di euro entro il 2028, partendo dal presupposto che la società inizierà a generare un flusso di cassa di soli 100 milioni di euro dal 2028 in poi.
Le sfide finanziarie affrontate da Open Fiber, incluso il ritardo nell’implementazione in aree bianche e grigie designate e l’esecuzione complessiva del suo piano aziendale, potrebbero spingere CDP e Macquarie a considerare più seriamente una futura fusione o partnership industriale con NetCo. Questo scenario potrebbe aumentare la probabilità che TIM riceva un Earn Out complessivo pari a 2,9 miliardi di euro, probabilità attualmente stimata al 50% nel SOP (circa 0,07 euro per azione).
A seguito della vendita di NetCo ed escludendo l’earnout, si prevede che ServiceCo del Gruppo verrà scambiata a circa 3,7x EV/EBITDA per il 2024E, rispetto alla media del settore di 5,5x. Escludendo la cessione di Sparkle (780 milioni di euro nel SOP), la partecipazione in INWIT (296 milioni di euro a prezzi correnti), e dopo il deconsolidamento di TIM Brasil (la quota del 66% attualmente valutata 5,2 miliardi di euro), la STUB nazionale (principalmente TIM Consumer e TIM Enterprise) si scambierebbero a circa 2,6x EV/EBITDA, evidenziando una significativa sottovalutazione rispetto al settore europeo.
Azioni BMPS
Passando ad altre notizie finanziarie, la Norges Bank ha adeguato le sue partecipazioni in diverse società italiane. Dal 28 marzo detiene una partecipazione del 3,014% in MPS (Monte dei Paschi di Siena), come da comunicazioni Consob.
Azioni Saipem
Analogamente, la partecipazione di Norges Bank in Saipem, società di servizi energetici e infrastrutturali, è scesa dal 3,286% al 2,301%. Nel frattempo SNAM ha esercitato l’opzione per aumentare la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico dall’attuale 7,3% al 30%.
azioni SNAM
Terminale GNL Adriatico, proprietaria di Adriatic LNG, un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto situato al largo di Porto Viro (Rovigo), nelle acque italiane, rappresenta l’investimento strategico di SNAM nelle infrastrutture energetiche.
Azioni Finecobank + 6% ieri
FinecoBank è stata evidenziata come la migliore blue chip di oggi dall’analisi tecnica di Websim, con il suo titolo che ha raggiunto il massimo di un anno e ha registrato un aumento del 6% dall’inizio dell’anno, in contrasto con un aumento del 13% del FTSEMIB. Questa mattina JP Morgan ha migliorato il rating su FinecoBank da Neutral a Overweight, alzando il target price da 13,50 a 16,30 euro. Il rapporto dell’analista suggerisce un punto di svolta per FinecoBank, anticipando la ripresa del mercato, il lancio di nuovi prodotti e un miglioramento del sentiment per aumentare gli utili e rivalutare il titolo. Nonostante potenziali ulteriori diminuzioni dei depositi, si ritiene che il mercato abbia già scontato questo rischio, con l’impatto sui ricavi che dovrebbe essere compensato da commissioni di investimento più elevate. Il consensus di Bloomberg prevede 10 acquisti, 6 hold e 2 vendite, con un target price medio di 14,65 euro.
Tecnicamente il titolo FinecoBank si è ripreso dai minimi di ottobre intorno ai 10 euro, e il superamento della soglia dei 14,30 euro potrebbe estendere il movimento verso i massimi storici intorno ai 17,50 euro. Sulla base di questa analisi, è stato alzato il livello di allerta con lo spostamento della strategia su LONG alla prima chiusura sopra 14,30 euro, come dettagliato nella strategia tecnica. FinecoBank è raccomandato anche nel Portafoglio LONG Piazza Affari di Websim, indicando una prospettiva positiva per il titolo sia nelle negoziazioni a breve termine che in considerazioni di investimento a lungo termine.
NASDAQ
Nei recenti movimenti del NASDAQ, si prevede che Intel Corporation affronterà una significativa flessione in apertura, con le sue azioni previste in calo di oltre il 5%. Ciò avviene dopo che il colosso tecnologico ha riportato una sostanziale perdita operativa di 7 miliardi di dollari per il 2023 nella sua divisione Foundry, volta a competere con leader del settore come e Samsung nella produzione di chip di terze parti.
La perdita ha superato nettamente la cifra dell’anno precedente di 5,2 miliardi di dollari. Anche il fatturato annuale di Intel ha registrato un forte calo, scendendo del 31% a 18,9 miliardi di dollari rispetto ai 27,49 miliardi di dollari dell’anno precedente. Nonostante queste sfide, il CEO Pat Gelsinger ha indicato che il 2024 segnerà il punto più basso per il settore della produzione di chip dell’azienda, con un punto di pareggio previsto non prima del 2027.
Gelsinger ha attribuito parte delle difficoltà della divisione a passi falsi costosi, come la decisione contro adottando macchine avanzate per la litografia ultravioletta della società olandese ASML, che, nonostante il loro costo elevato, sono ritenute più efficienti delle tecnologie precedenti.
Su scala più ampia, l’indice NASDAQ 100, che mette in mostra le principali società tecnologiche quotate a Wall Street, è entrato in una fase rialzista, superando la soglia dei 17.500 punti e fissando un obiettivo provvisorio di circa 18.500 punti all’interno di un canale di tendenza al rialzo.
Questo slancio positivo offre ai trader un’opportunità strategica per capitalizzare i guadagni verso il livello di 18.500 punti o per acquistare sui cali, in particolare se l’indice corregge a circa 16.800 punti.
L’oscillazione del mercato tra guadagni e perdite nelle ultime sessioni riflette la crescente incertezza legata agli sviluppi geopolitici e all’andamento dei tassi di interesse. Tuttavia, l’analisi tecnica suggerisce una prospettiva ottimistica a lungo termine per il NASDAQ 100, incoraggiando gli investitori a rimanere impegnati in strategie di trading che sfruttano queste fluttuazioni.